02/12/11

Photo of the week N° 18 - Come un filo d'erba

Carissimi lettori,
eccoci arrivati al momento fotografico fisso della settimana: photo of the week.

 Il mese di dicembre ha aperto ormai le sue porte e chissà che voi non siate ispirati da qualche scatto d'atmosfera...visto che ormai le feste natalizie sono alle porte.

A ricordarci, però, il meraviglioso autunno è Elena con il suo scatto come un filo d'erba. Tutti allora a guardarlo. Buona visione e Buon fine settimana ricco di click!



Autore: Elena

Diplomata in Perito Elettronico in Telecomunicazioni. Oggi gestisco un negozio di calzature e pelletteria oltre ad avere una passione sfrenata per la grafica alla quale dedico parecchio del mio tempo libero. Appassionata oltresì di fotografia. Inizio a scattare durante le vacanze estive nel lontano 1997 utilizzando una CANON analogica, (conservata come un gioiellino di famiglia) che è stata sostituita qualche anno fa, con la mia unica attuale reflex digitale CANON EOS350D. Fedele compagna di tutte le mie uscite fotografiche e non, mi permette di emozionare gli altri con ciò che ha attirato la mia attenzione.
Condivido questa passione dallo scorso anno con amici fotoamatori sul blog : Emozioni in un click
La fotografia? ...è come i sogni. Si fanno in bianco e nero e nella realtà si dipingono con sfumature di colore .


Foto: Come un filo d'erba
La ricerca con madre natura è sempre al primo posto...Oltre alle macro che sono la mia grande passione, qualche volta vado alla ricerca di click emozionali. Come un filo d'erba è uno di questi, aggiungo sempre una frase che completa quel che è una mia emozione...
Nulla sarei solo...
sono,
perchè insieme siamo!

Blog:


Come partecipare
Volete che un vostro scatto sia la prossima "Photo of The Week"?
Non dovete far altro che mandare una mail a servlad90@yahoo.it con il vostro scatto, preferibilmente in alta qualità. La foto dovrà essere accompagnata da un titolo, da una breve descrizione dello scatto, del supporto che avete utilizzato e di eventuali effetti impiegati. Inoltre è gradita una vostra breve biografia, in modo che il nostro pubblico    possa conoscervi. Nel caso in cui abbiate un blog dove pubblicate le vostre foto, vi invitiamo a segnalarcelo. Buona Fotografia a tutti!

IL GIORNO PRIMO E L'OTTAVO/3. Cronaca di un inizio

Quando Giorgio mi chiese, un mese fa circa, di collaborare col blog Frews, confesso che mi trovai abbastanza spiazzato: per quanto anche io usi internet, non sono un grande amante dello spazio virtuale, preferendovi di gran lunga sempre quello più materiale dove i nomi hanno dei volti, la frutta ha dei sapori, i dolci hanno profumi, i capelli delle donne si muovono, la luce non è mai uguale… insomma: dove la realtà è toccabile e mi può sempre comunicare una eccezionalità che ritengo insuperabile

Europei, urna ostica agli azzurri


Oggi si sono disputati i sorteggi dei gironi degli Europei 2012, che si disputeranno in Polonia e Ucraina. L'Italia ha pescato quanto di peggio potesse trovare: nel suo girone - il C - troveranno i campioni del Mondo della Spagna, l'EIRE di Trapattoni e la Croazia. Di certo è un girone tosto per l'Italia, gli azzurri esordiscono il 10 giugno contro la Spagna alle 18, poi giocheranno contro la Croazia il 14 sempre alle 18, per chiudere con l'EIRE il 18 giugno alle 20.45.

Vediamo gli altri gironi: nel girone A invece ci son Polonia, Repubblica Ceca, Grecia e Russia: girone equilibrato, senza grossi team, la nazionale polacca avrà il vantaggio di giocare davanti al proprio pubblico. Il girone B è di certo un gruppo di ferro, con Olanda, Germania, Portogallo e Danimarca: due squadre quali gli orange e la nazionale tedesca possono puntare al titolo, il Portogallo di Cristiano Ronaldo potrebbe inserirsi come pesante terza incomoda. Infine nel girone D l'altra nazionale ospitante, l'Ucraina, se la vedrà con la Francia, l'Inghilterra di Capello e la Svezia di Ibrahimovic.

Donne musulmane e donne islamiche di Dounia Ettaib


Negli ultimi 10 anni questi termini ormai vanno parte del nostro quotidiano.

