19/01/12

Che cosa sta succedendo in Sicilia? Da stanotte arriveranno i Forconi!

“Stanotte allo scattare della mezzanotte in Sicilia si darà il via alla più grande manifestazione mai organizzata prima, strade, porti, aeroporti, scuole, tutto si fermerà! Il blocco nasce dalla volontà di un gruppo di autotrasportatori "I Forconi" ed ha trovato subito l'assenso di tutta la popolazione! uniti contro una politica che ci sta uccidendo lentamente! Anche se nessuno ne parla, noi siamo qua e vogliamo farci sentire!!! la rivolta parte dalla Sicilia!!!”
Riceviamo questa notizia mentre nessuno ne parla ed a Gela, per esempio, una delle più grandi e belle città della Sicilia comincia a mancare anche il pane.
Perchè nessun telegiornale nazionale ne parla e pure i quotidiani relegano la notizia in fondo alle pagine interne? Eppure siamo al quarto giorno di protesta degli autotrasportatori in Sicilia, messa ormai in ginocchio dallo sciopero dei "padronicni" che da lunedì hanno bloccato l'isola per protestare contro il caro-carburante. Ormai molti distributori di benzina sono chiusi perchè sono terminate le scorte di carburante, mentre nei supermercati scarseggiano le scorte alimentari, come acqua e latte. Autotrasportatori, ma anche agricoltori (da cui il nome di "rivolta dei forconi") e pescatori presidiano strade, porti e tangenziali, rallentano la circolazione per distribuire volantini e impediscono i rifornimenti a grandi magazzini, industrie, distributori di benzina.
E da stanotte si muoveranno verso di te.

Roma: Taxi per il centro non ci sono, gli NCC hanno paura

"Ma sei matto? In centro non ti porto. Se mi vedono i tassinari ci bastonano entrambi e mi spaccano la macchina. Arrangiati. Vai a piedi!". Mi risponde così il proprietario di un NCC (Noleggio con conducente, i taxi privati per intenderci) quando lo chiamo per provare a risolvere la mia emergenza. Siamo assediati anche oggi: blocchi della polizia ovunque, si passa solo col tesserino di assistente parlamentare e sotto gli sguardi inferociti di tassinari che non sanno se posso colpirti o meno perchè sei uno della Casta e non immaginano neanche che io pure sono più precario di loro.
Poi ci sono i poliziotti pure che devono controllarti i documenti per lasciarti passare manco fossimo all'aereoporto zona sbarchi no Schenghen ed anche loro, generazione poco più di mille euro al mese e tante bastonate, si domandano perchè proprio oggi devi passare di lì.
Ho un convegno, alle 16 ho un convegno.... io mo passo...speriamo di potervi raccontare qualcos'altro stasera!

"Vuoi stampare su carta KodaK?" "Certo, mi servono per il giornale"

"Vuoi stampare su carta kodak?" mi chiedeva, tutti i lunedì mattina, Marco, uno dei primi a mettere, a Novate Milanese, quelle macchine giganti che riuscivano a sviluppare un rullino in un'ora e mezza. Altri tempi, vent'anni fa o giù di lì. Io allora facevo praticantato per diventare giornalista ed ero uno dei primi, al paese, a sfoggiare una Canone Eos con caricamento automatico del rullino, vera rivoluzione per liberare noi giornalisti alle prime armi dall'ansia del rullino allacciato bene o male: presentarsi il lunedì dal Direttore di  Rho-Settegiorni senza le foto non era nemmeno pensabile!
Ricordo da piccolo mio padre mi portò più volte nella sua camera oscura a vedere come "nascevano" le foto dentro quegli acidi e quell'odore un po' mi è rimasto addosso.
Oggi, questi giovani colleghi, che ne sanno di quei tempi e di che cosa voleva dire avere tre lire in più per poter stampare il proprio servizio giornalistico su carta Kodak e fare bella figura col direttore?
E' notizia di poche ore fa che Kodak si arrende, chiede la bancarotta assistita avviandosi così al fallimento: naufraga anche lei nel mare del digitale, lei ed i nostri ricordi, le nostre prime passioni, le nostre avventure.
E dire che st'estate proprio a mio figlio Mauro, per il suoi sei anni, abbiamo regalato una macchinetta Kodak compatta ed anche subacquea ma....digitale: nessun odore di acido quando si stampa, anonima in tutto tranne nel colore giallo.
Giorgio Gibertini Jolly

