31/01/12

Perchè lo abbiamo strappato dai rifiuti organici ospedalieri per dargli sepoltura

Matteo Bramucci 18 settimane
Matteo Bramucci è morto a 18 settimane di gestazione nella pancia di sua mamma Angela e sotto lo sguardo triste di papà Vincenzo che era pronto ad accogliere il loro quinto figlio.
Appena avuto l’aborto spontaneo in un ospedale di Roma, Angela e Vincenzo hanno chiesto alla caposala di poter avere il bambino per seppellirlo a Roma, al Cimitero degli Angeli recentemente inaugurato.
E’ stato loro detto che non era possibile!

Bambina di 2 anni scrive a Nonno Mario Monti, quello che fa le cose giuste

A volte vien voglia di dire: a ridatece Silvio, lui si che era sobrio. Spulciando nel sito del Governo Italiano, all'indirizzo qui linkato, finirete nella sezione dedicata dal Presidente del Consiglio Mario Monti al Dialogo col cittadino.
Potete così leggere e lo ritrascrivo prima che il tutto venga rimosso:
Dialogo con il Cittadino. Le parole dei cittadini. Proponiamo alcuni estratti delle mail indirizzate al Presidente del Consiglio Mario Monti.

“…oggi ho visto il Professore alla trasmissione condotta dalla giornalista Lucia Annunziata su RAI3…voglio, con questa mia, solo testimoniare che se c’è una cosa che noi “cittadini normali” abbiamo capito di questo strapazzato Governo Tecnico è che di Lui, con tutte le incertezze del caso e un pò come nella vita, ci si può, una volta tanto, fidare!...”
Firmato “Impiegato, coniugato, figlio di un portiere di palazzo popolare”
“…Lisa, una bambina di due anni e mezzo, alla domanda “che cosa hai visto in TV?”, risponde “Ho visto il nonno Mario, quello che dice le cose giuste per il futuro…”
Firmato “una coordinatrice pedagogica di una cooperativa sociale”
“…Ho vissuto la prima metà della mia vita tra l’Africa e il Sud America…ora ho deciso di andare un periodo a Londra…questa esperienza mi porta a vedere tante cose (italiane) con nuove prospettive che mi farebbe piacere condividere con lei, vista la Sua lunga esperienza all’estero…”
Lettera firmata
“…I have been watching TV and because I love Italy I would like to offer some suggestions…”
 Lettera firmata Questa è la scelta che viene fatta dalla redazione (ufficio stampa, lacchè o non so che altro del Presidente del Consiglio).
Fa impressione quella bambina, un enfant prodige sicuramente, che invece di vedersi i cartoni animati su Rai Yo Yo si sorbisce tutte le conferenze stampa di Mario Monti e pure le capisce anche, fatto che è risultato difficilissimo per moltissimi giornalisti ed addetti ai lavori.
Mentre i genitori di là in camera si guardano la ennesima replica dell'intramontabile Don Camillo, ve la immaginate voi la bambina in salotto che zittisce il cane e le dice: fammi sentire Mario Monti che sta parlando del mio futuro?
Nominiamola ministro! Ma subito! Anzi senatore a vita, ora che si è tristemente liberato un posto. 
E che vogliamo dire della coordinatrice pedagogica di una cooperativa sociale che invece di chiamare i servizi sociali riporta le parole della bimba e le invia al Presidente del Consiglio?
Stasera porto dallo psichiatra i miei figli che hanno più di due anni, non sopportavano nemmeno Silvio nonostante le mie insistenze, però sanno tutto di Rai Yo Yo ed il loro futuro lo affidano ancora a Manny Tuttofare.

Angela Merkel gioca a Risiko: alla conquista dell'Europa

Che cosa abbia in mente Angela Merkel per l’Europa a trazione tedesca lo abbiamo visto nel fine settimana che ha preceduto il summit odierno a Bruxelles. Due episodi che dovrebbero far riflettere tutti gli europei:
• La Cancelliera ha inviato una lettera a tutte le altre capitali dell’euro per chiedere di mettere sotto commissario la Grecia. Pretendendo senza mezzi termine “una cessione di sovranità” in materia di tasse, spesa pubblica e altre misure economiche dal Parlamento ad un delegato di fiducia della Germania.
• Inoltre ha annunciato che interverrà direttamente nella campagna elettorale francese a fianco di Nicolas Sarkozy per scongiurare l’avvento di un governo che rompa l’asse franco-tedesco.
A oltre vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, siamo a una ricostruzione che in salsa tedesca dovrebbe circondare l’Europa intera: una versione aggiornata dei “paesi fratelli” dell’Unione sovietica; ma visto che si parla di Germania il pensiero va anche ad un Quarto Reich.
Esagerazioni? C’è da augurarselo. Fatto sta che ciò che qualche tempo fa sarebbe apparso impossibile rispetto alle più elementari regole democratiche, oggi passa quasi nell’indifferenza di molti leader europei (che si guardano bene dall’informare le proprie opinioni pubbliche), e nell’approvazione di quelli che sono ormai i governi satelliti della Cancelleria.
La crisi greca poteva essere facilmente risolta due anni fa, o con il piano di aiuti sostenuto dal nostro governo di allora (quello di Silvio Berlusconi), oppure lasciando che Atene fallisse. In entrambi i casi si sarebbe scongiurato il contagio finanziario e si sarebbe evitato di capovolgere la democrazia. Oggi non crediamo che gli Stati Uniti e l’Inghilterra si farebbero mai imporre un commissario per le tasse dalla Germania. E noi?

