12/03/12

Finalissima di Italia’s Got Talent: Federico Soldati sul podio


Il “nostro” Federico Soldati, che la scorsa settimana alla vigilia della finalissima ci ha gentilmente rilasciato un’intervista esclusiva (a cui rimandiamo chi lo volesse meglio conoscere), ha ottenuto un ottimo risultato, classificandosi al terzo posto dell’edizione 2012 di Italia’s Got Talent.
Federico si è esibito in un numero impossibile e impressionante (che può essere rivisto in un video disponibile on-line), che certamente ha commosso chi – come il sottoscritto – lo ha seguito con trepidazione e simpatia.

La Juventus è come Lapo Elkann: ha finito la benzina

E' ufficiale: la benzina costa troppo. Il dato è incontrovertibile se anche Lapo Elkann, attuale Presidente del Gruppo Fiat, riesce a rimanere a secco in autostrada a bordo della propria riconoscibilissima Ferrari 458 Italia mimetica. E' ciò che è successo domenica 11 marzo all'estroso rampollo di casa Agnelli, rimasto senza benzina sulla Milano-Genova. La "sosta vip" ha creato rallentamenti e confusione sull'autostrada, zeppa di milanesi in gita verso il mare. 
Metafora migliore per la Juventus un po' a secco di benzina, e malata di pareggite, non poteva capitare. Per quanto la Juve rimarrà in corsia di emergenza?
Speriamo riprenda a correre perchè intanto là davanti stanno già arrivando al mare!
Diavoletto Buono

Politika 2.0: giovani, internet, verso la nuova frontiera del consenso

Politika 2.0 non è un semplice convegno (15 MARZO 2012 ORE 18:00 SALONE ANGIOLILLO- Palazzo Wedekind – PIAZZA COLONNA) è l’inaugurazione di un laboratorio virtuale da cui tutti i giovani, e non solo, potranno reinventare le regole partendo da un dibattito sulla metapolitica.Politika 2.0 è già in corso, sul sito www.p2p0.it da cui è possibile guardare il web trailer dell’evento e scambiarsi le prime idee.
Il 15 marzo alle ore 18:00 il mondo virtuale si fonderà con quello reale, per un’interazione comunicativa senza precedenti. Chiunque, infatti, potrà utilizzare la chat per dialogare con Politika 2.0, trasmessa in livestreaming dal suo sito. Attraverso l’hashtag #p2p0, poi, i relatori del convegno si consegneranno all’opinione di Twitter, pronti ad essere rimbalzati su tutti i social network dalla centrifuga movimentista del web. C’è di più. Volevamo che il percorso comunicativo fosse anche in senso inverso. La platea reale potrà intervenire sulla diretta web dai propri account Twitter, citando l’hashtag e comparendo sul maxischermo installato in sala per monitorare la rete.

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ECCEZIONALMENTE SARA’ LOGGATO CON NOI:

PRES. SILVIO BERLUSCONI


APRE IL NETWORK:

DOTT. GIANLUCA GORGA, Responsabile Comunicazione Coordinamento Regionale Giovane Italia Lazio

PARLANO, TWITTANO E CHATTANO:

ON. ANNAGRAZIA CALABRIA, deputato Pdl, Coordinatore Nazionale Giovane Italia
ON. ANTONIO PALMIERI, deputato Pdl, responsabile internet Pdl
ON. RENATO FARINA, deputato Pdl, opinionista e scrittore
DOTT. MARIO SECHI, direttore de “Il Tempo”
DOTT. ANDREA CAMAIORA, direttore di “Caravella.eu”
ING. ALESSANDRO GIANMOENA, direttore di “Ragionpolitica.it”
DOTT. ANDREA DI SORTE, coordinatore nazionale Club della Libertà e ideatore di “Movimentando”
web-tv

POSTA I COMMENTI:

DOTT.SSA YLENIA CITINO, Responsabile Stampa Giovane Italia Lazio

LOG-OUT DI FINE SESSIONE CON:

