18/01/12

Ritorno alla Lira? Monti ora fa il filosofo e il predicatore!

Recentemente il "Corriere della Sera" ha pubblicato un sondaggio effettuato dall'ISPO, dove sono state poste alcune domande sulla moneta unica europea agli italiani.
Il 65% degli intervistati ha dichiarato che l'introduzione dell'Euro sia stata più un danno che un beneficio per l'economia italiana
e addirittura il 31% (il che significherebbe quasi un italiano ogni tre) preferirebbe tornare alla Lira!
Oggi Monti durante una intervista a Radio Vaticana ha prontamente replicato: "Pensare che la causa della crisi sia l'Euro è non solo un errore economico, ma un pretesto, o peggio, un tentativo di scaricare sull'Europa problemi anche di altre realtà, che coinvolgono ulteriori realtà e ben altri interessi" e poi aggiunge ancora: "Oggi, rinunciare all'euro significherebbe abbandonare all'incertezza i più deboli ed i più poveri."
Beh, io non credo che il 65% degli italiani vogliano dare tutte le colpe all'Euro, come non voglio fare nemmeno io, ma credo che dopo 10 anni possiamo riuscire a fare qualche valutazione oggettiva e riscontrare che l'introduzione dell'Euro sia stata l'ennesima decisione europea che ha portato vantaggi ad alcune nazioni (le solite) a scapito di altre (indovinate quali). Infatti all'Inghilterra, che non avrebbe tratto grossi benefici dalla cosa, è stato permesso di non entrare nella moneta unica. E mi domando che "unità", che "comunità", sia una Europa dove i singoli Stati possano permettersi di decidere di entrare a fare parte della comunità solo per alcuni aspetti (quelli che più gli aggradano). La Germania era ben contenta di far decollare l'euro il prima possibile: in questo modo sono riusciti a mascherare inflazione e altri grossissimi problemi portati dalla riunificazione con la Germania dell'Est. I francesi con la propria furba diplomazia riescono sempre a trarre vantaggi da ogni situazione. Degli Stati, da sempre considerati stati di serie B, inclusa Italia, meglio non parlarne.
Quindi la crisi nella quale ci troviamo non è ovviamente causata dall'Euro, ma l'introduzione dell'Euro ha certamente favorito gli Stati di serie A a scapito di quelli di serie B.
Gli italiani non sono stupidi e dopo 10 anni hanno ben capito questo punto. Hanno capito di essere stati presi in giro dieci anni fa quando si è voluto far credere loro che l'Euro era la panacea, la salvezza per l'Italia, la soluzione di ogni male; addirittura venne applicata una apposita tassa per aiutare lo Stato Italiano e rientrare nei parametri imposti dalla comunità: oltre al danno, la beffa!
Tornare alla Lira in questo momento sarebbe sicuramente una batosta per l'Italia! Non credo che possa essere affatto considerata una "soluzione" ma potrebbe essere un riuscire a limitare i danni per tempo, scappare dall'Euro finché siamo ancora in tempo, finché possiamo uscire dettando noi qualche condizione. Per cui anche in questo caso non trovo affatto assurda la risposta degli italiani nel sondaggio, magari azzardata, ma non assurda! Ciò che invece mi sorprende, negativamente, è la risposta di Monti, dove sostiene in modo indefinito che le cause sono ben "altre realtà": che bella risposta in politichese. Se vi sono altre realtà responsabili di questa crisi (magari le banche?) perché il nostro caro presidente non ci dice in modo chiaro e palese quali egli crede siano queste altre realtà? Forse non può farlo perché lui stesso fa parte, in modo più o meno diretto, di queste "altre realtà"?
E poi io credo che il professor Monti potrebbe evitare di erigersi ora a paladino difensore dei più poveri e dei più deboli! Perché se fosse veramente preoccupato per loro, avrebbe forse potuto evitare di infierire proprio su queste classi poche settimane fa. Infatti per i "ricchi" non è un grosso problema pagare qualche decina di centesimi in più su benzina, luce e gas; viceversa per una famiglia "debole e povera" questi aumenti non sono di certo un aiuto!
Ma la ciliegina sulla torta Monti ce la regala quando addirittura proclama perle di saggezza filosofica! A confronto i testimoni di Geova, che troppo spesso ci suonano il campanello di casa al sabato pomeriggio, sono dei dilettanti allo sbaraglio. Ecco che Monti ci insegna che la vera felicità non è data dai soldi ma da valori ben più profondi:
''Nessuno è in grado oggi di stabilire quando finirà l'attuale crisi economico e finanziaria, poi diventata sempre di più crisi sociale. Ma ciascuno di noi ha il dovere di scegliere come chiudere il tempo delle povertà, interrogandosi seriamente su quale sia la ricchezza vera''

Permettetemi un ultimo commento: credo occorra avere una bella faccia tosta nell'insinuare che noi siamo "poveri di valori" e che la vera ricchezza non è quella economica; proprio da parte di chi è stato esimio professore nell'università di economia più prestigiosa d'Italia, insegnando ai propri allievi (molti dei quali oggi sicuramente ricoprono i ruoli più importanti nel sistema economico, bancario e finanziario italiano) come sfruttare al meglio gli strumenti del sistema economico per portare utili, più elevati possibile, alla propria società. Forse il Professore avrebbe potuto fare prima queste riflessioni, cercando di trasmettere questi valori ai propri studenti anni fa... se ciò fosse avvenuto, forse oggi non saremmo qui a lamentarci per l'introduzione dell'Euro e per questo sistema che ci sta sempre più soffocando.

