04/12/11

Reddito minimo garantito: una proposta del PD Laziale


Il nuovo Ministro del Lavoro Elsa Fornero ha annunciato l'intenzione di promuovere il reddito minimo garantito. Una misura di sostegno sociale a tempo definito che la passata amministrazione di centrosinistra regionale ha introdotto, prima in Italia, per far fronte alla crisi. La Giunta Polverini l'ha definanziata definendola inutile e controproducente. Eppure è una norma presente nelle grandi democrazie occidentali. Quasi tutti i paesi europei hanno ratificato una precisa direttiva dell'Unione Europea in materia, tranne l'Italia e la Spagna. Almeno nella nostra regione eravamo avanti; da 18 mesi siamo tornati indietro. 
Riccardo Agostini
Direzione romana PD

Iran: fonti militari, abbattuto aereo spia americano




Fonte:
al-Arabiyya.net

Fonti militari iraniane hanno dichiarato oggi ( domenica 4 dicembre) all’agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA che le forze armate di Ahmadi Nejad hanno abbattuto un aereo spia americano senza pilota ( RQ170) al confine orientale del paese con l’Afghanistan. “ Lo spazio aereo iraniano è controllato meticolosamente”, afferma la fonte e “ la risposta iraniana a questo attacco si farà sentire ben oltre i confini del paese”.
La zona di confine tra Iran e Afghanistan è un’area molto delicata in quanto forze
armate americane sono state spiegate in territorio afghano secondo accordi
internazionali per la lotta ai talebani e ad al-Qaeda. La fonte non ha
specificato ora e luogo precisi dell’accaduto.

Tra le riforme e il passato la sinistra italiana è quella di sempre

Ancora una volta la sinistra si ritrova stretta tra le pulsioni riformiste della sua parte più moderna e le tendenze più conservatrici di quella parte che invece guarda con più attenzione ai legami sindacali. E’ questa l’eterna strettoia, quel passo delle Termopili che la nostra sinistra non riesce a superare per mettersi finalmente alla pari con i riformisti socialdemocratici del resto d’Europa.
Questo ritardo storico si riflette negativamente sulla politica italiana. Per giorni, dal leader del Partito democratico Bersani sono arrivate frecciate verso il Popolo della Libertà, criticato in anticipo per una sua pretesa “indipendenza” nei confronti della manovra prossima futura del Governo dei tecnici. Ma come al solito è stata proprio questa sinistra sempre pronta alle critiche a finire nei guai. Il legame con i sindacati non riesce ad assumere nel nostro Paese le vesti della modernità: in concreto, non riesce a passare dalla vecchia “cinghia di trasmissione” di togliattiana memoria al nuovo patto produttivo tra lavoratori e imprese.
Anche se la crisi globale in questo momento investe con la forza di un uragano le basi del nostro debito pubblico, ed è tutta finanziaria, il problema dell’immediato futuro consisterà pur sempre nel rilancio dell’attività produttiva. Ed è qui, nell’economia reale, che verrà in gioco quel meccanismo ormai arrugginito della dialettica sindacale che ha costituito e continua a costituire un freno nei confronti dei concorrenti europei. Sarebbe stato bello vedere per una volta la sinistra riformista all’opera, al tempo della crisi, intenta a lavorare non per il presente e il passato ma per il futuro.
Ancora una volta purtroppo questa speranza andrà delusa. La sinistra incapace di progetti, di proposte, di qualsiasi rinnovamento, è sempre la stessa, non ha avuto un cambio né generazionale né ideologico. Ed è con questa sinistra che il Popolo della Libertà si troverà a fare nuovamente i conti quando la parola tornerà agli elettori, al termine dell’esperienza del Governo dei tecnici.
I cittadini si troveranno inevitabilmente di fronte all’eterno dilemma tra rinnovamento del Paese e conservazione: il Popolo della Libertà potrà mostrare le proprie carte in regola.
Di Paolo

Ma quanti contanti si potranno tenere in tasca?

