14/04/12

Chi era Piermario Morosini ma soprattutto il defibrillatore dov'era?


E' il 31' di gioco all'incirca su tutti i campi della Serie Bwin. Chi davanti alla televisione chi con la radio accesa tutti i tifosi della serie cadetta di calcio italiano non possono fare a meno di sentire o vedere Piermario Morosini, giocatore del Livorno, cadere in terra, rialzarsi per due volte in evidente stato confusionale e poi accasciarsi definitivamente mentre intorno a lui il gioco continua con un azione offensiva del Pescara. Succede tutto in un attimo, un compagno di Morosini se ne accorge e cerca di chiamare l'attenzione dell'arbitro per far fermare il gioco, il quale però è purtroppo in una fase concitata e l'arbitro non osa fermarla.

Morte Morosini: non sono d'accordo sulla sospensione dei campionati, temo l'ipocrisia

Tragedia nel mondo del calcio. Piermario Morosini, calciatore del Livorno, è morto oggi, sabato 14 aprile, poco dopo aver avuto un malore nel corso della partita contro il Pescara presso lo stadio Adriatico nella città abruzzese. Al 31' del primo tempo il 26enne si è accasciato al suolo, colpito da un malore. Soccorso immediatamente è stato caricato su un ambulanza è portato d'urgenza all'ospedale della città abruzzese. Durante il percorso, a quanto riferiscono i sanitari, il giocatore è entrato in arresto cardiaco. Il giocatore è morto poco dopo il suo arrivo all'ospedale. La Figc ha deciso di bloccare tutte le partite di campionato in programma nel fine settimana.

Ma davvero c'è il desiderio di far sparire i partiti? Per sostituirli con che cosa?

L’emendamento al decreto fiscale sul finanziamento pubblico dei partiti è stato dichiarato inammissibile dal presidente Fini in mancanza dell’unanimità dei gruppi in commissione. L’Idv si è infatti detta contraria nel merito, mentre la Lega ha auspicato un provvedimento ad hoc. A questo punto la soluzione passa per una proposta di legge firmata da Alfano, Bersani e Casini che ricalca i nove commi contenuti nell’emendamento.

Perchè è sbagliato abortire anche in caso di stupro

Avete mai sentito qualcuno insultare il prossimo con affermazioni del tipo “Credo che tua madre avrebbe dovuto abortirti”? Eppure molte persone, talvolta anche in certi ambienti che amano definirsi cattolici, quando si parla di aborto, pur manifestandosi apertamente contrari, si tende a cedere alla tentazione buonista di alcuni ‘distinguo’, il più frequente dei quali è quello del caso di violenza carnale.
Tuttavia ad una attenta riflessione non può sfuggire che quando siamo tentati di aggiungere il fatidico “salvo nei casi di stupro”, magari solo per apparire non troppo intransigenti, in realtà è come se stessimo apostrofando una persona desiderando che fosse morta.