03/02/12

Intervista esclusiva al primo fiocco di neve caduto a Roma

Dove poteva cadere il primo fiocco di Roma se non al Campidoglio? E così è stato. Mentre chi abita in provincia ha cominciato a mettere su Twitter i primi annunci di neve sin dalla mattinata, qui in centro a Roma abbiamo dovuto aspettare le 12 precise, l'ora di pranzo.
Nevica e già tutti in strada a fare fotografie e filmati: tra poco l'etere sarà inondato da foto di Roma innevata.

Sanremo, presentazione artisti: Noemi e Nina Zilli



Questa è la prima puntata delle presentazione dei 14 big di Sanremo. Oggi parleremo di Noemi e Nina Zilli.

Noemi nasce musicalmente ad XFactor, dove viene eliminata, ma comincia a farsi conoscere grazie Briciole. La sua voce soul conquista subito e l'artista si mette in luce. La rampa di lancio avviene con L'amore si odia, cantata in duetto con Fiorella Mannoia.

Rubare al partito è lo stesso che concludere un affare da imprenditore?

A leggere la grande stampa italiana - e da qualche tempo in qua anche quella di centrodestra - si hanno sempre più conferme di quella antica tendenza ad avere un occhio di riguardo per i malandrini che stanno a sinistra e, quando non si può fare a meno di denunciarne le prodezze, allora va sempre trovato un bersaglio speculare dall'altra parte.
L'ultimo esempio è clamoroso: sulle prime pagine è finito il caso eclatante del senatore del Pd Lusi che ha fatto sparire diversi milioni di euro (pare 13) dalle casse della Margherita (senza che nessuno se ne accorgesse!), e a lui è stato immediatamente accostata la vicenda del senatore del Pdl Conti, che ha lucrato (legittimamente) 18 milioni sulla vendita di un immobile. Conti come Lusi, insomma, in base a un'equazione secondo cui rubare soldi al partito è uguale a concludere un affare da imprenditore, e per sillogismo portare a termine un affare sostanzioso è come commettere un reato. Senza contare che Lusi ha fatto sparire denaro pubblico e Conti ha semplicimente fatto una plusvalenza da immobiliarista con soldi privati.

Sui giornali, però, è stata fatta di tutta l'erba un fascio, ed è un'assoluta vergogna. Questo preambolo ci dà l'occasione per aprire una riflessione più ampia sul sistema di potere che fu del Pci e che non ha mai trovato soluzione di continuità, soprattutto nelle regioni rosse.
C'è voluto un intervento del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, per mettere il naso nelle stranezze burocratiche della Toscana, citando il caso dell’Ikea che a Vecchiano, in provincia di Pisa, dopo sei anni di tira e molla, lo scorso anno è stata costretta a rinunciare al suo progetto di insediamento, e con esso alla creazione di 350 posti di lavoro.

Questo mentre le Coop rosse aprono, in tutta la regione, con una rapidità impressionante, modello cinese. Ma anche Esselunga è stata respinta a Livorno con gli stessi metodi. Nulla di nuovo, comunque, sotto il sole.
Che il Pci, e i suoi eredi, abbiano sempre potuto contare su un sistema di finanziamenti e di affari non lo dicono le pochissime inchieste aperte, lo dice la storia. Che vale la pena ripercorrere.

Nella seconda metà degli anni Settanta, il trasferimento alla Regioni di poteri con forte contenuto economico fu utilizzato con prontezza dal Pci, che si attrezzò per trarne i vantaggi resi necessari dalle difficoltà economiche in cui versava il suo principale finanziatore: l´Unione Sovietica.
A quel tempo era possibile discriminare negli appalti le società cooperative da quelle ritenute capitalistiche. Era questo, dopo averlo creato, il clima politico nel quale agiva il Pci. Nelle regioni rosse funzionava una sorta di holding che, avendo come patrimonio il consenso popolare, era presente sia nelle assemblee elettive che nelle giunte regionali, provinciali e comunali, nonché nei Cda delle società partecipate. La Holding gestiva il potere economico che controllava presidiando queste particolari partecipazioni, con intrecci per cui un consigliere di un Comune era presidente di una partecipata di un altro Comune, e investiva con saggezza al fine di arricchire il proprio patrimonio: il consenso. Inoltre, l´organizzazione del Pci si distingueva per l´impiego dei contributi al partito.

