08/11/11

Calciopoli, condannati tutti



5 anni e 4 mesi a Moggi, 3 anni e 8 mesi a Paolo Bergamo, 1 anno e 4 mesi a Pieluigi Pairetto. Per Lotito e Della Valle 1 anno e 3 mesi, un anno per Leonardo Meani.

Queste le sentenze del processo calciopoli penale, arrivate oggi dopo 3 anni. La vicenda Calciopoli è iniziata nel 2006, ben 5 anni fa, ma gli strascici continuiamo a vederli tuttoggi come se fosse una vicenda accaduta ieri. L'Inter si è sempre considerata parte lesa, anche dopo alcune telefonate sospette fatte da Moratti e Facchetti. La Juventus rivuole gli scudetti e, dopo aver ricevuto il niet dalla FIGC, ora si è rivolta al CONI.

Gli altri team invece hanno preferito andare oltre e forse è quello che vogliono tifosi tutti. Il calcio è bello quando giocato sul campo, non quando si discute in un'aula di tribunale. Vogliamo i colpi di testa, non i i colpi del martello del giudice. Vogliamo i numeri dei campioni, non i numeri delle leggi.

Foto presa da vecchiasignora.

Berlusconi annuncia le dimissioni

Il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato una volta compiuto l'adempimento dell'approvazione della Legge di Stabilità
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa sera in Quirinale il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, accompagnato dal Sottosegretario dott. Gianni Letta. All'incontro ha partecipato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Donato Marra.
Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera ; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea.
Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione.
Dal sito del Quirinale

Il ridicolo teatrino della politica


Pochi minuti fa si è votato alla camera e Berlusconi si è finto sorpreso di prendere "solo" 308 voti contro 321 astenuti! Prima della votazione, Bossi si prende beffa del "grandissimo amico" e fedele alleato chiedendo di fare un "passo di fianco".
E così si va comunque avanti, perchè quello che conta è solo e unicamente la poltrona, per molti deputati la cosa importante è resistere 5 anni seduti su quella poltrona (poco importa chi sarà il prossimo leader, l'importante è la poltrona).
E così la farsa continua!
E per finire una bella chicca da parte dell'opposizione:
Bossi chiede a D'Alema: «Allora, che fate?». Secca la risposta: «È chiaro quello che vogliamo fare: cerchiamo di mandarvi a casa. È il compito di ogni opposizione»
La mia idea di opposizione e più in generale di democrazia è molto molto differente! Ma sono convinto che la vera democrazia non sia mai esista in Italia. E' esistito solo un Grande Inganno!
Mi domando: ma tra questi oltre 600 onorevoli ce ne sarà uno con un minimo di orgoglio, con un minimo di coscienza, con un minimo di onestà? Io lo spero...ma non riesco a scorgerne uno! E questo è il motivo per cui da anni non voto più!
Non sopporto più questi siparietti ridicoli, io non ci casco più! E' chiaro che a questa Casta importa tutto tranne il bene del nostro Paese, sono veramente indignato!

Giovani aperti alla vita: messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 34a Giornata Nazionale per la vita

La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri. Del resto, nel Vangelo, Cristo stesso si presenta come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia dell’Antico Testamento. Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo.

Inferno: andata e ritorno! Da Genova la storia vera di un padre corso a prendere suo figlio a scuola

Sono passati 4 giorni dalla tragica alluvione avvenuta a Genova.
Un caro amico mi ha scritto la tremenda avventura vissuta sulla propria pelle. L'angoscia di riuscire a portare in salvo il proprio figlio, dovendo attraversare un vero inferno. Credo che una testimonianza diretta come questa dica molto di più tante sterili polemiche che stiamo leggendo in questi giorni. Per ragioni di privacy ho cambiato i nomi, tutto il resto è originale e tremendamente vero.

Manuel, le immagini non dicono niente, rispetto a quello che hanno visto gli occhi, ai rumori, alle ambulanze, alla paura che cresce e diventa terrore, ai pianti e alle contestazioni. Ho rischiato veramente tanto.
Ha iniziato a piovere verso le 10. Poi a scrosci che si alternavano a momenti di quiete, poi a secchiate, ma come non avevo mai visto! L'allerta 2 era stata decretata dal sindaco, ma come sai io sono un meteofilo e lo sapevo chiaramente da almeno 5 giorni che la configurazione che si andava delineando era una delle più pericolose, tant'è vero che ho inviato 3 giorni prima una mail di avviso ad alcuni miei colleghi: PERICOLO!
Il danno lo ha fatto il sindaco Marta Vincenzi, nell'emanare l'allerta 2 (gravi danni ed esondazioni), derubricandolo poi di importanza, mandando i figli a scuola è stato un errore gravissimo che è costato la vita a diverse persone!

