04/02/12

BUONA DOMENICA/10. Neve, benedetta neve!


IL GIORNO PRIMO E L’OTTAVO/10. Neve, benedetta neve!

Nel momento in cui stiamo per arrivare alla domenica, colgo dagli eventi della settimana un motivo per una riflessione. E questo motivo è il fatto dell’abbattersi sull’Italia e sull’Europa di una vera e propria ondata di “maltempo”. Credo che questa settimana ne abbiamo sentite di tutti i colori e di alcune mi sono davvero meravigliato: basti pensare a tutta la querelle ...

Fotografia - Photo of The Week N° 26 - En el Guadalquivir

Miei cari e fedelissimi lettori, Bentornati!
Nemmeno i metri di neve caduti questi giorni un po' ovunque in Italia possono fermare la fotografia.
Ed eccoci quindi ancora qui, come ogni settimana, a presentarvi un altro capolavoro. Questa volta arriva direttamente dalal Spagna. Ricordate Antiqva? Era stato nostro ospite nel Mese di Ottobre (N°13), e ha deciso di mandarci un nuovo scatto, di assoluta bellezza. La fotografia che vado a presentarvi fa decisamente a pugni con il clima che vediamo dalle nostre finestre, ma a noi non piace essere banali no?
Senza ulteriore indugio, vi lascio alla potenza della pellicola. Buona fotografia a tutti!




ACERCA DE LA FOTOGRAFÍA: En el Guadalquivir
El Puente Viejo de Córdoba, de origen romano y que se remonta a los tiempos de Augusto, atraviesa las aguas del Guadalquivir, el "Río Grande" de Andalucía y nos invita a recorrer las callejas de la antigua judería medieval. Al otro lado del río, iluminada en la noche, se alza la silueta de la que fue en tiempos de al-Andalus la Mezquita Aljama de Qurtuba.


ACERCA DEL AUTOR: Ildefonso Robledo Casanova (Antiqva Photo)
Vivo en Córdoba, ciudad de Andalucía (España) sintiéndome muy atraido, a nivel de simple afición, por la fotografía. Alguna vez dije que la razón de que uno haga fotografías es algo sencillo: hacer fotografías me ayuda a vivir.
Creo que es cierto algo que dejó escrito A. de Saint Exupery: "Se ve solo con el corazón, lo esencial es invisible para los ojos".  En sintonía con esas palabras, pienso, como ya apuntó Robert Frank, que quizás lo más hermoso de la fotografía solo se consiga cuando el fotógrafo es capaz de captar eso que resulta invisible para los demás. A veces, gracias a la magia de la fotografía, se consiguen atrapar esos momentos mágicos, usualmente invisibles, de la vida. 
Francesc Catalá Roca pensaba que al contrario de lo que se acostumbra decir la fotografía se parece más a la literatura que a la pintura. Creo que tiene razón.
Sucede, simplemente, que hacer fotografías es algo que me ayuda a vivir. Creo que gracias a la fotografía es posible conseguir a veces que "lo invisible" se manifieste ante nuestra mirada.






Foto: Attraverso il Guadalquivir
 Il Ponte Vecchio di Cordoba, di origine romana, risalente ai tempi di Augusto, attraversa le acque del Guadalquivir, il "Rio Grande" dell' Andalusia e ci invita a camminare per le strade del quartiere medievale ebraico. Dall'altra parte del fiume, illuminato di notte, si erge la figura di cui era al momento della moschea di al-Andalus Qurtuba Grande.

Autore: Ildefonso Robledo Casanova (Antiqva Photo)
Vivo a  Cordova, città dell'Andalusia in Spagna e mi sono sempre sentito attratto amatorialmente dalla fotografia. Qualche volta mi sono chiesto la ragione per cui uno debba scattare foto ed è molto semplice: Fare fotografie mi aiuta a vivere.
Credo sia vero ciò che scrisse A. de Saint Exupery  "Si vede solo col cuore, l'essenziale è invibisile agli occhi".  In linea con queste parole, penso, come Robert Frank ha detto, forse la fotografia più bella è raggiunta solo quando il fotografo è in grado di catturare ciò che è invisibile agli altri. A volte, grazie alla magia della fotografia, si riescono a catturare quei momenti magici, di solito invisibili, della vita.
Francesc Catala Roca ha pensato che, contrariamente a ciò che è consuetudine dire che la fotografia è più vicina alla letteratura che alla pittura. Penso che abbia ragione.
Succede semplicemente che fotografare è una cosa che mi aiuta a vivere. Io credo che grazie alla fotografia a volte si ottiene che l' "invisibile" si manifesti davanti ai nostri occhi.

