07/11/11

Governo tecnico? Attentato alla Costituzione!

Un governo tecnico, magari presieduto da Mario Monti? Sarebbe un evidente attentato alla Costituzione. Come ha ricordato il segretario del Pdl Angelino Alfano, “La Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo quindi un governo che vede all’opposizione chi ha vinto le elezioni viola la Carta costituzionale”. Chi avrebbe scelto in libere elezioni un presidente del Consiglio “tecnico”? E, in base a quale principio istituzionale, le forze di minoranza sconfitte nelle urne potrebbero accomodarsi nella maggioranza o addirittura nell’esecutivo?
Non solo. Un governo tecnico non risolverebbe nessuno dei problemi dell’Italia: che sono politici, non tecnici. Per esempio: da anni ci trasciniamo dietro la questione del mercato del lavoro. Troppo protettivo e garantista con chi ha già il posto fisso e con i dipendenti pubblici, troppo precario con i giovani e le donne.
Pensate che un Mario Monti potrebbe mettere mano seriamente ai problemi del lavoro? Con quali voti, visto che le leggi vanno poi approvate: con quelli del Pd, cioè della Cgil? Con quelli dell’Udc, che da sempre sposa la battaglie della Cisl a difesa del pubblico impiego?
Andiamo avanti. Le pensioni di anzianità sono un’altra anomalia che l’Europa ci chiede di eliminare. In questa forma le ha soltanto l’Italia; all’estero – per esempio in Germania – si può sì andare a riposo prima del raggiungimento del tetto anagrafico, ma con un assegno drasticamente ridotto in base ai contributi versati.
Il “mago Monti” che farebbe? Riuscirebbe a mettere d’accordo la Lega e, di nuovo, il Pd, la Cgil, l’estrema sinistra? La sinistra, cioè, che va in piazza ormai soltanto con la mobilitazione dei pensionati organizzati?
Proseguiamo: i costi della politica e le province. Un governo tecnico, non eletto dal popolo, che mandato avrebbe rispetto ai parlamentari eletti ed ai prefetti che presidiano le province? Quale forza d’intervento, di nuovo sul Pd e sulla Lega, che delle province sono i grandi sponsor?
Abbiamo citato tre riforme vere, strutturali, che possono essere fatte solo dalla politica e che richiedono un consenso molto ampio. La sinistra darebbe mano libera a Mario Monti? Non scherziamo.
E dunque? Quello tecnico sarebbe solo il governo della patrimoniale: della “botta secca”, del lavoro sporco per poi consentire alle opposizioni ed a quanti hanno sempre ostacolato il cambiamento vero di presentarsi con le mani immacolate alle prossime elezioni. Collocando il professor Monti nella “riserva della Repubblica”, rivendicando il merito di aver salvato l’Italia, l’Europa e restaurato la credibilità internazionale. E tornando a dedicarsi allegramente alla spesa pubblica nella quale dilapidare ciò che hanno prelevato dalle tasche dei cittadini e delle imprese.
Di Paolo

Ma il mondo è così pieno di deficienti?


Stamattina la Borsa di Milano ha aperto subito in netto calo, perdendo oltre il 2,50%.
Nessuna sorpresa visti i dati macro-economici Italiani e le paure per la situazione delle casse del nostro Stato con i Btp che crescono esponenzialmente (Btp a 1 anno 5%, Btp a 10 anni 6,58%)

Poi hanno cominciato a girare voci sul fatto che Berlusconi potesse annunciare le proprie dimissioni in mattinata. E subito la borsa ha iniziato a crescere esponenzialmente. In questo momento ore 12.15 siamo a + 2,40%
Io spero che esistano altri motivi seri per questo rimbalzo astronomico (di oltre 5 punti percentuale). Perchè se è solo per queste voci, significa proprio che il Mondo è proprio totalmente da buttare! Infatti io vorrei proprio sapere cosa diavolo cambierà quando Berlusconi sarà finalmente fatto fuori! Non è mai cambiato nulla in Italia, perchè dovrebbe cambiare questa volta? Io credo che qualunque governo avremo non potrà fare altro (obbligato da Comunità Europea e FMI) che raschiare ulteriormente, tante belle nuove tasse, ovviamente, come sempre, per pensare a risolvere i problemi a breve termine e ritrovarci dopo qualche mese/anno in situazione ancora peggiore di prima! Ci sarà magari anche qualcuno che a quel punto avrà pure il coraggio di rimpiangere Berlusconi, magari proprio qualcuno di quelli che ora gli stanno sputando addosso, non mi stupirò della cosa!
Che tristezza di Italia, che tristezza di Mondo!
Io non so se le dimissioni di Berlusconi saranno oggi, domani o tra un mese, ma so di per certo che le cose andranno ulteriormente peggiorando, dopo un eventuale primo momento di euforia. E non per la presenza o assenza di quell'uomo, potesse infatti essere un semplice problema di un singolo uomo marcio; invece qui è tutto il sistema che ha le fondamenta completamente marce e sgretolate!

