03/11/11

La buffonata di Papandreou


Ieri l'altro Papandreou ha dichiarato di voler indire un referendum per far decidere al popolo se accettare le condizioni da strozzino imposte da Bruxelles e poter così continuare a ricevere gli aiuti dall'Europa e rimanere nell'Euro oppure uscire dall'Euro e tornare alla Dracma.

Stringere la mano a chi prende la Metro A a Termini

Ogni tanto le situazioni vanno anche vissute, non solo provate. E' quello che ho fatto. Come un cronista qualsiasi mi sono recato a Termini e, vinto il voltastomaco nell'incrociare l'orribile raffigurazione di Papa Giovanni Paolo II, mi sono diretto al negozio (non faccio la pubblicità) di orologi svizzero (ops....!) e poi a prendere la metropolitana per tornare a casa.
A prendere la linea A.
L'avete presa ultimamente la Linea A a Termini?
Credo che da domani andrò a prendere la Metro a Manzoni per poter, a Termini, abbracciare chi arriva fin là sotto a prendere il vagone sotterraneo. 
Complimenti!
I binari sono rimasti li, vero?
Quindi perchè tutto questo giro dentro la B, fuori dalla B e poi sotto attraverso cunicoli che neanche pensavo potessero esistere?
Complimenti.
Se sei un passeggero che ogni giorno prende la Metro A a Termini sappi che ho stima di te, ti voglio bene e parlerò di te ai miei figli.
Detto questo comunque complimenti anche all'Atac o chi per esso. sta venendo fuori proprio un bel lavoro e penso anche di essere disponibile a sopportare il disagio per una gioia più grande, per una metropolitana più efficiente, per un domani migliore.
Lo dico sul serio, anche perchè tanto io a Termini la metro non la prendo quasi mai e per la prossima volta consiglio 500 metri di passeggiata verso Repubblica (altra fermata) che cinquecento di buio e lugubri scantinati nello stomaco della Stazione

Investire...senza farsi male, è possibile?


Alcuni mi chiedono consigli su come investire i propri risparmi. Per prima cosa rispondo sempre che io non sono affatto un esperto. Ma credo che non occorra essere dei geni per capire questi semplici punti:

1) lasciare soldi sul conto corrente non è molto furbo, gli interessi che danno sono ridicoli e soprattutto oggi con prospettive di patrimoniali future meglio evitare
2) investire in borsa in questo clima mi sembra sia simile a giocare alla roulette (a meno che uno non sia un vero esperto nel campo)
3) investire nel mattone mi pare un altro bel rischio, infatti l'edilizia è ferma e il rischio che i prezzi crollino è altissimo.

E quindi? Quindi ringrazio il Cielo di non avere soldi da investire in questo momento!
Ma tralasciando le battute veritiere non mi sentirei di contraddire chi a questo punto pensasse di vivere alla giornata, di applicare il celeberrimo motto "Carpe Diem", ma anche questa scelta ha i suoi rischi: vedasi ghigliottina "redditometro" che incombe sulle nostre teste!
Credo che investimenti sicuri oggi non ne esistano e quindi poiché tutto è incerto e insicuro penso che si debba tentare di diversificare e considerare anche a qualche rimedio estremo nel caso in cui le cose dovessero andare di male in peggio. Queste alcune idee:

- acquistare lingottini di oro di piccolo taglio. Valutando bene anche dove conservarli, ricordiamoci infatti che nella famosa crisi del '29 le cassette furono "sigillate" dalle banche per diversi mesi!
- aprire un conto (ufficialmente e legalmente) alle Poste Svizzere che tra le banche è certamente la meno peggio. Inoltre il franco svizzero potrebbe essere una moneta che risentirà in maniera ridotta una eventuale svalutazione catastrofica generata da un crack del sistema.
- acquistare un immobile in un paese emergente, ad esempio Brasile o India. Oppure in un Paese Europeo scegliendo il meno peggio: la Germania
- acquistare qualche terreno agricolo
- mantenere un po' di contanti (magari non solo euro ma anche franchi svizzeri) a portata di mano in caso di necessità urgente, ricordiamoci che sempre nella crisi del '29 furono chiusi gli sportelli di diverse banche impedendo così i prelievi.

La lista dei preti uccisi in 40 anni di missione a Mindanao


Cotabato - Sono 13 i preti uccisi sull'isola di Mindanao dal 1970 ad oggi: 4 degli Oblati di Maria Immacolata, tre del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), un Clarettiano, un Gesuita, un Verbita, un missionario di San Colombano, due preti diocesani. Gli omicidi sono avvenuti sotto i governi di Ferdinando Marcos, Corazon Aquino, Fidel Ramos, Joseph Estrada, Gloria Arroyo, Benigno Aquino. Ben 12 delitti sono impuniti, solo quello di p. Tullio Favali è stato risolto. I sacerdoti uccisi erano tutti impegnati nel servizio pastorale e hanno testimoniato l'amore di Cristo dedicandosi alla promozione, allo sviluppo, alla tutela dei diritti umani, all'evangelizzazione delle popolazioni più povere ed emarginate dell'isola.
Ecco la lista degli omicidi elaborata in ordine cronologico dall'Agenzia Fides, sulla base dei dati forniti dalle Chiese locali:

