14/02/12

Quell' "iprocrita" e "deficiente" di Celentano: una contraddizione in termini

Non guardo Sanremo perchè preferisco lo spettacolo di Messi e perchè non mi piace il Festival soprattutto dopo l'annuncio della presenza di Celentano e della sua ridicola beneficenza.
Ma un sms di informazione mi coglie proprio appena finita la prestazione del Barcellona: "Celentano attacca la Chiesa!"
Ecco il testo di quello che ha detto Celentano:
""Se c'e' una cosa che non sopporto dei preti e anche dei frati e che non parlano mai della cosa piu importante e cioe' del motivio per cui siamo nati, del cammino verso il traguardo, insomma non parlano mai del paradiso. Non siamo nati per morire. Devono dirlo. Senno' la gente pensa che la vita sia quella che stiamo vivendo adesso: la guerra, lo spread. Ma che cazzo di vita e' questa? 'non hanno idea di quanto puo' essere confortante per i malati leggere di cio' che Dio ci ha promesso. Famiglia cristiana e Avvenire non la pensano cosi', per loro discorso di Dio occupa poco spazio, lo spazio delle loro testate ipocrite come le critiche che fanno a uno come Don Gallo che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli ultimi. E di ultimi ce ne sono tanti, come gli operai che dall'8 dicembre stazionano giorno e notte al freddo e al gelo alla stazione centrale di Milano per protestare contro la cancellazione dei vagoni letto".

Rimango allibito: come cattolico e come abbonato e lettore di Avvenire.
Prendo il coraggio a due mani e proseguo nel sentire la "predica" di Celentano che, quasi con la bava alla bocca, utilizza ancora il mezzo televisivo che manteniamo tutti noi col Canone per levarsi un altro sassolino dando testualmente del "deficiente" ad Aldo Grasso per aver criticato la sua presenza a Sanremo definendola come uno spot solo per il suo nuovo disco.

Allora Celentano mi sembri tu abbastanza ipocrita perchè utilizzi un mezzo pubblico per i tuoi affari privati e per risolvere le questioni personali manco fossi ad una rissa fuori dal bar; mi sembri ipocrita perchè fai sermoni sull'aldilà, sul volersi bene e decidi tu chi è deficiente o no, chi merita di essere letto oppure no, e chi parla di ultimi e chi invece sfrutta la religione; mi sembri ipocrita perché sei una vera e propria contraddizione in termini!

Vergogna a chi gli permette di andare in onda con 40 minuti di utilizzo della televisione nazionale e con carta bianca.

Vergogna...ed ipocriti!
(il mio titolo si riferisce alle parole dette da Celentano)



Dopo la neve, splende il sole anche in inverno.Count-down verso il 21 marzo

Stamattina mi sono svegliata felice. Non sono stata risvegliata,come succede sempre,ma alle 5.05 ho aperto gli occhi spontaneamente,ho oziato per un pò nel letto,che mi piace molto e mi sono levata.Riposata.Sto cercando di andare a letto ancora prima, la sera. C'era il sole sulla strada, il pallido sole caldo del primo mattino.Caldo non tanto a livello di temperatura esterna, ma per il cuore. Mi sono guardata nello specchietto retrovisore ed è stato come quando avevo 15 anni, la sensazione che tutta l'energia del mondo possa confluire in te. La radio ha dato "Scar Tissue" dei Red Hot Chili Peppers, io non avevo ancora 17 anni quando la band californiana pubblicò l'omonimo Californication che conteneva la suddetta canzone. In quel periodo Anthony Kiedis, la voce, aveva i capelli color platino e John Frusciante era rientrato, dopo un periodo di assenza. Mi piaceva tanto Frusciante. Anche Kiedis.S olo che adesso la protagonista non sono più io,ma mia figlia. Io ormai conosco tutte queste emozioni, lei tra qualche anno inizierà a viverle. Da"Scar Tissue"sono trascorsi 13 anni, tra 13 anni mia figlia ne avrà 15.....E saprà quanto può essere bella la vita.Almeno spero.

Roma bocciata per le Olimpiadi 2020 punti alle Olimpiadi invernali 2022

L'Italia è una pese strano, difficile da raccontare a noi italiani, chissà come è vista all'estero. Metà Italia sta esultando perchè il Governo Monti non ha dato l'appoggio a Roma come candidata ufficiale per le Olimpiadi 2020, ed è quella metà di italiani che urla sempre " Roma Ladrona", meglio così, vi saranno meno sprechi, con la figura recente per la neve che cosa vuoi che sappiano organizzare e poi ci sono ancora lavori in corso per i Mondiali di nuoto di pochi anni fa, e poi con un Sindaco così piagnone al limite ci starebbero bene ancora i Mondiali di Nuoto.

Otto anni fa morì Marco Pantani. Ricordo di un tifoso.

