27/11/11

Serie A 13° giornata, Juve allunga su Lazio, Milan e Udinese inseguono



E' una giornata spezzatino questa, giocata su tre giorni per venire incontro alle esigenze televisive. La gara di cartello era Lazio Juventus, aggiudicata, grazie ad un gol di Pepe, dai bianconeri che dimostrano così di meritare per ora la testa della classifica. L'Udinese insegue indietro di un punto, dopo la vittoria ottenuta in casa contro la Roma. Nel posticipo serale il Milan regola il Chievo con 4 reti e sale al secondo posto alla pari con l'Udinese.

Il Napoli si allontana ancor più dalla testa col pareggio in casa dell'Atalanta. L'Inter invece dopo una gara sofferta espugna Siena e porta a casa 3 punti importanti. Il Palermo vince in casa contro la Fiorentina, vittoria esterna del Catania a Lecce per 1-0. Il Novara passa in testa contro il Parma per 2-1, Cagliari e Bologna si spartiscono il bottino con l'1-1. Infine importante vittoria per 2-0 del Cesena contro il Genoa.

Foto da Gazzetta.

Fermata Piemonte e il bisogno di fermarci anche per Mauro Maurino


Il consorzio Connecting People e la Fondazione Xenagos, in collaborazione con Confcooperative Torino e consorzio Kairòs,  hanno organizzato per Martedì 29 e mercoledì 30 novembre a Torino (Sala Conferenze GAM, Via Magenta 31) una due giorni di convegno dal titolo “Fermata Piemonte: raccontare l’accoglienza, disegnare l’integrazione”
(programma dettagliato dell’evento sul sito www.cpeople.it ed in allegato)
“Sentiamo il bisogno di fermarci a riflettere – ha detto Mauro Maurino, consigliere nazionale di Connecting People -  per dare spessore a quanto è accaduto non solo in termini di organizzazione dell'accoglienza, ma anche mettere in luce come questa emergenza nordafricana abbia messo in campo un meccanismo molto più complesso che coinvolge le istituzioni e i rapporti tra queste, che coinvolge la politica ed il suo modo di reagire e di costruire il nuovo, che coinvolge enti gestori e enti di tutela e il rapporto tra questi. Il convegno serve anche a riflettere e a ripensare i rapporti tra i vari attori in gioco.”
Durante il congresso verrà presentata, in particolare modo, l'esperienza piemontese del consorzio Connecting People che ha svolto un ruolo chiave nell’emergenza Nord Africa, accogliendo circa 15.000 persone in tutta Italia (11.000 solo a Manduria) e in Piemonte oltre 450 (il 25% del totale).
Mauro Maurino