Oggi sto dalla parte di Marta Vincenzi sindaco di Genova

Oggi sto dalla parte del Sindaco di Genova, la professoressa Marta Vincenzi, prima persona al mondo che in questo momento non invidio per il suo ruolo difficile di parafulmine di anni di arretratezza infrastrutturale Ligure ed Italiana.
Oggi sto con "SuperMarta" perchè è troppo facile attaccarla tre giorni dopo, col senno di poi, con otto morti da accompagnare al cimitero.
Come ben sapete io l'ho attaccata in tempi non sospetti proprio da qui con un articolo di Venerdì scorso mentre era in pieno corso il diluvio.
Oggi sto con lei perchè lo scaricabarile all'italiana non mi piace.
Ribadisco, e così rispondo anche ad un gentile lettore, che secondo me il Sindaco ha sbagliato a non chiudere le scuole completamente.
Ribadisco che da genitore sentirmi dire: non andate a prendere i vostri figli, sono sicuri a scuola, mi avrebbe creato più ansia e mi sarei messo a cercarli anche a nuoto e, come ho scritto, assumendomi le mie responsabilità.
La difendo perchè quelle persone che sono andate a prendere i figli a scuola, nonostante l'invito del Sindaco a rimanere a casa, sono andate da sole incontro alla morte e potevano evitarsi questa tragica fine.
Se no chi va in mare quando c'è bandiera rossa o si mette a sciare dove è vietato ed incontra la morte, di chi è la colpa?
Il Sindaco ha detto: "Tante persone si sono messe in pericolo da sole".
Ha torto a dire così od è sincera e coraggiosa in un momento drammatico.
Oggi Francesco Merlo su La Repubblica la massacra per questa frase arrivando addirittura a scrivere così: "Leggiamola insieme questa frase:  la Vincenzi vuole dire convintamente che quelle madri e le loro bambine si sono suicidate? E piange la Vincenzi mentre esprime questa enormità, mentre commette questo vilipendio di cadavere. Dice in sostanza che se lo sono andato a cercare ed è la stessa tesi di chi pensa che le belle donne attirano gli stupratori....." e via farneticando.
Mi spiace caro Merlo: qui l'unico vilipendio lo stai commettendo tu verso i cadaveri ed il buon senso.
Il Sindaco non ha detto si sono suicidate. Il Sindaco non ha detto: sono belle e quindi diventino brutte se no le stuprano.
Perché stravolgere ancor di più così la realtà in un momenti in cui ci sarebbe solo da rimboccarsi le maniche e lavorare per pulire dal fango le nostre città e dai sorrisi idioti di calciatori i nostri stadi?
In un momento di panico comprensibile lo ribadisco: il Sindaco ha sbagliato ma che poteva dire se non avvisare i suoi concittadini di starsene a casa che era più sicuro di qualsiasi altra azione?
E' colpa sua se poi la gente non ascolta gli inviti alla sicurezza e si espone a rischi?
Troppo facile attaccare ora Marta Vincenzi che fa bene a non dimettersi ma a finire il suo lavoro di pulizia della città: poi decida in coscienza cosa fare, con quella coscienza che, come lei stessa ha detto, per tutta la vita ora avrà il peso di quelle morti.
Giorgio Gibertini

Se comincia a segnare anche Robinho...

Di calcio serio ed obiettivo su Frews se ne occupa l'ottimo Paolo, io parlo di calcio da casa Milan, come se fossi un interno insomma. Vero è che a casa mia sono ammesse solo tre squadre: Milan, Roma (luogo in cui viviamo), Ascoli innocua squadra della città di provenienza della mamma.
Se comincia a segnare anche Robinho, l'uomo che ci era mancato in questi anni proprio per "cattiveria realizzativa" là davanti, siamo messi davvero bene.
E non è poco.
Ibra ha ragione a dire "mi manca Cassano!". Manca a tutti. Giocatore simile a Robinho ma più portato all'assist. Robi invece punta il portiere e spesso prende il palo.
Forse finalmente gli hanno spiegato l'obiettivo principale del "giuoco" del pallone: segnare! Buttarla dentro... per poter fare così poi quel balletto che mi piace molto.
Il Milan, complice il diluvio nel resto d'Italia, è tornato secondo prima della sosta ad un solo punto dalle due ottime prime: la Lazio e la sempre ottima Udinese del cecchino invidiabile Totò Di Natale.
Però, lo ridico, avremo fuori ancora Pato, Mexes, Cassano e via dicendo ma se comincia a segnare anche Robinho e con un Ibracadabra così....."scansateve" pure......
Il diavoletto buono

