23/11/11

Champions League 5° giornata, buon Milan ma sconfitto


La sfida di cartello del giorno era tra Milan e Barcellona: in palio il primo posto e l'onore. Rossoneri sotto con autorete di Van Bommel, ma poi con Ibrahimovic trova il pari. Ancora avanti il Barcellona su rigore, un po' generoso - qualche minuto dopo invece un rigore come una casa negato a Robinho -. Nel secondo tempo gol da incorniciare di Boateng, infine il definitivo 2-3. Rossoneri sconfitti ma a testa alta, devono dire addio al primo posto, il Barcellona vola a 13 punti. Nell'altra sfida di girone, il Viktoria batte fuori casa il Bate Borisov, guadagnando 3 punti d'oro per l'Europa league.

Nel girone E il Chelsea sconfitto dal Bayer Leverkusen per 2-1, tedeschi primi nel girone. Londinesi agganciati dal Valencia, che travolge con un perentorio 7-0 il Genk. Nel girone F l'Arsenal si impone sul Borussia Dortmund per 2-1, passa il turno aggiudicandosi il primo turno, anche in virtù della sconfitta del Marsiglia contro l'Olimpiakos Pireo per 1-0. Greci ad un punto dal Marsiglia, l'ultimo turno sarà decisivo. Infine nel girone G il Porto vince fuori casa contro lo Shaktar. L'Apoel Nicosia pareggia in casa dello Zenit ed ottiene una storica qualificazione: ciprioti in testa a 9 punti, Zenit e Porto si contenderanno l'altro posto per entrare negli ottavi di finale.

Foto di Yahoo sport.


Il mondo sta crollando! Parte seconda: il perché.


Come spiegavo un paio di giorni fa (per chi ha perso la puntata rimando qui) la parola crisi significa: scelta, decisione! Viviamo quindi un'unica, importante e irripetibile opportunità in questo momento, ma per comprendere appieno questa grande opportunità, dobbiamo prima riuscire a capire il motivo, la vera causa di questa "crisi".
Infatti tutti, io per primo, siamo portati a dare la colpa alle classe politica collusa con lo lobbies economico-finanziarie che hanno creato questo sistema o che comunque non hanno mai avuto la forza o la voglia di cercare di cambiarlo, di modificarlo. Certamente anche questi personaggi hanno le loro colpe e le loro responsabilità ma è sempre troppo facile puntare il dito e scaricare sempre tutta la colpa sugli "altri"! Infatti sono convinto che nella realtà ognuno di noi sia in parte responsabile. Infatti tutti noi, ognuno in base alle proprie possibilità, ha sguazzato dentro questo sistema! Tutti ci siamo illusi (e probabilmente ci stiamo illudendo ancora oggi) che la felicità sia data dal possedere una bella automobile, una bel appartamento in centro, bei vestiti alla moda, un fisico in forma perfetta, un bel televisore piatto o l'ultimo modello di telefono cellulare e per ottenere questo non ci siamo posti il minimo scrupolo nell'utilizzare i "comodi" strumenti che il sistema ci ha fornito: conto correnti, carte di credito, mutui, leasing, pagamenti dilazionati, ecc.
Pertanto la colpa è soprattutto nostra, che non solo accettiamo questo sistema ma collaboriamo alla sua crescita spronati dalla voglia egoistica di avere, di possedere. Inoltre questo modo di vivere si ripercuote anche sulle relazioni personali: il consumismo non è riferito solo alle cose, agli oggetti, ma anche alle persone, persino con la propria fidanzata o con la propria moglie tendiamo ad applicare la regola del "do ut des": io ti amo, io ti do...ma pretendo che almeno tu in cambio mi dia questo o quest'altro. (ottimo esempio il post della collega Francesca, lo trovate qui)
E non ci rendiamo conto che siamo sempre ad inseguire e a rincorrere qualche cosa di irraggiungibile; infatti non appena compriamo la novità tecnologica del momento dopo pochi giorni esce il modello nuovo quindi nella realtà non siamo mai felici perché non riusciamo mai a possedere tutto quello che desideriamo, non appena abbiamo qualche cosa, desideriamo già altro! Ho fatto l'esempio di un oggetto tecnologico ma il medesimo discorso si può applicare all'abbigliamento alla moda o alla mania di mantenersi in forma che ci porta a spendere centinaia di euro in creme, trattamenti, palestre e centri benessere. Ma anche in questo caso rincorriamo l'irraggiungibile infatti, per natura, il nostro corpo è inesorabilmente destinato ad invecchiare, appassire ed infine morire.
Già la Morte....questo è il più grosso problema del nostro mondo occidentale! E' d'obbligo infatti cercare di parlarne il meno possibile, la regola non scritta: non bisogna mai parlarne seriamente. Perché la Morte rischia di minare completamente il sistema stesso! Infatti se le persone pensassero seriamente che in un batter di ciglia gli anni volano via e in brevissimo tempo ci si ritrova sul letto di morte, in molti potrebbero arrivare a pensare seriamente che forse è proprio inutile rincorrere per tutta la vita quelle cose che ho elencato prima ed in questo caso il sistema rischierebbe veramente di implodere su stesso in modo prematuro! Ma anche senza parlare di Morte, prima o poi siamo obbligati a porci delle domande e cominciare a vedere le cose in modo diverso. Lo faremo quando giungiamo ad una età dove capiamo che la fine della nostra vita terrena non è poi così lontana, oppure, come in questo periodo abbiamo l'unica e speciale possibilità, anche da giovani, di capire, provandolo direttamente sulla nostra pelle, che il sistema non regge, che è in crisi il che ci costringe ad una scelta ben definita. Come nel film Matrix possiamo scegliere: pastiglietta blu e continuare a illuderci che il sistema sia vero e reale e che possa andare avanti all'infinito oppure pastiglietta rossa, aprire gli occhi ad una realtà che inizialmente ci apparirà molto più tetra e dolorosa ma che ci aprirà la via ad un Nuovo Mondo.

