30/11/11

Se leggi Frews vieni informato mesi prima!


Dopo il concetto "effetto contagio" (io l'avevo chiamato "domino") nella zona euro e dopo le supposizioni sul crollo della moneta unica europea, ancora una volta accade che ciò che avevamo osato per primi scrivere su Frews trovi ulteriori conferme e si inizi così a leggerlo anche su testate "ufficiali".
Il 26 ottobre, avevamo pubblicato la notizia relativa alle voci che la Germania stesse già stampando della propria carta moneta: http://frewslvb.blogspot.com/2011/10/la-germania-sta-gia-stampando-moneta.html
Oggi, ad oltre un mese di distanza, Libero pubblica notizia analoga. Guardate qui: http://www.liberoquotidiano.it/news...

Addirittura arrivano a scrivere che Borghezio sostiene che i tedeschi, sugli Euro da loro stampati, stiano aggiungendo la scritta (con inchiostro ovviamente indelebile) Euro-tedesco. Sinceramente Borghezio non mi sembra una fonte molto attendibile, ma il fatto che l'Euro sia sempre più "instabile" mi sembra un dato di fatto oramai assodato: peccato che la cosa era chiara e lapalissiana da parecchi mesi ma nessuno osava ammetterlo fino a poco fa, tranne poche voci fuori dal coro, come la nostra di Frews! Non siamo dei maghi che utilizzano una sfera di cristallo (o un palantir) come nella foto, ma semplicemente guardiamo la realtà con occhi oggettivi e non abbiamo paura e non ci poniamo scrupoli nell'esporre le consegue logiche che si prospettano dinnanzi a noi. E tali conseguenze sono tutt'altro che rosee.

Per chi si fosse perso le "puntate precedenti" qui trovate l' "effetto domino" pubblicato il 3 settembre e qui la probabile morte dell'euro pubblicata il 9 settembre, praticamente le cose che vi raccontano oggi noi le scrivavamo 3 mesi fa!

manuel

L'ideologia politica viene prima anche della salute del cittadino


Ricevo ed inoltro questa segnalazione, ricevuta dalla direzione romana del PD.
Incredibile le coincidenze: proprio nel post che ho appena pubblicato, scrivevo di come l'ideologia politica e gli interessi personali vengano sempre messi davanti a tutto il resto ed ecco che sembra proprio riceverne immediatamente un'ulteriore dimostrazione. Ovviamente noi di Frews cerchiamo sempre di dare una visione oggettiva dei fatti, pertanto qualora qualche esponente dell'attuale giunta regionale, o di altro schieramento politico volesse replicare avrà a disposizione il nostro spazio.

Nel 2007 finanziammo un progetto regionale con il quale un paziente in ambulanza con sospetto di infarto poteva sottoporsi a elettrocardiogramma in tempo reale; veniva valutato da una rete di ospedali specializzati in malattie cardiovascolari e con Emodinamica interventistica. Il progetto si chiamava infarto.net. Un sistema semplice, intelligente e rapido in collaborazione con l'Ares 118 che ha salvato molte vite. Da un anno e mezzo di questo progetto non c'è più traccia. L'attuale giunta ha cancellato il finanziamento. "Mi state a cuore" è la frase simbolo della propaganda regionale. Non pare proprio.

Riccardo Agostini
Direzione romana PD

Zapatero non ha rispetto nemmeno per il più bel monumento del XX secolo


Apprendo con enorme e sincero rammarico questa notizia: Zapatero sta cercando di trasferire le spoglie di Francisco Franco dal mausoleo di "Valle de Los Caidos".
Infatti per me quel mausoleo è il più bel monumento costruito nel XX secolo. Nonostante sono passati oltre 20 anni, ricordo come fosse ieri la visita in quel luogo che feci con la mia famiglia....
Era Agosto, un caldo infernale, tenendo anche presente che allora erano poche le vetture che avevano l'aria condizionata e noi non l'avevamo. Provenivamo da Madrid, da lì occorre circa un'ora, attraversando il tipico brullo paesaggio Spagnolo, quando ad un certo punto si apre dinnanzi a noi una splendida e spettacolare valle verdeggiante. Il contrasto colpisce immediatamente, come se si fosse passati dalla Sicilia ad una vallata alpina! La valle è dominata da un enorme crocifisso. Il crocifisso colpisce per la sua semplicità e le sue considerevoli dimensioni che permettono di scorgerlo da parecchi chilometri di distanza. Per la precisione infatti la croce cristiana più alta del mondo: 150 metri; ed è visibile da 40Km di distanza. Giunti sul posto, parcheggiamo e tremendamente accaldati entriamo nella basilica. Una basilica a (se non ricordo male) tre navate, enorme, interamente scavata nella roccia della montagna! Impressionante!

Ai lati migliaia di tombe, 33'840 per la precisione, con i caduti della guerra civile avvenuta tra il '36 e il '39. La cosa che colpisce, oltre al numero, è che sono seppelliti tutti quanti assieme senza distinzione sia i franchisti che i repubblicani, sia i vincitori che i vinti! E così un brivido percorre la schiena e non solamente per la differenza di temperatura tra il caldo torrido esterno e la freschezza di quell'enorme caverna nella montagna. Trovo molto toccante l'idea di Francisco Franco di aver costruito questa splendida e maestosa basilica, quasi invisibile dall'esterno, dove sono stati seppelliti tutti i caduti senza alcuna distinzione di "colore", perché entrambi hanno combattuto per i propri ideali e per la propria patria (anche se in modo diverso). Il Generalissimo, così era soprannominato Francisco Franco, morì molti anni dopo, nel '75 e la sua tomba fu ovviamente posta in questa splendida Basilica, e così è stato per 36 anni...ma oggi Zapatero vuole rimuovere la salma di questo generale "fascista" da quel mausoleo che il Generalissimo stesso ha fortemente desiderato, voluto e realizzato, vuole oggi dividere una nazione intera su una questione che riguarda proprio ciò che voleva un simbolo di unione.
Io critico sempre i nostri politici italiani, ma questa è l'ennesima dimostrazione che i politici di oggi, che siano di destra o di sinistra, italiani o stranieri, sembrano tutti prodotti con lo stesso stampino, sembra che tutti mettano sempre al primo posto il proprio interesse personale o la propria ideologia prima di qualsiasi altra cosa! Perché è sempre così difficile avere una mente aperta e cogliere, indipendentemente dalle varie ideologie, gli aspetti positivi di questi grandi personaggi del passato, cogliere ciò che c'era di buono in loro cercando magari poi di non commettere analoghi errori ma di essere migliori? Perché è sempre così difficile mettere da parte il proprio orgoglio personale di fronte a gesti o simboli che volevano proprio essere sopra le parti, al di là delle parti? Di fronte alla morte siamo infatti tutti uguali. Che tristezza! Da parte mia Vi consiglio vivamente, qualunque ideologia politica abbiate, di recarvi in quella splendida valle e quando anche voi entrerete in quella basilica sono certo che le vostre ideologie resteranno fuori dalla porta e scompariranno immediatamente non appena varcherete quella soglia. Peccato che questo sembra proprio che non sia capitato a Zapatero e che potrebbe rischiare così di uscire dalla scena politica lasciando questo amaro ricordo.

manuel

Sara Tommasi, Marra e On.Scilipoti....Pinocchio,il Gatto e la Volpe



Il filosofo Marra,appoggiato dall'On.Scilipoti ha ideato lo spot"Fermiamo le banche".Protagonista Sara Tommasi.Anzi,le parti dalla connotazione più femminile del corpo della soubrette,messe al centro dell'attenzione grazie ad abiti succinti,scoprenti,quasi trasparenti. Ci credono tutti e tre,specialmente la ragazza che aspira ad una brillante carriera politica,per sua stessa ammissione e che si dichiara convinta dell'elevato fine sociale della sua performance. Sara Tommasi è una delle protagoniste del Bunga Bunga,quella che poi,scoperto lo scandalo,ha pianto,è ingrassata,ha avuto necessità di cure. Arrivato il momento della risalita si è fatta fotografare mentre faceva jogging col padre,a dimostrare quanto sia importante il sostegno della famiglia,il riscoprire una vita semplice nei momenti difficili. Passa qualche mese e si concia come le decine di ragazze che si prostituiscono ogni sera,subito dopo cena,a una quindicina di km dal paese in cui abito.

Non riesco a capire se sia una donna fragile,di cui altri approfittano con la lusinga del guadagno facile o se sia una furbacchiona,disposta a tutto per guadagnare. Che sia convinta veramente che spogliandosi fermerà le banche,non ci credo. Ah,dice anche che vuole ripercorrere le orme di Cicciolina in Parlamento....E'sulla buona strada,le manca solo fare un pò di cinema.

Fotografia - What Is That ? - Lo Zooming e il Surrealismo Fotografico

Carissimi lettori, bentornati a una nuova sfolgorante dissertazione sulle tecniche fotografiche nella nostra aula virtuale di Frews. Mi trovo a scrivere oggi questo articolo di "Scuola" fotografica (sempre virgolettato perchè, lo ricordo, nessuno qui è maestro e abbiamo tutti da imparare), a causa delle continue pressioni della mia collega di redazione, desiderosa di apprendere i fondamenti di una tecnica fotografica chiamata Zooming.
Non avete la minima idea di cosa si tratti? Eccovi allora un primo assaggio dei risultati derivanti dall'utilizzo di questo particolare metodo di scatto...