Le tematiche sulle donne parlano di continuo della situazione delle donne musulmane, sia che vivano nel nostro paese o che vivano nei loro paesi di origine.

Personalmente sono cinque anni che quotidianamente, mi scontro in realtà sconcertanti, ma quello che mi lascia sempre senza parole è il relativismo di questo occidente che a tutti i costi in nome di un rispetto condanna la donna alle sue sofferenze imposte in nome della tradizione.



Dopo mille fallimenti, cause perse, donne morte, mi sono detta guardiamo cosa sta succedendo dall’altra parte: è vero le donne in Arabia Saudita sognano di poter guidare un giorno la macchina, ma nessuno impedisce loro di andare a scuola, all’università o di spendere i loro soldi come credono. Molti di voi mi diranno ma come vanno in giro tutte con il burqa, io risponderei non vanno in giro affatto, sono servite e riverite.

Al contrario di molte donne islamiche che vivono da noi, queste sono libere di andare in giro per le nostre strade? Eppure l’Italia non è l’Arabia, dove una donna rischia di essere rapita perché appunto lì non vedono donne in giro.

Storie che voi sapete già, io ad esempio non sapevo che in un altro piccolo stato arabo il Bahrein, le donne avevano ottenuto il diritto all’istruzione già nel 1929, come non sapevo che il vice presidente della Borsa del Bahrein è una donna, eletta a maggioranza anche dagli uomini, eppure è un paese islamico dove viene applicata la Sharia islamica.

Il mio incontro con donne del Bahrein mi ha lasciato senza parole, io in questo paese devo lottare per far capire ad un magistrato italiano se una donna musulmana viene picchiata il marito merita di essere perseguitato con la legge e non bisogna dargli la condizionale religiosa, in un paese islamico dove tutti noi siamo convinti che le donne vivano rinchiuse nelle loro stanze, mi dicono che le donne lavorano, studiano e sono anche imprenditrici da sole senza i padri, mariti e figli maschi!!

Come in Kuwait,paese dove le donne hanno ottenuto il diritto al voto solo nel 2005, ma già negli anni sessanta moltissime donne erano imprenditrici, la prima insegnante nel 1953 aveva 13 anni era una ragazzina, nel 1961 la prima holding petrolifera a siglare un accordo con gli USA era diretta da una donna.

Noi negli anni 2000 assistiamo in Italia ancora a cronache nere, dove padri islamici uccidono le loro figlie,perché si innamorano di italiani o perché vogliono lavorare.

Qual è il costo della libertà per una donna islamica in Italia?

Dounia Ettaib

Tanti auguri a mio padre. Ora che sono genitore ho cominciato a capirlo.



Oggi è il compleanno di mio padre.Per anni ho creduto di non volergli bene.Perché mio padre tornava dal lavoro nervoso,perché non mi chiedeva come andava a scuola,perché era iperprotettivo con mia sorella mentre il giorno in cui venni investita da un'auto,volle che con tanto di stampelle attraversassi qualche ora dopo quello stesso tratto di strada. Io adoravo mio nonno paterno che non c'è più da alcuni anni e quando è nata mia figlia,ero certa che non avrebbe avuto un nonno come il mio. Invece,all'improvviso ho capito mio padre e mi sono resa conto che è vero che siamo uguali:lui era nervoso perché,a differenza di mia madre,più ciarliera,più incline all'approssimazione,si preoccupava troppo per noi.Mamma se stavamo male rispondeva:-Non ce pensà che te se passa.Babbo no,soffriva,si agitava finché non stavamo di nuovo bene. E non mi domandava del profitto scolastico perché sapeva che ero brava e in tanti mi fermavano per strada per dirmi quant'ero brava,che mio padre mi elogiava sempre.E adesso si arrabbia con mia sorella perché non ha il mio carattere combattivo e so perché quella volta mi ha subito fatto attraversare quella strada. Jennifer piange la sera quando deve lasciare il nonno e anche io ho capito quanto gli voglio bene. Ora mia madre è più legata a mia sorella,mi rinfaccia di essere una rompic.......come mio padre,ma a me va bene così.