Altro che "repubblica democratica", qui siamo peggio che un regime dittatoriale!

Pochi giorni fa ho letto Beppe Severgnini, giornalista del Corriere, che si stracciava le vesti, prendendo ironicamente per il naso coloro che osavano parlare di "stato di polizia".
Ma ogni giorno che passa qui abbiamo dimostrazione che il nostro Stato assomiglia sempre di più ad un regime dittatoriale, magari, caro Severgnini, fossimo semplicemente in uno "stato di polizia", ci metterei la firma!
Vi chiederete come mai questo sfogo oggi. Perché oggi ho avuto l'ennesima dimostrazione che in Italia vige questa regola: "Se schiacci i piedi a chi non le devi schiacciare, manganello e olio di ricino!" Se questo non è una regola da "regime dittatoriale", allora significa che sono completamente ammattito ed è meglio se, visto che i manicomi non esistono più, mi ricoverate in un reparto psichiatrico.
Infatti tutti saprete che pochi giorni fa l'agenzia di rating S&P, ovvero Standard & Poor, ha declassato parecchi Stati, inclusa ovviamente l'Italia.
Io e tanti altri blogger seri, onesti e sinceri, vi scriviamo da anni che la situazione economica dei famosi PIIGS (per chi ancora non conosce cosa siano i PIIGS, vedere qui) è disastrosa. Finalmente iniziano ad accorgersene anche le agenzie di rating! Ma poi sui giornali (e anche sul blog di Beppe Grillo) si leggono tantissimi commenti dove tendono a vedere complotti amerikani! Gli sporchi amerikani che vogliono affossare l'Italia e l'Europa per imporre finalmente il loro indiscusso dominio sul Mondo! Peccato che pochi mesi fa la stessa S&P abbia downgredato anche gli stessi USA! E peccato che questi downgrade arrivino sempre quando oramai la situazione è conclamata e anche i bambini dell'asilo si rendono conto di quanto la situazione di certi stati sia più che precaria e di quanto sia pericoloso acquistare buoni del tesoro di stati sempre più PIIGS, inteso proprio come maiali questa volta. PIIGS che potrebbero un giorno, non troppo lontano, arrivare a non riuscire più a pagare regolarmente i proprio debiti sempre più enormi!
Le agenzie di rating non sono ovviamente delle santerelle, ma fanno il loro sporco lavoro (che qualcuno ha giustamente osato equiparare a quello più vecchio del mondo) e quindi non c'è da stupirsi che Inghilterra e USA, nonostante tutto, mantengano un buon rating, non perchè le loro economie siano magnifiche e non abbiano scheletri nell'armadio (anzi) ma semplicemente perchè hanno una stampante che funziona bene! In caso di difficoltà possono (e hanno già dato dimostrazione di fare) stampare tanti bei bigliettoni e questa è una garanzia! Una garanzia tremenda! Che a lungo andare potrà portare conseguenze catastrofiche, ma alle agenzie di rating questo non interessa; il possesso di una buona stamapante dà maggiori garanzie! Anche a me la cosa non piace ma è il Mondo in cui viviamo, il sistema in cui tutti noi (volenti o nolenti) sguazziamo. Quindi dovremmo piantarla di dare la colpa di tutto alle agenzie di rating.
Ma, come sottolineavo in apertura, da un pezzo non siamo più una "repubblica democratica" e quindi se osi calpenstarmi i piedi, se osi toccarmi sul vivo, io ti distruggo, ed ecco la dimostrazione data da un ANSA di poche ore fa:

Da questa mattina - secondo quanto apprende l'ANSA - la Guardia di Finanza sta compiendo verifiche nella sede milanese nell'agenzia di rating Standard & Poor's.
Gli accertamenti sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Trani.