Ecco chi è realmente Monti, un mondialista alla guida dell'Italia


Viaggio circostanziato, con alcune significative coincidenze nel curriculum esemplare di un Preside tecnico
Questo articolo di Gianfranco Amato e stato pubblicato sul sito CulturaCattolica.it, curato da don Gabriele Mangiarotti.
Nel suo stellare curriculum il professor Mario Monti vanta anche studi esteri. Trascorre un anno presso la prestigiosa Universita di Yale, dove diventa allievo di James Tobin, premio Nobel per l'Economia nel 1981. Non abbiamo prove di una sua affiliazione alla Skull and Bones, la celeberrima e potente societa segreta di ispirazione mondialista che dal 1832 ha sede presso quel prestigioso ateneo statunitense. Abbiamo pero la prova che il professore varesino rappresenti un autentico apostolo del pensiero mondialista. Tre inequivocabili circostanze lo attestano.
Mario Monti e membro del Bilderberg Group. La notizia e passata sui media con una certa nonchalance. Istituito nel 1954 presso il castello olandese di Bilderberg, questo esclusivissimo club si ritrova segretamente ogni anno per decidere del futuro dell.umanita. Si tratta dei centrotrenta uomini piu potenti e influenti del mondo riuniti in una stessa stanza, che guardie armate tengono lontana da occhi indiscreti. In piu di cinquant.anni d.incontri e sempre stata vietata la presenza della stampa, non sono mai state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni degli intervenuti, e non e mai stato svelato l.ordine del giorno. A prescindere da cosa realmente accada in quel segreto consesso, il solo fatto di come si svolga e di chi lo componga lascia alquanto perplessi, e non risponde certo a una logica di democrazia e trasparenza. Fino all.ultimo momento resta occulto il luogo degli incontri e si interviene solo su espresso invito, che non puo essere pubblicamente divulgato, pena la mancata partecipazione. Per comprendere meglio di cosa si tratti e sufficiente leggere quanto sul tema ha scritto William Vincent Shannon, non esattamente un paranoico complottista, ma un prestigioso giornalista, redattore del New York Times e ambasciatore degli Stati Uniti in Irlanda durante la presidenza Carter (1977-1981): i membri del Bilderberg stanno costruendo l'era del post nazionalismo: quando non avremo piu paesi, ma piuttosto regioni della terra circondate da valori universali. Sarebbe a dire, un.economia globale; un governo mondiale (selezionato piuttosto che eletto) e una religione universale. Per essere sicuri di raggiungere questi obiettivi, i Bilderberger si concentrano su di un .approccio maggiormente tecnico. e su di una minore consapevolezza da parte del pubblico in generale.
Del resto, lo stesso fondatore del Bilderberg Group, il principe Bernardo d'Olanda, sul punto era stato chiaro: "E. difficile rieducare gente allevata al nazionalismo all.idea di rinunciare a parte della loro egemonia a favore di un potere sovranazionale". Onesto, a suo modo, e stato pure David Rockefeller l'altro Bilderberg di razza, il quale ha lasciato scritto nelle sue Memorie (2002): "Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come .internazionalisti., e di cospirare con altri nel mondo per costruire una piu integrata struttura politico-economica globale, un nuovo mondo, se volete. Se questa e l.accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo".
Il Times, che non puo certo definirsi un foglio complottista, nel 1977 descrisse i membri del Bilderberg Group come "una congrega dei piu ricchi, dei piu economicamente e politicamente potenti e influenti uomini nel mondo occidentale, che si incontrano segretamente per pianificare eventi che poi sembrano accadere per caso". A conferma, si possono elencare alcune singolari coincidenze (per citare i casi piu noti e piu recenti) dovute a fatti accaduti dopo gli incontri del Bilderberg. Bill Clinton partecipa al meeting del 1991; vince le primarie del Partito democratico, e da oscuro governatore dell.Arkansas diventa presidente degli Stati Uniti nel 1992. Tony Blair partecipa al meeting del 1993; diventa il leader del Partito laburista nel luglio del 1994, e viene eletto primo ministro nel maggio del 1997. George Robertson partecipa al meeting del 1998; viene nominato segretario generale della Nato nell.agosto del 1999. Romano Prodi partecipa al meeting del 1999; riceve l.incarico di presidente dell.Unione europea nel settembre del 1999, ricoprendo tale incarico fino a gennaio 2005; nel 2006 viene eletto presidente del Consiglio.
Sembra confermata ancora una volta la saggia conclusione del barone Denis Winston Healey, ex ministro britannico della Difesa (1964-1970) e delle Finanze (1974-1979): "Quel che accade nel mondo non avviene per caso; si tratta di eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o commerciali, e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che maneggiano la finanza" Per chi volesse saperne di piu, consiglio la lettura di un ottimo testo intitolato "The True Story of the Bilderberg Group", di Daniel Estulin, un libro di 340 pagine . corredato da una preziosa documentazione . che raccoglie i risultati di una indagine durata anni sull.intoccabile gruppo elitario di cui la stampa ufficiale appare sempre reticente.
