Quando eravamo piccoli il Natale era magico, le luci dell'albero, la messa tutte le domeniche... ci si accontentava di stare in famiglia.... tutti i parenti insieme, le nonne che preparavano quantità di cibo per una carovana... si rideva, si raccontava, ci si scambiavano i doni... che bei ricordi.. i nonni erano il trait d'union... a casa loro, sempre modesta ci si stava anche in trenta, tutti stretti, tutti lì ad ascoltare i racconti...o a casa loro.. che bello... racconti... io replicavo la festa del natale ogni volta che andavo a trovarli, erano un vulcano di notizie, di risate, di anedotti e anche di racconti tristi..... Oggi per me il Natale è pieno di malinconia, perchè loro non ci sono più e perchè con il lavoro che faccio mi rendo conto che il Natale a volte può essere davvero triste. Faccio l'infermiera da diversi anni, troppi natali passati in corsia e ogni anno è sempre la stessa storia, cambiano i volti, i nomi, ma la situazione è la stessa... Due giorni prima arrivano diversi anziani, guarda caso caduti in casa... Li ricoveriamo per 48 ore in osservazione.. i parenti, così affettuosi e cosi carini spariscono, dopo aver varcato l'uscita... Tu vedi questi piccoli fagotti, abbandonati nel loro letto.. non hanno un sorriso,non hanno parole, si chiudono in un silenzio lacerante... a volte vedi le lacrime velare quegli occhi spenti e le nascondono subito, cercando di salvare un briciolo di dignità...
A volte riusciamo a superare il loro silenzio, a volte qualcuno cede e racconta... di una vita di sacrifici, di come hanno tirato su i figli, di come hanno seguito i nipoti, dei sacrifici fatti per farli studiare...e poi con un gesto di desolato sconforto mostrano la stanza, vuota, non c'è nessuno a preoccuparsi di loro, nessuno che si preoccupa di come stiano, nessuno che gli dica BUON NATALE...e non esiste parola che possa dar conforto, a volte riesci ad arrivare fino al punto di riuscire ad abbracciarli, la loro fragilità è palpabile.... Io vorrei tanto avere ancora i miei nonni, la loro grande umanità mi manca tanto.... Come si può essere così insensibili nei loro confronti? Che Natale è se nel cuore non c'è Amore? Ma non trovo risposta, il mio Natale sono loro, i miei pazienti.... Niente è più gratificante del prendersi cura di loro, del donargli un sorriso, un abbraccio, ascoltare i loro racconti.. Il Natale è donare, non lo sfrenato consumismo a cui assistiamo ogni anno... Dio si è fatto uomo x portare Amore, troppi di noi hanno dimenticato il valore sacro di questa festa, il mio desiderio, la mia preghiera è che quest'anno sia l'ultimo anno a cui assisto un anziano abbandonato come un fagotto in un letto, con lacrime che non sgorgano sul viso ma si spengono nel cuore...
Gabriella Stazzu
A volte riusciamo a superare il loro silenzio, a volte qualcuno cede e racconta... di una vita di sacrifici, di come hanno tirato su i figli, di come hanno seguito i nipoti, dei sacrifici fatti per farli studiare...e poi con un gesto di desolato sconforto mostrano la stanza, vuota, non c'è nessuno a preoccuparsi di loro, nessuno che si preoccupa di come stiano, nessuno che gli dica BUON NATALE...e non esiste parola che possa dar conforto, a volte riesci ad arrivare fino al punto di riuscire ad abbracciarli, la loro fragilità è palpabile.... Io vorrei tanto avere ancora i miei nonni, la loro grande umanità mi manca tanto.... Come si può essere così insensibili nei loro confronti? Che Natale è se nel cuore non c'è Amore? Ma non trovo risposta, il mio Natale sono loro, i miei pazienti.... Niente è più gratificante del prendersi cura di loro, del donargli un sorriso, un abbraccio, ascoltare i loro racconti.. Il Natale è donare, non lo sfrenato consumismo a cui assistiamo ogni anno... Dio si è fatto uomo x portare Amore, troppi di noi hanno dimenticato il valore sacro di questa festa, il mio desiderio, la mia preghiera è che quest'anno sia l'ultimo anno a cui assisto un anziano abbandonato come un fagotto in un letto, con lacrime che non sgorgano sul viso ma si spengono nel cuore...
Gabriella Stazzu
Nel primo pomeriggio in giro ho visto una signora anziana e malata che conosco da una vita,assieme alla badante.Hai ragione,è orribile che i figli si dimentichino in questo modo dei genitori vecchi e bisognosi.So un altro caso,di un uomo ricchissimo che per seguire la carriera ha lasciato la madre vedova,che fino a quel momento aveva cresciuto i nipotini ed è andato con la famiglia a vivere in una grande città.In breve la signora si è spenta,senza un motivo.E'uno dei grandi mali della società di oggi.Io ho 29 anni e con il mio compagno e mia figlia potrei fare qualsiasi scelta,eppure,entrambi abbiamo già deciso di restare qui,dove ci sono i nostri genitori,per accompagnarli durante la vecchiaia,che pure è lontana.Ora che abbiamo una figlia,loro stanno facendo tanto per noi e sarebbe impossibile separarci da loro senza morire di dolore anche noi.
RispondiEliminaHo perso i miei genitori che ero ancora un ragazzo, ho assistito i miei parenti che ho visto morire uno ad uno, fino a rimanere solo.
RispondiEliminaOggi sono sposato è ho una Famiglia stupenda...una Moglie e una Figlia che adoro..e tantissime persone che amo per la loro Sensibilità e che sento profondamente Amiche. Vorrei poter avere l'onore di stringere la mano di chi ha scritto questo articolo...anche solo per un momento! Ne sarei davvero orgoglioso!