Siamo rari...ma tanti: stati generali delle malattie rare

I malati reclamano assistenza, farmaci innovativi ed una legge a tutela dei diritti negati
Manca una legislazione adeguata, c’è carenza di strutture per la diagnosi e la cura, la ricerca è poco incentivata e la produzione di farmaci innovativi segna il passo. I malati e le famiglie sono costretti ad affrontare ogni giorno difficoltà assistenziali ed economiche.
E’ questo lo scenario della malattie rare che colpiscono 5 persone su 10.000 abitanti, in Italia oltre 2 milioni di individui, in Europa 15 milioni. Nonostante l’Unione Europea abbia indicato le malattie rare, quasi 600 diverse patologie l’80% delle quali di origine genetica, tra le priorità delle politiche sanitarie dei governi, i pazienti sono soli e con diritti “fantasma”.
L’Associazione culturale “Giuseppe Dossetti: i Valori” (www.dossetti.it) che da anni invoca misure legislative idonee, giovedì 1 dicembre 2011 (Sala delle Colonne – Camera dei Deputati), convoca a distanza di un anno dal primo summit gli Stati Generali delle malattie rare e apre un Tavolo di lavoro permanente. Alla Conferenza oltre alla partecipazione di istituzioni, Associazioni, Società scientifiche di settore e industria del farmaco, interviene il neo-ministro della Salute Renato Balduzzi.
“Conosciamo l’impegno e la sensibilità del ministro Balduzzi riguardo le malattie rare, oltre ai nostri auguri per il recente incarico auspichiamo che tramite il suo ministero si possa arrivare a dare un minimo di risposta alle numerose problematiche che questi malati e le loro famiglie devono affrontare ogni giorno – afferma Claudio Giustozzi, segretario nazionale dell’Associazione “G. Dossetti: i Valori” – concordiamo con il ministro Balduzzi sull’importanza dell’appropriatezza in termini di cura e di risparmio, finalizzato ad essere riallocato per patologie altamente complesse quali le malattie rare e non solo. La decisione – sottolinea Giustozzi - di lasciare aperti gli Stati Generali con un Tavolo di confronto e di supporto fino a fine Legislatura è maturata proprio dalla nostra disponibilità ad iniziare e mantenere un dialogo fattivo”.
Malgrado si tratti di patologie croniche, gravi ed altamente complesse, l’essere definite arbitrariamente “rare” ha frenato gli investimenti per la ricerca e la produzione di nuove molecole e soprattutto ha contribuito alla grave carenza di centri (500 quelli già istituiti ma solo una minima parte attivi sul territorio nazionale), ai ritardi nella diagnosi e alla cronica mancanza di farmaci. Tutto questo benché siano ad oggi 33 i ddl depositati in materia di malattie rare.
Al primo atto della Conferenza degli Stati Generali l’Associazione “Giuseppe Dossetti” chiede ai vari protagonisti di categoria e ai decisori politici: l’inserimento nei Lea di 109 patologie rare che attendono dal 2008 di essere inserite nell’elenco di quelle riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale; lo sgravio fiscale per le donazioni private così da incentivare la ricerca; una procedura di autorizzazione accelerata e automatica per i farmaci qualificati come “orfani” a livello comunitario; una definizione delle malattie rare da includere nell’elenco di quelle da sottoporre a screening neonatale obbligatorio.

Ecco i risultati della colletta alimentare 2011: +2%

Mi sembra corretto e doveroso pubblicare i risultati di questa raccolta, in considerazione anche del fatto che noi di Frews ci siamo fatti portavoce e promotori di questa iniziativa. Inoltre, personalmente non sono, come mi si accusa spesso, sempre e solo pessimista e catastrofista; al contrario mi piace molto dare risalto anche alle belle notizie.

ALLARME liquidità banche, Italia rischia fallimento


Riporto qui sotto le recenti dichiarazioni del Predisente delle Consob (riprese dal Blog dell'amico Stefano: www.ilgrandebluff.info). Comunque io credo che questo Giuseppe Vegas sia un pazzo squilibrato! Infatti tutti quanti per mesi ci hanno ripetuto, fin alla nausea, che le nostre banche sono le migliori d'Europa, le più sicure perchè non hanno fatto investimenti azzardati e non sono piene di asset tossici! Evidentemente Vegas, è un ignorante che non legge mai i giornali! Vi lascio alle sue dichiarazioni

Roma, 30 nov. (TMNews)
"Sulle banche italiane c'è un problema che non può non preoccuparci tutti".
E l'allarme lanciato dal presidente della Consob Giuseppe Vegas...."il nostro sistema creditizio ha trai suoi asset titoli di stato italiani per 160 miliardi e titoli di stato degli altri 'Pigs' per 3 miliardi. A fronte di questo - dice - le nostre banche hanno titoli 'tossici', essenzialmente mutui subprime, per una quota pari al 6,8% del patrimonio di vigilanza contro una media europea del 65,3%.......
Per Vegas, "il pericolo è che vada definitivamente in tilt il circuito finanza economia reale.
In base ai criteri Eba, le banche devono rafforzare il patrimonio e ricapitalizzare.
Per farlo hanno due strade: o vanno sul mercato a cercare soldi o vendono asset.
In entrambi i casi - sottolinea - il sentiero è strettissimo.
Vendere asset vuol dire ridimensionare comunque l'operatività, ma trovare capitali, adesso, è ancora più difficile: vuol dire limitare il circolante, rinuciare alla leva, ridurre i prestiti e dunque strozzare il credito.
E qui c'è il possibile corto circuito: che effetto ha tutto questo su un Paese che ha bisogno come il pane della crescita?".
Infine, quanto alla crisi del debito a livello europeo, secondo Vegas "serve un approccio nuovo: la Fed e la Banca centrale inglese stampano moneta. La Bce non può farlo. Questa disparità va risolta.
Allora o cambiamo il ruolo della Bce oppure dobbiamo accettare il rischio che l'euro salti e ogni Paese torni alla sua valuta".

Indonesia: sei chiese minacciate da gruppi estremisti


Gli estremisti islamici del Fronte dei Difensori dell'Islam ("Front Pembela Islam", FPI) sono scesi in strada in massa a Bekasi, uno dei grandi sobborghi della megalopoli Giacarta, minacciando di radere al suolo sei chiese cristiane nella zona. La polizia è stata allertata e ha disposto, in via preventiva, la chiusura forzata delle sei chiese, per evitare disordini. Secondo fonti locali di Fides, la maggioranza dei militanti islamici viene dall'esterno, dunque "si tratta di una azione organizzata": "Sono venuti dopo la preghiera islamica del venerdì, contestando le presenza delle chiese in diversi villaggi, sebbene la gente locale non abbia mai sollevato alcuna obiezione". Secondo i militanti, le chiese, che appartengono a comunità cristiane evangeliche, sono sorte senza autorizzazione, e dunque devono essere smantellate. "O lo fa lo stato, o ce ne occuperemo noi", affermano i militanti. Nei sobborghi di Giacarta, come Bekasi e Bogor, la tensione ! interreligiosa resta alta per la presenza di militanti islamici, che non vedono di buon occhio la presenza di comunità cristiane, accusandole di proselitismo.
P. Benny Susetyo, Segretario della Commissione per il Dialogo Interreligioso nella Conferenza Episcopale dell'Indonesia, commenta all'Agenzia Fides: "Il problema principale per la pacifica convivenza nella società indonesiana è la presenza di gruppi estremisti come il FPI. Il governo dovrebbe fare di più per fermarli, garantendo lo stato di diritto e i principi fondamentali del Pancasila. Spero che la comunità internazionale dia un avvertimento al governo indonesiano, per il rispetto della libertà di religione. Esiste oggi il problema del fondamentalismo, interno al mondo musulmano".
Un'altra vicenda, riferiscono fonti di Fides, colpisce la comunità cristiana di Manado, sull'isola di Sulawesi (Indonesia orientale). C'è il rischio concreto che, alla fine del 2011, siano demolite due chiese cristiane a Manado, una apparente alla Chiesa riformata, un'altra della Chiesa Pentecostale. Sulle due chiese, aperte al culto da decenni, grava un ordine di demolizione emanato dalla Corte Suprema: i due edifici di culto, infatti, sorgono su un terreno conteso, rivendicato da uno degli eredi dell'ex proprietario, che lo aveva ceduto oltre 50 anni fa ai cristiani. I fedeli locali stanno organizzando iniziative e manifestazioni pubbliche e hanno annunciato forme di protesta non violenta per impedire la demolizione. P. Susetyo auspica, in tal caso, "una soluzione diversa, magari con un compensazione di terreni, che tenga conto delle necessità e della storia della comunità cristiana". (PA) (Agenzia Fides 28/11/2011)

Uaifai gratis sul FrecciaRossa: piccolo particolare non funziona

Arriva concorrenza, ti prego arriva, anzi, perché tardi a venire? Caro Moretti (direttore Generale Trenitalia) va bene che mi presenti le quattro classi della nuova alta velocità, ma io voglio sapere come saranno le carrozze dei treni di Cordero di Montezemolo. Non pretendo che alla guida vi sia Schumacher, tre ore (ops, 2 ore e 59 minuti) per coprire il tragitto Roma-Milano mi bastano, non voglio andare più veloce, rischio di spettinarmi, però datemi il wi fi, per favore, che quello di Trenitalia ora sembra un Uai Fai, un "ma che fai", un "ma ndo vai". Viaggiare tra Milano e Roma è molto più comodo con l'alta velocità rispetto all'aereo e mi spiace per i contributi che Alitalia passa a questo nostro giornale, ma la verità va detto perché siamo liberi. I sedili sono un po' stretti, è vero, ma per tre ore meno un minuti tutto si può sopportare solo che se uno volesse anche lavorare con internet come deve fare?
Al passaggio del bigliettaio ho chiesto: c'è Wi Fi?
"Certo!" risposta secca!
Allora prendo il mio pc portatile, collego il cavo della corrente, avvio il programma per navigare e mi viene chiesta una giusta autenticazione. Indico mio numero di cellulare. In un attimo mi giunge la password sul telefono, la inserisco sul computer et voilà....et...voilà....due....voilà tre...voilà un bel niente!
"Forse perchè siamo in galleria" mi suggerisce il mio compagno di viaggio.
Certo, in galleria forse non c'è linea: non prendono neanche i cellulari.
Ma la galleria finisce ed il buio del wi fi continua....fino a Milano.
Servizio pessimo, tanto per dirla chiara.
Meno male che almeno è gratuito... in via sperimentale. Ma che sperimento se non funziona?
Moretti, che mi sei caro come una birra: per favore, in quale delle quattro classi devo viaggiare per restare collegato su internet ed aggiornare Frews durante il viaggio?
Giorgio Gibertini Jolly

29/11/11

Morto per suicidio assistito Lucio Magri, fondatore del Manifesto.



