28/05/12

I possibili tagli degli improbabili politici chiamatisi tecnici

E allora tutti assieme aggrediamoli questi 100 miliardi, facciamogli paura, nascondiamoci dietro l'angolo e facciamogli "bau" (non "cucù", sarebbe troppo Berlusconiano) appena spuntano fuori. Forza Giarda, almeno tu, aggredisci, parti all'attacco, ti seguiremo ma smettila coi proclami, coi si farà, coi si dovrebbe fare e soprattutto basta col fumo negli occhi della gente che ormai non è più distratta ed ha un grillo nel cervello (100 miliardi è il risparmio od è il comparto che si potrebbe aggredire???).

Ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda in un'intervista a Radio Vaticana ha spiegato che la ricerca di "risparmi e tagli agli sprechi riguarda l'intero settore pubblico dallo Stato al più piccolo dei comuni" poiché "l'intero Paese non si e' ancora adattato alle nuove condizioni economiche. Non ci sono posti o sezioni - ha sottolineato - in cui ci siano sprechi maggiori". Giarda ha quindi detto che "alcuni interventi si possono fare subito. Diversamente dal passato non ci sono interessi di natura elettorale o di collegi da soddisfare; l'intero governo e' pienamente convinto che bisogna intervenire, anzi, i ministri stanno progressivamente proponendo, sollecitati dalla direttiva del presidente del consiglio degli inizi di maggio, progetti di ristrutturazione della loro attività'", ha sottolineato il ministro, che ha illustrato l'impegno dell'esecutivo sulla spending review.
Se fossi stato il giornalista intervistatore di Radio Vaticana gli avrei risposto: "Alcuni interventi si possono fare subito? Bene amici ascoltatori, interrompiamo qui la nostra intervista che il Ministro Giarda ha cose più importanti da fare e deve andare SUBITO a fare i tagli. Anzi, per assicurarmi che lo faccia, io abbandono il microfono, la trasmissione e la radio e lo accompagno al Ministero".
Così sarebbe stato "aggressivo" ma soprattutto "credibile".

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