29/01/12

La riscoperta della romanitá come via per una riforma della politica

Si dice che le riflessioni più approfondite sui sistemi politici e istituzionali vengano formulate nei momenti di crisi. In effetti la passione politica e l’interesse critico si risvegliano normalmente quando gli scenari si fanno più precari, quando i regimi sono sul punto di crollare, quando si mette in discussione l’equità o la sostenibilità di un equilibrio preesistente.
E’ per questo motivo che non può che sollevare interesse il convegno “Ethos repubblicano e cesarismo. Etica e socializzazione politica fra mondo antico e moderno”, organizzato per martedì 31 gennaio alle ore 14 dall’Associazione Civis Romanus, presso la prestigiosa cornice della Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. Non è certo la prima volta che si tratta di tematiche relative alla romanità classica, ma ciò che non è comune è la riproposizione del mos maiorum repubblicano come modello cui guardare per una riforma della politica contemporanea.
È senz'altro positivo che la storia romana non sia più guardata con riluttanza e con timore. Molti sono infatti coloro che rammentano come siano stati i regimi autoritari o totalitari a fare man bassa dell'iconografia imperiale, svilendo un'ideale di grandezza che certamente nulla aveva a che fare con la sopraffazione o la superiorità razziale. Oggi abbiamo recuperato il distacco per capire quali profonde lezioni possiamo trarre da un concetto alto di politica che ha caratterizzato la Repubblica di Cicerone, di Catone e dei Gracchi. Uno Stato fondato sulla sacralità dei mores, su una religione civica che divinizzava le virtù e le faceva divenire il perno dell'agire pubblico. Una politica che diviene rito, con quell'alta visione delle Istituzioni che la modernità fatica a ritrovare, tentata dalle derive del modello cesaristico. L'antica Roma non è solo arte o architettura, storia di conquiste e di generali, ma anche uno sfaccettato universo politico che ha anticipato e forgiato buona parte del pensiero occidentale e che potrebbe essere ulteriormente riscoperto per dar voce, ancora, a qualche importante lezione proveniente dalle nebbie dell'antichità.
Sentire docenti del calibro dei professori Andrea Carandini, Maurizio Viroli, Francesca Brezzi e Francois Prost dibattere su questi temi,introdotti dall'organizzatore dell'evento, nonchè presidente dell'associazione Civis Romanvs, il Dott. Paolo Lombardi, e moderati dalla professoressa Rosanna Buquicchio, sarà senza dubbio occasione per una riflessione sul nostro modo di intendere la nostra società e la nostra politica, nel tentativo di trovare una via per riformarle.
Per info sul convegno e prenotazioni +39.340.97.23.737.
Marcello Spirandelli

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