17/11/11

Berlusconi?Uno di noi

Ieri la tv era sintonizzata su un notiziario mentre stavo scolando la pasta. Non prestavo attenzione alle parole che risuonavano in cucina,finché la voce impostata della telegiornalista ha pronunciato questa frase,di cui ho captato solo le prime tre parole:-Il Premier Monti....
Per un istante sono rimasta inebetita,giuro.
Monti?Di quale Stato è il Premier?...Monti sembra un cognome italiano...Monti è il nostro Premier!
Ovvio che il mio stato di trance per non dire di rinco...sia durato una frazione di secondo,ma è stato assurdo.
"Il Premier Berlusconi"era la normalità,l'abitudine,che mi/ci garbasse o no.
E'stato come se mi avessero detto:-Il tuo compagno Luigi/Filippo/Giovanni...
invece di pronunciare il suo nome,quel nome che da anni appartiene al mio quotidiano.
Berlusconi che non è il Premier è lo sgretolamento di un assioma.
Berlusconi poteva non piacere,potevamo non vedere l'ora che se ne andasse,ma,volenti o nolenti,dobbiamo ammettere che siamo cresciuti con lui e non mi riferisco solo alla politica.
Il mio compagno ripete sempre che,nonstante la si potesse considerare trash,la tv che portò Berlusconi in Italia,era nuova,un'alternativa alla Rai,alla tv di Stato,che negli anni ne è diventata una concorrente(spesso vincente)a tutti gli effetti.
Noi nati a fine anni '70 inizio '80,siamo inconsapevolmente cresciuti a pane e Berlusconi,nel senso che il pomeriggio l'appuntamento coi cartoni animati dell'allora gruppo Fininvest,era un qualcosa di irrinunciabile,come lo era il"Drive In"e programmi simili per gli appassionati di curve,di donne(e quale uomo non lo è?).
Io proseguo il discorso del mio compagno aggiungendo:-Ci avrà pure dato cose sbagliate ma la sua genialità è stata darci quello che volevamo.
Non voglio santificare Silvio,ma non mi sento di demonizzarlo perché la mia conclusione all'argomento è sempre questa e sfido chiunque a negarla:-C'è un pò di Silvio in ognuno di noi.
Sia perché ci ha nutriti sia perché se ci è piaciuto farci nutrire da lui vuol dire che ha sempre anticipato i nostri desideri.
Come?Credo guardando dentro di sé.
Mai uomo fu più popolare.

Btp day il 28/11! Andate avanti voi, che a me scappa da ridere!


In una lettera al direttore del "Corriere della Sera'" il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari propone che il 28 novembre venga proclamato il "Btp-day".
Ovvero una giorno in cui le banche, si sacrificheranno per il bene dello Stato Italiano e per quello di tutti i cittadini Italiani! Infatti rinunceranno ad applicare ai clienti le commissioni sui titoli di Stato italiani. Intesa SanPaolo, UniCredit, Mps e Ubi hanno già aderito alla proposta.

Quanta generosità da parte delle Banche! Saranno probabilmente state spronate al sacrificio anche dall'esempio di Corrado Passera, ex Amministratore delegato della prima banca Italiana: Gruppo Intensa-San Paolo. Infatti egli che si è sacrificato per l'Italia, ha rinunciato all'incarico di Consigliere Delegato nel gruppo Intesa, ha messo da parte i propri interessi personali (utili che ammontano a 6 milioni di euro annui) per fare il ministro per soli 150 mila euro/anno! Certamente un ottimo esempio di spirito di sacrificio per le banche e per tutti noi!!

Ma torniamo al Btp-day, cari lettori, non perdete questa eccezionale possibilità, lunedì 28 correte in banca! I rendimenti dei nostri Btp sono sempre più alti! I rendimenti superano ora il 6%. Quindi oltre a fare un gesto per il bene del vostro/nostro paese, potrete poi avere anche un ottimo guadagno economico personale! Si è vero che quelli Ellenici o Spagnoli rendono forse anche di più, ma per prima cosa dobbiamo essere patriottici e poi noi non siamo mica la Grecia o la Spagna! Le nostre banche sono le migliori d'Europa, e la crisi da noi non è pesante, infatti lo dice anche Berlusconi che i ristoranti sono sempre pieni! Quindi non c'è da avere alcuna paura! E poi in passato avete comprato pure le obbligazioni Parmalat e i bond argentini e ora volete dire di no ai nostri Btp nazionali? Insomma vogliamo per una volta comportarci da veri italiani?
Dai fidatevi ancora una volta delle vostre banche! Apprezzate il loro immane sacrificio, le banche sono vostre amiche sincere, ve lo dimostrano sempre di più ogni giorno che passa, arrivando persino a rinunciare ai loro migliori manager, ai loro migliori consulenti, per mandarli a sacrificarsi al governo per voi!!

