27/02/12

I No Tav sono più famosi ma il Si alla Tav è più importante

Si alla Tav per non perdere 670 milioni di euro di contributi europei già stanziati e per non rinunciare ad una infrastruttura necessaria allo sviluppo dell’Italia, di quella zona ed anche ai migliaia di posti di lavoro che questa grande opera porterà.
Chiariamoci sul primo punto: quei fondi comunitari sono assegnati all’Italia non per grazia ricevuta ma perché noi italiani, con le nostre tasse, siamo contribuenti netti dell’Unione europea. Si tratta quindi di denari nostri che ogni tanto ritornano. Così come nostra va considerata la Tav, la linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità Torino-Lione: non del governo o dello Stato, ma dell’intera collettività. E’ così difficile capirlo? Ce li rimborseranno i Centri sociali quei 670 milioni di euro?
E’ contro tutto questo che si sono battuti finora i movimenti No-Tav ed i no global. In nome di una finta democrazia “di base”, in nome di un “finto ambientalismo” essi cercano di affermare il diritto di una minoranza ad imporre i loro voleri sulla maggioranza dei cittadini e sull’interesse del Paese.
Il governo ha cercato fino in fondo il dialogo, anche con la collaborazione del comune di Torino amministrato dalla sinistra. Già Due anni sono stati impiegati per studiare soluzioni a bassissimo impatto ambientale e ad elevata efficienza: nel frattempo i francesi hanno già scavato tre tunnel….e noi continuiamo a discutere.
“La battaglia dei No Tav non è più contro l’opera ma contro la sua rappresentazione mitologica” ha detto bene oggi Mario Virano, commissario di governo e presidente dell’Osservatorio Tav, su Avvenire“ma quando si vedrà che non si distruggono i vigneti, che non si creano problemi, che il materiale di scavo rimane sul posto, che si riqualifica un’area già compromessa dall’autostrada la gente capirà”.
La nuova ferrovia toglierà camion dalla strada (è o no meno inquinamento questo?), a Susa nascerà una stazione ferroviaria internazionale dove si fermeranno tutti i treni ad alta velocità, verrà recuperata la piattaforma logistica di Orbassano difatti a protestare ci sono solo i Centri Sociali mentre i Sindaci dei Comuni interessati sono tutti d’accordo con la Tav. Si Tav perché vista dall’alto è una piccola opera che non ha ripercussioni ambientali sulla zona e che ci fa stare uniti all’oriente ed all’occidente d’Europa.
Nella battaglia sulla Tav abbiamo vinto tutti.
Di Paolo

Dopo il dramma della Costa Concordia,incendio sulla Costa Allegra


Dopo la Concordia,anche la Allegra,altra nave della Compagnia Costa,nella tragedia:questa mattina intorno alle 10.40,all'improvviso è divampato un incendio a poppa,per l'esattezza nel locale generatori elettrici;fortunatamente c'è stato il tempo e la prontezza,da parte dei 413 membri dell'equipaggio,di fornire gli oltre 600 passeggeri delle dotazioni di sicurezza richieste dal caso.Il disastro è avvenuto a largo dell'Oceano Indiano,precisamente 200 miglia a sud delle Seychelles,meta che si sarebbe dovuta raggiungere nella giornata di domani.Intanto sono state allertate le autorità competenti anche qui a Roma e si stanno svolgendo le procedure necessarie per far riprendere la funzionalità di questo colosso di quasi 200 metri di lunghezza.Che dire,non è un bel periodo per la nota compagnia di navigazione,ma almeno gli imbarcati dell'Allegra non sono stati mollati dal comandante!

Dramma delle micro-case: come fare all'amore in 8 metri quadri?


Poco fa alla radio ho ascoltato la seguente notizia:è nuova tendenza nazionale di affittare case piccolissime,perfino di 8 o 10 metri quadri,per permettere anche ai meno abbienti di avere un tetto. Anche se non è poi detto che questi micro-alloggi costino in proporzione meno di vere abitazioni.Ciò sta avvenendo in primis nelle grandi città,ma il fenomeno si sta spandendo ovunque!E si che ci meravigliavamo dei senegalesi che stanno in 20 in 70 metri!Ma se è possibile mangiare seduti sul water,mi domando come e dove si farà all'amore in questi nidi,che sono davvero dei nidi per dimensioni e poi,che poesia invitando una donna a cena,dovere farla alzare,aspettare mentre si sparecchia la tavola,si scende il letto e....secondo me nel frattempo quella ha già preso la porta!Ihihihih!

