20/01/12

Uno, nessuno, centomila.... i nostri lettori crescono con noi

Quando siamo partiti il 9 luglio scorso eravamo poco più di uno e quelli erano tanti numeri zero. Laura ha iniziato con me questo viaggio, sostenendolo sin dall'inizio, e ricambiando spesso i miei stimoli. Grazie Laura, grazie a te e soprattutto auguri perchè tra poco nascerà tua figlia e qui pure avremo un fiocco rosa: ecco il nostro uno, il primo figlio della Redazione di Frews. Laura ha coinvolto tanti altri "fotografi" a cominciare da Mirko e poi c'è stato il grande ritorno di Sara ed aggiungendo una H è arrivata anche Sarah. Ogni tanto passano di qui coi loro contributi importanti pure Andrea, Silvia, Filippo, Paolo, Giulia, Jacopo, Edoardo (col quale stiamo pensando "cose turche")  e Douinia ed altri ancora ognuno rubando il tempo al proprio lavoro, studio e famiglia e donandoci un qualcosa di originale. Emanuele ci aiuta a mettere un vestito migliore ai nostri contenuti. Qui rincontro ogni giorno un grande amico, ex compagno di scuola, Manuel e poi si è aggiunta Francesca, spuntata da un commento ed ora nostra collaboratrice da commentare. Come il venerdi aspettiamo la fotografia della settimana (siamo nati per questa) attendiamo anche le parole di Don Alberto e della sua rubrica.
Altri ancora scrivono e scriveranno, estemporaneamente, una volta o tre volte l'anno: qui c'è spazio per tutti.
Che cosa ci abbia unito, che cosa ci unisca è un po' misterioso e forse è anche dovuto al fatto che scriviamo tutti per passione, per volontariato e questo fa già mezzo miracolo!
Da settembre 2011 poi, piano piano, "lento pede" Frews è cresciuto nel numero di post giornalieri e nei lettori arrivando da Dicembre sempre sopra i mille al giorno ed ora siamo a quasi 2000 al dì.
Numeri, numeri, numeri che hanno portato ai centomila lettori di ieri ma con la stessa serenità del 9 luglio, senza l'ansia di prestazione, con il desiderio di comunicare qualcosa di nostro, qualcosa di vero, qualcosa di utile ed interessante.
Numeri, molti numeri che nascondono dietro tante persone, molti commenti, molte condivisioni sui vostri social personali e ringrazio tutti voi di questo.
Io ho l'onore di "comandare" questa barca che non affonda, anzi, sta prendendo seriamente il largo per navigare in acque sicure, anche perché i miei collaboratori (ufficiali) sono validi e sanno portarla avanti anche da soli, quando sono assente, ed io con loro mi sento al sicuro nel navigare nel mare magnum di internet e di ritagliarci il nostro spazio.
Frews: ovvero Free news la voce del blogger, sempre più voci, sempre più bloggers.
Frews, come un venticello leggero, che in qualsiasi condizione climatica, fa sempre piacere sentire, in questo caso leggere.
Grazie a tutti (sperando di non aver commesso la classica gaffe di essermi dimenticato di qualcuno)
Giorgio Gibertini Jolly