Soldi nascosti nel reggiseno, nelle suola delle scarpe e viaggi in bicicletta

65 mila euro nascosti tra reggiseno rosso, suola delle scarpe e sellino della bicicletta che stava pedalando faticosamente sulla salita verso San Marino, "terra delle libertà".
Presa, sequestrati 55 mila euro, ed ora per lei un processo civile ed anche penale!
La bicicletta gliela hanno lasciata però, così è potuta tornare a casa e magari la prossima volta proverà a portare illegalmente i suoi risparmi all'estero inserendoli tra la camera d'aria e la ruota davanti: l'importante è non frenare.
Che il governo di Dracula Monti faccia paura ne ha lungamente parlato qui si Frews il nostro ottimo Manuel segnalandoci prima di tutti, ed anche prima di Equitalia, movimenti di capitali verso l'estero, in particolare di lingotti d'oro verso la Svizzera.
Certo, la domanda viene spontanea: dove avrebbe nascosto i lingotti d'oro la sinistra? Siate meno spontanei nella risposta, per favore, che ci leggono anche i minorenni!
Che cosa ci si inventa per sfuggire al fisco! Chissà quanti altri invece sono riusciti a farla franca raggiungendo le banche di San Marino ma una domanda allora sorge a me immediatamente: dove erano nascoste queste famigerate banconote da 500 euro? Non che sia interessato all'argomento: non ho nè soldi né bicicletta, era solo per una curiosità professionale.

Giovani aperti alla vita è il tema della 34esima giornata per la vita

La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri. Del resto, nel Vangelo, Cristo stesso si presenta come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia dell’Antico Testamento. Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo.
Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso.
In questi anni non solo gli indici demografici ma anche ripetute drammatiche notizie sul rifiuto di vivere da parte di tanti ragazzi hanno angustiato l’animo di quanti provano rispetto e ammirazione per il dono dell’esistenza.
Sono molte le situazioni e i problemi sociali a causa dei quali questo dono è vilipeso, avvilito, caricato di fardelli spesso duri da sopportare. Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo.
Per educare i giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso.
I giovani di oggi sono spesso in balia di strumenti – creati e manovrati da adulti e fonte di lauti guadagni – che tendono a soffocare l’impegno nella realtà e la dedizione all’esistenza. Eppure quegli stessi strumenti possono essere usati proficuamente per testimoniare una cultura della vita.
Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare l’affascinante avventura della vita.
È una chiamata che la Chiesa sente da sempre e da cui oggi si lascia con forza interpellare e guidare. Per questo, la rilancia a tutti – adulti, istituzioni e corpi sociali –, perché chi ama la vita avverta la propria responsabilità verso il futuro. Molte e ammirevoli sono le iniziative in difesa della vita, promosse da singoli, associazioni e movimenti. È un servizio spesso silenzioso e discreto, che però può ottenere risultati prodigiosi. È un esempio dell’Italia migliore, pronta ad aiutare chiunque versa in difficoltà.
Gli anni recenti, segnati dalla crisi economica, hanno evidenziato come sia illusoria e fragile l’idea di un progresso illimitato e a basso costo, specialmente nei campi in cui entra più in gioco il valore della persona. Ci sono curve della storia che incutono in tutti, ma soprattutto nei più giovani, un senso di inquietudine e di smarrimento. Chi ama la vita non nega le difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire che cosa rende più aperti al manifestarsi del suo senso, a quella trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni. Nasce così un atteggiamento di servizio e di dedizione alla vita degli altri che non può non commuovere e stimolare anche gli adulti.
La vera giovinezza si misura nella accoglienza al dono della vita, in qualunque modo essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio.