Ma certamente S&P, oltre ad essere delle spie amerikane sul nostro territorio, saranno certamente anche dei bastardi evasori! Sbattiamo in carcere questi amerikani evasori che vengono a rubarci nelle nostre tasche!

Equità! Libertà! Ripresa economica!
A quando la ghigliottina, Monti?

Junk food: giù le mani da hamburger e patatine fritte!

E’ allo studio del Governo Monti una misura con cui si prevede di aumentare le tasse sul cosiddetto junk food, per riversare i proventi sul servizio sanitario. Anche tralasciando di ricordare la promessa secondo la quale non ci sarebbero state nuove tasse, dopo la corposa manovra d’inverno, una tale misura è quantomeno opinabile.
E non occorre essere un fanatico del Mac Donald’s per schierarsi con tanta decisione a favore del cibo-immondizia! In realtà, come spesso accade, non è sufficiente fermarsi ad un livello superficiale nella lettura delle proposte normative. Lo Stato può vietare o permettere alcuni comportamenti, ma appare di dubbia legittimità incentivare il consumo o l’utilizzo di alcuni beni piuttosto che di altri, distorcendo le logiche di mercato secondo valutazioni più morali che pratiche. Insomma, si tratta di decisioni che pongono in discussione il concetto di libertà.
Se è vero che la mia libertà finisce dove comincia quella altrui, viene da chiedersi che danno può provocare un panino in un fast food. Alcuni obietteranno che si tratta di cibi grassi che conducono all’obesità e alle patologie ad esse connesse, con un conseguente aggravio dei costi per la collettività. Mai questo è meno vero come nel settore alimentare. Che dire allora dei nostri pregiati salumi italiani, del lardo di Colonnata, del Parmigiano o dell’olio d’oliva? Da bandire anche questi? Ogni cosa è buona o cattiva conformemente all’uso che se ne fa. Anche il prezzemolo in dosi consistenti può essere letale. Ciò che è insopportabile è dunque l’arroganza di alcuni che si ergono a maestri per tutti gli altri, decidendo quali siano i comportamenti preferibili e quali non lo siano.
Ognuno ha il diritto di scegliere la condotta di vita che preferisce, se no il rischio è quello di cadere in una pericolosa deriva proibizionistica. Il fatto in questione non è per nulla di poco conto, considerato che, come ricorda la saggezza popolare, “il diavolo si nasconde nei dettagli”. Non stupisce che, secondo questo principio il liberale Antonio Martino, già Ministro della Difesa, economista di chiara fama, decise di scrivere un libro intitolato “Fuma pure!” in cui si schierava contro la criminalizzazione delle sigarette. Il junk food, in ogni caso è ben diverso dalle sigarette, dato che il suo consumo non implica necessariamente e immediatamente un danno per la salute, né si può dire che dia una vera e propria dipendenza.
Se si trattasse, comunque, di una battaglia volta esclusivamente a difendere hamburger e patatine forse sarebbe cosa assai marginale. Si tratta –è vero- di una piccolissima rinuncia alla libertà personale, con la riduzione del reddito reale disponibile impiegabile per il consumo di questo genere di cibo, ma in fin dei conti è sopportabile. Non è così. Si parla del lavoro di migliaia di persone tra primario e indotto. Dire che una catena come Mac Donald’s è americana, infatti, non significa asserire di conseguenza che anche i cibi che smercia provengano dagli Stati Uniti. Il pane di Mac Donald’s, per esempio, è realizzato tramite il grano emiliano e permette un introito a centinaia di agricoltori della zona. La carne bovina impiegata è anch’essa italiana, come lo sono gran parte degli ingredienti. Se guardate sulla vostra bottiglia di Coca cola, constaterete che essa viene “prodotta e imbottigliata” in uno stabilimento italiano, spesso vicino alla vostra Regione. Aumentare le tasse per questi alimenti corrisponde a diminuire il loro consumo e, di conseguenza, sottrarre lavoro. E’ quindi paradossale che il tema venga rilanciato in questi giorni proprio da Coldiretti che, tramite un sondaggio online, ha appurato che circa l’81% di italiani approverebbe una maggiore tassazione su bibite e panini.
Vi è poi un ulteriore elemento. E’ convincente l’affermazione secondo la quale limitare l’uso dello junk food diminuirebbe i danni alla salute? Su questo sembra essere assai scettico Andrea Ghiselli, Dirigente di ricerca e Responsabile dell'ufficio comunicazione INRAN (Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e l’Agricoltura, ente controllato dal Ministero delle Politiche Agricole). ''Non entro nel merito politico-economico di una tassazione del cibo perche' esula dalle mie competenze - dice - ma non si faccia in nome di un miglioramento dell'alimentazione degli italiani perche' non ha senso. Sono sempre scarse le risorse che abbiamo a disposizione per la prevenzione e la corretta educazione alimentare, ma una tassa discriminatoria potrebbe aumentare la confusione, oltre ad essere regressiva. Non e' corretto infatti classificare gli alimenti in buoni e cattivi, cibi si' e cibi no, ed e' cattiva educazione alimentare. Come facciamo inoltre a definire il junk food? Alimenti troppo ricchi di grasso? Di calorie? Di zucchero? Di sale? Allora e' junk food tanta parte del patrimonio alimentare italiano, dall'olio di oliva, al parmigiano, al prosciutto crudo. Terzo ma non ultimo: il consumo di prodotti comunemente considerati junk food, come merendine e bevande carbonate, rappresenta oggi una piccola parte dell'apporto calorico della popolazione italiana, ma si vorrebbero additare come responsabili dell'eccedenza ponderale''.
Dunque, cari amici, non fumate se possibile ma, senza eccedere, sparatevi pure il vostro big mac!
Di Marcello Spirandelli