Alle 12 avevo capito che le cose si mettevano davvero male, ho guardato i sensori igrometrici che rilevano la portata del Bisagno, ovviamente quelli in località La Presa, che è posta all'imbocco della valle avevano subito una crescita esponenziale, praticamente da livello 0 a livello di guardia in un'ora. Mi sono vestito anti-pioggia e sono partito alle 12 e mezza per prendere Luca che usciva all'una; le cose non quadravano per niente, tombini che saltavano, strade come fiumi, traffico che cominciava ad impazzire....con chi faceva marcia indietro, chi rimaneva imbottigliato, chi imprecava.....intanto mi prendeva un senso di fretta inquietante, qualcosa o qualcuno mi diceva "CORRI!" Mio figlio si trova a scuola, sul versante opposto al mio, aldilà del torrente e della zona di allagamento; avrei dovuto raggiungerlo, prenderlo, e poi ripercorrere la strada per ritornare a casa. Ho attraversato C.so Torino guardando fuori dal parabrezza, impossibile vedere al di là di 10-20 metri: un muro d'acqua che mi sembrava di berla! Sapevo che stava facendo danni, si vedevano già, ma pensavo solo a mio figlio e a raggiungerlo il più in fretta possibile, perché qualcosa mi gravava sulla testa, qualcosa di incombente e funesto. Ho raggiunto la scuola alle 12:45 sotto un diluvio incessante non aveva senso cercare di farlo scendere prima, c'erano decine di padri e madri marce d'acqua e con la paura negli occhi, alcune avevano attraversato a piedi l'impossibile per raggiungere i figli. Quei quindici minuti sembravano eterni, non passavano mai! Il cortile era un lago ininterrotto sino al cancello e i genitori raccontavano di strade già chiuse, di piazze allagate e interdette al traffico, di sottopassi allagati sino al soffitto, ecc. Ognuno raccontava la sua piccola grande avventura, ma non come chi l'aveva scampata, ma come chi sapeva di dovervi rientrare...e l'ansia aumentava!

Finalmente suona la campanella della fine delle lezioni, attendo Luca, lo cerco con gli occhi, i ragazzi sono già un po' agitati perché arrivavano loro notizie via cellulare. Cerco di mantenere un minimo di calma, gli butto addosso la mantella e intanto gli dico: Luca, dobbiamo far presto, le cose si mettono male...ma male male!!
Saltiamo in moto e ci mettiamo sulla via del ritorno. Il traffico è diventato un nodo, le lamiere delle auto sono come tamburi per una pioggia assordante, sirene dei Vigili del Fuoco corrono verso zone imprecisate, poi ambulanze, polizia, municipale: un caos!
Devo stare attento in primis a non cadere, sarebbe la fine!
Scendo verso il basso, fretta fretta fretta, maledettamente fretta....so che è questione di poco...spero non sia tardi.... nonstante questo cerco di rispettare una precedenza, poi impreco a chi mi taglia la strada, maledico il sindaco che non ha chiuso le scuole e prego...attendo comunque sotto il diluvio che penetra dal collo nella camicia e poi sino alla pancia, attendo che scatti quello stramaledetto semaforo...odio tutto quello che mi consuma i minuti i secondi, che mi frena....arriviamo superando colonne di auto bloccate sino a C.so Torino....solo che...NON C'E' PIU'!! Adesso è un fiume color terra ampio 40 metri e profondo 30 ! Non ci sono strisce o segni convenzionali a indicarti la via.....guardo verso destra: il tunnel è completamente inondato e i nastri della Polizia Municipale ne bloccano l'accesso "risalire non possiamo"...ma guardo anche oltre il tunnel, per quel che posso, vedo C.so Sardegna...e poi...poi ...(è in line diretta con Via Fereggiano!!!) ...vedo qualcosa di indistinto nella pioggia...vedo l'acqua aumentare, i primi detriti portati dalla corrente che aumenta.....è un attimo..decido per me e per mio figlio.

Oh cazzo che paura: "Luca dobbiamo scappare! Si mette male male...dobbiamo andar via...salire in alto...superare il fiume o non ce la facciamo: o adesso o mai più!" Decido di buttarmi e tentare, spero in Dio e in tutto ciò che finora mi ha mandato. Mi lancio in C.soTorino trasversalmente, gambe fuori e gas per impedire che entri acqua nel catalizzatore: "se il motore si spegne Luca, saltiamo giù e corriamo a piedi, ok ? OK LUCA?" ..."ok, ok papà...ma pensi che..."
sono già partito...lo scroscio di una pioggia pazzesca si porta via le parole...e i pensieri...non sento più niente, so solo quello che voglio e Devo fare! La moto sembra un motoscafo, solleviamo onde che si spandono a mare, e si arrestano a monte per la corrente...che ora raggiunge le pedane...e le supera anche! Sono determinato come un automa, non rispetto più niente e nessuno, passo col rosso e col giallo (ovviamente guardando se è libero), attraverso diagonalmente i parcheggi e le basse siepi che mi separano da P.zza Paolo da Novi....non c'è altra strada possibile...come in un film mi stanno chiudendo le vie davanti alla mia meta. Ma oggi non mi fermano nemmeno con le pistole!....ma oggi pistole non ce ne sono...oggi è il CAOS!