Che bello sarà andare negli uffici pubblici il giorno del nostro compleanno

Delle tante parole scritte nel decreto "Semplifica Italia" (dopo quello Salva Italia - Rilancia Italia - Forza Italia), teso ad incidere sugli aspetti più farraginosi della burocrazia italiana uno me ne è rimasto particolarmente a mente perché parla del nostro compleanno, del mio e del tuo.
Ovviamente non si dice che Monti ci farà un regalo quel giorno o verrà a casa nostra ad aiutarci a spegnere le cartoline ma l'idea è un'altra e mi sembra simpatica, a dir poco buona.
"Nel pacchetto - scrissero dall'ufficio stampa della presidenza del consiglio - si va dall’agenda digitale (banda larga e ultra larga per  risolvere il divario digitale, apertura all’open data delle pubbliche amministrazioni per la totale trasparenza, uso del cloud, incentivi alle smart communities, gli spazi virtuali di discussione dei cittadini), alla semplificazione normativa per le imprese (da 27 presentazioni dello stesso documento ai una sola). Dalla facilitazione delle assunzioni degli extracomunitari alle panetterie aperte la domenica, ai documenti che scadono nel giorno del compleanno".
Interessante no? Bella l'idea ed approfondendo mi sono reso conto che la proposta viene da un cittadino ed è stata adottata dal governo attuale.
Quindi il giorno del compleanno nostro ci scadranno carta d'identità, patente e gli altri documenti personali e saremo costretti a passare la giornata in coda agli sportelli e, siccome i funzionari dell'anagrafe lo sanno il motivo per cui sei lì, dovremo offrire a tutti da bere e gli sportellisti ingrasseranno ma noi faremo amicizia con la vicina di casa sorprendendola con un bel "anche tu sei nata oggi?" e lei "no sono qui solo perché ho dimenticato l'ombrello".
Che bello sarà andare negli uffici pubblici il giorno del nostro compleanno a rinnovare tutti i nostri documenti e poi tornare a casa con tessere magnetiche nuove di zecca

Don Bosco ritorna tra i giovani ancor... ed i motivetti dell'infanzia

Da stamattina, da quando il mio Tab mi ha ricordato, grazie alla rubrica di Sarah Myliz, che oggi è la festa di Don Bosco, mi ronza per la testa un motivetto che fa: "Don Bosco ritorna tra i giovani ancor, ti chiaman frementi di gioia e d'amore". Lo conoscete? Io ce l'ho in testa da 30 anni e ricompare ogni 31 gennaio assieme ai ricordi di Don Germano Tonon, coadiutore all'Oratorio San Luigi di Novate Milanese tanti anni fa, sacerdote sempre con la tonaca, fissato coi chierichetti, col giornalino e con don Bosco. Io allora ero cerimoniere, guarda caso dirigevo il giornalino della Parrocchia, ed ero seguace di don Bosco.
Questo ritornello, coi suoi ricordi di tutti noi, gli amici, impolverati a cantarlo nel cortile dell'Oratorio, mi ha ridato dolcezza anche oggi non per i tempi andati (solo un pochino) ma sul quanto è importante sin da piccoli passare ai bambini qualche preghiera, qualche canto religioso: rimangono dentro, fanno il loro percorso, e, quando meno te l'aspetti, ritornano fuori anche solo al voltar pagina di una calendario.
Buongiorgio

S.Giovanni Bosco. Nomi del giorno. Frase di Mandela.

31 gennaio 2012 segno zodiacale: Acquario. Il sole sorge alle 7.34 e cala alle 16.59.
S. GIOVANNI BOSCO Nato a Castelnuovo d'Asti il 16 agosto 1815. Grande apostolo dei giovani, fu padre e guida alla salvezza con il metodo della persuasione, della religiosità autentica, dell' amore teso sempre a prevenire anziché a reprimere.
Il suo metodo educativo si ispira ad un umanesimo cristiano che attinge motivazioni ed energie alle fonti della sapienza evangelica.
Fondò i Salesiani, la Pia Unione dei cooperatori salesiani e , insieme a Maria Mazzarello, le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nel gennaio 1988 Giovanni Paolo II lo proclama Maestro della gioventù.
Muore a Torino1888.

NAME OF THE DAY: Female CHANTAL di origine francese è abbastanza diffuso nel Nord Italia. La sua diffusione si deve a S. Francesca Fremiot , duchessa di Chantal. Si festeggia il 12 dicembre. La sua pietra è il topazio.
Male CIRO deriva dal persiano Kurush attribuito ai re persiani e significa " re, signore e padrone". Si festeggia il 31 gennaio ...perciò AUGURI! La sua pietra è il topazio.

" Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati".
                                                                     Nelson Mandela