ON. ANGELINO ALFANO,  Segretario Nazionale Popolo della Libertà

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INFO UTILI PER L’ACCREDITO:

Di seguito trovi alcune informazioni utili per partecipare attivamente alla prima esperienza di fusione del mondo reale con quello virtuale:
• ti consigliamo di venire un quarto d’ora prima dell’inizio del convegno (cioè alle 17:45) per ricevere il tagliando di registrazione e trovare comodamente posto in sala;
• il convegno sarà trasmesso in diretta web. Fai collegare i tuoi amici e parenti lontani per coinvolgerli nel dibattito. Più siamo e meglio è. Chiunque potrà vederci in streaming dal sito www.p2p0.it;
• se possiedi un account Facebook, metti il tuo “like” sulla pagina Politika2punto0. Dal tuo stesso account, collegandoti al sito www.p2p0.it, potrai commentare in tempo reale ciò di cui si discute durante il convegno;
• se possiedi un account Twitter, segui i tweet di Politika2p0 e ritwittali o rispondi ai quesiti che verranno posti. Sul sito www.p2p0.it è presente una sezione (Livechat) che raccoglie tutti i tweet. Per far comparire anche i tuoi tweet, ricordati di inserire alla fine delle frasi l’hashtag #p2p0;
• la tua partecipazione è molto importante! Non vogliamo svolgere, infatti, un convegno accademico o cattedratico. Per noi l’opinione del pubblico è essenziale. Abbandona la timidezza e commenta dal tuo telefonino e, se sei in sala, alza la mano e prendi la parola.

L'onore a Dell'Utri, ed a FI, lo può restituire solo una assoluzione piena

La Procura di Palermo, con il processo a Marcello Dell’Utri, voleva dimostrare che Forza Italia in Sicilia è nata nel 1993-94 da un patto tra la mafia e Dell’Utri, e di riflesso, con Berlusconi. Non solo. Sempre la Procura di Paleremo da anni pretende di coinvolgere Berlusconi in una presunta trattativa tra mafia e Stato, trattativa che – come dimostrano gli atti (e non le chiacchiere) di un’altra Procura siciliana, quella di Caltanissetta – ha avuto ben altri protagonisti, che proprio in questi giorni si scambiano accuse e responsabilità sulle pagine dei maggiori quotidiani. La Cassazione, grazie all’analisi puntuale della Procura generale, ha reso per ora mezza giustizia a Dell’Utri. Ma la partita non è affatto chiusa.

Infatti la sentenza della Quinta sezione penale della Cassazione annulla il processo d'Appello che condannò il senatore Marcello Dell'Utri a sette anni di carcere per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Un po' salomonicamente, i supremi giudici hanno annullato con rinvio, ma non hanno avuto il coraggio di smentire in modo drastico le tesi accusatorie con un verdetto di annullamento senza rinvio a un nuovo processo, che avrebbe definitivamente chiuso questa pagina politica e giudiziaria che si trascina da quasi vent'anni.

La Corte, per decidere, ha preso atto delle coraggiose riflessioni di un procuratore generale, Iacoviello, che ha senz'altro il merito di avere proposto all'attenzione generale i punti deboli del concorso esterno in associazione mafiosa, un reato fumoso, che proprio per la sua indeterminatezza si è prestato in varie occasioni alle manipolazioni dei pm più politicizzati e spregiudicati. Inoltre va ricordato che la Procura di Palermo - nel suo ricorso in Cassazione volto a ottenere una condanna superiore per Dell'Utri e lo spostamento della commissione del reato a dopo il 1992 - aveva un ben preciso scopo, che nulla ha a che vedere con la prescrizione, altrimenti in atto alla fine del 2014. No, la Procura voleva (e continuerà su questa strada anche per il nuovo processo d'Appello) dimostrare che la nascita di Forza Italia nel 1993-94, era di fatto il frutto di un patto scellerato tra Cosa nostra e Berlusconi tramite l'intermediazione di Dell'Utri. Non solo. La Procura palermitana da anni cerca di coinvolgere Berlusconi nella presunta trattativa tra Stato e mafia, laddove la procura di Caltanissetta sta invece dimostrando ben altri protagonisti di quella immonda trattativa, con nomi e cognomi di esponenti politici di appartenenza politica diversa dal centrodestra, anzi avversari dichiarati di Berlusconi.