Concludendo, quale è il vero "perché", la vera causa di questa crisi? Semplice: il fatto che l'Uomo, ovvero noi, per l'ennesima volta ci siamo allontanati da Dio, gli abbiamo voltato le spalle convinti di poter fare benissimo a meno di Lui. E non mi interessa se l'88% degli italiani si definisce "cattolico". Perché quella è una bella etichetta che ci piace appiccicarci addosso. Non importa nemmeno che il 37% si definisca "cattolico praticante" e vada a Messa alla Domenica ad ascoltare tante belle parole, ma poi nella quotidianità si adegua agli usi e costumi di questo mondo! Essere veramente cristiani, significa vivere la Parola (ascoltarla con il cuore quindi, non udirla) e significa voler veramente seguire le orme di Cristo. E sappiamo tutti come è finito Cristo: insultato, fustigato a sangue, schernito, torturato e ucciso appendendolo ad una croce di legni con i chiodi (un bello smacco per un falegname) facendolo morire per disidratazione dopo ore di sofferenza! Chi vuole quindi seguire davvero le Sue orme? Chi vuole quindi davvero essere un cristiano?
Ed io sono certo di quello che Egli farebbe se fosse qui ora, in mezzo a noi, in questo momento...piangerebbe! Piangerebbe nel vedere il mostro che abbiamo creato! Piangerebbe nel vedere come stiamo torturando noi stessi e i nostri cari, soprattutto vedendo lo schifo che stiamo ponendo nelle mani dei nostri figli che con tanta ipocrisia sosteniamo di tanto amare. Io non sono degno di scrivere questo, perché mi sento di non essere affatto un cristiano; si piango perché vedo lo schifo che vede Lui, ma le mie sono lacrime di coccodrillo, perché son ben consapevole di essere corresponsabile di tutto questo!

(la foto è una dimostrazione di ciò che l'uomo è in grado di fare: una fossa comune dopo una esecuzione da parte dei soldati nazisti)