Non c'è carta igienica per gli assistenti parlamentari

Ieri abbiamo scelto di dare voce ai dipendenti della Milano 90 che ci scrivevano da Piazza Monte Citorio dove erano presenti, una volta tanto, per protestare e non per "prestare servizio" ai Deputati. Le loro ragioni alla base dello sciopero che hanno indetto sono ben esposte qui.
Oggi vorrei dare voce, in sordina, al mio Lato B ed a quello di tutti gli Assistenti Parlamentari, anch'essi vittime di questa situazione.
Gli uffici di via del Pozzetto 105, dove hanno spazio i deputati della ex maggioranza e dove ora, a seguito dismissione Palazzo Marini 1, stanno arrivando anche 180 deputati della ex minoranza, coi loro assistenti, sono una discarica non a cielo aperto, peggio, a corridoio chiusi.
Da due giorni i dipendenti della Milano 90 timbrano (che strano sciopero) e scioperano non consegnando la posta, non facendo fotocopie, non accompagnando gli ospiti dai deputati ma soprattutto non ritirando la monnezza e non sostituendo carta igienica e sapone.
I Commessi della Camera, quei dipendenti stra pagati per intendersi, che controllano solo gli ingressi ma sono troppo "alti in grado per poter raccogliere l'immondizia" se ne fregano e rimandano le responsabilità!
Non si sa fino a quando questo Stato delle cose durerà. Chiaro è il disegno di Scarpellini che vuole addossare i disagi ai deputati per costringere la Camera a rinnovargli il contratto, ma chiaro è anche il disegno di chi, come noi Assistenti, che nulla centriamo con questo gioco delle responsabilità, lì dentro lavoriamo dalle 8 alle 10 ore e per andare in bagno ci dobbiamo arrangiare alla vecchia maniera.
Sui termini "vecchia maniera" ognuno speculi come meglio crede: vi lascio libertà d'immaginazione.
Certo è, cari miei amici (e lo dico davvero) della Milano 90 così è difficile avere la nostra solidarietà.
Chi la dura la vince? Vedremo.
Intanto devo andare... che mi scappa.....
Giorgio Gibertini Jolly

Donne musulmane... In difesa dell'islam accuso l'uomo di cecità



Si parla spesso della situazione delle donne nell'islam e sembra che tutti vogliano dire la propria a tutti i costi. E' difficile non parlare per stereotipi o per luoghi comuni quando si trattano argomenti inerenti la cultura islamica e questo è sicuramente conseguenza della grande ignoranza che aleggia nel nostro paese ( e non solo) per tutto ciò che concerne la religione islamica e le culture dei paesi islamici, prime tra tutte quella araba. Sembra che l'islam sia la prigione delle donne ma chi conosce in modo approfondito la materia può assicurare il contrario. " Islam" significa sottomettersi volontariamente a Dio. Le donne musulmane sono felicemente e volontariamente sottomesse a Dio, credono e sono devote all'islam e ai suoi precetti. Aisha, la moglie favorita di Maometto, racconta, secondo il Mishkat al-Masabih, che Maometto disse: "Il migliore di voi è chi è migliore verso sua moglie, e io sono il migliore verso le mie mogli". Allah disdegna la violenza ed ogni sorta di maltrattamento,che sia contro uomini o animali, lo stesso Maometto entrò in Paradiso dopo aver dato da bere ad un cane assetato. Troppo spesso l'islam viene accumunato con il terrorismo, con la violenza, con l'assenza di libertà, con l'odio contro gli infedeli. Chiunque visiti un paese islamico, escludendo il turismo nei grandi alberghi, fa subito esperienza del contrario, dell'ospitalità che è sacra in questa religione, dell'accoglienza e del rispetto per lo straniero. La brutta fama dell'islam in occidente è figlia dell'ignoranza, della mancata esperienza e conoscenza dell'altro. Ma allora perchè quotidianamente assistiamo a fatti di cronaca sconcertanti che raccontano delle innumerevoli sofferenze e atrocità subite dalle donne musulmane? Come dimenticare Ilham, la bambina yemenita di 13 anni morta nel 2010 in seguito ad un'emorragia causata dal primo rapporto con il suo nuovo marito 30enne? Come spieghiamo che in alcuni paesi, come ad esempio il Libano, così liberale e aperto, le donne sciite non possono divorziare dai mariti se non al prezzo di perdere i figli e la dignità? Potrei fare altri innumerevoli esempi ma credo non sia utile in questa sede. Nella " Sura delle Donne", la numero 4, al versetto 34 si legge che " gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché essi spendono i loro beni a favore di queste. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande." Potrebbe essere questo il versetto che giustifica le violenze contro le donne nell'islam. Il Corano è però un libro in cui i versetti sono raccolti e ordinati in modo non cronologico e spesso ci sono versetti che ne contraddicono altri o di cui ignoriamo il contesto della rivelazione. E' soltanto dalla lettura integrale del testo che si può ricavare il senso profondo della parola di Allah. La prima parola che Allah disse a Maometto fu Iqra' ( Leggi! ) Finchè l'uomo continuerà a non saper leggere e a non comprendere che la parola di Dio deve essere letta con il cuore, con il buon senso e senza alcun tentativo di strumentalizzarla, ci saranno sempre guerre, scontri e violenze in nome di Dio. Le donne che Dio ama così tanto continueranno a subire le conseguenze piu' atroci della cecità umana davanti alla parola di Dio. Finchè la colpa delle violenze sulle donne musulmane sarà dell'islam e non dell'egoismo umano continueremo a mettere in croce i nostri profeti e a non fare alcun passo avanti verso l'amore di Dio.