Blog:





Come partecipare
Volete che un vostro scatto sia la prossima "Photo of The Week"?
Non dovete far altro che mandare una mail a servlad90@yahoo.it con il vostro scatto, preferibilmente in alta qualità. La foto dovrà essere accompagnata da un titolo, da una breve descrizione dello scatto, del supporto che avete utilizzato e di eventuali effetti impiegati. Inoltre è gradita una vostra breve biografia, in modo che il nostro pubblico possa conoscervi. Nel caso in cui abbiate un blog dove pubblicate le vostre foto, vi invitiamo a segnalarcelo. Buona Fotografia a tutti!

Lettera a mare aperto (una lettera per tutti noi)










A te, bambino assonnato vincolato a un ombrellone 8 ore al giorno, che ti sfoghi riempiendo il retino di meduse e godendo nel vederle cuocere ed evaporare al sole, ma soprattutto a te genitore che non fai nulla per impedirlo.
A te che credi che il mare sia tuo e sia senza controlli (e purtroppo non hai torto), che vai a pescare i tonni dopo il fermo della pesca, ne prendi 2-3 per volta, li pulisci al largo e porti a riva i tranci per venderli al ristorante.
A te, che peschi decine di dentici da 20 centimetri, e dopo 5 anni ti lamenti che “non è più il mare di una volta, non se ne trovano più da 8-10 kg”.
A te pescatore professionista, che prendi gli incentivi per non usare più le spadare e cambiare tipo di pesca, ma poi intaschi i soldi e continui a fare strage di delfini, squali e tartarughe.
A te, che cammini sulla spiaggia e vedi una massa gelatinosa e scura e la prendi a sassate perché non sai cosa sia e non immagini che sott’acqua si sarebbe trasformata in una ballerina incantevole.
A te, che vai a prendere i polpi con le uova perché “tanto fra qualche settimana devono morire comunque”, non pensando che senza la femmina crepano tutte le uova.
A te, che quando visiti una grotta sommersa con sifone emerso, spacchi le stalattiti per portare a casa un evanescente ricordo rovinando una bellezza di migliaia di anni.
A te, che quando hai dell’olio esausto e non sai cosa farne, vai in fondo al molo e rovesci il bidone in acqua…
A te che “Nooo le foche no, speriamo si estinguano perché poi mi mangiano le salpe”.
A te, che vai a pescare di notte con le bombole, perché tanto il tuo amico della costiera ti avverte se esce la motovedetta coi suoi colleghi.
A te che quando ti vola il sacchetto di plastica in mare non cerchi di recuperarlo e dici “Vabbè che vuoi che sia”, non considerando che è “solo” l’ennesimo sacchetto in gola a una tartaruga o attorno alla pinna di un delfino.
A te, che sversi il mercurio il mare, sappi che domani te lo mangerai nelle scatolette, e noi con te, peccato che noi non c’entriamo nulla: perché dunque non te lo sversi direttamente in bocca?

Ognuno di noi si riconoscerà in qualcuno di questi “A te…” (non tutti, si spera), o conoscerà qualcuno che è ad essi associabile, o avrà suo malgrado assistito a scene simili.


A noi, errare è umano, perseverare è diabolico.
Marco
PS: non è ambientalismo o animalismo, è buonsenso.

Intervista all’illustratrice comnasca Elisa Cesari


Frews incontra Elisa Cesari, illustratrice comasca ventisettenne, con alle spalle parecchie pubblicazioni ed esposizioni.

Elisa, raccontaci il percorso che ti ha portata a voler diventare illustratrice.
Ho seguito diverse strade prima di capire che mi volevo cimentare nell’illustrazione, sono sempre stata creativa e quindi ho provato a utilizzare diversi mezzi per esprimermi. Poi ho capito che volevo lavorare con l’immagine in relazione al testo e allora mi sono specializzata in quest’ambito. Ho frequentato un corso professionale e dei corsi estivi a Sarmede e Urbino, e poi… tutto è scuola per lavorare sul disegno, sull’interpretazione della realtà, delle parole, di sé stesssi.