Il vostro pessimista-catastrofista preferito.
manuel

Esclusiva Frews: il "pizzino" di Giorgio Gibertini a Mario Monti


il pizzino di giorgio gibertini di frews
Eh si cari amici lettori di Frews, me ne rammarico ma mi tocca parlare di me, del grande scoop auto prodotto in casa. Tutti mi cercano per intervistarmi ma io rilascio la mia dichiarazione ufficiale solo al nostro Blog di informazione, alle nostre Free News. Solo noi oggi siamo riusciti ad entrare alla Camera dei Deputati e fotografare il "pizzino" che avevo appena girato a Monti: d'altra parte siamo o no principalmente un blog di fotografi e di fotografia? Qualcuno con macchina fotografica ce l'ho sempre da portarmelo assieme!
Abbiamo dovuto fotografarlo noi perché, come ben sapete, ora che Silvio non è più il Presidente del Consiglio, si correva il rischio che nessuno "intercettasse" casualmente il mio bigliettino, peggio di un Enrico Letta qualsiasi.
Arrivo sempre tardi io. Maledizione! Bei tempi quelli in cui i fotografi potevano zoomare sul presidente del consiglio che si metteva il cerone di nascosto, che riceveva biglietti dalle neo deputate e rispondeva, per iscritto, invitandole a cena e
noi tutti lo sapevamo, che bello quando un labiale diventava un romanzo ed ogni sbadiglio era ripreso e quando scoprivamo che i Giuda erano diventati 8 . Ora c'è Mario Monti, il professore, e quindi ci si è accorti che "certe cose" sarebbe meglio evitarle.
Enrico Letta che si propone come vice ministro per iscritto ("come posso esserti utile") non va bene, non si deve sapere ed oggi il "bavaglio" è la questione principale dell'ufficio di presidenza.
Nessuno protesta, i blogger tacciono, nessun post it sulle labbra: strano questo mondo eh? Sarà forse perchè è cambiato il Presidente del Consiglio?
Mah.
Intanto vi trascrivo il mio "pizzino" che ho girato stamattina, su carpetta intestata Camera Dei Deputati e con contenute molte proposte pro vita e pro famiglia, al Premier Monti e che nessuno, tranne me, ha fotografato.
"Mario quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile (formula magica e soft introdotta da Enrico Letta) dall'interno. Sono un padre di famiglia, so fare i conti. Non esce più di quello che entra. Ok? Ciao." e mia firma con indicazione sito www.frews.info. Beh, un po' di pubblicità no? A noi che siamo piccoli ma vogliamo crescere. Magari non prende me (se no Letta Enrico si offende) ma prende Frews come organo di stampa ufficiale. Attendiamo!
il meno famoso pizzino di Enrico Letta

Giorgio Gibertini Jolly

In Pakistan si può tornare a scrivere Gesù Cristo negli SMS


Ok alla parola Gesù Cristo negli SMS": l'intervento del Ministro per l'Armonia chiude il caso.L'incidente è stato superato e il caso è ufficialmente chiuso: come l'Agenzia Fides apprende da fonti politiche in Pakistan, la parola "Gesù Cristo" è stata definitivamente cancellata dalla lista dei termini proibiti negli SMS, che verrà distribuita ufficialmente alle compagnie telefoniche.
(Avevamo dedicato, anche noi di Frews e grazie alla collaborazione con l'agenzia Fides, un pezzo sul nostro blog di informazione).
Come riferito a Fides, è risultato decisivo l'intervento del Ministro di stato per l'Armonia, il cattolico Akram Gill, che ha sollevato la questione nel gabinetto dei Ministri e in un colloquio personale con Mohammed Yaseen, Presidente dell'Autorità pakistana per le Telecomunicazioni, rimarcando che "tale inspiegabile misura non contribuisce a creare un clima di armonia interreligiosa in Pakistan". Il Presidente Yaseen ha immediatamente modificato la lista, cancellando ufficialmente il nome di Gesù Cristo dalle parole vietate.
La Chiesa in Pakistan ha mostrato sollievo per "poter continuare l'opera di evangelizzazione con le nuove tecnologie", mentre altre organizzazioni di fedeli pakistani in Europa - come la "British Pakistani Christian Association" e la "Associazione pakistani cristiani in Italia", che avevano avviato una campagna di pressioni - hanno espresso a Fides la loro soddisfazione, auspicando che le istituzioni pubbliche pakistane "promuovano, in ogni loro atto, tolleranza, armonia, rispetto dei diritti di tutti".
Ora vi saluto, mando a tutti i miei amici del Pakistan un bel SMS con scritto: viva Gesù Cristo!