Il nostro sistema occidentale capitalistico è più comunista di Fidel Castro



Lo so, di primo acchito il titolo di questo post può apparire completamente assurdo! Infatti il mondo occidentale ha da sempre combattuto strenuamente contro i regimi comunisti. Facendo spesso passare l'idea che il "comunismo" fosse la causa di tutti i mali e che invece il sistema capitalistico-consumistico fosse quello che portava la libertà, la gioia, il bel vivere.
Ed infatti così è apparentemente stato per parecchi anni. Ma le cose vanno valutate in modo oggettivo e soprattutto su un arco di tempo un po' più ampio. Infatti anche la vita della cicala appare fantastica rispetto a quella della formica ma quando poi arriva l'inverno...
Facciamo un piccolo confronto. Quando io ero bambino, e quando il sistema capitalistico-consumistico non era ancora stato esasperato come oggi, ricordo che esistevano alcune attività che oggi sono quasi totalmente sparite. Esistevano ad esempio i falegnami, questo lavoro, questa arte veniva trasmessa di padre in figlio e questi personaggi con passione, dedizione e ore di duro lavoro erano in grado di trasformare un pezzo di legno in un tavolo o in un bellissimo mobile. Ogni mobile era un pezzo unico!
Poi esistevano dei piccoli negozi di alimentari, che producevano loro stessi il pane e i loro insaccati, anche qui ricette tramandate di padre in figlio, ricette uniche ed in questo modo si potevano assaporare sapori tipici e particolari!
Potrei andare avanti ma fermiamoci a due esempi e confrontiamoli con oggi.
Oggi, abbiamo certamente sistemi più comodi e meno costosi, esiste l'IKEA, i mobili costano un decimo e ci avanzano così tanti soldi da poter spendere per divertimenti vari. Sembra tutto così bello, ma i mobili sono prodotti in serie, in catena di montaggio, spesso prodotti dall'altra parte del globo e così milioni di italiani si ritrovano tutti la stessa identica libreria in casa: la Billy! Tutti uguali, tutti con gli stessi mobili, non è comunismo questo?
E parliamo dei falegnami artigiani: questi sono praticamente spariti e al loro posto chi troviamo? Dei ragazzi, che tutte le mattine si alzano e fanno i loro turni da otto ore (compreso sabato e domenica), tutti con la tutina gialla, tutti a rispondere alle sciocche domande che ogni giorno le persone gli fanno! E l'arte tramandata di padre in figlio dove è finita? Tutti uguali, tutti pronti a svolgere il loro superficiale lavoro dopo aver fatto un corso di poche ore dove gli insegnano cosa rispondere (ovviamente sempre con un bel sorriso forzato sul volto). E questo non è comunismo?
E i negozi di alimentari? Anche loro sono praticamente spariti! Oggi esistono i super-stores, i centri commerciali, tutti uguali! Tutti con gli stessi identici prodotti, realizzati industrialmente, in serie! Altro che ricette tramandate, anche qui gli artigiani sono spariti e li trovi tutti con lo stesso camice addosso, tutti con la stessa competenza (appiattita e annullata), tutti a svolgere le loro otto ore per un misero stipendio di operaio! E questo non è comunismo?
Mi volete far credere che la società di oggi non si sta appiattendo e uniformando sempre di più? Mi volete far credere che non è vero che l'ingegno, l'estro, l'arte personale stia scomparendo ogni giorno sempre di più, perché tutto viene industrializzato e uniformato (verso il basso)? E tutti noi perdiamo di competenza, diventiamo tutti uguali, i lavori tendono a diventare sempre più standard e le persone possono essere facilmente sostituite, perché non occorre essere dei geni per schiacciare qualche pulsante o dare qualche informazione su un prodotto appoggiato allo scaffale!
Infine, come dicono i cugini di oltre Manica "the last but no the least", quale è un altro caposaldo tipico del comunismo? L'ateismo! E in un sistema basato sul "capitale", dove ciò che conta di più è il denaro, il guadagno, è ovvia conseguenza che un Dio che proclama il "donare gratuitamente" è totalmente incompatibile con tale sistema! E così Dio, se non viene completamente rinnegato, viene comunque messo in un angolino con una bella auto-giustificazione: "certo sono belle Parole...ma poi la vita reale, il mondo reale è un'altra cosa"
Certo il mondo reale è proprio un'altra cosa e siamo stati noi a renderlo un'altra cosa! Poveri noi!