Prima serata Frews: presentazione libro Roberta Bruzzone (audio)

A Roma cominciano anche le serate pubbliche di Frews: per fare cultura, per fare informazione, per presentare qualche libro e qualche sano e buon prodotto culinario della nostra Italia.
Insieme con la Associazione Culturale Ad Maiora, I Sentieri di Enzo e Best Cafè Roma presentano
T H E B E S T B O O K: Giorgio Gibertini intervista Roberta Bruzzone, autrice del libro “Chi è l’assassino, Diario di una criminologa” MERCOLEDI  29 febbraio 2012  Ore 18 Presso Best Cafè Roma Via della Pineta Sacchetti 87 Roma. Seguirà degustazione e presentazione dei prodotti tipici campani a cura di L’isola del Gusto http://www.isoladelgusto.org/
Ascolta l'audio presentazione a cura di Giorgio Gibertini con Roberta Bruzzone


Vienna /Bruxelles: come islamizzare l'Europa. E la stampa europea tace.

La cittadina di Vösendorf, in Austria situata appena a sud di Vienna, ospiterà il prossimo 10 marzo la Caliphate Confernze 2012 promossa dal Hizb ut-Tahrir (leggi: il Partito di Liberazione). Il tema principale della manifestazione sarà spiegare il califfato come modello di stato del futuro. Gli organizzatori sono un gruppo islamico di estremisti gia' vietato in molti paesi che si oppone violentemente al capitalismo occidentale e alla democrazia e ha come intento quello di stabilire uno stato islamico globale, un califfato appunto dove vige la Sharia. Nel video promozionale della conferenza (in lingua tedesca) si afferma che il califfato islamico è l'unico sistema sociale e politico che ha le soluzioni giuste ai problemi politici, sociali ed economiche dell'umanità.

Secondo Steven Emerson, una delle principali autorità nello studio delle reti estremiste islamiche, Hizb ut-Tahrir e' impegnato in un percorso suddiviso in tre fasi. Durante la prima fase si costituisce un partito e viene coltivato un piccolo numero di sostenitori, nella seconda fase entrando in Europa e negli Stati Uniti il gruppo si adopera per reclutare un numero più ampio di persone che si uniscono a Hizb ut-Tahrir per sostenere la sua rivoluzione. Infine, dopo aver ottenuto il sostegno dei musulmani, l'organizzazione si muove per introdurre il governo islamico e la Sharia.

Altro esempio dell'infiltrazione islamica ci e' fornito dall'Organization of Islamic Cooperation (leggi: Organizzazione per la Cooperazione Islamica) un gruppo di 57 Paesi musulmani che pretende di essere la voce collettiva del mondo musulmano. Ha sponsorizzato lo scorso 15 febbraio un convegno sull'anti-islamofobia a Bruxelles dove si definivano i meccanismi di informazione per affrontare le campagne diffamatorie contro l'Islam nei media occidentali. Questo workshop e' parte del processo di Istanbul, uno sforzo aggressivo da parte dei governi musulmani per rendere un crimine internazionale la critica all'Islam. Inoltre nel manuale dell'organizzazione dal titolo: "Strategy of Islamic Cultural Action in the West" (leggi: "Strategia di azione della cultura islamica in Occidente") si legge come le comunità di immigrati musulmani in Europa sono parte della nazione islamica e il documento raccomanda anche una serie di iniziative per impedire l'integrazione e l'assimilazione dei musulmani nella cultura europea.

Nel suo ultimo libro dal titolo "Europa, globalizzazione, e la venuta del Califfato Universale", Bat Ye'or, eminente studioso di Islam in Occidente, scrive che le organizzazioni islamiche esercitano un significativo potere in particolare presso l'Unione europea e le Nazioni Unite così da affermare addirittura che il califfato è vivo e cresce ed avanza attraverso la negazione dei pericoli, l'offuscamento della storia, la rete delle alleanze, la corruzione di dirigenti e degli intellettuali.

I musulmani sono quindi impegnati ad islamizzare l'Occidente dall'interno, i giornalisti occidentali
non sono interessati a scrivere di chi cerca di abolire la definizione occidentale di diritti umani per sostituirla con quella islamica, che non include nè libertà di pensiero, nè di espressione, nè di religione.

Maria Leone

Come sarebbe cambiato il mondo se Buffon fosse corso dall'arbitro a dire: era goal?