Seconda parte sul btp-day: vedi qui!

Governo Monti.... largo ai giovani, nel senso andatevene al largo

Fate largo giovani, nel senso, spostatevi, andatevene al largo.
E' questo il nuovo governo Mario Monti (68 anni) supportato dalla coetanea all'Interno Anna Maria Cancellieri  (68),  passando per Passera (57), Sant'Agata (65), Elsa Fornero al Welfare (63), Di Paola alla Difesa (67), Paola Severina prima ministro donna alla Giustizia (63), Ornaghi ai Beni Culturali (63), Clini all'Ambiente (64), Catania alle Politiche Agricole (59), Gnudi al Tursimo e Sport (72), Barca alla Coesione Territoriale che dobbiamo capire che cos'è (59), l'amico Riccardi alla Cooperazione ed Integrazione (61), Ciarda ai rapporti col Parlamento (75) e, dulcis in fundo, Balduzzi alla salute, il più giovane, di "soli" anni 56.
Largo ai giovani allora!
Ecco il nuovo che avanza mentre nel resto del mondo quanti anni ha Obama? A quanti anni si è dimesso da premier Tony Blair?
Il bello poi è che Napolitano Giorgio, di anni 86, alla fine della nomina ha detto: ora fare in fretta, di corsa! Beh, rispetto a lui "so' ragazzi!".
Jolly

Ecco il governo di larga (banca) Intesa. Era già scritto...


Riporto questo articolo, pubblicato pochi minuti fa da "il Giornale" online.
Lo riporto perchè mi hanno battuto sul tempo, infatti è più o meno quello che avrei scritto oggi. Come ho anticipato ieri in un commento ad un altro post: prima la lobby bancaria-finanziaria influiva sulla politica con ricatti spesso nemmeno molto velati, ora sono passati addirittura a governare direttamente, alla faccia del cambiamento!! Da leggere con estrema attenzione la parte su Passera!

I galletti che hanno prima minato e poi fatto cadere la maggioranza di centrodestra mi sembrano come i manzoniani polli di Renzo, che si beccavano tra di loro non rendendosi conto che stavano andando diritti nel pentolone. Erano quattro, i polli, come gli attuali: Fini, Casini, Bersani e Di Pietro. Beccandosi fra di loro nel comune intento di fare fuori Berlusconi per prenderne il posto, sono finiti nel pentolone dei banchieri che se li cucineranno a fuoco lento.
Dubito infatti che uno dei quattro leader dell’opposizione possa più aspirare a candidarsi per il dopo Monti. Sono stati usati e lo saranno nei prossimi mesi per completare un piano che parte da lontano. Il 25 luglio (data emblematica) scorso il Giornale titolava così la prima pagina: «La trappola dei banchieri». Sottotitolo: «Contro Berlusconi, De Benedetti, Bazoli, Prodi e Passera sponsorizzano un governo Monti ». Ricordo che il mattino successivo da Banca Intesa arrivò una secca e sdegnata smentita: ma che cosa vi inventate, noi siamo una banca non facciamo politica. Ovviamente nessun giornale riprese la notizia, il farlo avrebbe disturbato il piano.
Che da ieri si arricchisce di un tassello fondamentale: l’ingresso al governo di Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa. Ce la potranno raccontare in mille modi, ma nessuno riuscirà a convincerci che il primo banchiere d’Italia, con un reddito che ha anche superato i sei milioni l’anno, molli tutto per andare a fare qualche mese (al massimo 16) il ministro a 150mila euro l’anno. Va bene lo spirito di servizio, va bene salvare la Patria in difficoltà, va bene essere sobri, ma qui nessuno è fesso. Usciamo di metafora. Corrado Passera in cuor suo e non solo suo, punta diritto a essere il prossimo presidente del Consiglio, magari in coincidenza con il passaggio di Mario Monti al Quirinale (i tempi delle due elezioni coincidono).
Con quale maggioranza? Non corriamo, c’è tempo. Fini, Bersani, Di Pietro e Casini lo devono solo accompagnare in questi mesi senza intralciare. Il resto verrà da sé. Il centrosinistra insomma potrebbe aver già trovato il leader che cercava, anche se Bersani ancora non lo sa.

Magia: praticamente è la pretesa di sostituirsi a Dio


«...diventereste come Dio»
di Andrea Menegotto
17 novembre 2011
Domani, venerdì 18 novembre 2011, parteciperò in qualità di relatore al convegno sul tema Ma c’è l’aldilà? L’uomo contemporaneo di fronte al mistero, organizzato a Cefalù (Palermo) dalle Comunità Missionarie del Vangelo in collaborazione con La Pro Civitate Christiana di Assisi e con L'Università degli Studi di Palermo. Titolo del mio intervento: Maghi e fattucchiere: i nuovi sacerdoti? La magia annienta il destino? E il satanismo?