E' pazzesco Manuel, come tutte le regole si infrangano nella paura, come tutto crolli in un attimo, e la cultura, la buona educazione, la legge e il rispetto...quando OGNUNO PENSA SOLO A SE STESSO E ALLE SUE COSE!

C'è acqua sopra e sotto, mai vista una cosa simile contromano raggiungo la piazza, ancora contromano la aggiro in senso inverso, nessuno ti suona o ti redarguisce.....è l'uomo che pensa solo a sè stesso...e non giudica più l'operato degli altri...saltano i canoni come i tombini! E' l'anarchia totale! Ma conservo il cervello, perchè se c'è qualcuno che non lo fa ti passa sopra e prosegue! Arrivo in Viale Brigata Bisagno, qui c'è un palmo d'acqua...ma ciò che mi spaventa è un migliaio di auto che annodate come barche all'ormeggio, mi separano dalla Staz. Brignole... ognuno nelle proprie scatolette di latta, bombardate dalla pioggia....si sente in trappola...ed è in trappola! E noi con loro!
Questa è la direttrice del Bisagno, anzi, è la copertura asfaltata in cui hanno intubato quel mostro di fango e sassi sul quale siamo seduti! Ruggisce e si ribella, trema la tana corazzata nella quale lo hanno obbligato, ma lui non uscirà lì...io so che se lo fa, lo fa prima, a S.Agata, prima di quel ponte ...e noi è lì che dobbiamo andare, risalire controcorrente, andare verso il punto d'esondazione possibile, e poi su, fuori dal caos a casa... "Luca coraggio, stringiti a me, non fare movimenti bruschi, seguimi sempre,...dai che ti porto fuori...a tutti i costi ti porto fuori prima che esca...dobbiamo!"
Faccio l'impossibile e l'incredibile, marciapiedi e corsie preferenziali, gincane che sembrano ricami, alle volte rimaniamo bloccati, arretro nella visibilità zero, marcio fino alle mutande, non sento niente, niente...e nemmeno lo ricordo.... sento la fretta...e so che sono minuti, forse meno.... ricami che dall'alto sarebbero sembrati assurdi...raggiungo l'incrocio...adesso lo vedo...oltre il tunnel nero e allagato...il mostro ruggisce ed esce: un torrente di lava nera come grafite! Alberi e tronchi: sposta auto e cose!...quando decide non lo ferma nessuno: è incontenibile!
Parto a stecca, schizzo verso sinistra, taglio un semaforo e un altro....e ancora arrivo alla Staz. Brignole con la gente che inizia a cadere per l'onda...vedo una donna che scivola...qualcuno l'aiuta...forse...spero...ma non ci penso già più...ho dietro qualcosa di più prezioso della mia stessa vita....è troppo in confronto a chiunque...troppo......sono un pazzo determinato!

Un altro semaforo ...uno ancora ...e siamo fuori......

"Ok Luca, ce l'abbiamo fatta. Grazie a Dio ce l'abbiamo fatta!"

Pensa che mia figlia, con la saggezza delle donne e dei suoi dicotto anni, mi ha disubbidito, è uscita alle 11 perchè la situazione non gli piaceva ed è arrivata a casa prima dell'inferno

Così è la vita caro Manuel

Arrivi a casa, apri la televisione, mentre Primocanale manda in diretta le immagini dell'apocalisse, e sono le strade che tu hai appena attraversato: auto capovolte, autobus spostati, cadaveri nel fango. Tu sei ora in salvo...così è la vita e fa riflettere...

