10/01/12

Il Cara di Foggia e le lezioni di vita tra Croce Rossa e Connecting People

In un recente articolo ci siamo già occupati della questione Cara (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Foggia ma la querelle che vede coinvolti Croce Rossa Italiana e Consorzio Connecting People continua ancora e la sfida è a colpi di comunicati stampa.
Al suddetto articolo ha dapprima replicato Cri: "La sentenza del Consiglio di Stato sul CARA (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Foggia ha sancito e cristallizzato che l'offerta della Connecting People era anomala con particolare riferimento ai costi del lavoro e ad alcuni costi dei servizi offerti ai migranti. Questa argomentazione suoni tombale rispetto a ricostruzioni diffamatorie e piene di illazioni. Sotto il profilo del nostro operato sotto il profilo umanitario e di aiuto ai più vulnerabili, non accettiamo di farci dare lezioni da nessuno, visto che la Croce Rossa è la più grande organizzazione umanitaria in Italia e al Mondo e i nostri operatori intervengono in tempo di pace e in tempo di guerra ovunque ce ne sia bisogno, seguendo gli standard imposti da Ginevra e i Sette Principi della Croce Rossa"
E' proprio quel "farci dare lezione da nessuno" che ha provocato la piccata risposta dei responsabili di Connecting People: " Noi di Connecting People lezioni le prendiamo, è uno dei modi più economici per imparare. Se in Italia le organizzazioni e i loro rappresentanti imparassero dalle lezioni che offrono verità scomode, il nostro Paese sarebbe migliore. Chiunque sia entrato nel Cara di Foggia due anni fa, sa che Connecting People non fa illazioni. Ringraziamo tutti coloro che in questi anni ci hanno permesso di rendere possibile un modo nuovo di offrire accoglienza.  Se dovremo lasciare il CARA, speriamo per i nostri ospiti che la più grande organizzazione umanitaria si dimostri all’altezza della situazione, come in altre parti d'Italia e del mondo, capace di essere migliore di quanto non sia stata a Foggia nel recente passato. Il Cda di Connecting People "
Alla prossima puntata! 


"La bellezza è statica la sensualità è dinamica"