Gli utili della Holding non venivano destinati alla creazione di patrimoni personali: il patrimonio in costante crescita rimaneva al partito, mentre ai numerosi funzionari veniva assicurato un congruo vitalizio. Semplificando: il partito era il proprietario del beni e impiegava gli utili della Holding per produrre consenso; ai funzionari e ai militanti si assicurava una vita serena a carico dello Stato sociale (cioè a carico di tutti i contribuenti).
L'amnistia dell'89, concessa improvvidamente dalla maggioranza di pentapartito che sarebbe stata di lì a poco travolta da Tangentopoli, cancellò il finanziamento illecito al Pci, che fu così l'unico partito protagonista del consociativismo della prima repubblica a restare in piedi dopo la tempesta giudiziaria.

Poi si susseguirono una serie di stranezze come il miliardo di lire portato da Gardini a Botteghe Oscure su cui nessuno indagò seriamente, e quell'oliato sistema di finanziamento è sempre rimasto impunito. Oggi c'è l'inchiesta della piccola procura di Monza che sta facendo luce su fatti che riguardano personaggi molto vicini ai vertici del Pd e che allungano la propria ombra proprio sulle regioni rosse. Aspettiamo serenamente gli sviluppi.
Di Paolo

Emirates: 25 donne nelle Camere di Commercio. Non pià solo in cucina!


Da anni gli stati si creano Camere di Commercio per rappresentare e promuovere i loro prodotti nazionali. Per anni a rappresentare questi enti erano sempre uomini, soprattutto nei paesi islamici. Da qualche anno qualcosa è cambiato, grazie al consiglio delle donne imprenditrici degli Emirates. Al loro quarto congresso che si è tenuto il 27 gennaio di quest’anno, le donne hanno chiesto e ottenuto l’ammissione di 25 donne nelle Camere di Commercio degli Emirati.

Come ha spiegato la Dr Fatima al Marri, “ nel nostro paese, ci sono moltissime donne che contribuiscono all’economia, quindi è doveroso avere una rappresentanza e una voce anche dei nostri prodotti”. Il ministro dell’economia ha avviato i lavori dell’assemblea con queste parole : “ il valore di una società civile, lo si misura con il contributo delle sue persone uomini e donne insieme”.

Abbiamo sempre avuto un’immagine della donna islamica orientale, reclusa in casa dietro al suo velo, sempre pensando che i loro uomini sono ricchi e sono i loro padroni.

Come ha affermato Sheikha Hind Abdul Aziz AL Qassimi,presidente del Consiglio delle donne imprenditrici degli Emirati, “ è finito il tempo in cui le donne stavano in casa a pensare alla cucina, oggi giorno le donne vogliono dare il loro contributo alla società, non lo facciamo per denaro, lo facciamo perché vogliamo lasciare una traccia di noi.”

Comparando la nostra situazione, beate loro che lavorano semplicemente per lasciare una traccia di loro, al contrario nostro che dobbiamo lavorare per mantenerci e mantenere le nostre famiglie, ricorriamo ancora a leggi per avere il diritto e la tutela del posto di lavoro.

In altre realtà si lavora per contribuire alla crescita della società, noi nel nostro paese, ci sentiamo dire che il posto fisso è noioso, senza contare la precarietà di cui spesso sono vittime le donne.

Dounia Ettaib

Posto fisso o meglio far prevalere i valori e l'amor proprio?

Viviamo in un epoca in cui le difficoltà economiche dovrebbero incentivare questa gioventù moderna di sfaticati “filosofi“ e di laureati fuori corso ad ingegnarsi come hanno fatto i nostri nonni NEL dopo guerra, ad imparare un mestiere, un lavoro artiginale che sarebbe più remunerativo rispetto ad uno stipendiuccio di un POSTO FISSO ,che olltre ad essere poco gratificante per chi ambisce a delle soddisfazioni personali in un ambito sociale, svilupperebbero delle capacità imprenditoriali di se stessi e di un economia che sta andando a rotoli proprio per l'estinzione di alcune categorie che sono state anche la fortuna di un popolo italiano . La globalizzazione ci sta distruggendo per l'integrazione di altre etnie che in questo paese , LA NOSTRA insana politica non difende il nostro territorio .... le nostre ricchezze e la nostra cultura . Cari FIGLI DI PAPA' che aspirate al posto fisso, perchè fa più comodo sbivaccare dietro ad una scrivania prendendovi uno stipendio REGALATO da chi si dissangua per pagare tasse e per mantenere voi che vi nascondete nella farsa retorica di aver faticato una vita per prendervi un pezzo di CARTA , piuttosto che alzarvi la mattina , anche con una laurea, per andare a fare lavori manuali ( idraulico..elettricista, panettiere, parrucchiere, sartoria...etc.).. Imparate a capire cosa vuol dire “sacrificio“ e dedizione per il lavoro . Svegliatevi e soprattutto non lasciatevi ingannare da chi vuole alterare la vostra coscienza con la droga con dei falsi stereotipi che si accomunano in un branco di pecore e di una collettività superficiale priva di valori e di amor proprio al fine di perdere la propria autenticità per non farvi capire troppo il marciume che ormai si sta radicando in questo paese !!!