Io Lucio Magri fino a qualche ora fa non sapevo chi fosse. L'ho saputo da un tg:il fondatore del Manifesto. Che ieri a Zurigo ha scelto di morire per mezzo di un suicidio assistito,pratica legale in Svizzera.Ho girovagato un pò in rete,per saperne di più:la mia ipotesi che avesse un male incurabile,era errata:era depresso,gravemente depresso,pare,soprattutto a causa della perdita della

Cara Concita noi del Pd di Roma non abbiamo gareggiato per arrivare ultimi

Nessuno gareggia per arrivare ultimo. Qualche migliaio di voti nel 2010 ha diviso Renata Polverini da Emma Bonino, le due candidate alla Presidenza della Regione Lazio. A Roma prevalse Emma, nel resto delle
province Renata. Il totale dei voti portò la Polverini a ricoprire il ruolo di Presidente della Regione. Per chi, come me, ha vissuto da vicino la campagna elettorale sa che fu aspra, combattuta e vinta dall’esponente del centrodestra grazie anche alla discesa in campo del cavaliere Berlusconi a Piazza San Giovanni. La tesi della De Gregorio è stravagante e arriva a tempo ampiamente scaduto. Se voleva lo scoop è arrivato con un ritardo siderale e oltretutto l’autorevole dirigente che ha fatto le affermazioni riportate da Concita è anche un autorevole rappresentante della superficialità. Il Partito Democratico, una volta scelta la candidatura di Emma Bonino, ha lavorato con grande unità di intenti nell’interesse dei cittadini del Lazio. Tutto il resto è chiacchiericcio, l’unica cosa che ci rimane oggi è la mancanza di governo di questa regione, il disagio di imprese
e cittadini sempre più abbandonati a loro stessi.
Riccardo Agostini
Direzione romana PD

Forum delle famiglie ripropone la famiglia al centro della politica

La presidente del Forum del Lazio Emma Ciccarelli rilancia le proposte del coordinamento delle associazioni familiari del territorio: la riforma dell'Isee e l'introduzione del fattore famiglia di Francesca Samà
«Pensare la famiglia in termini di sviluppo e come risorsa e priorità per il Paese». Con queste parole Emma Ciccarelli, presidente del Forum famiglie Lazio, delinea quelle che dovrebbero essere le linee guida delle istituzioni in materia di politica familiare, all’indomani dell’ennesima manifestazione promossa dall’Associazione nazionale famiglie numerose per sensibilizzare anzitutto le istituzioni sul tema. Prima di illustrare le proposte concrete del Forum, Ciccarelli precisa il senso e il significato del termine famiglia che «non è solo un fatto privato ma, come afferma la nostra Costituzione, è una risorsa, un bene comune per la società e un soggetto sociale attivo che genera benessere in interazione con lo Stato». E aggiunge che «con famiglia s’intende un nucleo composto da marito, moglie e qualora ci siano dai figli, con questo senza trascurare altre realtà che però non possono essere considerate famiglia».
Di qui le proposte concrete del Forum, mirate a favorire quella che va considerata a tutti gli effetti una «risorsa essenziale del Paese». A cominciare anzitutto dalla riforma dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e dall’introduzione del fattore famiglia che, spiega Ciccarelli, «consentirebbero d’introdurre un principio di equità non solo nella riforma del sistema fiscale nazionale ma anche a livello locale, nelle tariffe, nella fiscalità e in ogni misura di sostegno alle persone in difficoltà». Il costo dei servizi alle famiglie, come spese per asili, scuole o altro, verrebbe distribuito in maniera equa rispetto ai carichi familiari; «fattori da tenere presente - aggiunge la presidente - sono ad esempio il numero dei figli per famiglia e la presenza o meno di persone disabili». Il fattore famiglia ha già raccolto diversi consensi di esperti sia di economia che di finanza, tutti i ministeri sono d’accordo nell’applicarlo ma ancora non se n’è discusso a livello parlamentare perché fino a ora, osserva la presidente del Forum famiglie, «sono stati portati avanti altri interessi di categoria e di parte».
Tra le priorità dell’agenda politica che il Forum propone alle istituzioni c’è anche il rilancio della natalità e la necessità di fare fronte al progressivo aumento di divorzi e separazioni. Riguardo alla natalità, rileva Ciccarelli, «è fondamentale mettere i giovani nelle condizioni di potersi creare una famiglia perché sempre più spesso i ragazzi a causa dell’insicurezza economica, derivante spesso da contratti di lavoro a progetto o a tempo determinato, rinunciano o hanno pura a crearsi una famiglia». L’unica modalità d’intervento è «il rilancio dell’occupazione da attuare attraverso la revisione degli attuali contratti di lavoro, facendo in modo che le aziende possano proporre un numero crescente di contratti a tempo indeterminato». Riguardo invece alle difficoltà crescenti nella vita di coppia, è necessario per la presidente del Forum del Lazio agire preventivamente con l’attivazione di sportelli d’assistenza alla coppia «perché quasi sempre alla base della distruzione della famiglia ci sono problemi di comunicazione tra marito e moglie». Il Forum, a questo proposito, ha avviato il progetto “Famiglie in centro”: a via dei Fori imperiali è attiva una struttura dove ci sono uno sportello di consulenza familiare, un punto mamma e si svolgono anche dei laboratori per coppie e genitori, in modo che siano preparati ad affrontare qualsiasi tipo di problema possa nascere in famiglia.
«A livello di istituzioni locali - spiega la presidente - siamo abbastanza soddisfatti degli interventi che da un anno e mezzo stanno attuando la Regione e il Comune anche se ritengo che ancora manchi un piano d’intervento sistematico. Un primo passo comunque può essere rappresentato dal convegno che si terrà in Campidoglio il prossimo 17 dicembre, che è il primo organizzato dal Comune che ha al centro la famiglia».

La crisi l’è bela: il più grande spettacolo dopo il weekend


Appuntamento fisso del lunedì è ormai con il gran mattatore Fiorello! Penultima puntata del suo varietà che ogni inizio settimana ci sorprende, ci fa sorridere e, per qualche minuto, magari, ci fa dimenticare i problemi.

Fiorello apre i battenti con un monologo sulla crisi indirizzandosi al capoccione Sarkozy e alla sua compagna “fissa” Merkel : "«Smettila di dirci: "Fate quello che dovete fare, sbrigatevi". Noi siamo italiani, facciamo le cose con calma. Sarkozy, "sciallati", ti devi "sciallare", stare calmo. Basta a fare coppia fissa con la signora Fletcher". E immagina il premier Monti incalzato dalla Merkel- Fletcher con i suoi compitini e ordini in italo-tedesco.  Continuando poi, con  le conseguenze che avrebbe l'introduzione della tassa sui cani di lusso, imitando un levriero afgano abbandonato in autostrada. Ma il monologo sulla crisi non finisce qua, ha, infatti, la sua apoteosi nel riadattamento di un pezzo storico di Cochi e Renato del 1974 “La vita l’è bela”, trasformandolo in “La crisi l’è bela” «E la crisi e la crisi, la crisi l'è bela / Tutti in braghe di tela, / ma con i bund tedeschi / se no stiamo freschi. La pensione è lontana/ tornerà pure l'Ici, / siamo tutti felici...».

Spettacolare è come sempre la sua interpretazione del vampiro romantico Edward Cullen che ad ogni puntata acquista sempre più velocità…grazie alle telecamere, saltellando da un punto all'altro dello studio, Edward-Fiorello"addenta" Piero Fassino, il sindaco di Torino che considera un semplice aperitivo per poi addentare il volturo “cattivo” Fabrizio del Noce.

L’entrata in scena di Elisa è divertentissima. Fiorello la scopre imitatrice ed Elisa prontamente imita Laura Pausini, Carmen Consoli e Shakira.

Emozionante il duetto Fiorello- Tony Bennet  nella evergreen “For once in my life”, da pelle d’oca!

Immancabile la parodia di X FACTOR: questa volta Morgano ed Ariso sono alle prese con l’impacciato Biagio Antonacci da Rozzano. Niente da fare, il cantante “ non arriva”, i due si addormentano proprio. E quindi anche lui è bocciato.

E Fiorello ancora una volta  è riuscito nel suo intento: farci sorridere e prendere questa “crisi” alla leggera.  Peccato solamente che lunedì prossimo sarà l’ultima puntata!

Laura M.