Tutti contro l'Ungheria perchè in "Costituzione" difende i valori non negoziabili

Cristo ha detto: quando il mondo vi odierà dovrete pensare al fatto che ha odiato me prima di voi (Giovanni 15,18). Queste parole contengono un’attualità del tutto speciale al giorno d’oggi, quando in tutto il mondo molti sparano a zero sull’Ungheria.
Qual è la vera ragione di questo odio? Il vero motivo è che l’Ungheria si è schierata con certi valori umani fondamentali che oggi molti vorrebbero distruggere. Il Parlamento ungherese ha dato al paese una Costituzione che inizia col nome di Dio (nel Preambolo) e che afferma che la vita del feto deve essere tutelata sin dal suo concepimento (Libertà e responsabilità, II), che l’Ungheria difende l’istituzione del matrimonio, inteso come alleanza di vita tra un uomo ed una donna (Fondamenta, L). La Costituzione dichiara inoltre che la famiglia è la base della sopravvivenza della nazione e che la grandezza delle imposte deve essere stabilita con riguardo alle spese dell’educazione dei figli (Libertà e responsabilità, XXX).
Certamente a molte persone nel mondo non piace questa chiara definizione di questi valori umani fondamentali. Inoltre, il Governo ungherese ha imposto una tassa povvisoria sulle banche. Ciò incute angoscia nei signori del mondo delle finanze che l’esempio possa diventare contagioso.
Questo è il vero motivo degli attacchi contro l’Ungheria. Certamente esso non viene nominato e al suo posto vengono elencate accuse di minore peso. Una di tali accuse è quella sulla Legge sulle chiese. Lo scopo di questa legge era togliere lo status di "chiesa" alle cosidette chiese-business. In Ungheria, infatti, non come in molti stati europei, le istituzioni relative all’insegnamento, alla sanità e alla cura sociale, quelle gestite dalle chiese, hanno un finanziamento pari a quelle gestite dallo Stato, in quanto offrono ai cittadini un servizio di insegnamento o di assistenza assolutamente simili. Perciò nell’Ungheria si sono costituite tante pseudo-chiese con lo scopo esclusivo di ottenere il sostegno statale. La nuova legge sulle chiese cambia questa situazione. Circoscrive in maniera più puntuale le condizioni, in base alle quali una comunità può ottenere lo status di chiesa (almeno mille membri, almeno 20 anni di presenza in Ungheria). Le comunità che non ottengono questo status, potranno portare avanti la propria attività tranquillamente, ma non riceveranno un sostegno per le loro istituzioni.
Certamente anche il Parlamento e il Governo dell’Ungheria hanno commesso degli errori nel corso della loro attività. Così per esempio è avvenuto per alcuni punti della legge sui mass media (più tardi cambiata), o nel caso della legge sulla Banca Nazionale: alcune modifiche, probabilmente inutili e non importanti, hanno comunque prestato il fianco ad attacchi. Allo stesso modo sarebbe stato più opportuno stipulare un accordo con le banche ancora prima di concedere ai cittadini la possibilità di liberarsi dai debiti a prezzi scontati.
Il motivo dell’attacco all’Ungheria non è però questo, ma i valori fondamentali che quali vengono rappresentati dal paese. Il Parlamento attuale deve far valere, in maniera responsabile, la maggioranza di due terzi con cui gli elettori lo hanno incaricato ad agire. Questa responsabilità ed opportunità devono essere messe in atto con umiltà e perspicacia. Gli attacchi esterni conviene respingerli tranquillamente, a volte con abilità. Il deposito in valute della Banca Nazionale ammonta a quasi la metà del debito estero ed esso potrà essere utilizzato qualorsa si renda necessario finanziare il pagamento di tali debiti. Ciò significa anche che il paese potrà resistere per un certo tempo anche in forte vento contrario.
Avviene spesso nella storia che quando appare la luce, si manifesta anche, contrapposta ad essa, l’oscurità. Auguro a tutti noi di essere i figli della vera Luce, i costruttori di un mondo più vero e più umano.
János Székely, vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest
Magyar Kurír

"Vada a bordo cazzo". Ed essere tutti quanti capitani coraggiosi come Jack!

Nel giro di poche ore la frase "vada a bordo cazzo", pronunciata dall'ufficiale della Capitaneria di porto Di Falco per cercare di spronare il comandate della Costa Concordia a svolgere il proprio dovere, ha fatto il giro del web. Giustamente, dopo aver sentito le conversazioni telefoniche tra questi due personaggi diventati oramai celebri, ci siamo tutti scandalizzati per la codardia dimostrata dal comandante della

Su quale isolotto si trova Mario Monti ad osservare l'Italia che affonda?