La seconda prova dell'indole mondialista del nostro esimio professor Monti, risiede nel fatto che egli faccia anche parte della Trilateral Commission. Anzi, per essere precisi, ricopre la carica di presidente per l.Europa nel triennio 2010-2012. Chi ha l.avventura di accedere al sito ufficiale di quella istituzione (www.trilateral.org), trovera, infatti, una lettera di presentazione sottoscritta da Mario Monti, quale European Chair, da Joseph S. Nye, Jr., quale North American Chair, e da Yotaro Kobayashi, quale Pacific Asian Chair, con tanto di fotografia. Ufficialmente si tratta di un think-tank fondato nel 1973 da David Rockefeller con forte impronta mondialista. Il professor Piergiorgio Odifreddi (lontanissimo per idee da chi scrive) ha invece liquidato il prestigioso pensatoio internazionale definendolo, su Repubblica (9.11.2011), "una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger".
Quella di Odifreddi non rappresenta, ovviamente, l.unica voce critica nei confronti della Trilateral. Nel 1979 l.ex governatore repubblicano Barry Goldwater la descriveva come ¡°un abile e coordinato sforzo per prendere il controllo e consolidare i quattro centri di potere: politico, monetario, intellettuale ed ecclesiastico grazie alla creazione di una potenza economica mondiale superiore ai governi politici degli stati coinvolti¡±. Lo scrittore francese Jacques Bordiot, sosteneva, inoltre, che per far parte della Trilateral, era necessario che i candidati fossero "giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell.organizzazione e di lavorare utilmente alla sua realizzazione", e precisava che il vero obiettivo della Trilateral fosse quello"di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale". Il canadese Gilbert Larochelle, professore di filosofia politica presso l.Universita del Quebec, nel suo interessante saggio "L.imaginaire technocratique", pubblicato a Montreal nel 1990, ha definito, piu semplicemente, la Trilateral come una privilegiata elite tecnocratica: "La cittadella trilaterale e un luogo protetto dove la techne e legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e sorvegliano. Ricorrere alla competenza non e affatto un lusso, ma offre la possibilita di mettere la societa di fronte a se stessa. Il maggiore benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata superiorita, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso". Il connotato resta sempre il medesimo: poca democrazia e poca trasparenza. Piccolo inciso legato all.attualita della cronaca politica: un altro italiano membro della Trilateral e l.onorevole Enrico Letta, al centro di una polemica per uno strano biglietto inviato al consociato professor Monti.
La terza prova della visione mondialista di Super Mario sta nel fatto di essere un uomo Goldman Sachs. Per comprendere la reale natura di tale istituzione non occorre addentrarsi nei siti complottisti. E. sufficiente leggere sul Monde del 16 novembre 2011 (giorno dell.investitura di Monti) l.articolo di Marc Roche, corrispondente da Londra, dal titolo sintomatico: "La .franc-maconnerie. europeenne de Goldman Sachs". Si tratta di una vera e propria requisitoria contro la potente banca d.affari, dall.incipit particolarmente duro: "Ils sont serieux et competents, pesant le pour et le contre, etudiant les dossiers a fond avant de se prononcer. L.economie est leur peche mignon. Ils ne se decouvrent que tres rarement, ces fils de la Lumiere entres dans le Temple apres un long et tatillon processus de recrutement. C.est a la fois un groupe de pression, une amicale de collecte d.informations, un reseau d.aide mutuelle. Ce sont les compagnons, maitres et grands maitres amenes a .repandre dans l.univers la verite acquise en loge".
Per il Monde, Goldman Sachs funziona come la massoneria, in cui ex dirigenti, consiglieri ma anche trader della banca d.affari americana si ritrovano oggi al potere nei paesi europei chiave per la gestione della crisi finanziaria. In Europa Goldman Sachs si e fatta fautrice di una forma di "capitalismo delle relazioni", e punta a piazzare i suoi uomini senza mai lasciar cadere la maschera. Puo sembrare esagerato il giudizio del Monde, ma forse non lo e se si pensa a un.altra singolare coincidenza. Si tratta del fatto che l.omologo greco di Mario Monti, il professor Lucas Papademos (anch.egli studi statunitensi), gia vicepresidente della Bce (dal 2002 al 2010), e ora tecnocrate mandato a commissariare il governo ellenico, e un altro uomo Goldman Sachs.
Oltre che . guarda caso . membro anche lui della Trilateral Commission. Il panorama si fa ancora piu inquietante se si considera che l.uomo Goldman Sachs piu potente in Europa e Mario Draghi. Nonostante tutte queste sinistre coincidenze, faccio ancora fatica a cedere alle suggestioni complottiste. Confesso, pero, che quando ho letto sul quotidiano economico Milano Finanza che e stata proprio Goldman Sachs a innescare l.ondata di vendite di Btp il 10 novembre scorso, un pensiero cattivo mi ha attraversato la mente. Sara forse perche il giorno prima, il 9 novembre, Mario Monti e stato nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una settimana dopo sarebbe diventato premier sull'onda degli spread. Coincidenze.