Video de "la crisi l'è bela"


Video Elisa e Fiorello

 Video Fiorello e Edward Cullen

Vivere in tempo di crisi: primo non uscire mai col Rolex

La notizia è circolata in tempo reale grazie a Twitter, il social network che sta mettendo paura a Facebook e che anche noi abbiamo cominciato ad usare assiduamente.
Yanina Screpante, nota per essere la ragazza di Lavezzi, campione argentino indiscusso del Napoli, sabato scorso era ferma in macchina con una amica a Posillipo (NA) ed è stata avvicinata da due rapinatori che, minacciandola con una pistola, si sono fatti consegnare il Rolex che la ragazza aveva al polso.
Forse prima di andare dai poliziotti la "vittima" si è sfogata su Twitter: "E poi dicono che in Argentina c'è insicurezza. Mi hanno rubato l'orologio a mano armata. Napoli ciudad de mierda". 
Napoletani sconvolti non solo per l'epiteto finale ma per paura che Yanina, a colpi di lancette, riuscisse a convincere il suo bello a lasciare Napoli e quindi la squadra di calcio.
Passata qualche ora la Screpante, giustamente ripresasi dallo spavento, affida ancora a Twitter le sue scuse: "Se mi fossi trovata in Argentina in quel momento avrei scritto lo stesso. Napoli e napoletani vi chiedo di comprendere il mio sfogo, non potrei mai odiare o sparlare di una città così bella".
Pace fatta: i rapinatori possono tenersi il Rolex ed i napoletani Lavezzi.
A chiudere il cerchio delle dichiarazioni arriva, in ultimo, il saggio patron del Napoli, il dottor De Laurentiis con una dichiarazione che merita di essere imparata a memoria ed insegnata ai nostri figli per superare questo momento di crisi globale: "Cara Yanina mi dispiace moltissimo per quello che ti è capitato, ma Napoli è una città meravigliosa e i napoletani sono persone straordinarie. In un clima di recessione mondiale andare in giro con le grandi macchine e con i Rolex non è prudente".
Commovente no? 
Anche io stamattina ho lasciato il mio Rolex nel cassetto e sono uscito a piedi.... 

Non mi funziona il digitale e non trovo un tecnico saranno tutti al governo

Continua la mia battaglia solitaria, o quasi, contro il digitale terrestre. Il digitale terrestre odia, a quanto pare, Distretto di Polizia perché puntualmente il segnale delle Reti Mediaset svanisce la domenica prima dell'inizio di questo programma e mia moglie è costretta a fare la contorsionista tra i cavi ma nulla da fare. Io ero in poltrona comodo comodo a vedermi Milan - Chievo e sentivo mia moglie trafugare dietro l'altro televisore, come un ladro qualsiasi. E' anche uscita di casa, salita sul tetto, ha preso a pugni l'antenna ma le reti mediaset non sono tornate e, beffa superiore, ne sono apparse altre dieci minori che assieme non fanno neanche la sigla di Distretto di Polizia.
Niente da fare.
Ho dovuto interrompere la visione della partita (meno male che eravamo giù sul quattro a zero per noi del Milan) per vedermi in famiglia Distretto, stretto stretto a mia moglie nel divano che era ormai tappezzato modello Curva Sud.
Voglio un tecnico che mi faccia capire: uno, perchè in sala si vede canale 5 ed in camera da letto (tre metri di distanza, stessa antenna, no?); due, quale è stato il guadagno, per noi cittadini, per noi abbonati, nel passare al Digitale Terrestre; tre, Corallo l'hanno catturato o no?
La sfortuna massima è che poi Distretto di Polizia c'è solo in Italia.e quindi non posso neanche chiamare negli Stati Uniti (come si faceva per Beautiful o le altre fiction) per sapere come va a finire!
Solo che non si trovano tecnici: saranno mica tutti al Governo con Monti! E se chiedo ad un politico di venirmi a dare una mano con l'antenna?
Giorgio Gibertini Jolly

28/11/11

Il Settecento in mostra a Verona con le opere di Tiepolo, Cignaroli e Rotari


Il Settecento a Verona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari. La nobiltà della pittura”. È stata inaugurata il 26 novembre la grande rassegna espositiva che consente di ammirare, fino al 9 aprile 2012 nel palazzo della Gran Guardia, Tiepolo e i suoi contemporanei con circa 150 capolavori tra dipinti, disegni, stampe e documenti provenienti dai più importanti musei stranieri. La mostra è incentrata sulle peculiarità che la cultura e la tradizione pittorica assunsero nel Settecento a Verona, città che riuscì a mantenere autonomia e originalità rispetto alle correnti artistiche nella vicina Venezia. Si tratta di un'occasione per approfondire un momento della civiltà pittorica scaligera finora mai indagato. La mostra è stata realizzata con il patrocinio dell'ateneo, che in collaborazione con il Comune di Verona ha organizzato la promozione della mostra in una trentina di comuni nella provincia.

Le sezioni della mostra. Nell'esposizione ha un posto speciale la sezione dedicata alle opere di Giambattista Tiepolo. Con modalità innovative, grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie, il pubblico avrà il privilegio esclusivo di scoprire il lavoro di recupero che ha portato alla restituzione digitale del soffitto dipinto da Tiepolo per palazzo Canossa a Verona, andato in parte distrutto al termine della seconda guerra mondiale. Ampio spazio è dedicato anche a Pietro Antonio Rotari e Giambettino Cignaroli. I due furono simbolo di un classicismo di grande innovazione e modernità che ha dominato la pittura dell'intero secolo. Le sezioni della mostra danno conto della ricchezza e della varietà dei risultati conseguiti a Verona nel Settecento, nonché della rete di committenti prestigiosi che richiesero opere veronesi.

Maggiori informazioni. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30. Il costo del biglietto è di 10 euro, ridotto 8 euro. Per ulteriori informazioni e prenotazioni visitare il sito www.settecentoaverona.it

Singer o Mengele? "Zwillinge heraus!" : "Fuori i gemelli"!






Vi racconto una storia, accaduta non tantissimo tempo fa, quando la sorte dei diritti umani era affidata al potente di turno o a pochi eletti, in grado di stabilire chi doveva vivere e morire, chi avrebbe potuto essere felice e chi invece no. Semplicemente perchè quel qualcuno aveva la colpa originaria, di non possedere quei requisiti necessari per essere considerato dai più, degno di vivere. La storia che qui ci riguarda da vicino, è una storia vera che in tutta la sua crudeltà, si svolse nella prima metà del novecento e che ha per protagonista uno scienziato tedesco, meglio conosciuto come dottor Mengele. Il suo nome era molto noto in campo scientifico per le ricerche svolte sulle coppie dei gemelli, costretti a subire la così detta zw o legge del bavaglio, con il quale venivano soffocati i gemiti di dolore delle piccole vittime, sottoposti alle più atroci torture. Eppure secondo l’ideologia “eugenetica” dell’epoca, queste povere vite, appartenevano ad esseri umani meritevoli di una dignità minore, sacrificabile in vista dei progressi della scienza. Poco importava se a morire alla fine erano loro, perchè in nome del mito della razza ariana, esisteva sempre una buona ragione per uccidere chi non era considerato di pari grado. Basti considerare che alla base di questo modo di pensare, allora come oggi, vi era la distinzione tra essere umano e persona e cioè la differenza tra un concetto che fa riferimento alla specie e un altro che invece allude, agli esseri dotati di determinate specifiche caratteristiche razionali. In breve allora come oggi venivano considerate persone, soltanto quegli esseri umani in grado di interagire con l’ambiente, di essere autocoscienti e di provare piacere o dolore. Queste pochi e semplici parametri, legittimavano gli intellettuali di quel momento a ritenere che la salute e la vita, non fossero un uguale diritto spettante a tutti indistintamente, ma un appannaggio riservato a pochi eletti. In breve, malati gravi, disabili, handicappati, minorati fisici e mentali e i soggetti comatosi, venivano pertanto ascritti alla categoria delle non persone che includeva degli esseri umani, addirittura inferiori a certi animali non umani. E’ ragionevole pensare un diritto che giudica giusto, lasciare morire chi non è attualmente o non è più autosufficiente o cosciente? Un diritto plagiato da una logica nichilista che non riconosce ad ogni vita umana, un suo valore intrinseco? Se ancora oggi rispondessimo affermativamente a questa domanda tanto inquietante, dovremmo anche essere disposti ad abbracciare i diktat dell’utilitarismo totale, secondo il quale quando una vita è arrivata alla fine o è inutile, va soppressa; specialmente quando si è diventati esseri umani senza qualità, senza quelle caratteristiche che identificano le “persone” nel senso comune del termine. Di fronte a queste ciniche osservazioni, il rischio concreto che stiamo attualmente vivendo è di regredire alla preistoria dei diritti umani e quindi ad un periodo nel quale non esisteva l’elaborazione culturale dei diritti e vigeva piuttosto un sistema giuridico assolutamente irragionevole. Ma tutto è possibile, basta soltanto volerlo. E allora la nostra società potrebbe addirittura con un plebiscito, ritenere opportuno anche il ripristino della schiavitù, della rupe Tarpea, della monarchia assoluta e perchè no dei servi della gleba. I quali nel medioevo com’è a tutti noto, erano titolari di un grado di umanità talmente irrilevante, da non potere essere distinti dagli animali più nobili. E se vi dicessi che “uccidere un neonato con malformazioni non è equivalente a uccidere una persona” poiché “molto spesso non è per niente sbagliato”? A cosa pensereste? Ad una pura provocazione, magari espressa da Adolf Hitler in persona? Non è così. Purtroppo, questo ragionamento proviene da un noto e contemporaneo filosofo australiano, Peter Singer, secondo il quale uccidere una vita segnata dalla anormalità e condannata all’infelicità, non rappresenta un fatto immorale da porre “sullo stesso piano dell’uccidere esseri umani normali, o qualsiasi essere umano autocosciente”. Infatti in queste situazioni “anche se il bambino potrà avere una vita senza eccessiva sofferenza, come nel caso della sindrome di Down, ma i genitori pensano che sia un peso eccessivo per loro e vogliono averne un altro, questa può essere una ragione per ucciderlo”. E ancora il filosofo prosegue dicendo: “E’ un diritto ragionevole lasciar morire i malati neurovegetativi perché essi sono simili agli infanti disabili, non sono esseri coscienti, razionali, autonomi, la loro vita non ha valore intrinseco, il loro viaggio è arrivato alla fine”. In questa prospettiva “I feti, i bambini appena nati e i disabili sono non-persone, meno coscienti e razionali di certi animali non umani. E’ legittimo ucciderli”; perchè “L’idea di attribuire a tutti un uguale diritto alla vita, è un’arma a doppio taglio. Se la vita con quadriplegia (paralisi) è buona come la vita senza paralisi, non c’è alcun beneficio di salute a curarla”. Dunque il dato scandaloso da segnalare in questa sede è che recentemente l’UNICEF – la nota agenzia dell’Onu- ha sponsorizzato senza battere ciglio, una conferenza di Singer all’Università Luiss che ha aperto una serie di convegni, aventi ad oggetto il tema della filantropia. Non certo nei confronti degli esseri incapaci di difendersi da soli, né tanto meno verso i bambini, considerando l’atteggiamento direi poco filantropo del filosofo che suggerisce ai genitori l’infanticidio. Per conoscenza, a questo punto vanno menzionati una serie di riferimenti giuridici di portata internazionale, nati proprio per tutelare fino in fondo i minori. A titolo esemplificativo ne citiamo alcuni. Anzitutto, l’art.3 della Convenzione universale sui diritti del fanciullo (ONU, 20 novembre 1989): “in tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche e private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve avere una considerazione preminente”; la Dichiarazione universale (ONU, 20 novembre 1959): “gli Stati devono dare ai fanciulli il meglio di sé stessi”; l’art. 53 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali (1950): “Nessuna delle disposizioni della presente convezione può esser interpretata in modo da pregiudicare i diritti dell’uomo e le libertà fondamentali che possono essere riconosciuti in base alle leggi di ogni parte contraente o in base ad ogni altro accordo al quale essa partecipi”; e ancora l’art.24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che ribadisce esattamente il contenuto dell’art. 3 della Convenzione prima citata. Non credo che i dati appena riportati, siano condivisibili dagli intellettuali come Singer che considerano la vita come un bene disponibile. E’ certo che il nazismo predicava un progetto di "eugenetica" diretto ad ottenere un miglioramento della "razza" germanica coltivando e favorendo i caratteri ereditari favorevoli ("eugenici") e impedendo lo sviluppo dei caratteri ereditari sfavorevoli ("disgenici"). All'interno di questo progetto di eugenetica non trovavano ovviamente posto i malati incurabili e i disabili fisici e psichici. C’è da chiedersi se con Singer sia resuscitato il Mengele del nuovo millennio. Su di lui si racconta un aneddoto raccapricciante: quando i prigionieri giungevano ad Auschwitz, i bambini gemelli erano selezionati personalmente dallo scienziato tedesco, il quale aggirandosi lungo le fila dei prigionieri usava gridare "Zwillinge heraus!" "Fuori i gemelli"! Quasi si trattasse di specie inferiori. Quando vengono riportate alla memoria questi episodi di inciviltà, anche ai giorni nostri sarebbe meglio astenersi da certi atteggiamenti farisaici e piuttosto gridare a gran voce che nella condizione di dipendenza la difesa della dignità, richiede un altissimo grado di umanità!
dott.ssa Silvia Bosio
Dottore di Ricerca in Bioetica
U.C.S.C. Roma