I commenti soddisfatti per la sentenza della Cassazione sono condivisibili per molti aspetti. Ma tutto questo è pur sempre poca cosa, perché quasi vent’anni di sofferenze non hanno prezzo e l'onore a Dell'Utri lo può restituire solo una sentenza di assoluzione piena, ed è a questo obiettivo che ora il senatore punterà con un nuovo processo. Obiettivo per nulla scontato. Il nuovo processo, è facile previsione, comporterà inevitabilente una rinnovata gogna mediatica e giudiziaria, senza escludere che qualche nuovo cosiddetto " pentito" potrebbe uscire a sorpresa dal cassetto dei pm palermitani. Per questo il calvario giudiziario di Dell'Utri sarà ancora lungo, e la battaglia per la verità e la giustizia non è certo finita.

Un punto importante è stato tuttavia acquisito, e parte dalla riflessione contenuta nella requisitoria del procuratore Iacoviello, sulla non più attualità e credibilità del reato di concorso esterno. Ingroia, pm militante di Paleremo, e Caselli che oggi è a Torino ma resta il nume tutelare dei partigiani palermitani, hanno tuonato (amplificati dalla loro gazzetta, il Fatto quotidiano) sulla presunta offesa alla memoria di Giovanni Falcone. Davvero singolare.

È vero che Falcone di fatto fu il padre in toga del reato di concorso esterno, ma contestualizzato all'epoca emergenziale della lotta alla mafia in cui fu concepito. E soprattutto bisogna far notare che mai Falcone utilizzò a sproposito quel reato associativo. Semmai sono stati certi magistrati militanti che hanno utilizzato a fini politici il reato di concorso esterno, così labile e di non facile dimostrazione già nella sua stessa definizione giuridica (come ha rilevato la Cassazione). E lo hanno fatto con scopi ben diversi da quelli che caratterizzavano investigatori di razza come Falcone e Borsellino, oggi citati a sproposito proprio da quei colleghi che un tempo fecero di tutto per ostacolare l'azione dei due magistrati assassinati da Cosa nostra, lasciati soli e derisi anche da quella sinistra giustizialista che da sempre è tutt’uno con le toghe politicizzate.
Di Paolo

Il segreto per cambiare: hai mai visto una piramide reggersi sul proprio vertice?


Mi trovo molto spesso a dover combattere con la pessima usanza di dare le colpe delle cose che non funzionano esclusivamente a chi ricopre un posto di responsabilità.
Mi spiego: in ogni lavoro, professione si hanno dei referenti (quelli che in un sistema gerarchicamente organizzato venivano definiti superiori, capi e chi più ne ha più ne metta...) e non sempre corrispondono alla nostra pretesa di efficienza e per questo causa di tutte le nostre beghe lavorative e alibi per il nostro comportamento un po' qualunquista.
È una tendenza in aumento quella di allinearci a ciò che non funziona perché spesso ci consente di giustificare una nostra mancanza addossando la responsabilità ad altri.
La classica frase che mi sento rispondere (non sono un dirigente) è questa: “Ma il Capo fa come gli pare e allora io mi adeguo. Mica so fesso!!”.
A queste parole mi fermo e, sempre più spesso, penso alla grande fortuna che ho! E voglio leggere questa fortuna come un Dono e come tale cerco di viverlo al meglio delle mie possibilità!
Allora si innescano discorsi che partendo dalla filosofia spicciola naufragano miseramente nel giudizio verso gli altri, tenendo ben lontana l'insana necessità di una buona autocritica.
Spesso andare controcorrente è dura, si fanno scelte impopolari, si rischia di rimanere soli e queste paure messe insieme ci fanno dire: “ se lui lo fa sono autorizzato a farlo anche io!”.
È la via più semplice, tanto mi pagano lo stesso!
Non nascondo che in momenti di profondo sconforto e di disperazione ho ragionato anche io così ma a cosa sono arrivato? A peggiorare il mondo che mi circonda.
Quando mi trovo a parlare e con persone che fanno l'errore che io spesso ho fatto dico sempre una cosa:” Rifletti..... hai mai visto una piramide reggersi sul proprio vertice?”.
Una piccola metafora che adotto per dire che i cambiamenti dovrebbero essere voluti dal lato dove una piramide si regge..... con il buon esempio, facendo del proprio lavoro un qualcosa di cui essere fieri, un qualcosa che mi permetta di dire a mia figlia, dopo una giornata di lavoro, che ho tentato di fare tutto quello che dovevo fare facendolo al massimo delle mie possibilità guadagnando (nel rispetto di chi non ha un lavoro e nel rispetto di chi ci paga!) quello che ci basta per vivere.
L'esempio è una cosa che aiuterà le nuove generazioni a vivere in maniera retta e dignitosa, perché una piramide non si reggerà mai sul vertice, ma sempre sulla base che se sarà sempre pregna di sani principi, con il solo esempio, forse, potrà contagiare tutto quello che c'è sopra e persino il vertice!
Paolo di Roma