Gianfranco D'Amato

Days of the Dinosaurs: 51 dinosauri vivi alla Fiera di Roma

51 Dinosauri "vivi" è il primo urlo scritto che ci giunge appena arrivati alla Nuova Fiera di Roma, questa grande struttura che sembra un Brontosauro addormentato ed a tratti anche abbandonato. Dal parcheggio principale c'è da fare una scala in salita, un tunnel ed una scala in discesa ma ovviamente non funzionano le scale mobili e non c'è ascensore quindi mamma e papà ecco che diventano Cannosauri e si accollano il peso dei figli: inizia l'avventura!
Days of the Dinosaur alla Nuova Fiera di Roma dal 18 novembre 2011 al 18 gennaio 2012 Eventi a Roma
51 dinosauri vivi... recita a lettere cubitali il primo cartello che ci accoglie alla Fiera di Roma, una struttura enorme che da fuori sembra un Brontosauro non foss'altro che è talmente lontana dalla città che serve un viaggio per arrivarci. Scala mobile ferma, nessun ascensore e ci vorrebbe un Collolungo per scendere dal tunnel oppure basta la forza di mamma e papà che sollevano il passeggino.
Questa è Roma, questa è l'Italia e due genitori non posso deludere le aspettative dei propri figli solo per così pochi inconvenienti, siamo Velociraptor noi eh?
Anche a Roma quindi è arrivato Days of the Dinosaur. L'evento è in programma dal 18 novembre 2011 al 18 gennaio 2012 alla Nuova Fiera di Roma.
"Passeggiare di fianco ad un Tirannosaurus Rex? Guardare negli occhi un Triceratopo? Tutto sarà possibile. Dopo il successo ottenuto attraverso un itinerario mondiale che ha toccato le maggiori capitali europee e molte città del Sud America, Barley Arts porta finalmente in Italia DAYS OF THE DINOSAUR una sensazionale esposizione che sarà visibile prossimamente in diverse città italiane.
Un appassionante viaggio nel tempo attraverso l'era jurassica in grado di stupire e coinvolgere qualsiasi tipo di pubblico. Originale e quanto mai inconsueta, Days of the Dinosaur, mostra animali in movimento, che per quantità , numero di specie e grandezza differisce di molto rispetto alle classiche esposizioni da museo.
14 differenti scenari in grado di soddisfare la curiosità di ognuno, rigorosamente a grandezza reale in un'area di circa 3500 metri e di altezza 8 metri con riproduzioni dei diversi panorami esistenti in quell'epoca;
un'esposizione di 51 dinosauri robotizzati a grandezza naturale; un'area interattiva per scoprire i fossili primordiali e toccare con mano i preistorici amici; il Dino Ride ovvero l'opportunità per i bambini di passeggiare con un 'baby dinosauro' in tutta sicurezza scegliendo tra il simpatico Protoceratopo o il tenero Ankylosauro;
un fotografo professionista immortalerà, chiunque lo richiedesse, una fotografia con il T-Rex o il Triceratopo;
Alla fine dell'esposizione qualsiasi bambino sognerà di diventare un paleontologo: questo sarà possibile grazie allo speciale box di sabbia colmo di ossa preistoriche dove i bambini potranno scavare e ricavare i tanti fossili diversi e non solo, in un'altra area sarà possibile disegnare e ricreare il proprio dinosauro preferito!"
Tutto questo è il volantino ma è anche davvero quello che succede all'interno.
I Dinosauri sembrano quasi vivi, per gli adulti, e fanno paura ai piccini anche se poi alla fine una foto sul dorso ce la si scatta volentieri.
Una bella esperienza, un bel paio d'ore di sensazioni forti e sicuramente i miei figli la consigliano a tutti i lettori di Frews.
Jolly