- 3 novembre 1971: fr. Nelson Javellana, OMI, direttore di Notre Dame a Maguindanao.
- 13 aprile 1981 . p. Godofredo Alingal, SJ, parroco di Kibawe, a Bukidnon.
- 11 aprile 1985: p Tullio Favali, il PIME, assistente del parroco di Tulunan, North Cotabato. Ucciso da un gruppo paramilitare guidato dai fratelli Manero.
- 1° luglio 1988: Fr. Mario Estorba, SVD. Parroco di Loreto, Agusan del Sur, ucciso in Butuan City.
- 16 aprile 1989: p. Dionisio Malalay, 32 anni, assistente parroco di Tabina, Zamboanga del Sur
- 14 ottobre 1991: p. Nerylito Satur, 40 anni, parroco di Valencia, Bukidnon.
- 20 maggio 1992: p. Salvatore Carzedda, 49 anni , PIME, ucciso a Zamboanga City
- 4 febbraio 1997: Il Vescovo Mons. Benjamin de Jesus, OMI, Vicario Apostolico di Jolo, ucciso a pochi metri dalla Cattedrale
- 3 maggio 2000: p. Rhoel Gallardo, Clarettiano, rapito e ucciso a Basilan
- 28 dicembre 2000: p. Benjamin C. Inocencio, OMI, Rettore del Vicariato di Jolo
- 28 agosto 2001: P. Rufus Haley, Società di S. Colombano, 57 anni, ucciso a Malabang
- 15 gennaio 2008: p. Jesus Reynaldo Roda, OMI, Direttore di Notre Dame di Tabawan nelle isole Tawi-Tawi
- 17 ottobre 2011, p. Fausto Tentorio, PIME, 59 anni, ucciso in Arakan, North Cotabato.
(PA) (Agenzia Fides 29/10/2011)

13 preti uccisi a Mindanao; la Chiesa al governo: "Urge combattere la cultura dell'impunità"

Cotabato- Su 13 preti uccisi sull'isola di Mindanao dal 1970 ad oggi, solo un caso è stato risolto (quello del missionario Pime P. Tullio Favali), con l'accertamento dei responsabili del delitto. Altri 12 restano impuniti, come inforno fonti di Fides nella Chiesa a Mindanao, la grande isola del Sud delle Filippine dove è stato ucciso il 17 ottobre 2011 il missionario Pime p. Fausto Tentorio.
Ecc. Mons. Jose Cabantan, Vescovo di Malaybalay e Presidente della Commissione Episcopale per i popoli indigeni a Mindanao, commenta all'Agenzia Fides: "C'è un cultura dell'impunità che va urgentemente combattuta con tutti i mezzi. Per tutti questi preti uccisi, ma anche per tanti leader laici della società civile, non sappiamo chi siano gli esecutori e mandanti e quali ragioni vi sono dietro agli omicidi. Possiamo solo immaginarle". Secondo il Vescovo, "il problema, anche nel caso di p. Tintorio, è che i testimoni hanno paura e sono reticenti". "Per p. Tentorio sappiamo che in passato aveva già ricevuto minacce dai gruppi paramilitari. Tali gruppi sono legati alle compagnie minerarie che espropriano le terre agli indigeni, che il missionario difendeva. Questo è un punto di conflitto sui cui si deve investigare", rimarca.
Mons.. Cabantan lancia un appello: "Come Chiesa chiediamo al governo di realizzare un serio programma di protezione per i testimoni, perchè emerga la verità e perché tale nefasta cultura dell'impunità, che regna a Mindanao, venga sradicata. Questa deve essere una priorità nell'agenda di governo, per preservare la vera democrazia e lo stato di diritto". (PA) (Agenzia Fides 29/10/2011)

Che succede in casa Milan?

Che cosa succede in casa Milan?
Certo, due casi non fanno statistica, però qualche dubbio comincia a serpeggiare ed il serpente sappiamo che è più vicino all'Inter che al Milan.
Rino Gattuso detto "Ringhio" fuori causa da qualche mese perchè ci vede triplo, non doppio causa un male invisibile che lo staff del Milan, ed esperti di tutto il mondo, non sono stati ancora capaci di capire. La sua dichiarazione più bella è stata questa: " «In questo momento non sto pensando al calcio ma al quotidiano, è brutto non riuscire a guidare, non poter accompagnare figli a scuola».
Adesso invece Cassano, in un momento di forma strepitosa, durante quello che in molti definivano il suo anno migliore, subisce uno stop grave e dovrà essere operato al cuore e starà lontano dai campi da calcio per almeno sei mesi, a rischio anche la partecipazione agli Europei 2012, quelli a cui ci teneva particolarmente.
Antonio Cassano, anche lui da poco padre.
Una volta Milan Lab era infallibile. Ora qualcosa scricchiola.
Gattuso e Cassano sono due ragazzi fortunati, tutto sommato.
Hanno avuto tutto dalla vita però colpisce questa simultaneità degli eventi per una squadra che dovrebbe lottare per vincere tutto ed ora si ritrova senza due pezzi pregiati.
Colpisce e fa riflettere.
E per riflettere prendiamo ancora le parole di Gattuso: "Vedere doppio non è bello, ma c'è di peggio», ammette. Basta pensare alla tragica fine di Marco Simoncelli, il cui nome campeggia su una maglia rossonera davanti al microfono, «basta farsi un giro in ospedale».