Festeggiamo il Novara che comincia a vincere anche con le grandi

Il Novara calcio, la bella realtà piemontese giunta in serie A dopo decenni di digiuno, ha 20 punti, è penultima in classifica ed ha davanti ancora 11 partite, 33 punti, per provare una storica salvezza. Certo, se il Novara giocasse sempre contro l'Inter (40 punti) vincerebbe il campionato: sei punti in due partite contro i nerazzurri, bottino pieno insomma. Ma non sempre si può giocare con le piccole. Ma ieri il Novara ha battuto l'Udinese (46 punti, giusto 6 in più dell'Inter) e che è attualmente, e da qualche anno, la quarta se non la terza forza del campionato, a dimostrazione che il Novata può cominciare a vincere anche con le grandi e non solo con le piccole o con le dirette concorrenti per la salvezza.
Sarà servito il ritorno di Tesser alternatosi a Mondonico?
Non lo so.
Io spero che anche il Novara diventi come il Chievo: la bella cenerentola sempre presente nella nostra vita calcistica
Diavoletto Buono

Uganda: un video su Joseph Kony e i bambini soldato trionfa sul web

L'Uganda è divenuto all'improvviso "il centro del mondo" grazie a Internet: un video sul Joseph Kony, definito "il tiranno dei bambini soldato" ha avuto oltre 70 milioni di spettatori su Youtube ed è stato diffuso in tutto il mondo grazie a blog e social media. Il documentario, chiamato "Kony 2012" e realizzato dalla Ong americana "Invisible Children", racconta la vita dei bambini soldato in Uganda. I bambini sono assoldati dal "Lord Resistence Army" (LRA), nota organizzazione militare guidata da Konui che lotta contro il governo ugandese dal 1987. In 25 anni, secondo il video, il LRA ha utilizzato oltre 20.000 bambini rapiti da tribù e villaggi, e sfruttato bambini e bambine per la prostituzione. Joseph Kony dal 2005 è ricercato dalla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja per crimini contro l'umanità e crimini di guerra.
Il documentario ha creato un terremoto mediatico ma, secondo gli osservatori, "racconta una mezza verità perché il conflitto è diminuito considerevolmente negli ultimi anni e non raggiunge le proporzioni menzionate nel video". Secondo la Chiesa locale, il video ha il merito di aver riportato l'attenzione su un fenomeno e una guerra che ha creato immane sofferenza alla nazione. Commentando il video, Mons. Juan José Aguirre, Vescovo di Bangassou, ha dichiarato: "Ho contato ogni lacrima di questo popolo e lo incoraggio a non perdere la speranza. Soprattutto mi rivolgo alle tante famiglie che hanno visto i loro figli sequestrati e indottrinati con la forza e le figlie trasformate in schiave sessuali. Da molti anni la Chiesa ugandese segnala questo fenomeno ma nulla si è mosso. Ora che il mostro si è svegliato, voglia Dio, che possa sparire per sempre". (CE) (Agenzia Fides 10/3/2012)

