29/01/12

Serie A 20° giornata - frenata dell'Inter


La gara clou della prima di ritorno è Juventus Udinese. Sono i bianconeri di Torino ad imporsi, nonostante il momentaneo pari dei friulani, per un finale di 2-1. Il Milan però non molla il colpo e sistema il Cagliari grazie ad un 3-0 tondo.

Chi molla oggi invece è l'Inter, che fa una brutta figura perdendo in casa del Lecce, la Lazio ne approfitta sorpassando i nerazzurri grazie alla vittoria esterna contro il Chievo per 3-0. Il Napoli cede in casa del Genoa per 3-2, pareggio della Roma in casa contro il Bologna per 1-1.

Catania e Parma si contendono la posta con un 1-1, nel derby toscano tra Firenze e Siena, vincono i viola per 2-1. Atalanta corsara espugna il campo di Cesena per 1-0, Palermo vittorioso contro il Novara per 2-0.

La riscoperta della romanitá come via per una riforma della politica

Si dice che le riflessioni più approfondite sui sistemi politici e istituzionali vengano formulate nei momenti di crisi. In effetti la passione politica e l’interesse critico si risvegliano normalmente quando gli scenari si fanno più precari, quando i regimi sono sul punto di crollare, quando si mette in discussione l’equità o la sostenibilità di un equilibrio preesistente.
E’ per questo motivo che non può che sollevare interesse il convegno “Ethos repubblicano e cesarismo. Etica e socializzazione politica fra mondo antico e moderno”, organizzato per martedì 31 gennaio alle ore 14 dall’Associazione Civis Romanus, presso la prestigiosa cornice della Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. Non è certo la prima volta che si tratta di tematiche relative alla romanità classica, ma ciò che non è comune è la riproposizione del mos maiorum repubblicano come modello cui guardare per una riforma della politica contemporanea.
È senz'altro positivo che la storia romana non sia più guardata con riluttanza e con timore. Molti sono infatti coloro che rammentano come siano stati i regimi autoritari o totalitari a fare man bassa dell'iconografia imperiale, svilendo un'ideale di grandezza che certamente nulla aveva a che fare con la sopraffazione o la superiorità razziale. Oggi abbiamo recuperato il distacco per capire quali profonde lezioni possiamo trarre da un concetto alto di politica che ha caratterizzato la Repubblica di Cicerone, di Catone e dei Gracchi. Uno Stato fondato sulla sacralità dei mores, su una religione civica che divinizzava le virtù e le faceva divenire il perno dell'agire pubblico. Una politica che diviene rito, con quell'alta visione delle Istituzioni che la modernità fatica a ritrovare, tentata dalle derive del modello cesaristico. L'antica Roma non è solo arte o architettura, storia di conquiste e di generali, ma anche uno sfaccettato universo politico che ha anticipato e forgiato buona parte del pensiero occidentale e che potrebbe essere ulteriormente riscoperto per dar voce, ancora, a qualche importante lezione proveniente dalle nebbie dell'antichità.
Sentire docenti del calibro dei professori Andrea Carandini, Maurizio Viroli, Francesca Brezzi e Francois Prost dibattere su questi temi,introdotti dall'organizzatore dell'evento, nonchè presidente dell'associazione Civis Romanvs, il Dott. Paolo Lombardi, e moderati dalla professoressa Rosanna Buquicchio, sarà senza dubbio occasione per una riflessione sul nostro modo di intendere la nostra società e la nostra politica, nel tentativo di trovare una via per riformarle.
Per info sul convegno e prenotazioni +39.340.97.23.737.
Marcello Spirandelli

Teatro Valli: a Reggio Emilia tre giorni tra "eretici e corsari"


