Viviamo in un epoca in cui le difficoltà economiche dovrebbero incentivare questa gioventù moderna di sfaticati “filosofi“ e di laureati fuori corso ad ingegnarsi come hanno fatto i nostri nonni NEL dopo guerra, ad imparare un mestiere, un lavoro artiginale che sarebbe più remunerativo rispetto ad uno stipendiuccio di un POSTO FISSO ,che olltre ad essere poco gratificante per chi ambisce a delle soddisfazioni personali in un ambito sociale, svilupperebbero delle capacità imprenditoriali di se stessi e di un economia che sta andando a rotoli proprio per l'estinzione di alcune categorie che sono state anche la fortuna di un popolo italiano . La globalizzazione ci sta distruggendo per l'integrazione di altre etnie che in questo paese , LA NOSTRA insana politica non difende il nostro territorio .... le nostre ricchezze e la nostra cultura . Cari FIGLI DI PAPA' che aspirate al posto fisso, perchè fa più comodo sbivaccare dietro ad una scrivania prendendovi uno stipendio REGALATO da chi si dissangua per pagare tasse e per mantenere voi che vi nascondete nella farsa retorica di aver faticato una vita per prendervi un pezzo di CARTA , piuttosto che alzarvi la mattina , anche con una laurea, per andare a fare lavori manuali ( idraulico..elettricista, panettiere, parrucchiere, sartoria...etc.).. Imparate a capire cosa vuol dire “sacrificio“ e dedizione per il lavoro . Svegliatevi e soprattutto non lasciatevi ingannare da chi vuole alterare la vostra coscienza con la droga con dei falsi stereotipi che si accomunano in un branco di pecore e di una collettività superficiale priva di valori e di amor proprio al fine di perdere la propria autenticità per non farvi capire troppo il marciume che ormai si sta radicando in questo paese !!!
Nadia Ciarlantini
Nadia Ciarlantini
Usciamo un po' anche dai luoghi comuni però! Non esistono solo e unicamente i figli di papà che impiegano 10 anni a laurearsi! Conosco tanti ragazzi, che si sono dati molto da fare a scuola e all'università! Facendo sacrifici, rinunciando ad andare in discoteca il sabato sera con gli amici per studiare e riuscendo così a laureandosi nei 5 anni canonici! E ora si adattano a fare stages e lavoretti, con i quali a mala pena si ripagano la benzina!
RispondiEliminaCosa dobbiamo dire a questi ragazzi? Che hanno sbagliato a fare l'università? Che dovevano andare a fare i muratori? La cultura, la conoscenza della cose è un valore profondo, oggi studiare non ti da la garanzia di un lavoro, anzi, ma ti insegna a ragionare e a capire le cose! E questo per me ha un valore inestimabile! Quindi io consiglio a tutti i ragazzi che hanno voglia e capacità di studiare il più possibile e di fare l'università. Io ha ragazzi come questi dico poi: abbiate il coraggio di lasciare l'Italia, di andare all'estero dove ci sono molte più possibilità per chi ha studiato e ha voglia di fare come voi! Lasciate che in Italia restino i fannulloni che prima o poi saranno obbligati a diventare operai sottopagati per produrre (a basso costo) prodotti per i futuri paesi svilupati (Brasile, Cina, India, ecc.) e noi saremo sempre più sottosviluppati: in tutti i sensi!
Anche io la penso come Manuel e aggiungo che se un precario va a chiedere un mutuo, a quel punto le banche arricciano il naso, specie di sti tempi. Quindi o Monti convince i suoi colleghi banchieri ad accettare mutui dai precari senza troppo menarsela, o il gioco non funziona.
RispondiEliminaInvece ritengo che l'articolo 18 stia diventando un autogol per noi lavoratori - e lo dice uno dei monotoni a posto fisso -. Le aziende non assumono perché oggi assumere una persona ti lega più di un matrimonio. Ci fossero meno legami, forse si assumerebbe di più. Inoltre i dipendenti fissi costano troppo per un datore di lavoro, troppi soldi se ne vanno in tasse.
Il lavoro precario deve diventare un'opportunità per il dipendente per guadagnare di più, non una condanna a vita per lavorare sottopagato, in una situazione dove dopo 10 anni da precario, possono lasciarti a casa con una settimana di preavviso.
Prima allora di sfottere i milioni di precari, prima sistemi il precariato, offrendo maggiori diritti ai lavoratori e di contro aiuti le aziende che vorrebbero assumere ma hanno timori riguardo i costi e le modalità di licenziamento.
Il lavoro precario è un opportunità ma è anche una condanna in eterno, con il lavoro precario si ha la possibilità di apprendere tanti mestieri e diventare addattabili, ma è una macchia, in giro chiedono l'esperienza e la disponibilità, ma quando si presenta un cv pieno di esperienza l'interlucotore diventa diffidente.
RispondiEliminaPoi beato il Sig. Monti che non si annoierà mai ad avere lo stipendio a vita da Senatore!
NADIA CIARLANTINI -In un paese democratico il sig. Monti non avrebbe avuto nemmeno la possibiità di far l'uscere dentro "palazzo" senza il consenso del popolo...ma questo è un altro discorso !! E come si suol dire : OGNI POPOLO SI MERITA IL GOVERNO CHE HA ...!!! Nella vita ogni scelta razionale ha sempre l'alternativa che comporta una rinuncia e di conseguenza anche svantaggi per ottenere quello che potrebbe essere più giusto...!
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