Come si fa a proporre a Berlusconi il passo laterale...che è tipico della Samba

Povero Silvio. C'è chi gli chiede un "passo indietro" per poter fare governi tecnici, di unità nazionale, di responsabilità globale, senza passare da elezioni. I suoi gli chiedono un "passo avanti" per rilanciare il sistema Paese, l'economia, l'allegria e mantenersi non un posto al sole ma un posto da parlamentare. Ora la Lega gli chiede un "passo laterale", cioè spostarsi (a destra ovviamente) e lasciar passare  Alfano per guidare il paese per i prossimi due anni.
Provate a digitare su un motore di ricerca passo laterale e vedrete cosa viene fuori: tanti video di ballerine di Salsa che "spiegano" il passo laterale.
Proporlo a Berlusconi è una follia!
Menomale che il "nostro" non è uso a stare su internet altrimenti, ne siamo certi, quel "passo laterale" lo farebbe volentieri....
Jolly
Foto: fonte

"Minoranze discriminate, mentre l'estremismo cresce" dice il Presidente della Conferenza Episcopale, a un anno dalla condanna di Asia Bibi

Islamabad - "Le minoranze religiose in Pakistan subiscono discriminazioni nel silenzio del governo e delle istituzioni", mentre "l'estremismo islamico è cresciuto fortemente negli ultimi anni e condiziona la vita sociale e politica del paese": è quanto dichiara in un colloquio con l'Agenzia Fides Sua Ecc Mons. Joseph Coutts, Vescovo di Faisalabad e Presidente della Conferenza Episcopale del Pakistan, a un anno dalla condanna a morte di Asia Bibi, la donna e madre cristiana accusata ingiustamente di blasfemia e condannata dal tribunale di Sheikupura l'8 novembre 2010.
"A un anno da quel tragico verdetto - spiega il Vescovo Coutts a Fides - le condizioni delle minoranze religiose non sono cambiate in meglio, anzi: il paese è afflitto da gravi problemi politici, economici, sociali, morali, religiosi che si riflettono sui cittadini musulmani e non musulmani. In un anno, il paese ha perso due alfieri contro la legge sulla blasfemia, Shabhaz Bhatti e Salman Taseer, mentre quella legge iniqua non è stata toccata né messa in discussione". "Intanto - prosegue il Vescovo - è cresciuto il fenomeno dell'estremismo islamico, con gruppi che intendono apertamente imporre la legge islamica e formare una teocrazia. La loro opera affligge le minoranze cristiane e indù ma anche altre minoranze, come ahmadi e sciiti. E' un fenomeno complesso e preoccupante, che tocca l'intera struttura e l'intero sistema del paese".
In particolare, nota il Vescovo, "tali gruppi estremisti hanno una forte influenza sui tribunali: si tratta di pressioni indirette sui giudici e sui testimoni, che condizionano le sentenze e pregiudicano l'applicazione del diritto, lasciando molte persone, spesso membri delle minoranze, senza giustizia".
In tale delicata fase, "come Chiesa cattolica e come comunità cristiana, stiamo lavorando accanto alla società civile, per promuovere una nuova cultura fatta di dialogo interreligioso, armonia sociale, fratellanza, comprensione reciproca, accanto a tutti gli uomini di buona volontà, di qualunque fede" e, conclude Mons. Coutts, "vedo che anche tale movimento di idee e di azione è in crescita, lasciando una speranza per il futuro del paese". (PA) (Agenzia Fides 7/11/2011)

Berlusconi? Si, è dimesso....o senza virgola....

L'ho visto uscire da Palazzo Grazioli ieri con tanto di maglioncino blu, senza giacca e cravatta e senza il saluto della mano incollato al finestrino. Lavorando lì vicino sono un abitudinario delle sue partenze e quindi mi godo spesso il suo sorriso dietro il vetro scuro. Ieri no, l'ho trovato un po' dimesso. Mi chiedete di Berlusconi? Si è dimesso, anzi, scusate, ho sbagliato posizione della virgola: si, è dimesso. E' un po' abbattuto, stanco, triste. Povero Silvio.
Mi è tornato in mente uno degli insegnamenti del Liceo lo ricordate? Il soldato che va dalla Sibilla a chiedere un consulto sulla sua imminente spedizione di guerra e riceve una risposta del tutto "sibillina", una frase ambigua in quanto priva totalmente di punteggiatura o di altro segno che suggerisca la posizione della pausa nel modo di leggerla.
 "ibis redibis non morieris in bello" risponde la Sibilla come riporta il monaco cistercense Alberico delle Tre Fontane (13mo secolo) nel suo Chronicon.
La frase, come tutti i responsi oracolari, è volutamente ambigua (sibillina, appunto) e offre una duplice interpretazione, a seconda della punteggiatura che si voglia utilizzare.
Se, infatti, si pone una virgola prima di "non" (Ibis, redibis , non morieris in bello), il significato del responso è "Andrai, ritornerai, e non morirai in guerra", e prefigura un esito positivo della missione.
Se, invece, la virgola viene spostata dopo la negazione (Ibis, redibis non , morieris in bello), il senso risulta essere sovvertito nel suo contrario: "Andrai, non ritornerai, e morirai in guerra".
Quindi il "dimesso" di Berlusconi è un atteggiamento od un verbo?
Non sono la Sibilla, non saprei che dirvi.
Giorgio Gibertini Jolly