La nostra faccia è la Sicilia: qui nascerà la nuova Italia

"La voglia è quella di ritornare a fare il pane in casa, di camminare a piedi o in bici,la voglia è quella di ritornare ai nostri orti per avere le verdure,la voglia è quella di fare la pasta a mano,voglia di ritornare a un tempo passato ma migliore...........tanta voglia dettata da una dignità negli anni calpestata!Tutti insieme si può............e noi siciliani vogliamo tutto questo!!"
Ci scrive Enza dalla Sicilia e ci assicura che la nuova Italia già c'è e piano piano da Sud salirà per invadere tutta l'Italia.
 "Non so quanta “fortuna” avrà la protesta dei Forconi che sta paralizzando la Sicilia, così come non conosco le prospettive di una movimentazione che sembra manifestarsi (per la prima volta in Italia) realmente trasversale, abiurando i partiti e tentando di mettere nel cassetto le divisioni settarie fra “rossi e neri” che da sempre minano alla radice qualsiasi battaglia in questo disgraziato paese, conducendola ogni volta sul binario morto della diffidenza e dei distingu - scrivono in tanti sui blog - Ma la protesta dei Forconi mi piace, non solamente perché da l’impressione di un movimento di popolo che si ritrova nella difesa del proprio futuro e sputa in faccia alle differenze, ma anche perché rompe profondamente con un passato fatto di manifestazioni in piazza con le varie bandierine di partito…… tutti lì, a discutere quale striscione debba sfilare prima dell’altro, in base a gerarchie decise la notte prima durante concitate riunioni fra i vari gruppi, partiti e partitucoli.
La protesta dei Forconi, caso più unico che raro, esce da questa logica consolidata, cogliendo l’unico vero senso di una protesta, consistente nell’ottenere qualcosa di concreto. E comprende che per ottenerlo non bastano girotondi e marcette folkloristiche, occorre detrminare disagi, tentare di paralizzare il paese e creare un problema politico che costringa il governo  a tornare sui propri passi."
Ancora Enza, molto attiva su Facebook, resta sveglia la notte per sollecitare i suoi ed anche noi: "Se anche tu ami la tua Sicilia metti nel tuo profilo di Facebook e dovunque la gloriosa bandiera dei Vespri Siciliani con la Trinacria. Condividi e fai girare tra i tuoi connazionali siciliani ovunque essi siano! Togliamo i nostri bei faccini e mettiamo come foto profilo il simbolo della nostra Sicilia, penso non costi così tanto".
Non costa tanto neanche a noi e difatti ecco la bandiera!

Nella notte gli sms od annunciano una vita ed accompagnano una morte

Riflettevo in questi giorni su un fatto che accade spesso, a qualsiasi ora del giorno, ma che per me questa settimana ha avuto una fatale quanto funesta coincidenza.
Gli sms notturni, per chi è abituato a tenere il cellulare acceso perchè ha un parente stretto che vive da solo, rappresentano spesso, non sempre ovviamente, o l'annuncio di una vita che nasce o di una vita che finisce. In tanti avrete provato questa sensazione, ovvero il tenere tutta notte l'orecchio testo perchè si aspettava il messaggio che ci avrebbe notificato il nostro nuovo stato di zio, meglio ed ancor prima dell'anagrafe comunale. In tanti avrete provato l'esperienza di dormire "con un occhio sì ed uno no" perchè un parente, un amico, era stato ricoverato in ospedale d'urgenza e si aspettava un messaggio che ci comunicasse che l'operazione era andata bene e che il fiato poteva cominciare a scorrere di nuovo quasi serenamente. Quante volte quel "tintinnio" di sms ha annunciato la morte improvvisa o la morte attesa, altre una grande gioia. Capita tutti i giorni, nelle 24 ore che abbiamo disponibili e che sono piene di sms: della moglie, delle news, degli abbonamenti vari, del meteo, dell'oroscopo. Ma se di giorno gli sms di vita e di morte si perdono nel frastuono della città, del lavoro e si confondo negli altri, spesso di notte sono equivocabili sin dalla loro suoneria perchè di notte c'è più attesa, più silenzio ed a volte è la vita, con la sua morte, che ci parlano anche in questo modo.
Buongiorgio Giuseppe

