04/03/12

Serie A 26° giornata, Juve rallenta, derby alla Lazio


La partita di cartello della giornata è il derby di Roma. Roma condizionata dal rosso subito dal proprio portiere, difatti i laziali in vantaggio dopo 10 minuti su rigore, trasformato da Hernanes. La Roma trova l'1-1 pochi minuti dopo con Borini. Ma al 62° la Lazio torna avanti con Mauri. Nel finale anche la Lazio in 10, ma riesce a vincere il derby, quest'anno li ha vinti entrambi.

Ieri intanto ci sono stati due importanti anticipi. Il Milan sistema il Palermo con un netto 4-0, tripletta di Ibrahimovic. Rossoneri che allungano sulla Juve, che dopo essere passata in vantaggio contro il Chievo, ha subito l'1-1 veronese. Bianconeri che comunque devono sempre recuperare una gara.

Il Napoli vince a Parma per 2-1 e si avvicina all'Udinese, che non è andata oltre lo 0-0 contro l'Atalanta: orobici chiusi in stile catenaccio e le incursioni dei friulani non hanno sortito effetto sul risultato. Inter sotto di due reti, riesce a rimontare ed ottenere un pareggio importante più per il morale che per la classifica.

Nella lotta retrocessione, il Lecce pareggia con il Genoa 2-2, sognando per un attimo una clamorosa vittoria che avrebbe impensierito le avversarie. Vince invece il Siena contro il Cagliari per 3-0, raggiungendo il Parma e tenendo lontana la terzultima posizione. Anche la Fiorentina supera per 2-0 il Cesena, tenendosi lontana dalla zona pericolosa e lasciando sempre più ultimi i romagnoli. Il Bologna piega il Novara 1-0, lasciando il Novara indietro e guadagnando punti importanti.

Foto da IlMessaggero.

Il bar rossonero - Ecco SuperIbra, ecco super Milan


Ieri ho potuto ammirare un Milan concreto che senza perdere troppo tempo ha messo all'angolo il Palermo. Il Barbera è un campo ostico ai rossoneri, che dal 2006 non vincevano: lo scorso anno il Palermo ha rischiato di riaprire il campionato a causa di uno scivolone subito dal Milan.

Ma ieri l'aria è stata ben diversa, Ibra è tornato e ha fatto subito intendere di che pasta è fatta. Dopo l'1-0 trovato grazie anche ad un errore dei rosanero, dopo 10 minuti dal possibile 1-1 fermato rocambolescamente, ecco il 2-0 di Ibra. E poi ancora tre, sarebbero stati pure 4 se il portiere del Palermo non avesse fatto un autentico miracolo.

Nel secondo tempo ci pensa Thiago Silva ad arrotondare ulteriormente il risultato. La squadra sta bene ed è molto concentrata. Oltre a Zlatan, Muntari si sta comportando bene, Robinho è tornato alla forma dello scorso anno. Ed Emanuelson, fino a poco tempo fa oggetto misterioso, ora è un elemento importante: un bravo ad Allegri per aver insistito su lui e aver creduto nelle sue doti. Adesso ritorno di Champions, non ci si deve distrarre dal 4-0 dell'andata, l'Arsenal cercherà di metterci sotto perché tanto non ha nulla da perdere. Sta ai ragazzi reggere e portare a casa una qualificazione ai quarti che da troppo tempo manca.

Marcia Nazionale per la vita: crescono le adesioni

Mobilitarsi e scendere in piazza per difendere la vita e contrastare la piaga dell’aborto. Questo il senso della Marcia Nazionale per la Vita, che si terrà a Roma il prossimo 13 maggio. Dopo il successo della scorsa edizione, tenuta a Desenzano sul Garda, quest’anno la Marcia si sposterà nella capitale della Cristianità e delle istituzioni laiche.

Siamo sicuri che in Europa il diritto sia ancora laico?

Ovunque nel Vecchio continente sono in vigore sistemi di giustizia paralleli allo Stato che applicano la legge islamica. E' il 1982 quando a Londra con il nome di "Consiglio della sharia islamica" viene istituita il primo tribunale islamico sotto la guida del segretario generale Suhaib Hasan già membro del Consiglio europeo per le ricerche e la fatwa, l'organismo presieduto da Youssef al Qaradawi leader spirituale dei Fratelli musulmani. Oggi in Gran Bretagna hanno superato quota cento e regolano questioni di diritto contrattuale e di famiglia come se fossero corti arbitrarie. In Germania il quotidiano Bild ha messo in copertina la statua della dea Iustitia con la testa coperta dal velo islamico e il Corano su uno dei due piatti della bilancia. Con il riconoscimento delle sentenze straniere elementi del diritto islamico prodotti in Arabai Saudita nel VII secolo sono ormai parte del rigido sistema tedesco. Il sobborgo di Tingbjerg a Copenaghen e' stato dichiarato dal gruppo Kaldet al Islam ("Chiamata all'Islam") prima zona sotto il controllo della sharia. Altre corti sono operative in Olanda, in Belgio e in vari paesi il diritto islamico entra in gioco come insieme di valori che concorrono alla formazione della convinzione del giudice: il ricongiungimento famigliare alla seconda moglie in Danimarca, la sentenza del giudice italiano che mitiga la pena al padre che uccide la figlia, in Norvegia un giudice impone ad un rifugiato gay iracheno di tornare nel suo Paese dove il contesto socio-normativo vuole la sua morte.
Si ha la sensazione che gli Stati, dove negli anni non si e' sviluppata una politica di integrazione, debbano ora affrontare la realtà di gruppi islamici guidati da predicatori autoproclamatisi guide religiose, che educano ad un islam oltranzista e militante. Inoltre anni di inerzia legislativa e politica hanno creato società parallele che non chiedono autonomia per mantenere la loro identità e non rischiare di scomparire per l'assimilazione, bensì impongono un'autonomia per perpetuare delle norme sociali incompatibili con i principi base dello stato ospitante. A mio modesto parere servono giudici più fermi e una politica più chiara e servirebbero anche le forze dell'ordine che smantellino le zone controllate dalla legge islamica.

Maria Leone

Un Veneto a Roma 4 - Piccolo sfogo contro i mezzi pubblici romani

Pochi sanno che la famiglia dei Thurn und Taxis, che peraltro è di origine bergamasca, e che originariamente si chiamava Torriani, gestì, dal 1490, per secoli il servizio postale dell’impero tedesco. In realtà, oltre alla posta, i Taxis trasportavano anche persone, in modo non dissimile da quello che facevano, nel vecchio West, le diligenze.