"Dobbiamo ridurre il numero dei parlamentari" dice Debora Serracchiani

Cominci col dimetterti tu, allora, le rispondo io!
"Dobbiamo ridurre il numero dei parlamentari e ridare agli italiani la possibilità di sceglierli." scrive stamattina su Facebook e su Twitter la onorevole Debora Serracchiani  ora deputata del PD passata alla storia, ed alla gloria parlamentare, per aver preso a schiaffi in parole Franceschini and co durante l'Assemblea Nazionale dei Circoli del Partito Democratico (21 marzo 2009).
Il video ha fatto scuola, lei pure, e, messa in lista nel Pd, se ricordo bene prese, alle scorse Europee, 120 mila volando a Bruxelles come prima votata!
Complimenti!
Ora scrive su Facebook la sintesi di un suo ragionamento forte e vero: ""Dobbiamo ridurre il numero dei parlamentari e ridare agli italiani la possibilità di sceglierli."
Le rispondo, assieme ad altri: quindi dai il buon esempio per prima tu? Ti dimetti?
Aspetto risposta
Jolly

La salvezza viene dall'alto: 10 mila bibbie arrivano in mongolfiera


Le Bibbie varcano la cortina di bambù e raggiungono i fedeli nordcoreani con la mongolfiera. Oltre 10mila copie della Sacra Scrittura sono state consegnate ai cristiani che vivono in Nord Corea - uno dei paesi dove la libertà religiosa è del tutto negata - grazie alla singolare iniziativa dell'organizzazione ecumenica "International Christian Concern" (ICC), con sede negli Stati Uniti, che compie una vasta opera di sensibilizzazione, monitoraggio e aiuto alle comunità cristiane perseguitate nel mondo. In un recente rapporto sulle attività del 2011, inviato da ICC all'Agenzia Fides, illustrando le iniziative di sostegno alle comunità dei fedeli che soffrono in numerosi paesi, ICC riferisce di aver architettato l'uso dei palloni gonfiabili per superare uno dei confini più militarizzati al mondo e far giungere le Bibbie alle comunità clandestine in Nord Corea. "E' uno dei paesi più chiusi, dove le persecuzioni sono terrificanti. La Chiesa lotta per! condividere il Vangelo; atti di culto o il possesso di una Bibbia possono essere puniti con la reclusione nei campi di concentramento", spiega il rapporto. Le Bibbie sono state confezionate in pacchi da mille copie l'uno e legate a palloni gonfiabili, fatti esplodere, poi, a diversi intervalli di tempo. Altre Bibbie, confiscate dall'esercito - informa ICC - vanno a finire sul mercato nero, all'interno del paese, gestito dagli stessi militari: dato lo scarso numero di copie in circolazione, infatti, le Bibbie hanno un consistente valore anche economico. Anche questo canale, "è una forma di diffusione della Parola di Dio" nota ICC. Secondo stime correnti, in Nordcorea vi sono circa 400mila fedeli cristiani. L'ICC, inoltre, ha diffuso oltre 100mila Bibbie in Cina. (PA) (Agenzia Fides 2/12/2011)