In vita mia ho visto Marco Pantani due volte: quando correva con la Carrera che fu di Claudio Chiappucci e, qualche anno dopo, mentre pedalava in mezzo al gruppo con la maglia rosa. Se invece dovessi conteggiare le volte che l’ho ammirato, tifato e incitato da casa – come se il tubo catodico mi consentisse di essergli sul serio accanto - mi troverei dinnanzi ad un calcolo impossibile. Perché è stato il mio più grande amore sportivo. E non solo il mio, a giudicare dall’immenso seguito che aveva anche a fine carriera, quando sembrava un airone con le ali stanche, quando tutto ciò che rimaneva dei suoi mitici scatti erano guizzi evanescenti.
Oggi sono otto anni dalla sua morte. Anni che, almeno per me, sono volati se penso che ricordo benissimo il momento in cui ricevetti la notizia: «E’ morto Marco Pantani». Un sms di mio padre – anche lui tifosissimo di Marco - che mi raggiunse come un fulmine a ciel sereno mentre giocavo a biliardo con alcuni amici in una Vicenza che mi parve di colpo gelidissima; anzi, gelida come non lo sarebbe più stata. Naturalmente conservo come reliquie le copie della Gazzetta dello Sport che riguardano il Pirata, compresa quella del 15 febbraio 2004, con quel titolone a tutta pagina - «Se n’è andato» - e l’immagine di Marco Pantani di spalle, rivolto verso chissà quale traguardo. Magari uno di quelli che contano, in quota. Di quelli che lui raggiungeva puntualmente prima degli altri.
Meno male che ci sono ancora, disponibili anche su internet, i filmati delle sue imprese. Meno male che praticamente tutti i suoi ex compagni di squadra sono ancora lì, pronti a testimoniare quanto fosse grande quel corridore. Meno male, insomma, che la sua memoria – pur colpita prima dalle ombre del doping e poi da quelle della tossicodipendenza – giace protetta, a disposizione di tutti i tifosi che l’hanno amato e di coloro che avrebbero voluto farlo. Perché sarebbe impossibile, altrimenti, raccontare – senza essere presi per pazzi - la velocità con la quale il Pirata scalava le montagne. Tutte le montagne, dall’Alpe d'Huez al Mortirolo.
Giuliano Guzzo

Bologna paga affitto e bollette a"Il Cassero", associazione gay. Ed è polemica

Dell'associazione omosessuale "Il Cassero" di Bologna ne avevo sentito parlare quando il mio amico V.mi raccontò del suo coinquilino universitario che, recatocisi "per caso", si era ritrovato a concludere la serata con una bellissima ragazza che,dopo avergli praticato sesso orale (mi imbarazza scriverlo, credetemi) si rivelò un maschietto.Chissà perché un etero va in un contesto gay e crede di aver avuto la fortuna di incontrare la sola altra persona etero presente, di sesso opposto al suo, sensuale nell'aspetto e disponibile ai piaceri della carne invece di rendersi conto di avere davanti una trans.....Oggi ne risento parlare.Un consigliere comunale del Pdl contesta, seppur con termini coloriti, che il Comune abbia fino ad oggi pagato l'affitto e le bollette del circolo, nonostante"Il Cassero"fatturi 160.000 euro l'anno.L'amministrazione ha deciso d'ora in poi di pagare solo il primo. Alla base di tali agevolazioni ci sarebbe la motivazione che al Comune campagne di prevenzione sulla salute e sull'omofobia costano meno di quanto dovrebbe pagarle l'associazione stessa. A questo punto posso chiedere alla mia amministrazione comunale di comprarmi i pannolini per la bambina,dato che all'asilo dicono che la farmacia riserva loro un prezzo agevolato, mentre a me vengono a costare molto di più? E mi chiedo se il Comune di Bologna riservi lo stesso trattamento a tutte le associazioni ed i circoli della città, altrimenti, scusate, con tutta la fame che c'è in giro,questa mi sembra una discriminazione al contrario!

