Noi i grillini non li votiamo. Non
l’ha detto proprio in questo modo, ma quasi ci mancava. Filippo Berselli,
coordinatore del Pdl in Emilia Romagna, parla chiaro e in una dichiarazione
rilasciata alla stampa afferma:”Non dobbiamo votare i candidati del Partito
Democratico o del Movimento 5 Stelle, ma piuttosto lasciare una scheda bianca,
perché anche questo è libertà di voto”.
Il riferimento è ovviamente al voto di Parma. Qualche giorno fa dal quartier generale di Bernazzoli, candidato sindaco del Partito Democratico, giuravano che il Pdl avrebbe votato per Federico Pizzarotti, il candidato grillino che nella città del Parmigiano Reggiano è riuscito nell’intento di andare al ballottaggio, superando ogni previsione della vigilia.
Il riferimento è ovviamente al voto di Parma. Qualche giorno fa dal quartier generale di Bernazzoli, candidato sindaco del Partito Democratico, giuravano che il Pdl avrebbe votato per Federico Pizzarotti, il candidato grillino che nella città del Parmigiano Reggiano è riuscito nell’intento di andare al ballottaggio, superando ogni previsione della vigilia.
Indiscrezioni che avevano mobilitato anche Beppe Grillo. Il comico,
commentando, aveva detto:”Il Pdl ci appoggia? Non so nemmeno chi siano”. La
nota di Berselli, dunque, allontana le voci diffamatorie sulle intenzioni del
partito guidato da Angelino Alfano. “In riferimento ai ballottaggi di Parma,
Comacchio e Budrio – ha continuato Berselli – invito gli elettori del Popolo
della Libertà a non votare né il candidato del Partito Democratico né il
candidato del Movimento 5 Stelle perché l’uno e l’altro sono portatori di valori e di
programmi incompatibili con quelli del Pdl. Andando comunque ai seggi – ha aggiunto
– potranno esprimere il loro voto con una scheda bianca. Anche questa scelta –
ha concluso- è libertà di voto”. Una precisazione dovuta, e forse anche
tardiva, che rischiava di lasciar trasparire un’immagine opportunistica del
Pdl. Sarebbe stato grottesco, infatti, vedere il diavolo e l’acqua santa
insieme. I grillini stanno bene dove sono: sul pianeta dell’antipolitica si
vive di utopia e non di pragmatismo.
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