Games forum 2011: domani la terza edizione a Roma

Il 29 novembre la terza edizione dedicata allo sviluppo dell’industria nazionale di Videogiochi. Si svolgerà a Palazzo San Macuto a Roma il prossimo 29 novembre la terza edizione del Games Forum, una giornata di approfondimento dedicata ai videogiochi presso la Camera dei Deputati organizzata da AESVI, in collaborazione con l’On. Antonio Palmieri. Il dibattito ruoterà quest’anno attorno al tema “Videogiochi Made in Italy: un’opportunità per i giovani e per il Paese” partendo dalla presentazione della relazione introduttiva realizzata dal Centro di Ricerca ASK dell’Università Bocconi dal titolo “Lo scenario internazionale del Game Development e le leve di sviluppo per il contesto italiano”. A seguire una sessione tecnica che mira ad approfondire le potenzialità del Sistema Italia e una sessione politica in cui ci si interrogherà sulle misure che possono mettere in atto le Istituzioni insieme ad alcuni ospiti illustri come l’On. Giovanna Melandri e il Sen. Maurizio Sacconi. A chiudere i lavori interverrà il Vice Presidente della Camera dei Deputati On. Maurizio Lupi. Ulteriori informazioni sul Games Forum sono disponibili qui.
Programma dell'evento
Ore 10.00
Accrediti
Ore 10.30
AperturA dei lavori
On. Antonio Palmieri - Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione, Camera dei Deputati
Andrea Persegati - Presidente, AESVI
Marco Polillo - Presidente, Confindustria Cultura Italia  
Ore 11.00
 relazione introduttiva
  Lo scenario internazionale del Game Development e le leve di sviluppo per il contesto italiano 
Prof.ssa Paola Dubini - Direttore, Centro di Ricerca ASK, Università Bocconi
Ore 11.30
 prima sessione
Le potenzialità per il Sistema Italia
Giovanni Bazzoni - Amministratore, Digital Tales
Massimo Guarini  - CEO & Creative Director, Ovosonico
Andrea Di Camillo - Direzione Generale, Quantica SRG
Giuseppe Tripoli - Mister PMI, Ministero dello Sviluppo Economico
Nicola Borrelli - Direttore Generale per il Cinema, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Cristina Colombo - Direttore Vicario, Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione, Regione Lombardia 
Federico Frattasi - Responsabile Promozione e Sviluppo, Finanza e Impresa, Invitalia 
Ore 12.30
 seconda sessiOne
Cosa può fare la politica?
Sen. Marilena Adamo - Commissione Affari Costituzionali, Senato della Repubblica
Sen. Maurizio Sacconi - Commissione Finanze e Tesoro, Senato della Repubblica
On. Giovanna Melandri - Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, Camera dei Deputati
On. Raffaello Vignali - Vice Presidente, Commissione Attività Produttive, Camera dei Deputati
Ore 13.30
 chiusura dei lavori
On. Maurizio Lupi - Vice Presidente, Camera dei Deputati
Moderatore  Antonello Piroso - Giornalista e conduttore televisivo La7

Da Restinco al Piemonte ecco il modello di Accoglienza di Connecting People

Un'altra grave tragedia del mare riporta in prima pagina il dramma dei migranti che cercano speranza ed una nuova vita attraversando il mare Adriatico: tutti i media ne parlano ma per noi questa prima pagina è la quotidianità.
Sabato scorso un barcone a vela di 11 metri partito dalla Turchia è naufragato al largo delle campagne di Carovigno, a Torre Santa Sabina in provincia di Brindisi. Dopo l'intervento immediato di tutte le forze dell'ordine, della Guardia di Finanzia, della Croce Rossa, e del personale medico dell’Ospedale di Brindisi, molti naufraghi sono stati portati in ospedale mentre gli altri, in buona salute, sono stati accolti nel centro di accoglienza di Restinco, in provincia di Brindisi. 41 giovani afghani, per la maggior parte minorenni, di cui 11 nella giornata di ieri hanno trovato ospitalità nelle strutture per minori presenti sul territorio.
3 morti, 25 dispersi con la speranza che questi ultimi non siano annegati ma abbiano raggiunto la terraferma. Di questi, due sono stati accompagnati nella nostra struttura, dopo ore dal naufragio, dopo aver percorso 25 chilometri a piedi. Sul grave fatto di cronaca sono intervenuti i nostri responsabili
Nicola Lo Noce, direttore del centro di Restinco ha dichiarato: “Siamo stati fin da subito impegnati, assieme alle forze dell'ordine, la croce rossa, il personale medico del sistema sanitario nazionale nelle attività di accoglienza dei naufraghi. Nella nostra struttura di Restinco, abbiamo cercato di dare la massima assistenza alle persone, provate dai tragici avvenimenti”
Pure Giuseppe Scozzari, presidente di Connecting People ha voluto prendere parola sulla ennesima tragedia:
“Data la dimensione nazionale del nostro consorzio, possiamo garantire la presenza laddove necessario. Siamo contenti di poter contribuire con i nostri operatori qualificati anche in situazioni di emergenza come quella che si è verificata sabato scorso. Così è accaduto questa estate con la tendopoli a Manduria e con la gestione delle accoglienze in terra siciliana e in Piemonte”
A proposito di Piemonte ricordiamo che il consorzio Connecting People e la Fondazione Xenagos, in collaborazione con Confcooperative Torino e consorzio Kairòs, hanno organizzato per domani martedì 29 e mercoledì 30 novembre a Torino (Sala Conferenze GAM, Via Magenta 31) una due giorni di convegno dal titolo “Fermata Piemonte: raccontare l’accoglienza, disegnare l’integrazione”
Durante il congresso verrà presentata, in particolare modo, l'esperienza piemontese del consorzio Connecting People che ha svolto, come ha sottolineato il nostro Presidente Scozzari, un ruolo chiave nell’emergenza Nord Africa, accogliendo circa 15.000 persone in tutta Italia (11.000 solo a Manduria) e in Piemonte oltre 450 (il 25% del totale).
(programma dettagliato dell’evento sul sito www.cpeople.it)
Serena Naldini