Strasburgo: scacco matto all'eterologa










La Grande Camera della Corte di Strasburgo ha confermato, il favore dei giudici europei per i diritti dell'uomo, facendo pendere per la seconda volta l'ago della bilancia a favore dei più piccoli e indifesi: quelli che non hanno voce. Questo vulnus però non ha impedito alla Corte europea, di rendere un alta testimonianza di civiltà laica ai concepiti, portandoli ad essere i veri protagonisti del nuovo millennio. Almeno nel nostro caro, vecchio continente.
Il caso S. H. e Altri c. Austria, porta alla ribalta delle cronache la storia di due  coppie di Bregen che hanno portato alla sbarra il governo austriaco, ritenuto colpevole di avere violato l'art.8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo nel quale è specificamente tutelato "il diritto al rispetto della vita privata e familiare". La questione di per sè molto problematica, ha origine nel divieto della fecondazione eterologa che per procreare una nuova vita, deve necessariamente utilizzare gameti estranei alla coppia. Stando al  parere della Corte, si tratta di una pratica che autorizzerebbe una inevitabile dissociazione all'interno della paternità e della maternità; con ciò ponendo delle fittizzie distinzioni verbali - biologico-sociale-legale che smantellerebbero lo stesso istituto  della filiazione, così come lo ritroviamo negli ordinamenti comuni di diritto positivo.
Ora, con questa decisione, la Corte non entra nel merito della vicenda personale delle coppie interessate ma pone l'alt alla genitorialità non biologica, cercando di bilanciare i differenti interessi in gioco, di ordine culturale, etico, storico, giuridico e sociale con i fondamentali principi di ordine pubblico. Esattamente perchè  - affermano i giudici -  la legge austriaca "riflette lo stato corrente (dell'epoca) della medicina e del consenso sociale..". Certo a prima vista, impedire per legge la genitorialità a chi non è in grado di raggiungerla naturalmente, sembrerebbe un gesto di illecita interferenza da parte delle istituzioni. Infatti per la stessa ragione, sempre l'Austria nel 2010, era stata condannata con sentenza da una delle due camere della stessa Corte per avere violato indirettamente, il diritto "naturale" alla fecondazione in vitro. Con la motivazione che l'art.8 della CEDU includesse, nell'ambito del diritto al rispetto della vita privata e familiare, anche il ricorso alla procreazione medicalmente assistita  per chi volesse diventare genitore; se leggiamo l'articolo, esso recita"...non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell'esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell'ordine....alla protezione della salute e della morale, o alla protezione dei diritti o delle libertà altrui".
Tuttavia in seguito ad una più attenta riflessione, il medesimo collegio ad un anno di distanza è tornato indietro sui suoi passi, rimanendo sulla stessa linea dell'Italia dove sappiamo vige dal 2004 la L.40, votata trasversalmente a maggioranza per garantire a tutti i soggetti "compreso il concepito" i medesimi diritti di tutela alla vita, all'integrità fisica e quindi alla dignità.
Ci chiediamo: può il desiderio di una coppia spingersi al di là del bene e del male dei propri figli anche futuri? Mettendo a repentaglio la certezza dell'identità genitoriale? Dove va a finire il diritto delle generazioni future alla propria identità biologica? Devono nascere persone che avranno un valore minore rispetto alle altre? E se così fosse, in nome di che cosa? A parere di chi scrive, occorrerebbe anzitutto fare appello al principio di precauzione che ci obbliga a non sottovalutare i primari interessi delle generazioni future; come si evince ad esempio dalla Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future dove appunto si parla in termini di doveri verso chi verrà dopo di noi.  
Questa considerazione ci porta ad affermare inoltre che la manipolazione del non nato nel mero interesse dei vivi, è un atto in sè biasimevole che lo  priverebbe della nostra compassione. Forse il problema è quello di non giocare alla lotteria con chi non ci ha chiesto di venire al mondo senza una propria identità genetica. Perchè nel nome di un padre, tutti hanno il diritto di conoscere le origini del proprio dna. Per non sentirsi "figli a metà" afferma perentoriamente e con rabbia Joanna Rose, una trentenne nata a Londra grazie al seme di un donatore, la quale nel 2002 fece causa alla HFEA ovvero alla massima autorità bioetica inglese per la fecondazione assistita che regola e controlla tutti i centri per la fertilità in Inghilterra. Va detto in proposito che  quest'ultima non ha nascosto pesanti dubbi sui "fallimenti nei controlli sulla sicurezza delle nuove tecnologie" che addirittura "possono essere catastrofici e creare angosce non dette e vite danneggiate per sempre": come l'angoscia di Joanna che ha rivendicato con forza la speranza di incontrare fra molti visi anonimi, quello familiare del padre o di una sorella.


dott.ssa Silvia Bosio
Dottore di Ricerca in Bioetica
U.C.S.C. Roma