Al teatro Valli di Reggio Emilia dal 3 al 5 febbraio, Claudio Gioè e Neri Marcorè porteranno in scena lo spettacolo "Eretici e corsari" tratto dall'opera di Giorgio Gaber, Sandro Luporini e Pier Paolo Pasolini.
A metà degli anni ’70 Pier Paolo Pasolini scrisse e pubblicò Scritti corsari, una raccolta di articoli e riflessioni sulla trasformazione dell’Italia di quegli anni. Racconta un sistema che sta attuando un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità, che fonda il proprio potere sulla promessa di comodità e benessere, ma che sta trasformando il cittadino in un “uomo che solo consuma”.
Giorgio Gaber descrive lo stesso periodo storico come "sviluppo senza progresso". In quegli anni Gaber e Luporini si muovono su una lunghezza d’onda analoga a quella di Pasolini e spesso condividono molte delle sue intuizioni. Intuizioni che, trasformate e personalizzate, entrano in filigrana nei testi del teatro di Gaber.
Monologhi e canzoni come L’appartenenza, Gli oggetti, Il grido, La festa, Il cancro, Qualcuno era comunista svelano questa vicinanza, un modo disincantato e molte volte amaro di guardare il mondo, la società e il proprio paese.
"Eretici e corsari" è uno spettacolo che fonde monologhi, canzoni, articoli, interviste ai due artisti che fanno emergere la loro idea di libertà, il loro carattere ruvido e l'idea di un futuro già finito.

TEATRO VALLI - Reggio Emilia
Venerdì 3, sabato 4 febbraio ore 20.30
domenica 5 febbraio ore 15,30


Sara Citterio

A Febbraio e Marzo ritiri spirituali per risanare le ferite dell’aborto

 Nei prossimi mesi sono programmati due ritiri, ognuno della durata di un fine settimana, per le donne e gli uomini che portano il dolore emozionale e spirituale dell’esperienza dell’aborto volontario.
Il weekend, che porta il nome La Vigna di Rachele, verrà offerto dal 17 al 19 Febbraio e dal 23 al 25 Marzo a Bologna. Gli eventuali partecipanti sono invitati a scegliere tra le due date.
La coordinatrice della Vigna di Rachele in Italia, Monika Rodman Montanaro, che collabora dal 1997 con la fondatrice del ritiro e risiede in Italia dal 2007, commenta:

Mostra: Tranquillo Marangoni – Arte sotto torchio


In occasione del centenario dalla nascita di Tranquillo Marangoni, la città di Genova celebra la figura di uno degli incisori più importanti del Novecento con una mostra che vedrà esposte xilografie, disegni, matrici e cartoni, fotografie d’epoca e pannelli lignei.
Friulano d’origine Tranquillo Marangoni fu legato alle esperienze dell’avanguardia friulana che gravitava intorno alle figure dei fratelli Afro, Mirko e Dino Balsaldella, rivelando una particolare sensibilità nei confronti del linguaggio xilografico degli artisti tedeschi della Brücke, di ungheresi come György Buday e del cenacolo degli xilografi sardi.


La mostra verrà articolata in cinque sezioni:
- Tranquillo Marangoni, la famiglia, l’atelier: numerosi autoritratti tra il 1942 e gli anni Sessanta, alcuni ritratti di famiglia e la ricostruzione del suo atelier di incisore che allestì dal 1985 nella sua villa di Ronco Scrivia, con i suoi tavoli e i suoi strumenti da lavoro;
- L’attività artistica di Tranquillo Marangoni nella donazione al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce: nucleo di 35 opere, tra tavole xilografiche, disegni preparatori e collage fotografici, datate tra il 1947 e il 1988;
- La sezione coi volumi illustrati: veri e propri libri d’artista come la raffinata edizione inglese di The Toilers of the sea di Victor Hugo nel 1960. Sarà sottolineato l’impegno dell’artista nella fondazione della casa editrice La Pigna per cui ideò e pubblicò nel 1967 le Filastrocche genovesi, di cui si espongono, oltre al volume a stampa, anche i materiali preparatori.
- La sezione assai nutrita degli ex libris: l’artista li fece per alcuni protagonisti del mondo della cultura e dell’illustrazione, dal critico d’arte Luigi Servolini all’artista Bruno da Osimo, all’architetto Zoncada, ai collezionisti di ex libris, Gianni Mantero e Ivan Matteo Lombardo. Nella stessa sezione, per ricostruire in modo significativo la personalità dell’artista si esporranno per la prima volta i biglietti augurali di fine anno, incisi, per gli auguri di Capodanno, tra il 1948 e il 1980.
- Una sezione dedicata ai pannelli decorativi e agli arredi che Marangoni, dopo avere lavorato per molti anni come disegnatore per i cantieri navali di Monfalcone, ideò e realizzò per edifici privati e pubblici: attraverso opere originali, disegni preparatori, studi e fotografie, oggi conservate nell’Archivio Tranquillo Marangoni, verranno rievocate le sue geniali ideazioni.