I tuoi lavori, trasmettono molta allegria, sono realizzati soprattutto guardando ai più piccoli. Qual è la tua formula per restare nelle tue illustrazioni un po’ bambina?
Nessuna formula, credo di esserlo ancora. Nel modo di vedere le cose, di voler rimanere attaccata ai miei sogni, alla mia immaginazione, sono ancora bambina. Mi piace pensare a chi guarderà quello che faccio, se si tratta di bambini piccoli penso a quello che potrebbe interessarli e divertirli, a volte cercando nei ricordi e ispirandomi a qualcosa che mi piaceva da piccola.


Nel 2010 è uscito il tuo primo libro per bambini “Buffa a chi?”. Come è nato questo progetto? A cosa ti sei ispirata per la storia narrata?

E’ nato dalla voglia di mettermi in gioco con un progetto completo, in cui testo e illustrazioni interagiscono tra loro in una successione temporale. La storia è un pretesto per parlare delle persone, delle loro caratteristiche e stravaganze. Mi soffermo spesso ad osservare gli altri e mi piace notare tutte le sottili differenze che ci caratterizzano.


Qual è il lavoro o l’esperienza che ti ha dato più soddisfazioni? Qual è la cosa che ha più influenzato il tuo stile?
Mi piacciono molto i progetti in cui nascono contaminazioni con altre forme d’arte, sono stata davvero molto contenta quando un editore spagnolo mi ha chiesto di poter fare una colonna sonora da un mio libro che uscirà presto, con cd allegato appunto. O quando gruppi musicali mi chiedono di illustrare copertine o scenografie prendendo ispirazione dalla loro musica, come nel caso dei Sulutumana, un gruppo tra l’altro che mi piace moltissimo. Sto sperimentando anche la via del design grazie agli artisti del vetro di 40Plumas.com. Poi c’è la collaborazione con il mio compagno che è grafico, fotografo e musicista, insieme abbiamo dato vita a CorrenteContinua.net che vuole essere il punto di partenza non solo di progetti grafico-pubblicitari ma anche artistici in ogni senso. Riguardo il mio stile, è in continua evoluzione. Ogni volta che mi sembra di essere arrivata in un punto mi trovo a cambiare tutto.


Che progetti ci sono in cantiere? Cosa ti auguri per il futuro?
Al momento sto lavorando ad alcuni libri, alcuni di prossima uscita altri non ancora finiti. E stiamo portando avanti tanti progetti con Corrente Continua: grafiche, siti web, collaborazioni… Il mio desiderio è che tutto questo continui a crescere, continuando a portarmi sempre nuovi stimoli.


Sara Citterio

Delle dittature,della democrazia.Noi,robot del sistema davanti a schede elettorali






Questi giorni di neve e di influenze ci stanno costringendo a restare tra le mura domestiche.Don Alberto ci ha offerto bellissimi spunti di riflessione e intanto bisogna accontentarsi di fare quello che si può.Purtroppo,l'unico svago che resta,dopo Frews,è la tv.C'è un programma interessante su Rai 5,non me ne vogliate,ma non ricordo il titolo.Un ragazzo viaggia in diversi Stati del mondo,ma,anziché mostrare il lato più patinato di essi,si muove coi mezzi pubblici,destinazione regioni poco conosciute allo scopo di farci conoscere tradizioni e usanze che altrimenti ignoreremmo per il resto delle nostre vite.Bene,nell'episodio dell'altro giorno era in Georgia e giungeva in una stazione per dirigersi nel nord-ovest e,assurdo,negli enormi tabelloni elettronici che avrebbero dovuto segnalare binari ed orari,non compariva niente e l'avventuriero spiegava che non era una situazione eccezionale di quel giorno ma la regolarità.Mai nessuna indicazione.Allora il mio compagno ha detto che,in fondo,durante la dittatura,l'ex U.R.S.S.godeva di migliori servizi e forse,tutto sommato,di una qualità di vita generalmente migliore,soprattutto nei servizi.Sostiene anche che l'Italia della dittatura fascista dev'essere stata superiore a quella dei periodi precedenti e successivi,nel settore terziario.Io cerco di tenermi il più distante possibile dalla politica dei partiti,ci credo poco,preferirei affidarmi ad un volto e ad un pensiero che mi sembrano affidabili invece che ad un simbolo e ad un colore.Questa,almeno,è la mia opinione di madre trentenne.Però,oggi,nel marasma mondiale delle democrazie occidentali,confesso di avere il dubbio che forse mi sarei trovata più a mio agio in certezze dittatoriali,indipendentemente dal colore,che in queste incertezze di democrazia pilotata,delle quali siamo.....che siamo?Pedine no,pupazzi neppure,strumenti nemmeno.Niente,siamo niente.Robot che servono quando ci sono propagande e spot pubblicitari in tv e a mettere una croce su una scheda elettorale quando ne hanno bisogno.Almeno,sotto la dittatura,in cuor proprio,ognuno sa se assente o dissente,così nemmeno sappiamo più niente,siamo senza identità e senza saperlo.In Italia si è vissuta la dittatura fascista e vorrei vedere se oggi ne parleremmo negativamente se Mussolini non si fosse alleato con Hitler ed avessimo ancora l'Eritrea.Sono gli incidenti di percorso a formare le nostre idee.E le nostre idee sono pesantemente influenzate dal mito non dorato,ma laccato d'oro delle democrazie.