Tutto l'anno ancora, almeno fino a Maggio, quando il campionato sarà finito, parleremo del goal non dato al Milan nella partita di Sabato sera contro la Juventus.
Si parlerà del guardalinee, degli arbitri, dei torti fatti e subiti e vi sarà sempre un appiglio per dire: abbiamo perso, o vinto, anche per quell'episodio.
Ho pensato però ad una cosa.
Perchè Buffon non è corso dall'arbitro a dirgli: scusi, signor Arbitro, era goal, riporti il pallone in area nostra e diamo giustizia ai fatti e sia ristabilita la verità.
Certo, il Milan sarebbe passato sul 2 a zero ma la partita avrebbe assunto un'altra dimensione, umana, mondiale, etica.
Gli ottantamila di San Siro si sarebbero guardati negli occhi, muti, e si sarebbero anche abbracciati e magari qualcuno avrebbe ceduto il posto occupato furbescamente, al suo legittimo proprietario: "ecco, scusi, riprenda il suo seggiolino, non dovevo sedermi qui!"
Tornando a casa nessuno avrebbe percorso l'ultimo pezzo contromano, perché non è corretto, non si fa.
Due signori avrebbero fermato il vigile per farsi fare la multa visto che avevano parcheggiato in zona vietata ma nessuno se ne era accorto.
I possessori abusivi di tagliandi per disabili avrebbero fatto la fila per restituirli al proprio Comune e via dicendo.

L'Italia non sarebbe stato più il paese dei furbetti ma dell'onestà.
Non dico che tutto questo sia colpa di Buffon o dei difensori juventini lì vicini. Dico solo che Buffon, il capitano della Nazionale, ha avuto tra le mani non solo una grande possibilità di dare un "segnale importante" ma ha avuto la palla in mano per dare un calcio di inizio diverso che avrebbe potuto influenzare il campionato della vita di ciascuno di noi.
Questo mi sarei aspettato.

Per colazione un bianchino...leggermente frizzante

Parcheggio a fatica, perchè contro sole, la mia auto in seconda fila per poter andare al bar vicino a piazza Tuscolo a fare colazione. La colazione a Roma non è colazione se non hai la macchina in seconda fila: ha un sapore diverso, originale, di quelli col copyright; altrimenti ti conviene fartela a casa con l'auto ancora in garage.
Il barista è juventino (ahimè). Entro e gli chiedo: mi hai visto od hai problemi come un guardalinee qualsiasi? Sorride. L'aria frizzantina del mattino ci piace, ci saranno già 10 gradi. Prendo il mio cappuccino e cornetto alla nutella. Entra dopo di me un signore, nuovo della zona. Il Barista lo vede (non come un guardalinee qualsiasi) e gli chiede: desidera? E lui risponde: un bicchiere di bianco, leggermente frizzante. Aggrotto le ciglia: mi sembra di essere tornato a Pordenone e sono in quasi centro a Roma. Lo juventino stappa la bottiglia (che bello il botto del frizzantino, anche di prima mattina) e serve il bicchierino al nuovo cliente che in un sol sorso si fa fuori la sua colazione. Sarà la prima o per lui è già aperitivo visto che magari è dalle 5 del mattino che fa consegne o lavora come muratore  in qualche cantiere. Non è dato sapere. Paga ed esce prima delle nostre domande. Per lui, così frizzantino, è sicuramente un buongiorgio diverso.

Oggi è S. Anna Line. Nomi Elisabetta, Emerico. Frase di Nietzsche.



27 febbraio 2012 segno zodiacale : Pesci

Il sole sorge alle 6.58 e cala alle 17.48.

S.ANNA LINE nasce a Dunmow, nella contea di Essex.

Si converte al cattolicesimo insieme al fratello Guglielmo e viene diseredata e cacciata da casa dal padre fervente calvinista.

Si trasferì a Londra dopo l' esilio e la morte del marito, condannato a vivere miseramente nelle Fiandre per la fede cattolica.

Procurò in questa città una casa ai sacerdoti e per questo, sotto la regina Elisabetta I , a Tyburn , fu impiccata.

Insieme a lei patirono anche altri martiri.

NAME OF THE DAY: Female ELISABETTA deriva dall' ebraico Elisheba e significa " il mio Dio è perfezione". Si festeggia il 17 novembre. La sua pietra è l'ambra.

Male EMERICO deriva dal germanico Haimrich e significa " signore nella sua patria". E' il santo patrono della gioventù magiara. Si festeggia il 4 novembre. La sua pietra è il rubino.

" Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno".

Friedrich Nietzsche