Non ho mai reputato nessuna donna bella.A dirla tutta,neanche nessun uomo.Mi spiego:le donne esulano dal mio campo di attrazione,quindi non mi soffermo a formulare un giudizio sul loro aspetto.Gli uomini mi piacciono ma già è faticoso occuparsi di uno,della famiglia,figurarsi se andrei a guardarne degli altri.Ma anche in passato,nei periodi di singletudine,o restavo folgorata da qualcuno per le ragioni più svariate o non è che perdevo tempo a valutare se fosse bello o meno.Dell'elemento maschio ho sempre guardato statura,occhi e labbra.La statura perché da piccoletta quelli alti mi hanno sempre dato una percezione di protezione;gli occhi,preferendoli chiari e le labbra,che amo carnose,perché io sono scura e ho lineamenti decisi,quindi,forse per compensazione,mi sono sempre istintivamente orientata verso tipi più delicati.Fatta questa premessa,voglio parlare di noi donne,del rapporto con lo specchio,di difetti.Partendo dal fatto che io mi piaccio molto,forse troppo,starei a guardarmi per delle ore,nonostante non curi particolarmente abbigliamento,pettinatura,non mi trucco quasi mai.Per me è importante sentirmi pulita,fare 3-4 volte la settimana quei tre quarti d'ora di movimento per mantenere un pò la tonicità,azzeccare gli abbinamenti di colore tra le pantacalze e la dolcevita e avere capelli poco impegnativi:non farei mai un taglio tutto scalato,una frangia particolare che dopo il lavaggio richiederebbero una piega accurata.Da sempre li porto lunghi dalle spalle in giù e alla Monna Lisa,sono pratici e femminili,posso tenerli sciolti o legati.Faccio da sola la manicure,odio le pellicine e le unghie non curate,ma in genere evito lo smalto,perché si"sbicca"facilmente e non ho la pazienza di stargli dietro.Comincio ad avere delle rughette al contorno occhi,il seno avvizzito dall'allattamento ma è un fatto naturale,come me.E'un mio fermo punto di vista ma voglio piacere per la mia naturalezza.Se fossi una di quelle tutte patinate,mi sentirei di ingannare un uomo:tolto lo stucco,che resta?Invece,io sono sempre così.Ammetto di avere la fortuna di essere magra e proporzionata,ma è vero anche che non tutti i ragazzi che ho conosciuto lo abbiano apprezzato.Ci sono quelli convinti che sia meglio un chilo in più che uno in meno.Poi,per carità,i fighetti,i palestrati,si dirigeranno sempre su donne come loro,se sono così narcisi,la femmina dovrà essere un elemento ulteriore di vanto,quindi,se si incarna una tipologia diversa di donna,non ha senso a priori prendersi una cotta per loro.Faccio un esempio:una volta venni invitata a cena da un Gabriel Garko con qualche centimetro di statura in meno,bello,fisico e abbigliamento molto curati.Davanti al banchetto di pesce,io mangiavo e mangiavo e quello lasciava tutto nel piatto.Beh,uno così merita una sola uscita,pò esse bello quanto je pare!Però,gli uomini normali,e tra di loro ce ne sono di carini e intelligenti,possono innamorarsi di qualsiasi donna,a patto non che sia bella,ma che mandi di sé un messaggio positivo.Una donna che si vive bene,trasuderà bellezza,che sia bassa o alta,un'acciuga o in carne.Però il messaggio positivo dev'essere vero.Chi finge,non otterrà risultato.Ecco,ho sempre trovato oscene donne che parlano molto,senza cognizione di causa,solo per farsi vedere,donne che cercano l'attenzione maschile,che civettano.Piacciono ma chissà perchè,restano single a lungo.Io taccio poi sono sempre finita a dialogare coi ragazzi di quasi tutto quello che interessa a loro,perché ho un cervello più maschile.A otto anni ho imparato la differenza tra il gioco a zona e la marcatura a uomo nel calcio,a 19 sapevo quanti differenti tipi di società ci sono....non è vero che il sesso"forte"sceglie sempre le oche.Gli uomini stupidi si,ma ce ne sono anche di non stupidi,sta a noi,al nostro modo di porci,tirare fuori il meglio di loro,perché i maschietti sono per natura un pò più imbranati.E ora spiego il mio motto"la bellezza è statica la sensualità è dinamica".La bellezza è qualcosa da guardare,ma uno mica nasce per tenere lo sguardo sempre fisso su una cosa!La sensualità,invece,è un insieme di gesti,di modi di pensare,di comunicatività insomma,e la comunicatività è qualcosa di sempre nuovo,di fluido,qualcosa da scoprire,qualcosa che coinvolge tutti i sensi.E'emissione e ricezione,scambio continuo,ecco perché è dinamica.Io non sono bella,eppure passerei ore a guardarmi,mi piaccio da matti!




Il nostro Pallone d'Oro gioca nel Gubbio e non cede ai soldi facili

Leo Messi merita il terzo pallone d'oro consecutivo ed eguaglia Le Roi, il mitico Michel Platini. Clap clap, davvero tanti clap clap a lui, al Barcellona ed a Pep Guardiola nominato migliore allenatore dell'anno. Come ho già avuto modo di raccontare, ho visto dal vivo Milan - Barcellona e, ammettiamoli, quelli là (quelli del Barca) sono di un altro pianeta.
Ieri però è stato premiato anche un "pallone d'oro italiano".
Simone Farina, il terzino del Gubbio che ha denunciato il tentativo di illecito, ha sfilato sul "red carpet" di Zurigo con i fenomeni del calcio mondiale ed è stato premiato dal presidente della Fifa, Joseph Blatter, che lo ha nominato "ambasciatore per il fair play". "Farina difende l'onore del calcio. Ciò che ha fatto quest'uomo di 29 anni merita tutto il rispetto e tutta l'ammirazione. Farina rappresenta tutto ciò per cui lottiamo: uno sport limpido, giusto, onesto. Con il suo 'comportamento normale', come dice lui, ha difeso il suo onore e quello di tutti no. Ciò che festeggiamo oggi lo dobbiamo a persone come Simone Farina, che sono disposte a difendere il nostro onore nella lotta contro la mafia delle scommesse illegali"
Bello e, lasciatemi dire una volta una frase fatta e rifatta trita e ri trita: è questo il calcio che vogliamo! Intendo non solo quello dell'onesto Farina ma soprattutto quello del magico Leo Messi!