Ho fatto un regalo a Cicciolina per i 60 anni e non so come dirlo a mia moglie

Anche perchè il regalo è del tutto involontario! Mi aiutate voi a spiegarglielo?
Ilona Staller, in arte Cicciolina ha compiuto 60 anni Sabato scorso e li ha festeggiati a Riccione in un locale vietato ai minori. Nulla di eccezionale, penserete voi, sia nel raggiungere questa età che non è certo una novità nel nostro paese sia nel modo con cui ha festeggiato la nostra protagonista, non potevamo certo aspettarci un ritiro spirituale.
Ma la notizia è u'altra perchè il locale ha offerto la torta al resto ci ha pensato, o meglio ci penserà dal prossimo 26 dicembre, la Repubblica Italiana, quindi io e te, tutti noi contribuenti: vitalizio di 2.000 euro netti al mese che l’ex attrice pornografica percepirà in qualità di ex parlamentare!
Cicciolina infatti venne eletta nel 1987 alla Camera dei Deputati e per 5 anni, fino al 1992, frequentò i banchi dell’aula di Palazzo Montecitorio. Presentata tra le liste dei Radicali, ricevette ben 20.000 preferenze, risultando all’interno del partito seconda solo a Pannella.
Un sola legislatura, la decima, sufficiente comunque a garantirgli il vitalizio così come previsto dalla legge: Cicciolina non ruba niente, sfrutta (lei come tanti altri) una legge iniqua, iniqua nei nostri confronti.
Fondato il Partito dell’Amore (tra le cui file successivamente militerà anche Moana Pozzi) Ilona Staller si presentò alle successive elezioni, non ottenendo però questa volta un grande successo.
Cicciolina non ci sta ad essere addita come una profittatrice e si difende dalla accuse, sostenendo di aver svolto una campagna elettorale faticosa e di aver svolto in maniera onesta il proprio incarico di parlamentare. "Perché debbo io rinunciare a un vitalizio che percepiscono tanti suoi colleghi che come lei solo per pochi anni hanno frequentato le aule parlamentari?"
Difatti su questo sono d'accordo: via a te, Cicciolina, e via a tutti quegli altri.
Il problema però rimane: come dico a mia moglie che con le mie tasse contribuisco a fare un regalo anche a te? Oltre ad arrabbiarsi spero non si ingelosisca!
Jolly

Caso Tentorio, la polizia identifica il mandante; la società civile in pellegrinaggio


Le indagini sul delitto di padre Fausto Tentorio, il missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) ucciso il 17 ottobre ad Arakan, potrebbero essere a un punto di svolta: come riferiscono fonti locali di Fides, Ferdinando Baldoman, agente della National Bureau of Investigation (NBI) nell'Ufficio distrettuale di Sarangani-General Santos, ha annunciato che il mandante del delitto è stato identificato. La polizia avrebbe già raccolto diverse prove e testimonianze. Sul nome dell'uomo che avrebbe commissionato l'esecuzione, vige il massimo riserbo perché sono ancora in corso le operazioni per rintracciarlo.
P. Gianni Re, Superiore del PIME nelle Filippine, si trova in Arakan (sull'isola di Mindanao, Filippine Sud) per la celebrazione della Santa messa, a 40 giorni dalla morte di p. Fausto. In un colloquio con l'Agenzia Fides p. Gianni Re dichiara: "Da alcuni giorni circolano notizie di arresti imminenti dei killer o dei mandati. Alte autorità del governo mi hanno assicurato personalmente che la Special Task Force sta dedicando tempo, energie e risorse per individuare i responsabili. Aspettiamo fiduciosi i risultati ufficiali delle indagini, perché venga fatta giustizia". Al governo Aquino, rimarca il Superiore, "chiediamo di proseguire nell'impegno per fermare la scia di delitti impuniti e per promuovere una autentica pace nell'isola di Mindanao".
La notizia giunge mentre organizzazioni della società civile avevano criticato la lentezza delle indagini (vedi Fides 25/11/2011), temendo l'insabbiamento del caso. I gruppi temono che - per coprire i veri responsabili, presumibilmente legati ai gruppi paramilitari manovrati dall'esercito - si cerchi un capro espiatorio, accusando un innocente, come del resto è già successo in altri casi di uccisioni extragiudiziali che si susseguono a Mindanao.
Oggi è iniziato a Davao il pellegrinaggio organizzato dal movimento "Giustizia per Padre Tentorio", che raccoglie oltre 50 fra organizzazioni, congregazioni religiose, gruppi interreligiosi. Migliaia di attivisti e indigeni sono partiti da Davao per raggiungere Arakan, dove il missionario è sepolto. (PA) (Agenzia Fides 26/11/2011)

Nel 2012 non so se lavorerò, però intanto pago l'acconto

Caro Stato, a fine Dicembre mi scadono tutti e tre i contratti ed ovviamente sto incrociando le dita affinché siano tutti e tre rinnovati. Sai, ho tre figli, una moglie, 48 metri quadri in Roma e quindi ho bisogno di lavorare per andare avanti.
Caro Stato (il commercialista mi suggerisce di chiamarti così, ma caro non è in senso affettuoso ma vuol significare che mi sei costoso) perché, visto che i contratti non sono ancora rinnovati e magari dal primo gennaio mi trovo sotto i ponti, dopo domani 30 novembre devo anticiparti un acconto sulle tasse che pagherò, dovrei pagare (devo dire spero di pagare perché implicitamente vuol dire che lavoro????) il prossimo anno?
Perché io devo sempre anticipare, caro Stato, e se invece lavoro con te mi paghi dopo sei mesi quando mi paghi?
Caro Stato, ma lo sai che così facendo non ce la faccio più e come me sono messe decine di migliaia di persone che non fanno altro che lavorare e "godersi" la famiglia, senza lussi, senza sprechi?
Caro Stato, ma non ti sembra ingiusto tutto questo? Anticipare qualcosa che non so neanche se avrò a te che poi chissà che uso ne fai!
Caro Stato, ma quanto mi costi?
Giorgio Gibertini Jolly



27/11/11

Serie A 13° giornata, Juve allunga su Lazio, Milan e Udinese inseguono



E' una giornata spezzatino questa, giocata su tre giorni per venire incontro alle esigenze televisive. La gara di cartello era Lazio Juventus, aggiudicata, grazie ad un gol di Pepe, dai bianconeri che dimostrano così di meritare per ora la testa della classifica. L'Udinese insegue indietro di un punto, dopo la vittoria ottenuta in casa contro la Roma. Nel posticipo serale il Milan regola il Chievo con 4 reti e sale al secondo posto alla pari con l'Udinese.

Il Napoli si allontana ancor più dalla testa col pareggio in casa dell'Atalanta. L'Inter invece dopo una gara sofferta espugna Siena e porta a casa 3 punti importanti. Il Palermo vince in casa contro la Fiorentina, vittoria esterna del Catania a Lecce per 1-0. Il Novara passa in testa contro il Parma per 2-1, Cagliari e Bologna si spartiscono il bottino con l'1-1. Infine importante vittoria per 2-0 del Cesena contro il Genoa.

Foto da Gazzetta.

Fermata Piemonte e il bisogno di fermarci anche per Mauro Maurino


Il consorzio Connecting People e la Fondazione Xenagos, in collaborazione con Confcooperative Torino e consorzio Kairòs,  hanno organizzato per Martedì 29 e mercoledì 30 novembre a Torino (Sala Conferenze GAM, Via Magenta 31) una due giorni di convegno dal titolo “Fermata Piemonte: raccontare l’accoglienza, disegnare l’integrazione”
(programma dettagliato dell’evento sul sito www.cpeople.it ed in allegato)
“Sentiamo il bisogno di fermarci a riflettere – ha detto Mauro Maurino, consigliere nazionale di Connecting People -  per dare spessore a quanto è accaduto non solo in termini di organizzazione dell'accoglienza, ma anche mettere in luce come questa emergenza nordafricana abbia messo in campo un meccanismo molto più complesso che coinvolge le istituzioni e i rapporti tra queste, che coinvolge la politica ed il suo modo di reagire e di costruire il nuovo, che coinvolge enti gestori e enti di tutela e il rapporto tra questi. Il convegno serve anche a riflettere e a ripensare i rapporti tra i vari attori in gioco.”
Durante il congresso verrà presentata, in particolare modo, l'esperienza piemontese del consorzio Connecting People che ha svolto un ruolo chiave nell’emergenza Nord Africa, accogliendo circa 15.000 persone in tutta Italia (11.000 solo a Manduria) e in Piemonte oltre 450 (il 25% del totale).
Mauro Maurino