Violenza sulle donne...anche nella nostra Redazione. Non possiamo tacere!

E non taciamo! Mi ha molto impressionato il pezzo di Sarah, nostra nuova collaboratrice, che ha voluto iniziare a scrivere proprio parlando della sua situazione personale nella ricorrenza della Giornata contro la violenza sulle donne.
Mi ha impressionato poi la serie di commenti qui su Frews e soprattutto la dichiarazione di Francesca, nostra collaboratrice da qualche settimana.
Di Sarah conosco tutta la vicenda, purtroppo, ed il mio rammarico più grande è quello di non essere presente a Milano quando il fattaccio succedeva (ero già venuto a vivere a Roma): non so che cosa avrei potuto fare per lei e suo figlio, di sicuro avrebbero trovato in me un rifugio sicuro e forse mi sarei anche tolto lo sfizio di mettere io le mani addosso a quel bruto delinquente.
Di Francesca conosco poco e quello che so lo leggo qui, su Frews, come voi. Ha iniziato commentando tutti i nostri articoli, o quasi tutti, e poi le ho fatto la proposta di scrivere per noi vista la sua arguzia ed intelligenza e così da qualche settimana collabora attivamente con Frews ed i suoi pezzi sono sempre ben scritti, ben curati e professionali. Come ho detto non posso che rivolgerti un abbraccio virtuale ma forte, da parte mio e della Redazione di Frews. sentitelo tutto Fra!
Riflettevo questa notte ai numeri. Nel suo articolo Sarah parla di una donna su tre vittima di violenza. Sono numeri grandi, purtroppo, ma che a volte, proprio per la loro enormità sembrano buttati lì in pasto ai media per far parlare di sé.
Sembrano numeri così lontani, cose che non possono accadere, poi però leggi che due tue collaboratrici su cinque hanno subìto violenza, il dramma si fa vicino e diventa più reale e capisci che non bisogna tacere, anzi, devi far di tutto per rompere la cortina di silenzio che avvolge ed impacchetta questa violenza tutti gli altri giorni dell'anno.
Non dico, cara Sarah e cara Francesca, che su Frews parleremo ogni giorni di questo, però vi assicuro che staremo attenti anche i prossimi giorni e riscriveremo le vostre testimonianze e quelle di chi vorrà condividerle anche quando i pochi riflettori accesi si saranno spenti.
Non concepisco la violenza, men che meno su una donna, assolutamente mai su una persona che si è amata e con la quale si è generato un figlio.
Eppure succede. Oggi. Nella porta accanto.
Stiamo vigili tutti ed aiutiamole queste nostre amiche, sorelle, madri.
Aiutiamole: ne hanno bisogno davvero ed aiutare una donna, una madre è aiutare il mondo intero perché sono loro a ri crearlo questo mondo!
Giorgio Gibertini Jolly