Perché continuo a scrivere post catastrofisti, pessimisti, terroristici?

Ieri sera faticavo a prendere sonno e mi sono posto proprio questo quesito: "Manuel, perché continui a scrivere certe cose su Frews? Chi te lo fa fare?"
Infatti non sono un giornalista che viene pagato da un editore, non abbiamo nemmeno sponsor o pubblicità qui su Frews e quindi scrivo senza avere un minimo riscontro economico.

Suore: in Cina una presenza da oltre cento anni

Sono un presenza che è lievito per la Chiesa e per la società: le suore della Congregazione di S. Giuseppe della diocesi di Shi Jia Zhuang (Provincia di He Bei) hanno celebrato i 120 anni di fondazione (1891-2011) e 20 anni dal riavvio dell'opera pastorale (1991-2011). Secondo quanto ha riferito il bollettino della congregazione, numerosi sacerdoti, religiose e fedeli laici hanno preso parte agli eventi organizzati per celebrare le ricorrenze.
Nel 1891, Mons. Jules Bruguière CM, allora Vicario Apostolico di Zheng Ding (oggi Shi Jia Zhuang) ha fondato la congregazione, per le esigenze pastorali del territorio. Le suore sono impegnate nel campo di catechismo, dell'istruzione primaria e in opera caritative come orfanotrofi. Nel 1925, la congregazione contava già 120 religiose, fra le quali 111 avevano professato i voti, 7 novizie e 2 postulanti. Durante la rivoluzione culturale cinese, la congregazione fu costretta interrompere le sue attività fino alla riapertura del 1991.
Secondo dati riferiti al 2001, la congregazione conta oggi 24 religiose con i voti perpetui e 5 che hanno emesso i voti temporanei. Tutte oggi sono attive nel campo della pastorale parrocchiale, nel servizio di evangelizzazione e di carità, osservando il carisma del fondatore. (NZ)(Agenzia Fides 5/1/2012)

Meglio lasciare cadere a pezzi il Colosseo che con le scarpe Tod's

Lasciamolo cadere a pezzi il Colosseo, più importanti sono i codicilli e le virgole contro virgole che arricchiscono il sistema giuridico italiano e che permettono ricorsi su tutto, anche su quello che ancora non si è effettivamente corso.
Sono solo tremila circa le lesioni che presenta il vecchio Colosseo il quale ogni tanto perde qualche pezzo, piccolo o grande che sia, come è successo lo scorso Natale. Il ministero dei Beni Culturali ha calcolato in 23 milioni il costo del restauro totale dell'Anfiteatro Flavio (partenza del cantiere Aprile 2012) e, non trovandosi soldi pubblici, il sindaco di Roma è stato prima in Giappone ed in Cina ma poi ha trovato la sponsorizzazione totale di un imprenditore italiano, Della Valle, quello appunto delle scarpe Tod's.
Tutto bello, tutto liscio, tutti contenti?
Avremmo visto le calze al Colosseo visto che nel contratto vi è il diritto di utilizzare l'immagine dell'Anfiteatro per conto della Tod's.
Non lo so e sinceramente preferisco il Colosseo in piedi e con le scarpe che a piedi nudi e cadente.
Ma siamo in Italia e qualcuno che fa ricorso lo si trova sempre, come in questo caso, ed un tribunale, tra i tanti che ci sono, che giusto per non sapere blocca il tutto, anche quello lo si trova.
Il Codacons dice che lo sfruttamento dell'immagine del Colosseo varrebbe almeno 200 milioni di euro, quindi molto di più dei 25 sborsati da Della Valle. L'Antitrust quindi è intervenuta ed ha bloccato il tutto perchè sembra che qualcosa di non legale sia stato compiuto.
Ora il Comune di Roma farà ricorso al Tar.
Io invece avevo sperato che questa iniziativa andasse a buon fine e fosse da esempio per altri imprenditori privati per far loro interessare verso le altre bellezze italiane in fase di decadenza: le conosciamo tutti, e ce ne sono a centinaia.
Invece no. Fermi tutti.
Intanto il Colosseo starà lì immobile come sempre a lasciarsi ammirare da milioni di turisti l'anno, a veder passare centinaia di migliaia di cittadini romani al giorno, a sentir cadere e Governi ed Autorità nazionali vari come fossero parte del "proprio" corpo.