Sanremo, presentazione artisti: Bersani, Dolcenera, Pierdavide e Irene Fornaciari


Oggi vi presento altri artisti che parteciperanno a Sanremo.


Samuele Bersani è un volto noto nel mondo della musica. Si fece conoscere nel 1992 con Chicco e Spillo. Nel 1995 l'album Freak è una conferma per il cantautore, che esplode definitivamente nel 1997 con l'album omonimo, Samuele Bersani. In quell'album troviamo la celebrissima Coccodrilli ma anche la splendida Giudizi universali. Nel 2000 la prima - e finora unica - partecipazione a Sanremo con il brano Replay. Gli ultimi dischi non godono della notorietà dei precedenti, Sanremo può essere per lui una nuova occasione per lui.


Dolcenera deve molto al festival della canzone italiana. Nel 2003 si presenta come nuova proposta e vince con Siamo tutti là fuori, un pezzo particolare, con mescolanze di folk. Dopo un'esclusione da Sanremo nel 2004, partecipa a Music Farm e nel 2006 è ancora all'Ariston con com'è straordinaria la vita. La sua fama inizia a crescere, lei ha migliorato la voce ed ora mostra una potenza non indifferente. Nel 2009 è ancora all'Ariston con Il mio amore unico, pezzo in cui punta meno ai suoi gorgheggi, ma mostra una voce pulita e capace comunque di reggere bene le note alte. Il pezzo è eliminato tra le polemiche del pubblico. Infine, dopo un album dove ha cambiato molto l'immagine musicale, con inserimento di elementi elettronici.

Pierdavide Carone ha partecipato ad Amici nel 2009. E' arrivato fino in fondo, perdendo poi contro Emma. Si fa subito notare come cantautore, scrive pezzi interessanti, spazia dall'amore - senza scendere nel banale - a problemi di attualità. Ad esempio ricordo una canzone dove si denuncia la malasanità degli ospedali con un tono scanzonatorio. Ha vinto come autore Sanremo, dato che il brano di Valerio Scanu è stato scritto da lui. Dopo Amici non ha avuto modo di farsi notare, di certo ha i numeri per poter sfondare nella musica.

Irene Fornaciari, figlia di Zucchero, è un'artista soul e blues. Due partecipazioni a Sanremo: nel 2009 come nuova proposta e l'anno successivo con i Nomadi, nel brano Il mondo piace. Le radio non la passano molto, il pubblico ancora non la conosce benissimo, ha all'attivo due album di inediti ed una raccolta.

Foto di aidave.it

Oggi è S. Giovanna di Valois. Nomi del giorno Clotilde e Danilo, Daniele. Frase di Marlowe.

4 febbraio 2012 segno zodiacale : Acquario. Il sole sorge alle 7.20 e cala alle 17.10.

S. GIOVANNA DI VALOIS nata a Nogent-le-Roi il 23 aprile del 1486. Fu prima regina di Francia poi monaca e fondatrice di un Ordine religioso; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. Era figlia di Luigi XI e di Carlotta di Savoia e sposò nel 1476 il cugino Luigi d'Orleans. Dopo l'annulamento del suo matrimonio, ottenne il titolo di duchessa di Berry. Nel 1502 fondò l'ordine delle monache Annuziate.
Morta A Bourges il 4 febbraio 1505.

NAME OF THE DAY: Female CLOTILDE di tradizione gotica, burgunda e francofona deriva dal tedesco hluda e hildjo e significa " colei che è celebre in battaglia. Si festeggia il 3 giugno. La sua pietra è il berillo.
Male DANILO, DANIELE deriva dall' ebracio Daniy'el ed è traducibile come "il Dio ha così giudicato". Si festeggia il 21 luglio. La sua pietra è il topazio.

" Solo un peccatore ha il diritto di predicare".
Christopher Marlowe