Doveri di cittadinanza come garanzia di unità d'Italia


“Non ho timore a dirlo, anzi lo dico con fermezza proprio nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia: i doveri di cittadinanza sono la garanzia di questa unità nazionale. E' una buona notizia che il presidente Napolitano abbia riportato al centro del dibattito politico, ora che vi è un clima più sereno, questo grande tema spesso dimenticato o utilizzato solo in campagna elettorale”
Mauro Maurino, consigliere del  Consorzio Connecting People, da 15 anni attivo in Italia per l’accoglienza degli Immigrati, interviene sul tema della cittadinanza mentre sta organizzando un grande convegno che si svolgerà settimana prossima a Torino:
Raggiunto al telefono da Frews continua il suo ragionamento.
“Dare la cittadinanza ai bambini che nascono sul territorio italiano e che presumibilmente su questo vivranno – continua Maurino - significa garantire l'unità dello stato italiano: se è vero che le migrazioni per loro natura e dimensione mettono in crisi l'idea dello stato nazionale, questo è tanto più accentuato dalla presenza di uomini e donne nati e cresciuti in Italia ma che non hanno né pari doveri, né pari diritti. Riconoscere loro la cittadinanza è renderli parte del nostro stato e non semplici abitanti di un territorio.”
Connecting People è stato in questi ultimi mesi uno dei principali attori nell’accoglienza di migranti fuggiti dall’emergenza nordafricana. Una serie di proposte, in linea con quella del Presidente Napolitano, scaturite direttamente anche dall'esperienza di questi mesi saranno presentate la settimana prossima in un convegno a Torino (programma in allegato).
“In questi mesi di accoglienza di migranti fuggiti per l'emergenza nordafricana – conclude Maurino - abbiamo visto nascere molti bambini nelle nostre strutture di accoglienza: l'ultimo è nato proprio questa notte. Abbiamo ridato la possibilità a scuole e asili di piccoli centri di continuare la propria attività a rischio di chiusura. Abbiamo al contempo dato a molti bambini italiani la possibilità di stringere legami e di scoprire che il mondo è ricco di storie differenti. A scuola tutta questa varietà trova un momento di composizione: leggere, scrivere, contare, ragionare, collocarsi nel pianeta, avere fiducia in se stessi. Come può spiegarsi un bimbo italiano che il nostro stato non riconosce come italiani alcuni dei suoi compagni di crescita che parlano, leggono, scrivono, studiano e giocano esattamente come lui?”

Contro la natura non si può fare niente: Italia, che frana

E’ sempre più tragico il bilancio dell’alluvione che ha colpito ieri il Messinese: sale a 4 il numero delle vittime provocate dalla frana di fango che si è abbattuta sulla frazione Scarcelli di Saponara, comune del Messinese Tirrenico, “e ci sono altri dispersi” dice l’ing. Pietro Lo Monaco, responsabile della Protezione Civile regionale.
La quarta vittima è una ragazza di 24 anni. Gli altri tre morti, come abbiamo già scritto, sono un bambino di dieci anni, Luca Vinci, un uomo di 55 anni (Luigi Valla) e suo figlio di 25, Giuseppe.
Intervenendo stamattina a Skytg24, un preoccupato, impotente e quasi impaurito vicesindaco di Saponara Giuseppe Merlino ha detto: "Contro la natura non si può fare niente. Non è colpa di nessuno, né dell'abusivismo né dei ritardi dei soccorsi. Contro la natura non si può fare niente. Sono venuti giù pezzi di montagna, interi costoni, che erano lì da secoli. Siamo in ginocchio".
Parole dure per il cuore di ogni italiano. Come sarebbe, a volte, più facile dare la colpa a qualcuno, al palazzinaro di turno od al politico appena dimessosi.
Eppure spesso no ci sono forze superiori, quelle della natura, che se ne fregano di tutto e tirano dritto per la loro strada.
Perché Dio permette tutto questo, perché accadono queste cose ci chiediamo con i genitori del bambino di sette anni morto ieri notte.
Dov'è Dio? Dio è presente nella storia non perché ferma l'alluvione o regge le frane con le sue potenti mani, ma perché ci invia il suo spirito consolatore.
So che può sembrare poco, in questi momenti, eppure è una certezza più forte della forza della natura.
Giorgio Gibertini