La Plancia della Concordia o della Moldava: quale vera distrazione umana?

Cherchez la femme. Schettino lo ha messo nero su bianco quel nome, lo stesso che non compariva nella lista degli ospiti della Costa Concordia perché, apprendiamo in questi giorni, Comandante ed ufficiali, e chissà quanti altri, possono far salire a bordo, secondo una loro consuetudine, chi vogliono, senza registrarne il nome ed immaginiamo senza che paghino il biglietto, o meglio senza che lo paghino nella forma classica e corretta che tutti conosciamo.
Rubando qualche giorno fa un colloqui in metropolitana tra due (penso) ufficiali della Marina qui a Roma ho captato questa frase del più alto, in statura e non so se in grado:  "sicuramente Schettino stava con una donna.
Non vi ho voluto dare peso perché volevo provare, almeno per una volta, a pensare che la "distrazione umana" del Comandante della Concordia avesse l'immateriale consistenza della superbia, l'irresponsabile spacconeria di un capo quartiere e non le sembianze sensuali di una donna, in carne ed ossa (e pancia) di origine moldava ospite di un altro ufficiale e presente anche lei sulla Plancia di comando a godersi lo spettacolo (e che spettacolo) delle vetrate di comando.
Qui finiscono le notizie ufficiali trapelate ma è facile volare di fantasia e pensare ad altri spettacoli sulla pancia della moldava o sulla plancia con la moldava.
Ora tutti cercano questa "ospite" non registrata e nessuno sa se si è salvata ed è ben nascosta da qualche parte o se, peggio ancora, anche lei è intrappolata morta con gli altri corpi e sta scivolando in fondo verso gli abissi del mare, non in quelli professionali dove sono finiti tanti altri.
E' stata lei la "distrazione umana" che ha fatto perdere il controllo della Nave e da qui è iniziato quel disastro di morte, feriti, dispersi e naufraghi?
Intanto Schettino sta a casa sua agli arresti domiciliari dopo aver procurato la morte certa di 11 persone, 28 dispersi, l'affondamento di una nave da crociera, e trasgredito agli ordini di un superiore oltre che ai doveri della sua professione.
Lui a casa molti innocenti, in attesa di giudizio, in carcere. Questo è "lo spettacolo dell'Italia" dalla plancia di una  nave che affonda: chissà come lo è dalla pancia di una moldava.