Genova – Musei di Nervi – Raccolte Frugone e Wolfsoniana
Dal 21 gennaio al 6 maggio 2012

Sara Citterio

Il legame magico tra un papà e una figlia femmina.I miei due Chinchito



Appena rimasta incinta lo chiamavo Arturino.A 9 settimane di gestazione il ginecologo l'ha chiamata Genoveffa.Io gli chiesi:-Chi è Genoveffa?Non sempre riesco ad afferrare subito.Quando la morfologica diede la certezza che avremmo avuto una patatina,tutti iniziarono a dirmi che le femmine sono più che mai del padre.Dopo il parto,un'ausiliaria mi raccontò dei suoi tre figli e della prima,col suo accento napoletano sentenziò:-Quella si è presa per mano col padre in sala parto,sò quindic'anni e non se sò mai lasciati!Jennifer a un mese si addormentava sulla pancia del papà e oggi,che ha due anni e due mesi,hanno una serie di rituali che li lega,a partire da quello della lunga colazione mattutina,durante la quale sembrano due fidanzatini in una sala da thè.E'nata mora e gradualmente si è schiarita,come il padre,fino a diventare proprio bionda in estate.Quando la guardo cerco qualcosa di me,ha le mie orecchie,i miei piedi,i miei occhi.Il mio carattere.Talvolta è snervante per questo,tra di noi sono scontri tra Titani,non ci dissuade niente e nessuno da quello che vogliamo.Però sono orgogliosa quando qualcuno rimane stupito dalla sua preparazione,dal suo spirito di osservazione,dalla prontezza.Ieri da mia madre le ho detto:-Quella è la casetta di Nocciolina.(Il cane)E lei:-Non si chiama casetta,è la cuccia!Io sento tutto il bene che mi vuole,ma confesso che è vero che tra i papà e le figlie femmine si crea un legame magico,a volte commovente,non lo so perché.E voglio prendermi un merito:i passi indietro che ho fatto in questi due anni,perché il loro legame si rafforzasse sempre di più,perché lui potesse avere con gli interessi quello che gli è mancato 20 anni fa.Forse un giorno se ne renderà conto nostra figlia,anzi,non ho dubbi.

A proposito di Juventus: Matri pesa 10 kg in meno di Borriello

Al bar stamattina, tra un tintinnio di piatti, piattini, e cucchiaini, entra il cliente di sempre ed osa porre la domanda che tutti noi temevamo: chi la visto la Juventus ieri sera? Di norma non la dovrebbe aver vista nessuno. Al bar siamo presenti un milanista, il sottoscritto, il barista che è sfegatato interista, tre romanisti ed un laziale e poi una donna. Eppure... l'abbiamo vista tutti la Juventus sotto la neve battere la Udinese sempre sotto la neve. Inizia così la discussione della domenica (e del lunedi, martedi, mercoledi ecc. ecc.) che parte da quanto è bello lo Juventus Stadium per finire a chi vincerà il campionato (la Juve), chi la Champions (il Milan) chi la Coppa Italia (il Napoli): dice il solito ben informato che sa tutto e che ci comunica essere già tutto scritto.
Un romanista a lui chiede: ma come mai Borriello non gioca? Ed ecco la risposta che mi apre la giornata e rende più gustoso il mio cornetto alla Nutella: "Matri pesa 10 kg in meno di Borriello". Silenzio degli astanti. Ora abbiamo la nostra prima verità del giorno. Ora tutto è diverso, a cominciare dal cappuccino. Forza Matri e complimenti Juve e per te, caro Borriello, un cornetto integrale stamattina!