L'Egitto è in movimento verso il vero cambiamento

Il Cairo - "È stato smentito chi affermava che in Egitto vi sia stata una rivoluzione mancata. I fatti di questi giorni ed ore dimostrano invece che il popolo ha preso coscienza della propria forza, quando scende in piazza per cercare di riprendere le redini in mano" dice all'Agenzia Fides p. Luciano Verdoscia, missionario comboniano, che vive ed opera al Cairo, dove continuano le proteste e gli scontri tra forze di sicurezza e dimostranti in piazza Tahrir. I Fratelli Musulmani si sono sfilati dalle proteste ed hanno affermato di voler partecipare ad un incontro con il Consiglio Supremo delle Forze armate.
"Questi ultimi avvenimenti smentiscono, a mio avviso, anche alcune voci riportate dai giornali locali, secondo le quali le proteste derivano da una strategia dei Fratelli Musulmani e dei salafiti per creare caos nel Paese e gettare discredito nei confronti dell'esercito e del governo, per poi prendere in mano il potere. Sono interpretazioni alle quali non ho mai creduto" dice p. Luciano. "Si sta verificando ancora quello che è accaduto sotto il regime di Mubarak, sono i giovani che sono scesi ancora in volta in piazza con precise motivazioni e richieste: stop agli arresti e ai processi sommari nei confronti degli attivisti politici, assicurare assistenza alle famiglie di coloro che sono morti o sono rimasti feriti durante la rivoluzione contro Mubarak, protestare contro i principi sovra-costituzionali affermati dai militari (vedi Fides 21/11/2011), l'esistenza della polizia segreta che era stata formalmente sciolta, e così via".
P. Luciano si dimostra prudente sulla possibile avanzata elettorale dei partiti islamisti nella tornata elettorale che inizierà il 28 novembre: "è vero che esiste un consenso all'interno del Paese nei confronti dell'islamismo, che in termine elettorali può rappresentare il 30-35% dei voti. Ma accanto a questo in Egitto si sta diffondendo anche una mentalità laica. Vi sono persone che hanno il coraggio di dire che vogliono distinguere tra lo Stato e la religione. Non penso quindi che i gruppi che si richiamano all'islamismo possano ottenere la maggioranza assoluta. Penso che otterranno una maggioranza relativa, e questo è un bene, perché la gente prenderà coscienza di come questi gruppi agiranno".
Alcuni analisti affermano che esisterebbero accordi di spartizioni di potere tra i militari e i Fratelli Musulmani. "Vi sono stati dei tentativi di accordo di questo tipo - spiega il missionario - ma sono falliti, anche perché gli stessi Fratelli Musulmani si sono divisi e suddivisi in diversi gruppi e sotto-gruppi. Addirittura i giovani della Fratellanza Musulmana che hanno partecipato alla rivoluzione affermano di volere un governo laico, o meglio civile, come si preferisce dire qui. Stiamo attenti dunque a presentare delle teorie o delle ipotesi come fatti. L'Egitto è in movimento e la domanda del popolo di un vero cambiamento diventa sempre più insistente" conclude p. Luciano. (L.M.) (Agenzia Fides 22/11/2011)

Digitale terrestre non ti sopporto: voglio un extraterreste

Non so voi ma da quando c'è in funzione il Digitale terrestre vedo malissimo tutti i principali canali ma vedo benissimo un sacco di Rete Sole, Primarete, vendite di divani, gioielli, cartomanti e fattucchiere di ogni genere e canali di cui non me ne è mai fregato niente e potevo continuare a vivere benissimo anche senza. Succede cos' anche nel resto d'Italia?
Vi prego, ditemelo perché non vorrei essere l'unico fortunato di Roma ad averci perso, soldi soprattutto, col passaggio al digitale terrestre.
O succede solo dalle mie parti, quartiere Boccea?
C'è qualcuno di Roma, vi prego, batta un colpa, mi dica che a Tor di Quinto va meglio e che a Casalotti Minzolini del Tg1 è come se ce l'avessi ospite in casa seduto a cena.
Odio il digitale e chi l'ha proposto anche se non ricordo chi è stato.
Penso che sia stata un'altra delle fregature della nostra epoca. Far comprare una scatolina piccola piccola, o solo una presa scart, con ingresso Antenna.
In pratica prima l'antenna andava direttamente nel televisore, ora deve passare da questo aggeggio, ma siamo sicuri che non è una limitazione in più?
Le televisioni di nuova generazione poi hanno già tutto incorporato: siamo sicuri? Od è una finta?
Vi prego, amici che ci leggete con cura ed attenzione, ditemi che anche dalle vostre parti è così, che non sono la sola vittima del digitale terrestre, e non sono l'unico a desiderare ET, l'extraterreste, che mi porti via sulla sua bicicletta.
Vi sono ancora zone dell'Italia in cui il digitale non è arrivato. Per esempio nelle Marche in provincia di Ascoli Piceno ancora si vedono i vecchi canali con le vecchie televisioni...e tutto funziona a meraviglia!
 Domani provo a chiamare il numero verde anche se mi fa molto "pensionato in difficoltà". Sarà un segno della carta d'identità che ingiallisce?
Digitale terrestre: sintonizzarti è come fare una campestre!
Giorgio Gibertini Jolly