Ecco chi è realmente Monti, un mondialista alla guida dell'Italia


Viaggio circostanziato, con alcune significative coincidenze nel curriculum esemplare di un Preside tecnico
Questo articolo di Gianfranco Amato e stato pubblicato sul sito CulturaCattolica.it, curato da don Gabriele Mangiarotti.
Nel suo stellare curriculum il professor Mario Monti vanta anche studi esteri. Trascorre un anno presso la prestigiosa Universita di Yale, dove diventa allievo di James Tobin, premio Nobel per l'Economia nel 1981. Non abbiamo prove di una sua affiliazione alla Skull and Bones, la celeberrima e potente societa segreta di ispirazione mondialista che dal 1832 ha sede presso quel prestigioso ateneo statunitense. Abbiamo pero la prova che il professore varesino rappresenti un autentico apostolo del pensiero mondialista. Tre inequivocabili circostanze lo attestano.
Mario Monti e membro del Bilderberg Group. La notizia e passata sui media con una certa nonchalance. Istituito nel 1954 presso il castello olandese di Bilderberg, questo esclusivissimo club si ritrova segretamente ogni anno per decidere del futuro dell.umanita. Si tratta dei centrotrenta uomini piu potenti e influenti del mondo riuniti in una stessa stanza, che guardie armate tengono lontana da occhi indiscreti. In piu di cinquant.anni d.incontri e sempre stata vietata la presenza della stampa, non sono mai state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni degli intervenuti, e non e mai stato svelato l.ordine del giorno. A prescindere da cosa realmente accada in quel segreto consesso, il solo fatto di come si svolga e di chi lo componga lascia alquanto perplessi, e non risponde certo a una logica di democrazia e trasparenza. Fino all.ultimo momento resta occulto il luogo degli incontri e si interviene solo su espresso invito, che non puo essere pubblicamente divulgato, pena la mancata partecipazione. Per comprendere meglio di cosa si tratti e sufficiente leggere quanto sul tema ha scritto William Vincent Shannon, non esattamente un paranoico complottista, ma un prestigioso giornalista, redattore del New York Times e ambasciatore degli Stati Uniti in Irlanda durante la presidenza Carter (1977-1981): i membri del Bilderberg stanno costruendo l'era del post nazionalismo: quando non avremo piu paesi, ma piuttosto regioni della terra circondate da valori universali. Sarebbe a dire, un.economia globale; un governo mondiale (selezionato piuttosto che eletto) e una religione universale. Per essere sicuri di raggiungere questi obiettivi, i Bilderberger si concentrano su di un .approccio maggiormente tecnico. e su di una minore consapevolezza da parte del pubblico in generale.
Del resto, lo stesso fondatore del Bilderberg Group, il principe Bernardo d'Olanda, sul punto era stato chiaro: "E. difficile rieducare gente allevata al nazionalismo all.idea di rinunciare a parte della loro egemonia a favore di un potere sovranazionale". Onesto, a suo modo, e stato pure David Rockefeller l'altro Bilderberg di razza, il quale ha lasciato scritto nelle sue Memorie (2002): "Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come .internazionalisti., e di cospirare con altri nel mondo per costruire una piu integrata struttura politico-economica globale, un nuovo mondo, se volete. Se questa e l.accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo".
Il Times, che non puo certo definirsi un foglio complottista, nel 1977 descrisse i membri del Bilderberg Group come "una congrega dei piu ricchi, dei piu economicamente e politicamente potenti e influenti uomini nel mondo occidentale, che si incontrano segretamente per pianificare eventi che poi sembrano accadere per caso". A conferma, si possono elencare alcune singolari coincidenze (per citare i casi piu noti e piu recenti) dovute a fatti accaduti dopo gli incontri del Bilderberg. Bill Clinton partecipa al meeting del 1991; vince le primarie del Partito democratico, e da oscuro governatore dell.Arkansas diventa presidente degli Stati Uniti nel 1992. Tony Blair partecipa al meeting del 1993; diventa il leader del Partito laburista nel luglio del 1994, e viene eletto primo ministro nel maggio del 1997. George Robertson partecipa al meeting del 1998; viene nominato segretario generale della Nato nell.agosto del 1999. Romano Prodi partecipa al meeting del 1999; riceve l.incarico di presidente dell.Unione europea nel settembre del 1999, ricoprendo tale incarico fino a gennaio 2005; nel 2006 viene eletto presidente del Consiglio.
Sembra confermata ancora una volta la saggia conclusione del barone Denis Winston Healey, ex ministro britannico della Difesa (1964-1970) e delle Finanze (1974-1979): "Quel che accade nel mondo non avviene per caso; si tratta di eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o commerciali, e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che maneggiano la finanza" Per chi volesse saperne di piu, consiglio la lettura di un ottimo testo intitolato "The True Story of the Bilderberg Group", di Daniel Estulin, un libro di 340 pagine . corredato da una preziosa documentazione . che raccoglie i risultati di una indagine durata anni sull.intoccabile gruppo elitario di cui la stampa ufficiale appare sempre reticente.
La seconda prova dell'indole mondialista del nostro esimio professor Monti, risiede nel fatto che egli faccia anche parte della Trilateral Commission. Anzi, per essere precisi, ricopre la carica di presidente per l.Europa nel triennio 2010-2012. Chi ha l.avventura di accedere al sito ufficiale di quella istituzione (www.trilateral.org), trovera, infatti, una lettera di presentazione sottoscritta da Mario Monti, quale European Chair, da Joseph S. Nye, Jr., quale North American Chair, e da Yotaro Kobayashi, quale Pacific Asian Chair, con tanto di fotografia. Ufficialmente si tratta di un think-tank fondato nel 1973 da David Rockefeller con forte impronta mondialista. Il professor Piergiorgio Odifreddi (lontanissimo per idee da chi scrive) ha invece liquidato il prestigioso pensatoio internazionale definendolo, su Repubblica (9.11.2011), "una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger".
Quella di Odifreddi non rappresenta, ovviamente, l.unica voce critica nei confronti della Trilateral. Nel 1979 l.ex governatore repubblicano Barry Goldwater la descriveva come ¡°un abile e coordinato sforzo per prendere il controllo e consolidare i quattro centri di potere: politico, monetario, intellettuale ed ecclesiastico grazie alla creazione di una potenza economica mondiale superiore ai governi politici degli stati coinvolti¡±. Lo scrittore francese Jacques Bordiot, sosteneva, inoltre, che per far parte della Trilateral, era necessario che i candidati fossero "giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell.organizzazione e di lavorare utilmente alla sua realizzazione", e precisava che il vero obiettivo della Trilateral fosse quello"di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale". Il canadese Gilbert Larochelle, professore di filosofia politica presso l.Universita del Quebec, nel suo interessante saggio "L.imaginaire technocratique", pubblicato a Montreal nel 1990, ha definito, piu semplicemente, la Trilateral come una privilegiata elite tecnocratica: "La cittadella trilaterale e un luogo protetto dove la techne e legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e sorvegliano. Ricorrere alla competenza non e affatto un lusso, ma offre la possibilita di mettere la societa di fronte a se stessa. Il maggiore benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata superiorita, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso". Il connotato resta sempre il medesimo: poca democrazia e poca trasparenza. Piccolo inciso legato all.attualita della cronaca politica: un altro italiano membro della Trilateral e l.onorevole Enrico Letta, al centro di una polemica per uno strano biglietto inviato al consociato professor Monti.
La terza prova della visione mondialista di Super Mario sta nel fatto di essere un uomo Goldman Sachs. Per comprendere la reale natura di tale istituzione non occorre addentrarsi nei siti complottisti. E. sufficiente leggere sul Monde del 16 novembre 2011 (giorno dell.investitura di Monti) l.articolo di Marc Roche, corrispondente da Londra, dal titolo sintomatico: "La .franc-maconnerie. europeenne de Goldman Sachs". Si tratta di una vera e propria requisitoria contro la potente banca d.affari, dall.incipit particolarmente duro: "Ils sont serieux et competents, pesant le pour et le contre, etudiant les dossiers a fond avant de se prononcer. L.economie est leur peche mignon. Ils ne se decouvrent que tres rarement, ces fils de la Lumiere entres dans le Temple apres un long et tatillon processus de recrutement. C.est a la fois un groupe de pression, une amicale de collecte d.informations, un reseau d.aide mutuelle. Ce sont les compagnons, maitres et grands maitres amenes a .repandre dans l.univers la verite acquise en loge".
Per il Monde, Goldman Sachs funziona come la massoneria, in cui ex dirigenti, consiglieri ma anche trader della banca d.affari americana si ritrovano oggi al potere nei paesi europei chiave per la gestione della crisi finanziaria. In Europa Goldman Sachs si e fatta fautrice di una forma di "capitalismo delle relazioni", e punta a piazzare i suoi uomini senza mai lasciar cadere la maschera. Puo sembrare esagerato il giudizio del Monde, ma forse non lo e se si pensa a un.altra singolare coincidenza. Si tratta del fatto che l.omologo greco di Mario Monti, il professor Lucas Papademos (anch.egli studi statunitensi), gia vicepresidente della Bce (dal 2002 al 2010), e ora tecnocrate mandato a commissariare il governo ellenico, e un altro uomo Goldman Sachs.
Oltre che . guarda caso . membro anche lui della Trilateral Commission. Il panorama si fa ancora piu inquietante se si considera che l.uomo Goldman Sachs piu potente in Europa e Mario Draghi. Nonostante tutte queste sinistre coincidenze, faccio ancora fatica a cedere alle suggestioni complottiste. Confesso, pero, che quando ho letto sul quotidiano economico Milano Finanza che e stata proprio Goldman Sachs a innescare l.ondata di vendite di Btp il 10 novembre scorso, un pensiero cattivo mi ha attraversato la mente. Sara forse perche il giorno prima, il 9 novembre, Mario Monti e stato nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una settimana dopo sarebbe diventato premier sull'onda degli spread. Coincidenze.