Tempi moderni. L'etica del mare e l'etica della vita





Avevo deciso di inaugurare i miei nuovi articoli del 2012, scrivendo un pezzo di bioetica sulla genetica così detta democratica o "low cost".
Ma il susseguirsi dei terribili fatti della nave "Concordia" hanno fatto cambiare la mia rotta iniziale perchè credo che un cenno a questo episodio va fatto doverosamente anche se non si tratta di un tema bioetico tout court ma che comunque lo rigurada indirettamente.
Da giorni leggo fedelmente ogni riga pubblicata sull'argomento dal corriere della sera e da altre testate giornalistiche e ciò che più di tutto mi ha colpito è l'intestazione di un articoletto che riporta le seguenti parole: IL RITORNO TRIONFALE DI SCHETTINO AL PAESE!!!!
Sulle prime avevo pensato di avere capito male ma poi ho dovuto prendere atto del contrario. Avevo capito benissimo: i compaesani del comandante "pagliaccio" hanno osato confermare l'assurdità invocata a sua discolpa dal fantomatico Schettino, il quale sarebbe addirittura un eroe per avere salvato dalla morte ben 4.000 persone.
Ma di fronte a quale Italia ci troviamo??? Di quella che si compiace di un inchino quanto meno "incosciente"? di un allarme dato in ritardo?? di una fuga irriverente e vergongosa verso la terra ferma? di un boia mascherato da comandante allergo e simpatico stile "checco zalone"?? Perchè se così è allora stiamo assistendo non solo al naufragio della concordia ma della nostra amata patria.
Mi chiedo cosa ci sia da compiacersi quando è stato accertato che sono trascorsi ben 68 minuti di intervallo tra l'avviso di un problema a bordo e il momento effettivo dell'evacuazione dei passeggeri.
Mi chiedo ancora cosa direbbero, se potessero parlare, quei cadaveri fluttuanti nelle acque interne della nave con addosso il vestito della serata di gala e un salvagente di fortuna e che prima di morire aspettavano fiduciosi che qualcuno li salvasse...magari proprio il loro il caro comandante!!
Stiamo parlando di morti veri e non come accenna Pierluigi Battista nel suo commento sul corriere della sera, delle scene della commedia all'italiana, interpretata da un comandante vile e fellone e da un ufficiale invece serio e ligio al proprio dovere.
Stiamo parlando di un uomo che "dopo aver abbandonato la nave rimase fermo sulla scogliera dell'isola del Giglio e la guardava affondare"...incredulo o compiaciuto della sua bravata??!!!
Il problema in questa epoca fondamentalmente frivola e priva di punti di riferimento saldi e veri, di valori oggettivi è che dovremmo riappropriarci da bravi italiani dell'etica del mare affinchè trionfi l'etica della responsabilità affinchè per una volta il coraggio possa convertire in positività "anche i vizi" e "la viltà".
In fondo cos'è la responsabilità personale se non come continua l'editoriale di Aldo Grasso "quell'insieme di competenza e di senso del dovere, di cura e di coscienza civica" che "dovrebbe essere condizione necessaria per ogni forma di comando, in terra come in mare"......


dott.ssa Silvia Bosio
Dottore di ricerca in Bioetica
U.C.S.C. Roma

Vitamina: San Sebastiano, nomi Anna ed Augusto e frase Kafka

20 gennaio 2012 segno zodiacale: Acquario, il sole sorge alle 7.30 e cala alle 17.10.
S. SEBASTIANO.  Le notizie storiche su S. Sebastiano sono davvero poche , ma la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tutt'ora molto viva. Nacque nel 263 circa e fu poi sepolto nel 304 all' interno delle catacombe che portano il suo nome. Il suo martirio avvenne sotto Diocleziano. Venne legato al tronco di un albero, in aperta campagna , e ucciso dai soldati. Secondo i racconti sarebbe stato un cavaliere che aiutò i cristiani incarcerati e condotti al supplizio. Avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo soldati e prigionieri. Anche il governatore di Roma, Cromazio e suo figlio Tiburzio , da lui convertiti, avrebbero affrontato il martirio.

NAME OF THE DAY:
Female. ANNA deriva dall' ebraico " hannah" che significa " graziosa" . é la patrona delle donne che desiderano la maternità e si festeggia il 26 luglio. La sua pietra è lo zaffiro.

Male.  AUGUSTO deriva dal latino Augustus e significa " consacrato agli àuguri" coloro che interpretavano il volere degli dei dal volo degli uccelliò. Si festeggia il 7 ottobre. La sua pietra è lo smeraldo

" Le domande che non si rispondono da se nel nascere non avranno mai risposta."
Franz Kafka
A cura di Sarah Myliz