Fiocco Rosa in redazione: è nata Beatrice, figlia di Laura

Il 9 marzo alle ore 8.44 è nata Beatrice, figlia di Laura e Stefano:  bimba, mamma e papà stanno benissimo e noi con loro gioiamo perché è il primo fiocco (rosa od azzurro che sia) che appendiamo nella nostra redazione virtuale di Frews.
Sicuramente Beatrice è la grande gioia dei suoi genitori e parenti tutti ma pure noi di Frews, per il quale Laura ha dato e continua a dare un contributo importante nella sezione fotografia e nella "sezione" stimoli ai redattori, festeggiamo perché è anche un "piccolo" ma importante segno per noi, sia perché ogni nascita è una gioia, sia per quello che sta nascendo dentro al nostro giornale e che tra poco vedrà la luce.
Grazie ed auguri Laura e Stefano, benvenuta Beatrice.

Più ferie retribuite all'anno? No, grazie, siamo Svizzeri

«No grazie» degli svizzeri ad un aumento delle ferie retribuite da quattro a sei settimane. Chiamati ad esprimersi in un referendum sull'iniziativa «Sei settimane di vacanza per tutti», promossa dai sindacati, gli elvetici hanno opposto un chiaro rifiuto, con oltre il 66,5 % di pareri contrari. Il No delle urne ad un aumento delle ferie - che può sorprendere all'estero - non desta stupore in Svizzera. Era previsto dai sondaggi. Inoltre, non è la prima che gli svizzeri bocciano iniziative per ridurre la durata del tempo di lavoro (ferie o numero ore settimanali): negli ultimi decenni - ricorda la stampa svizzera - simili iniziative sono state respinte, in particolare nel 1985 e nel 2002. Inoltre, il contesto di crisi economica avrebbe accentuato la propensione elvetica alla disciplina ed all'operosità. Governo e maggioranza del parlamento si erano espressi contro la proposta. Il testo in votazione chiedeva di portare nel giro di 6 anni il minimo legale di ferie per tutti i lavoratori o dalle attuali 4 a 6 settimane. Per i promotori della proposta,le sei settimane di riposo avrebbero dovuto costituire una risposta al crescente stress dei lavoratori. Per i suoi oppositori, datori di lavoro e partiti di destra in testa, il testo costituiva invece una minaccia per la competitività elvetica.
A quando una proposta del genere in Italia? Buongiorgio...e benvenuti in Svizzera

Oggi è S.Bernardo di Capua. Nomi Fabiola, Eugenio. Frase di Parker.

12 marzo 2012 segno zodiacale: Pesci
Il sole sorge alle 6.28 e cala alle 18.10

Il 9 marzo 2012 è nata BEATRICE, la bimba di Laura. BENVENUTA...e grazie Laura per averla accompagnata verso la strada per il mondo.

S.BERNARDO di CAPUA fu vescovo.
Il alcuni manoscritti di Capua, si afferma che Bernardo fu cappellano di Riccardo (1090-1106), figlio di Giordano, principe di Capua, e che per i suoi numerosi meriti fu eletto vescovo di Calinulum nella diocesi di Sessa Aurunca.
A Calino avrebbe trasportato le reliquie di un S. Martino eremita, dal monte Marsico.
NAME OF THE DAY: Female FABIOLA deriva , forse, dall' etrusco e il suo significato è sconosciuto.
Si festeggia il 27 dicembre. La sua pietra è il topazio.
Male EUGENIO deriva dal nome greco Eughénios e significa " nobile per nascita". Nome molto amato dalla cristianità. Si festeggia il 13 luglio. La sua pietra è lo zaffiro.
" Quattro sono che cose che a conoscerle mi hanno resa più saggia: l' ozio, il dolore, un amico e un nemico".
Dorothy Parker