Nadia Ciarlantini

L'ultima dei Borsalino: tanto di cappello a Giovanna Raisini

Superati i miei trenta anni di vita, a distanza di tre anni ho colmato due dei miei sogni sin da quando ero piccolo, due rivincite col mio passato, ho sistemato due conti in sospeso. Dapprima ho comprato un Moncler, sogno di quando ero ragazzo ed a Milano impazzavano i Paninari, che ancora indosso l'inverno a Roma e ad Ascoli e devi dire che sono Giacche a vento eterno, un investimento sicuramente ben riuscito.
Poi, a distanza di tre anni, mi sono comprato un Borsalino colmando così il mio desiderio di averlo e, per uno come me che porta il cappello da quando è nato, vi potete rendere conto di che cosa significa girare per Roma con un Borsalino in testa?
Beh, altra stoffa, in tutti i sensi (il peltro), taglio riconoscibile, da far invidia.
Celebro così oggi, con questo cappello in capo anche mentre scrivo l'editoriale, l'ultima dei Borsalino.
Giovanna Raisini, considerata la «madre del museo del cappello» che raccoglie i pezzi più preziosi della Borsalino, uno dei simboli più prestigiosi del made in Italy, è morta ieri ad Alessandria a 96 anni, nella casa nella quale viveva con una famiglia di domestici. I funerali saranno celebrati domani mattina nella chiesa di San Lorenzo, ad Alessandria.
 Giovanna Raisini era vedova di Teresio Usuelli, figlio di una nipote di Giuseppe Borsalino, l’uomo che nel 1857 fondò la Borsalino, azienda che, rilevata dalle famiglie astigiane Gallo-Monticone nel 1992 dopo alcuni anni di crisi, è ora sinonimo di un brand apprezzato in tutto il mondo (nel 2010 ha fatturato 25 milioni di euro).
Tanto di cappello!

E dopo la ristrutturazione il cappuccino e cornetto scende ad 1,20 euro

via Celsa a Roma
Il mio Bar Ok è stato chiuso per tre mesi e passa per la ristrutturazione. Ne parlai a Settembre scorso in un articolo sul mio blog, quando citai la guerra del Cappuccino di via Celsa, una guerra indolore combattuta a suon di centesimi tra due bar dirimpettai, in cui gli unici a goderne eravamo noi terzi comodi, ovvero i clienti.
1,40 al Bar Ok ed 1,20 al Baretto per Cappuccino e Cornetto. In pieno centro! Poi il Bar Ok chiuse per ristrutturazione, anzi, per imponenti lavori di ristrutturazione ed ha appena riaperto con nuovo look, bancone e cucina più grandi, spazi più luminosi, nuovi e vecchi baristi ma una grande novità: anche qui il cappuccino con cornetto (fatto in casa) è sceso ad 1,20 centesimi.
Così si batte il carovita, così si salva l'Italia: ristrutturando, investendo ed abbassando i prezzi.
Buongiorno Bar Ok

Oggi è S. Biagio. Nomi del giorno Cloe e Damiano. Frase di Manzoni.



3 febbraio 2012 segno zodiacale: Acquario

Il sole sorge alle 7. 20 e cala alle 17.25.

S.BIAGIO Vescovo e martire.

Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della "pax" costantiniana.

Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l' occidentale Costantino e l' orientale Licinio.

Nell' VIII secolo alcuni armeni portarano le reliquie a Maratea, di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio.

Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo.

A quell' atto risale la "benedizione della gola", compiuto con due candele incrociate.

NOMI DEL GIORNO: Female CLOE deriva dal greco Chloe che significa " erba verde e tenera". Si festeggia il 1 novembre, festa di tutti i santi. La sua pietra è lo zaffiro.

Male DAMIANO deriva dal greco Damianos , derivato dal verbo damazein che significa " sottomettere, domare". Si festeggia il 26 settembre ed è, insieme a S.Cosmo, il protettore dei barbieri, farmacisti e medici. La sua pietra è il rubino.

" Il buon senso c'era ; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune".

Alessandro Manzoni