31/01/12

Angela Merkel gioca a Risiko: alla conquista dell'Europa

Che cosa abbia in mente Angela Merkel per l’Europa a trazione tedesca lo abbiamo visto nel fine settimana che ha preceduto il summit odierno a Bruxelles. Due episodi che dovrebbero far riflettere tutti gli europei:
• La Cancelliera ha inviato una lettera a tutte le altre capitali dell’euro per chiedere di mettere sotto commissario la Grecia. Pretendendo senza mezzi termine “una cessione di sovranità” in materia di tasse, spesa pubblica e altre misure economiche dal Parlamento ad un delegato di fiducia della Germania.
• Inoltre ha annunciato che interverrà direttamente nella campagna elettorale francese a fianco di Nicolas Sarkozy per scongiurare l’avvento di un governo che rompa l’asse franco-tedesco.
A oltre vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, siamo a una ricostruzione che in salsa tedesca dovrebbe circondare l’Europa intera: una versione aggiornata dei “paesi fratelli” dell’Unione sovietica; ma visto che si parla di Germania il pensiero va anche ad un Quarto Reich.
Esagerazioni? C’è da augurarselo. Fatto sta che ciò che qualche tempo fa sarebbe apparso impossibile rispetto alle più elementari regole democratiche, oggi passa quasi nell’indifferenza di molti leader europei (che si guardano bene dall’informare le proprie opinioni pubbliche), e nell’approvazione di quelli che sono ormai i governi satelliti della Cancelleria.
La crisi greca poteva essere facilmente risolta due anni fa, o con il piano di aiuti sostenuto dal nostro governo di allora (quello di Silvio Berlusconi), oppure lasciando che Atene fallisse. In entrambi i casi si sarebbe scongiurato il contagio finanziario e si sarebbe evitato di capovolgere la democrazia. Oggi non crediamo che gli Stati Uniti e l’Inghilterra si farebbero mai imporre un commissario per le tasse dalla Germania. E noi?

1 commento:

  1. Hai colto nel segno, con precisione ed utilizzando la dovuta durezza.
    Mi spiego.
    Siamo entrati in una fase storica in cui ai Paesi economicamente deboli o che sono stati "aiutati" a diventarlo (il pensiero corre alla Grecia, che a suo tempo fu "assistita" da organismi finanziari Usa) si possono dettare condizioni tassative ed umilianti.
    Perfino il nostro Paese, che certo non può ringraziare l'uomo di Arcore, non è mica detto che a livello di deficit sia messo così male; l'Inps, per es., pare che sia in attivo di circa 26 miliardi di euro!
    Dipende da come si fanno, certi conti... e da chi li fa...
    La Germania, beh, mi pare che attorno al 2004 avesse dei problemini... che le furono risolti tranquillamente dalla Bce.
    Ma ad altri (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna,) certi favori non si fanno. O abbiamo scordato l'amabilissimo acronimo Pigs, "maiali"?!
    Insomma, l'idea che la Germania voglia (perse 2 guerre mondiali)essere uber alles ora con mezzi economici anzichè militari è tutt'altro che da scartare.
    Peraltro, mi pare che la stessa ascesa di Monti sia tutto tranne che rituale, insomma corretta dal punto di vista democratico.
    E ciò che domina, sia nel nostro Paese che nel resto del mondo, mi pare che sia quello che l'economista Gaetano Caffè definiva "terrorismo contabile."
    Ciao e... scusa la lunghezza!

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