Testimonianza di ritorno da Cuba, la nostra Cuba


Ciao Direttore, ciao a tutti. è passata solo una settimana dal ritorno ed ancora batte forte il nostro cuore per Cuba, quella Cuba piena di contraddizioni che in poche settimane abbiamo imparato ad amare. La Cuba di Gisela, Neusa e Maria de Los Angeles, che ogni giorno imbandiscono a festa la tavola, perché “un ospite si aspetta sempre”, e che con la loro simpatia e generosità ci hanno fatto dire, dopo pochi giorni,”siamo a casa”.
La Cuba di Cristian, che seduto sulla sua carrozzina ci ha regalato sorrisi così sinceri che al solo riceverli ti senti sciogliere qualcosa dentro e sai che non potrai più dimenticarli. Non possediamo nemmeno un decimo della sua forza d’animo, nemmeno metà della sua voglia di vivere, vedere quanto entusiasmo mette nella vita è stato come una terapia per noi…noi, che invece pensavamo di essere lì per “curare” lui…
La Cuba di sua madre Olga, che con il suo ultimo caloroso abbraccio pieno di lacrime ci ha ringraziato con un’autenticità unica, come non avevamo mai visto prima, rendendo doloroso l’addio ma facendo riecheggiare nei nostri cuori un solo pensiero: “torneremo”.
La Cuba di Padre Israel, che ci ha permesso di far parte, anche solo per un giorno, del gruppo giovanile della parrocchia di Los Pinos, rendendoci tutti amici in poche ore, al di là delle differenze di lingua, di nazionalità, di età e di credo religiosi.
La Cuba di Jorge e Yurquenia, che ogni giorno regalano ai vecchietti di Habana Vieja un pasto caldo e un luogo di ritrovo in cui sfuggire dalla solitudine di casa. Quante volte hanno visto insieme le stesse telenovelas commentando ogni singolo avvenimento? Almeno dieci…
La Cuba di Remedios e Mariahema, che accompagnano ogni ora del giorno cantando, al cui collo saltano in braccio tutti i bambini di Parraga, riconoscenti di tutto ciò che esse fanno per le loro famiglie.
La Cuba di Marco e Yoandra, che accolgono con un abbraccio tutti quelli che sentono il bisogno di collaborare per aiutare i più bisognosi, rappresentando un punto di riferimento per tutte le comunità di Semi di Pace.
La Cuba generosa, calda e solare di Yeikel, Lissandra, Giovanni, Richard, Thais…la Cuba di tutti gli amici che abbiamo incontrato e che avremmo voluto portare a casa con noi.
La Cuba delle donne forti, che da sole crescono i loro bambini e non hanno tempo per versare lacrime ma solo per sorridere una volta in più ai loro figli, per dargli il coraggio di credere in un futuro diverso.
La Cuba dei bambini, tanti, che ad ogni angolo di strada giocano a pallone, che possiedono solo la loro fantasia per ovviare alla mancanza di un giocattolo, che ti stringono forte quando resti a giocare con loro.
Cuba, la Nostra Cuba, quella che ci ha fatto sentire speciali, quella che ci ha fatto ritrovare il piacere della semplicità dei piccoli gesti di amore tra le persone, quella in cui abbiamo lasciato un pezzo del nostro cuore, quella in cui c’è parte della nostra “famiglia”.
Grazie per l'opportunità che ci avete dato, ve ne saremo per sempre grati. un abbraccio,
Elisa e Roberto
Da Semi Di Pace

Urbino, la neve, il Pascoli e la Chiesa dei Cappuccini

Il peso della neve ha aperto uno squarcio sulla volta della chiesa dei Cappuccini e il tetto è quasi completamente crollato mentre era in corso un'ispezione: i due esperti, Alessandro Cioppi, responsabile dell'area tecnica dell'Arcidiocesi di Urbino, e un tecnico dell'università di Urbino hanno fatto appena in tempo a spostarsi per non essere investiti dai calcinacci.

L'Immacolata Concezione vuole diventare mia "amica": che faccio, accetto?

Oggi mi sono svegliato con una buona notizia: l'Immacolata Concezione, ovvero la Madonna, quella vera, vuole diventare mia amica! Certo, io pensavo che già lo fossimo, che non c'era bisogno di ribadircelo, che fosse implicito nelle Tre Ave Maria del Mattino ed in quell'orionino "Ave Maria e Avanti": invece no, a quanto pare anche l'Immacolata Concezione ha bisogno di una conferma. Che faccio accetto o no?
Eh sì, perché la richiesta mi proviene direttamente su Facebook e, visti i guai trascorsi qualche mese fa per il furto di identità, io ora ho chiuso tutte le amicizie, posso solo prendere in considerazione quelle che mi arrivano da amici di amici di amici. Di chi è già amica l'Immacolata Concezione nel giro dei miei contatti sul Social Network? Posso accettare senza rischio questa amicizia? E' solo un valore aggiunto all'amicizia vera, eh Madonnina mia? A quando Gesù su Google Plus?
Buongiorgio

Oggi è S. Valentino. Nomi del giorno Dolores e Donato. Frase di Moliere.


14 febbraio 2012 segno zodiacale: Acquario.
Il sole sorge alle 7.11 e cala alle 17.36.
S. VALENTINO La più antica notizia è in un documento ufficiale della Chiesa dei secoli V -VI dove compare il suo anniversario di morte.
Altri testi ci narrano che S. Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece , venne invitato a Roma da Cratone, oratore greco e latino, perchè gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni.
Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia .
Imprigionato sotto l' Imperatore Aureliano fu decapitato a Roma.
Era il 14 febbraio 273.S. Valentino è il patrono degli innamorati.

NAME OF THE DAY: Female DOLORES di origine iberica, corrisponde all' italiano Addolorata. Si festeggia il 15 settembre. La sua pietra è il topazio.
Male DONATO deriva dal participio perfetto di donare " donato, regalato" . Molto diffuso in ambienti cristiani acquistò il significato di " regalato da Dio". Si festeggia il 7 agosto. La sua pietra è il berillo.

" Quando ci si vuol regolare su una persona, bisogna somigliarle in quel che ha di buono".
Moliere