La Panda è meglio di una escort: la caduta di stile di Mamma Fiat

"Quella che vedete non è una escort, è una Panda! E al contrario di una escort ha un prezzo fisso per tutti ed anche con fattura"
Inizia così, a basta l'inizio, la nuova pubblicità della Fiat Panda Mylife.
Una signorina avvenente entra in scena da sinistra e la voce dice "quella che vedete non è una escort". L'immagine prosegue e spunta una Panda Rossa e, mentre la signorina vestita passa davanti all'automobile, ecco anche l'altra frase: "E al contrario di una escort ha un prezzo fisso per tutti ed anche con fattura". Guardare il video per credere. Tra un episodio di Don Matteo e l'altro ci invade la casa questa "stupidissima" pubblicità e guardo mia moglie e le dico: abbiamo sentito bene? Non so se ridere o piangere.
Ci ho messo un po' a ritrovare il video oggi su internet perché nei siti ufficiali Fiat ancora non si trova eppure questa campagna pubblicitaria, leggo, è in onda dal 27 novembre.
Che è, cari geni della comunicazioni molto pagati (e fatturati) da Fiat, vi vergognate?
Dicevo che questa pubblicità non mi fa ridere perché trovo veramente fuori luogo l'accostamento che tende, attenzione a quello che dico, ad "istituzionalizzare due servizi" mettendo sullo stesso piano "due istituzioni": uno legale di Mamma Fiat che è quello dell'automobile, l'altro...ci siam capiti.
Ma questa pubblicità non mi fa neanche piangere perché chiamare creativi (società ideatrice è la Leo Burnett) chi non sa far altro che parlare di sesso per vendere un altro prodotto è a dir poco "creativo", fantasioso e provo pena per questa sterilità d'idee.
L'idea di "andare a puttane" con la Panda è orripilante ma forse quella escort dal prezzo non fisso non ci salirebbe neanche su una macchina del genere: perché regolarizzare tutto questo in uno spot pubblicitario di Mamma Fiat su Mamma Rai in mezzo a due episodi di Don Matteo?
Come divincolarsi da queste catene del pruriginoso a tutti i costi?
Che direbbe don Matteo a tal proposito proprio ieri sera quando nel primo episodio ha aiutato una ragazzina a scoprire la bellezza dentro di sé e non solo quella dell'apparire e dell'apparenza.
Penso che questa della Fiat sia una pessima caduta di stile, un conformarsi al ribasso nel pensiero dominante del "sta andando tutto a puttane" andiamoci anche noi in Panda.
Giorgio Gibertini Jolly





Un sorriso accende la vita...ed ora anche il cellulare!

Cresce il mercato degli smartphone, lo sappiamo tutti, ed i due leader per ora sono Apple e Samsung mentre sono spariti dal campo di gioco, od hanno un ruolo secondario, alcune marche note come Nokia e Motorola mentre di altre non si vede neanche più la presenza sugli spalti: vi ricordate i cellulari Ericcson? Chi ne ha più uno? Ormai quasi tutti hanno o un Iphone od un Galaxy.
Se di Apple sappiamo tutto pochi sanno che in tre mesi, Samsung ha venduto 27,8 milioni di smartphone, diventando il primo produttore del mondo. Ma il mercato continua a crescere e si calcola che entro fine anno saranno venduti circa 120 milioni di telefonini evoluti, di cui oltre la metà con Android.
La versione più recente del sistema operativo di Google è disponibile al momento solo sul Samsung Galaxy Nexus, presentato in anteprima a Hong Kong qualche settimana fa e lanciato ieri ufficialmente in Italia con una grande festa a Milano
Android 4.0, altrimenti noto come Icecream Sandwich, è un grande passo avanti rispetto alle versioni precedenti: l'interfaccia utente è del tutto ridisegnata con nuove funzionalità come il multi-tasking, le notifiche, la connessione hotspot WiFi, il sistema NFC e una navigazione web completa.
Ma i cambiamenti arrivano fin dal primo approccio col telefonino: niente più codici o parole segrete: per sbloccare il Galaxy Nexus basta un sorriso, e l'apparecchio riconosce il proprietario grazie alla fotocamera frontale.
Quindi visto che accendere il telefonino è, quasi unanimemente, la terza cosa che si fa al mattino dopo aver spento la sveglia ed aperto gli occhi, ecco che dovremmo allenarci ad essere sempre sorridenti, pure dopo una notte insonne coi figli in braccia, od una notte di litigio con la fidanzata o peggio a seguito di un grave lutto.
Sorridere per accendere la propria giornata, la propria vita.
Sorridere per accendere il cellulare anche dopo averlo spento prima di un colloquio di lavoro poi andato male. Un sorriso un po' forzato, un altro modo di vivere.
Saremo capaci di tutti questi sorrisi?
Beh, magari non accenderanno tutti i cellulari ma cambieranno il nostro modo di approcciarci alla giornata.
Primo sorridere: tutto il resto vien da sè.
Giorgio Gibertini Jolly