“Pronto?! Ma che ca**o ha combinato?!!”
“No… è che… un disastro… ho sbagliato manovra…”
“E lo vedo che ha sbagliato manovra!!! Ma Lei ora dov’è? Lei mi deve dire quanti si possono salvare!!!”
“Ma… io… pensavo di salvarli tutti…”
“Ma si rende conto?!!!”
“Io… ho sbagliato manovra… era per fare piacere a.”
“Non me ne frega niente! Lei ora dove si trova?!!”
“Io… sto partendo per la Germania…”
“Lei sta partendo per la Germania? Adesso comando io!! Adesso Lei torna a bordo…”
“A bordo?”
“Sì, ora Lei Comandante Schettino torna a bordo e…”
“Comandante Schettino? Ma io sono Mario Monti!”
Buongiorgio e grazie Massimo Micaletti

Chiesa saccheggiata e cristiani malmenati: la difesa di una blogger musulmana

Una intellettuale e blogger musulmana è scesa in campo per difendere i bambini cristiani percossi in un episodio che di recente ha scosso la comunità cristiana di Karachi, capitale del Sindh: nei giorni scorsi un gruppo di 4 musulmani ha attaccato una chiesa cristiana pentecostale nella New Colony Mianwali a Manghopir (quartiere di Karachi), hanno schiaffeggiato i bambini, saccheggiato la chiesa, danneggiato gli arredi sacri e calpestato le bibbie, rotto gli impianti di amplificazione. Secondo gli aggressori, provenienti da un moschea che si trova nelle vicinanze, "i canti dei bambini cristiani disturbavano la loro preghiera".
"La comunità cristiana locale non ha voluto sporgere denuncia - spiega a Fides un cristiano, rappresentante locale dell'APMA (All Pakistan Minorities Alliance) - per timore di ritorsioni. L'attacco ha spaventato la comunità tanto che tutte le nove chiese nella zona sono rimaste chiuse per alcuni giorni. Soprattutto i bambini sono terrorizzati".
A prendere le difese della piccola comunità locale è stata l'intellettuale e blogger musulmana Sana Saleem che, come segnalato a Fides dalla Commissione "Giustizia e Pace" dei Vescovi del Pakistan, si è detta "indignata" e ha definito l'episodio "atroce, barbarico, spregevole". L'intellettuale, blogger su giornali pakistani e internazionali come il "Guardian", ha detto che "ciò accadrà ancora, perché questo non è solo fanatismo, ma odio cieco che il nostro silenzio alimenterà". La blogger difende anche le altre minoranze religiose come gli ahmadi (considerati una setta islamica), vittime di abusi e vessazioni in Pakistan, e scrive: "Se non troviamo la forza di prendere posizione contro il bigottismo, di esprimere indignazione contro questa barbarie, di essere compassionevoli verso coloro che soffrono, saremo sulla buona strada verso l'autodistruzione".
Nella New Colony Mianwali vivono circa 400 famiglie cristiane in mezzo a famiglie musulmane di etnia Pashtun. Nei giorni scorsi il parlamentare cattolico Micheal Javed ha denunciato a Fides che oltre 5.000 fedeli cristiani di Karachi sono vittime di indicibili violenze da parte di membri di movimenti islamici e pashtun in altri quartieri di Karachi (vedi Fides 14/1/2011). Dopo l'episodio di Manghopir alcuni leader musulmani locali stanno cercando di promuovere incontri di riconciliazione fra le due comunità. (PA) (Agenzia Fides 17/1/2011)

Santa Margherita di Ungheria, nomi Anastasia ed Andrea, frase Junger

18 gennaio 2012 segno zodiacale: Capricorno, il sole sorge alle 7.34 e cala alle 16.59
S. MARGHERITA D' UNGHERIA. Principessa e religiosa nata a Buda nel 1242 e morta a Budapest il 18 gennaio 1270. Nel 1252 fu condotta nel monastero delle Domenicane di Santa Maria sull' isola delle Lepri . Qui fa la sua professione religiosa nel 1254 e prende il velo nel 1261. E' stata una delle più grandi mistiche medioevali d' Ungheria . Aveva uno smisurato amore per la povertà , il quale unito alla sua vita ascetica la portò
ad elevarsi in un grado di vicinanza a Dio da meritare le visioni. La sua tomba divenne presto meta di pellegrinaggi e la sua immagine è frequentissima nell' iconografia italiana e ungherese.

NAME OF THE DAY : Female. ANASTASIA deriva dal greco anastasis e significa " risurrezione" . Il Cristianesimo legò questo nome alla resurrezione di Cristo e alla conversione dei popoli. Si festeggia il 25 dicembre in ricordo di S. Anastasia martire. La sua pietra è lo smeraldo
Male.  ANDREA ha più significati : " forza, coraggio" , " uomo , persona di sesso maschile" e anche " guerriero valoroso". Si festeggia il 30 novembre in ricordo di S. Andrea considerato il patrono dei pescivendoli. La sua pietra è il rubino.

" Gli errori sono per la vita ciò che le ombre sono per la luce"
Ernst Junger
Rubrica a cura di Sarah Myliz