Se cinquecento vi sembrano giusti . Attenti a quanti soldi tenete in tasca e per favore sbirciate nel portafogli del vicino prima di dargli confidenza. Infatti, come ci ha fatto sapere Milena Gabanelli, “quali categorie hanno assolutamente bisogno di contante? Lo spacciatore, il tangentista, il riciclatore”. Pur dicendosi non esperta di finanza ma solo giornalista generica, con la sua ricetta per la salvezza dell’Italia con l’arma della guerra contro il diabolico uso della carta moneta sembra aver fatto breccia nel cuore e nel portafogli (non a caso stanno entrambi a sinistra) del governo tecnico. Dove si medita perciò, dicono le cronache, di abbassare fortemente il tetto di utilizzo del denaro contante, almeno a 500 euro, forse a 300. Un limite nel quale – ha osservato Berlusconi- è inserito il pericolo reale di uno stato di polizia tributaria.
E per fortuna che non viene preso in seria considerazione il vaneggiamento della stessa Gabanelli, laddove spiega che per le necessità di un normale cittadino (si è dimenticata di aggiungere “di 16 anni”) sono più che sufficienti 50 euro a settimana. Insomma, la soluzione potrebbe essere di farci tornare alla paghetta adolescenziale decisa dallo Stato padre-padrone. Per non parlare della proposta di mettere una tassa sull’uso del contante, con trattenuta alla fonte quando un cittadino ritira in banca i proprio risparmi (già abbondantemente tosati all’origine).
Certo è che il tetto tra 300 e 500 euro è molto, ma molto vicino a queste proposte estreme, ben al di sotto di quella “quota mille”, che era sostenuta dal Pd quando un provvedimento del governo Berlusconi la portò agli attuali 2500 euro.
La lotta all’evasione fiscale va fatta (e i risultati del governo Berlusconi, cifre alla mano, sono stati eccellenti) ma non certamente con provvedimenti di questo genere, che fanno di ogni erba un fascio creando difficoltà più alle categorie deboli e anziane, con poca dimestichezza con la tecnologia (carte di credito, pin e codici vari) e ancor meno con i paradisi fiscali, laddove operano davvero “spacciatori, tangentisti e riciclatori”. Senza contare che proprio i più sprovveduti sono maggiormente esposti alle truffe perché i livelli di sicurezza nell’uso della moneta elettronica mostrano ancora la corda. E ancora si potrebbe ricordare che solo pagando in contanti un acquisto si riesce ad ottenere quel piccolo sconto che con la carta di credito va in tasca alle banche.
E poi la tracciabilità dei movimenti di somme sempre più basse consente una intrusione intollerabile dello Stato della privacy dei cittadini, con la possibilità di costruire il profilo di ognuno di noi non limitatamente ai redditi, ma anche riguardo alle preferenze politiche, sessuali, religiose, associative. E’ quello stato di polizia di cui parla Berlusconi.
Ma si dice che la “fuga dai 500 euro” sia già iniziata, con gli sfortunati possessori (certo tutti mascalzoni) costretti a scambiare la maledetta banconota con 450 euro in monetine da 50 centesimi. E, se andate su Internet, troverete il vostro e nostro futuro nelle proposte di una grande multinazionale, la Mondex, che prepara la soluzione finale: via il contante da tutto il mondo con un microchip piazzato nel corpo umano (come nei cani) e in grado di operare come una carta di credito. Così lo Stato e le banche sapranno sempre dove siamo e dove andiamo. 
Per favore, salvateci da questo incubo.
Di Paolo

Domani ritorno alla libertà per Erika. Ancora dalla penna pungente.


Domani,5 dicembre 2011,Erika De Nardo tornerà libera, pochi mesi dopo l'ex fidanzatino Omar Favaro. I due,ancora minorenni, il 21 febbraio del 2001 accoltellarono la madre e il fratellino di lei, nella villetta della famiglia De Nardo a Novi Ligure. In un primo momento cercarono di far ricadere la colpa del duplice delitto su dei fantomatici extracomunitari ma ben presto la verità venne alla luce, assieme al diario segreto della ragazza, le cui pagine grondavano odio nei confronti della genitrice e di quel fratello minore sentito come un rivale. Il papà perdonò immediatamente la figlia assassina che ha trascorso gli anni a seguire prima in un carcere minorile milanese, poi in un carcere e infine in una comunità, entrambi nel bresciano.
Omar, scontata la pena, ha continuato a darsi le medesime attenuanti, pur ammettendo la sua colpa: era completamente ottenebrato dalla folle fidanzatina, fino ad assecondarla in quell'agghiacciante ed irrimediabile azione; non si è fatto mancare, al fine di riabilitare la sua immagine pubblica, tv e foto sui giornali,arrivando a farsi paparazzare davanti alle tombe delle due sciagurate vittime.
Erika ora si sfoga con una lettera di indignazione al QN, con la quale insulta il ragazzo reo a suo avviso di farsi pubblicità, sfruttando i suoi famigliari che non ci sono più.
Inopportuna e lucrosa la scelta del giovane di esternare ai media i suoi sentimenti.
Ma mi lascia di sasso che Erika, dopo tanti anni, ancora sputi veleno, ancora si innalzi a giudice di qualcuno.
Sono entrambi degli assassini ma Omar,se non avesse incontrato lei, non lo sarebbe stato.Con questo non intendo assolverlo, ma il diario intriso di cattiveria verso i suoi consanguinei, era il suo.
Comunque, è indubbio che anche la popolarità del ragazzo sia sempre frutto del loro incontro, perciò, se uscito di prigione ne ha beneficiato lui, ovvio che Erika si senta in diritto di fare altrettanto e di prepararsi un rientro in società coi fiocchi. A cominciare dalla lettera di cui sopra.