Tra Pippo, pippe, Paperi ma su tutti Pep: un mercoledi di calcio

Da tifoso milanista riprendersi dal Derby è dura e peggior partita con una esordiente non poteva capitare, tra l'altro quel Novara che ha battuto l'Inter nella seconda di campionato: ricordarcelo fa sempre bene! Tira su il morale di questi tempi.... .
Sarebbe stato meglio incontrare il Napoli, o che ne so la Juve, per una notte di riscatto, da leoni e non da flaccidi arricchiti infreddoliti.
Su tutti Pato, o pippato, nel senso di pippa, che nonostante il goal ad un certo punto ha deciso di uscire. Eloquente e per tutti le parole di Ambrosini: "Ma che hai per uscire così?". Ambrosini, uno che giocherebbe anche con le stampelle, uno che è rimasto nel campo gelato anche dopo la botta in testa ed ha ripreso a lottare come un leone in mezzo al campo, è ovvio che può solo guardare in quel mondo Pato, il papero bagnato che davvero non si capisce più che cosa c'entri con Milan con quel suo atteggiamento molto da Inter.
Su tutti però Pippo, umiliato sempre inspiegabilmente da Allegri per far posto al Pato di cui abbiamo già detto. Lui, Pippo il grande, quello dei tanti goals: rivederlo in campo è un sollievo ma attendersi dei miracoli contro il Novata quando tutta la squadra aspetta il fischio finale nello spogliatoio, è una ingiustizia calcistica. Vederlo uscire così a testa bassa ed andarsene nello spogliatoio non fa sicuramente pensare ad un colpo di freddo. Ottimo El Sharaawy: fa ben sperare per il futuro, meno per Pippo e Pato.
Il Milan passa faticosamente e stancamente ai quarti ed il tifoso medio qualunque passa faticosamente e stancamente a vedersi Pep Guardiola che col suo Barcellona batte ancora una volta Mourinho: come spargere un piccolo coriandolo di derby.
Diavoletto Buono

Sant'Arsenio, nomi Angela ed Armando e frase di Le Guin

19 gennaio 2012 segno zodiacale: Capricorno, il sole sorge alle 7.34 e cala alle 16.59. S. ARSENIO di CORFU' Nacque a Betania , presso Gerusalemme,al tempo di Basilio I il Macedone ( 867- 886). A 12 anni abbracciò la vita monastica e completò gli studi a Seleucia. Eletto vescovo di Corfù a lui si devono 3 omelie greche sull' apostolo Andrea, su Santa Barbara e su San Terino, martire dell' Epiro. Si ammalò durante il viaggio di ritorno da Costantinopoli , morì a Corfù e fu sepolto nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo.

NAME OF THE DAY : Female. ANGELA é un nome antichissimo , deriva dal greco anghelos che significa " messaggero".Si festeggia l'11 luglio giorno dedicato a S. Angela Merici, fodatrice della Compagnia di S. Orsola. La sua pietra è l'ametista
Male. ARMANDO di origine germanica deriva da herr o hart che significa " forte" e mann che significa " uomo" , quindi "uomo forte , valoroso". Si festeggia l'8 giugno . La sua pietra è l' ambra

" Un adulto creativo è un bambino sopravvissuto."
Ursula K. le Guin
Rubrica a cura di Sarah Myliz