Ringrazio Giorgio Gibertini perché da quando a ottobre ho iniziato a commentare i post di Frews,mi ha sempre trattata con rispetto,soprattutto quando dissentivo dalla sua opinione o da quella di altri bloggers,fino a propormi editoriali,quando i miei dissensi erano più vivi.Giorgio,che si occupa del Centro Aiuto alla Vita di Roma,mi ha permesso di esprimermi liberamente quando ho scritto a favore dell'eutanasia per i malati terminali che la vogliano.Non è mai mancata la sua replica sentita,ma mai mi ha fatto sentire censurata.Che sia stata corretta,ripresa,quello si,ma con educazione.Ecco,per venire d'accordo con me,non bisogna pensarla come me o dirmi sempre di si,si si dice sempre agli stupidi,per non prestar loro troppa attenzione,ma bisogna rispettarmi ed essere educati.Perché sono una di quelle persone che non sanno fare a meno di dare del"lei"finché non le si autorizza ad adoperare il"tu",perché non posso fare a meno di ringraziare anche quando suona superfluo.La settimana passata ho scritto un post che ha infastidito alcuni,mi è dispiaciuto,ma non volevo.L'ho riletto più volte,ma non ci ho trovato offese perciò non l'ho tolto.E mi chiedo,se fossi una con un carattere più influenzabile e l'avessi fatto,se sarebbe stato giusto nei confronti di me stessa.Rinunciare ad esprimere un mio pensiero che tutti sono liberi di contestare,senza insulti però.Adesso sto pensando a Caterina.L'ho conosciuta al liceo,eravamo diversissime.Così,per niente,ci recepivamo male.La nostra diversità ci teneva lontane.Io credevo che Cate fosse una ragazzina viziata,lei credeva cose sbagliate di me.Un giorno all'assemblea di classe,glielo dissi in faccia che non mi piaceva,che era arrogante.E per anni,da quel giorno,abbiamo passato pomeriggi interi al telefono,ho dormito e mangiato a casa sua e viceversa,quando la mia migliore amica è diventata un'altra più simile a me,tutto mi andava bene,ma non una critica su Cate.Che non era una ragazza viziata,ma una ragazza d'oro.La nostra amicizia è stata possibile per il solo punto in comune tra di noi:la capacità di accogliere l'altro in tutta la sua diversità di pensiero.Tornando a Frews,venerdì ho letto i post di Eugenio e di Nonno Paolo e avrei voluto commentare,ho anche digitato delle frasi,ma alle fine non le ho lasciate.Per il timore di essere fraintesa,per non sollevare un vespaio,per non infastidire nessuno.Oggi,a tutti quelli che credono nella pace,mi sento di dire che non ci può essere pace finché si chiede,direttamente o indirettamente a qualcuno,di rinunciare ad un'idea.Quando mi trovo davanti qualcuno che non è d'accordo con me,credo fermamente nel suo diritto di esprimersi.Perché non mi piacciono le guerre,né quelle con le armi né quelle senza.