Gianfranco D'Amato

Days of the Dinosaurs: 51 dinosauri vivi alla Fiera di Roma

51 Dinosauri "vivi" è il primo urlo scritto che ci giunge appena arrivati alla Nuova Fiera di Roma, questa grande struttura che sembra un Brontosauro addormentato ed a tratti anche abbandonato. Dal parcheggio principale c'è da fare una scala in salita, un tunnel ed una scala in discesa ma ovviamente non funzionano le scale mobili e non c'è ascensore quindi mamma e papà ecco che diventano Cannosauri e si accollano il peso dei figli: inizia l'avventura!
Days of the Dinosaur alla Nuova Fiera di Roma dal 18 novembre 2011 al 18 gennaio 2012 Eventi a Roma
51 dinosauri vivi... recita a lettere cubitali il primo cartello che ci accoglie alla Fiera di Roma, una struttura enorme che da fuori sembra un Brontosauro non foss'altro che è talmente lontana dalla città che serve un viaggio per arrivarci. Scala mobile ferma, nessun ascensore e ci vorrebbe un Collolungo per scendere dal tunnel oppure basta la forza di mamma e papà che sollevano il passeggino.
Questa è Roma, questa è l'Italia e due genitori non posso deludere le aspettative dei propri figli solo per così pochi inconvenienti, siamo Velociraptor noi eh?
Anche a Roma quindi è arrivato Days of the Dinosaur. L'evento è in programma dal 18 novembre 2011 al 18 gennaio 2012 alla Nuova Fiera di Roma.
"Passeggiare di fianco ad un Tirannosaurus Rex? Guardare negli occhi un Triceratopo? Tutto sarà possibile. Dopo il successo ottenuto attraverso un itinerario mondiale che ha toccato le maggiori capitali europee e molte città del Sud America, Barley Arts porta finalmente in Italia DAYS OF THE DINOSAUR una sensazionale esposizione che sarà visibile prossimamente in diverse città italiane.
Un appassionante viaggio nel tempo attraverso l'era jurassica in grado di stupire e coinvolgere qualsiasi tipo di pubblico. Originale e quanto mai inconsueta, Days of the Dinosaur, mostra animali in movimento, che per quantità , numero di specie e grandezza differisce di molto rispetto alle classiche esposizioni da museo.
14 differenti scenari in grado di soddisfare la curiosità di ognuno, rigorosamente a grandezza reale in un'area di circa 3500 metri e di altezza 8 metri con riproduzioni dei diversi panorami esistenti in quell'epoca;
un'esposizione di 51 dinosauri robotizzati a grandezza naturale; un'area interattiva per scoprire i fossili primordiali e toccare con mano i preistorici amici; il Dino Ride ovvero l'opportunità per i bambini di passeggiare con un 'baby dinosauro' in tutta sicurezza scegliendo tra il simpatico Protoceratopo o il tenero Ankylosauro;
un fotografo professionista immortalerà, chiunque lo richiedesse, una fotografia con il T-Rex o il Triceratopo;
Alla fine dell'esposizione qualsiasi bambino sognerà di diventare un paleontologo: questo sarà possibile grazie allo speciale box di sabbia colmo di ossa preistoriche dove i bambini potranno scavare e ricavare i tanti fossili diversi e non solo, in un'altra area sarà possibile disegnare e ricreare il proprio dinosauro preferito!"
Tutto questo è il volantino ma è anche davvero quello che succede all'interno.
I Dinosauri sembrano quasi vivi, per gli adulti, e fanno paura ai piccini anche se poi alla fine una foto sul dorso ce la si scatta volentieri.
Una bella esperienza, un bel paio d'ore di sensazioni forti e sicuramente i miei figli la consigliano a tutti i lettori di Frews.
Jolly

Violenza sulle donne...anche nella nostra Redazione. Non possiamo tacere!

E non taciamo! Mi ha molto impressionato il pezzo di Sarah, nostra nuova collaboratrice, che ha voluto iniziare a scrivere proprio parlando della sua situazione personale nella ricorrenza della Giornata contro la violenza sulle donne.
Mi ha impressionato poi la serie di commenti qui su Frews e soprattutto la dichiarazione di Francesca, nostra collaboratrice da qualche settimana.
Di Sarah conosco tutta la vicenda, purtroppo, ed il mio rammarico più grande è quello di non essere presente a Milano quando il fattaccio succedeva (ero già venuto a vivere a Roma): non so che cosa avrei potuto fare per lei e suo figlio, di sicuro avrebbero trovato in me un rifugio sicuro e forse mi sarei anche tolto lo sfizio di mettere io le mani addosso a quel bruto delinquente.
Di Francesca conosco poco e quello che so lo leggo qui, su Frews, come voi. Ha iniziato commentando tutti i nostri articoli, o quasi tutti, e poi le ho fatto la proposta di scrivere per noi vista la sua arguzia ed intelligenza e così da qualche settimana collabora attivamente con Frews ed i suoi pezzi sono sempre ben scritti, ben curati e professionali. Come ho detto non posso che rivolgerti un abbraccio virtuale ma forte, da parte mio e della Redazione di Frews. sentitelo tutto Fra!
Riflettevo questa notte ai numeri. Nel suo articolo Sarah parla di una donna su tre vittima di violenza. Sono numeri grandi, purtroppo, ma che a volte, proprio per la loro enormità sembrano buttati lì in pasto ai media per far parlare di sé.
Sembrano numeri così lontani, cose che non possono accadere, poi però leggi che due tue collaboratrici su cinque hanno subìto violenza, il dramma si fa vicino e diventa più reale e capisci che non bisogna tacere, anzi, devi far di tutto per rompere la cortina di silenzio che avvolge ed impacchetta questa violenza tutti gli altri giorni dell'anno.
Non dico, cara Sarah e cara Francesca, che su Frews parleremo ogni giorni di questo, però vi assicuro che staremo attenti anche i prossimi giorni e riscriveremo le vostre testimonianze e quelle di chi vorrà condividerle anche quando i pochi riflettori accesi si saranno spenti.
Non concepisco la violenza, men che meno su una donna, assolutamente mai su una persona che si è amata e con la quale si è generato un figlio.
Eppure succede. Oggi. Nella porta accanto.
Stiamo vigili tutti ed aiutiamole queste nostre amiche, sorelle, madri.
Aiutiamole: ne hanno bisogno davvero ed aiutare una donna, una madre è aiutare il mondo intero perché sono loro a ri crearlo questo mondo!
Giorgio Gibertini Jolly

26/11/11

Effetto cascata: dagli squali alle cozze, il domino firmato dall'uomo





Qualcuno diceva che “tutto si tiene”. E nonostante possa sembrare un’iperbole, un’esagerazione, una cosa da romantici, è tutto vero. Senza andare a scomodare il famoso “effetto farfalla”, è possibile dimostrare che anche azioni che parrebbero avere solo un certo tipo di conseguenze ridotte, in realtà porteranno a catastrofi molto più grandi.
Ma veniamo ad un esempio pratico…Costa orientale degli Stati Uniti: uno studio abbastanza recente (in ogni caso sempre attuale) è stato condotto sulla flotta di pescherecci e il loro sforzo di pesca sulla fauna locale.
Cosa si è visto? In circa trent’anni, la pesca ha sterminato, direttamente ed indirettamente (in quest’ultimo caso mediante il fenomeno del bycatch, ovvero la cattura “per errore” di certe specie mentre si cerca di pescarne altre), gran parte delle specie di grandi squali presenti nell’area (ad esempio squalo bianco, squalo tigre, squali martello, etc.).
Nel corso degli anni, però, si osservò in corrispondenza di questo sterminio, un drastico calo nel pescato di molluschi bivalvi (i corrispettivi atlantici delle nostre cozze e vongole, diciamo), che sostenevano tutto il mercato ittico locale, tanto da portarne il collasso completo.
Ma cosa lega i due fenomeni? Lo studio in questione evidenzia come la scomparsa dei grandi squali abbia favorito l’aumento di altre specie che essi predavano (ovvero piccoli squali, razze e aquile di mare), le quali si nutrono abbondantemente dei bivalvi.
Il dado è tratto: meno squali, più razze, e di conseguenza aumento della pressione predatoria sui mitili, che sono calati drasticamente, portando alla crisi della pesca in tutta la costa orientale statunitense. Ecco l’effetto cascata, ecco il “tutto si tiene”: è bastato agire in maniera sconsiderata su una sola componente dell’ecosistema marino, e come un effetto domino tutto si è ripercosso sulle altre componenti, tornando, come un boomerang, all’uomo.
Inutile dire che queste osservazioni sono state effettuate sul lungo periodo e a posteriori: l’uomo ha continuato e continua ad agire ciecamente, senza nulla imparare dal passato.


Marco



Bibliografia:
Myers, R.A., Baum, J.K., Shepherd, T.D., Powers, S.P., and Peterson, C.H. (2007). Cascading effects of the loss of apex predatory sharks from a coastal ocean. Science 315: 1846-1850

Oggi è la giornata nazionale del morbo di Parkinson

Oggi è la terza giornata nazionale della malattia di Parkinson. In occasione di questo importante evento medici specialisti da tutta Italia sono a disposizione nelle strutture che aderiscono all'iniziativa per informazioni e chiarimenti su questa malattia. Per conoscere i centri italiani che partecipano alla giornata visita il sito www.giornataparkinson.it

Il morbo di Parkinson è una delle più comuni edisabilitanti patologie neurodegenerative caratterizzata da una progressiva scomparsa delle cellule nervose. La malattia ha un decorso cronico e porta l'individuo nell'arco di alcuni anni ad una continua riduzione delle capacità fisiche, rendendo difficile svolgere le normali attività della vita quotidiana, fino ad una perdita completa della propria autonomia. In Italia questa malattia colpisce circa 6 mila persone ogni anno e in un caso su quattro il suo esordio avviene prima dei 50 anni. Riconoscerne i sintomi non è per niente facile,soprattutto nella fase iniziale, per questo è importante rivolgersi al medico per saperne di più e accedere ad una curamigliore.

La "Michael J. Fox Foundation for Parkinson's Research" è una delle più importanti strutture al mondo nella ricerca di una cura per il morbo di Parkinson, ed è famosa perché è nata per opera dell'attore Michael J. Fox, colpito nel 1991 da una forma precoce di questa malattia. Scopo principale della Fondazione è quello di riuscire a tradurre le scoperte scientifiche fatte sul campo in cure che andranno a beneficio delle 6 milioni di persone che al giorno d'oggi convivono con questo male. Inoltre, la Fondazione ha finanziato la ricerca con 126 milioni di dollari.