iPhone fuorilegge in Siria... Chiunque ne utilizzi uno è una possibile spia!





Le autorità siriane da venerdì scorso hanno messo al bando gli apparecchi iPhone, un ennesimo tentativo di isolare i dissidenti del regime di Assad e di coprire la violenta e sanguinosa repressione dei manifestanti che aspirano alla democrazia. Chiunque possegga un apparecchio iPhone in terra di Siria sarà considerato una possibile spia o un pericoloso dissidente. Anche i turisti sono inclusi nel divieto e dunque chiunque voglia visitare la bellissima Siria faccia attenzione con foto dal telefonino o quant’altro. Sembra che l’ultima geniale tecnologia della Apple abbia messo in crisi la tradizionale strategia dei regimi volta ad oscurare l’informazione in tempi di rivoluzione e crisi politica. Chissà cosa avrebbe detto a riguardo Steve Jobs che, ironia
della sorte, era figlio di padre siriano.
Alle porte del 2012 pare che ormai dittatori e oppressori abbiano un nemico sempre più pericoloso da affrontare: la tecnologia. Nell`era delle comunicazioni è sempre più difficile gestire le nuove tecnologie ed asservirle ai propri scopi. Se ai signori del potere non rimane che prendersela con gli smart phone significa forse che siamo arrivati al punto in cui il genio dell’uomo spaventa la stupidità umana o che forse un uomo come Steve Jobs abbia dato un enorme contributo al cammino dell’uomo verso la libertà e verso l’emancipazione dall’invisibile controllo che esercita su di noi chi ci governa. Assad è ormai sull’orlo del precipizio, questa sua ultima mossa palesa quanto sia ormai la paura a guidare le sue iniziative e tutti sappiamo che quando siamo mossi dalla paura finiamo sempre per sbagliare o per fallire.

Pakistan: Mariah Manisha, un'altra martire della fede

La Chiesa cattolica locale la definisce "una martire della fede": Mariah Manisha era una ragazza cattolica di Faisalabd uccisa una settimana fa da un uomo musulmano che l'ha sequestrata e che intendeva sposarla. P. Zafal Iqbal, parroco cattolico di Khushpur, dove vive la famiglia della 18enne Mariah, riferisce a Fides che "la ragazza ha resistito, non ha voluto convertirsi all'islam e non ha sposato quell'uomo, che per questo l'ha uccisa. E' una martire".

Il caso è stato portato da p. Iqbal all'attenzione della Commissione "Giustizia e Pace" e del Vescovo di Faisalabad, Mons. Joseph Cutts. "Il colpevole è stato arrestato e la polizia sta indagando. Speriamo che venga fatta giustizia, mentre la comunità è triste e sconvolta" nota a Fides p. Iqbal. "Casi come questi avvengono quotidianamente in Punjab" conferma a Fides p. Khalid Rashid Asi, Vicario generale della diocesi di Faisalabad. "E' molto triste, i cristiani, spesso le ragazze, sono vittime indifese".
Un altro caso, risolto nei giorni scorsi, è quello del 72enne cattolico di Faisalabad, Rehmat Masih, liberato una settimana fa, dopo 2 anni di carcere e di immani sofferenze, in seguito a un falsa accusa di blasfemia. (PA) (Agenzia Fides 2/12/2011)