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29/10/11
Raschiare ad oltranza. Primo step: il redditometro.
Due giorni fa ho scritto (vedi qui) come i nostri cari politici che pensano solo e unicamente al benessere di noi comuni cittadini, abbiano deciso di tenere in piedi a tutti i costi il sistema, per donarci ancora tanto benessere e tanta felicità!
Per fare questo la parola d'ordine applicata è, come vi ho appunto scritto l'altro giorno: "tamponare ad oltranza". Ma ovviamente per fare ciò occorrono tanti soldini, infatti vi ho scritto appunto che hanno promesso 1'000 miliardi di euro per salvare Stati e banche. Che altruismo, che generosità, che gesto caritatevole! Quindi capirete bene che il "tamponare ad oltranza" deve obbligatoriamente essere seguito da un "raschiare ad oltranza".
Ma non dobbiamo lamentarci, perché sono sacrifici che ci chiedono (e ci chiederanno sempre più insistentemente) per il nostro bene! Per salvare questo fantastico sistema! Che ha permesso a tutti noi (in occidente, fa niente se poi in altre parti del mondo muoiono di fame e sono sommersi dai nostri rifiuti) di avere una vita agiata.
Pertanto è con estrema gioia e orgoglio che oggi vi voglio parlare del meraviglioso sistema che il nostro governo ha deciso di fare entrare in vigore a febbraio 2012: il nuovo redditometro! Un sistema equo e giusto! Infatti può capitare che una banca vi venda delle obbligazioni Parmalat e poi dopo qualche mese queste abbiano lo stesso valore della carta igienica che tenete appesa in bagno. Le banche non sono perfette e possono sbagliare anche loro, ma non lo fanno mai in malafede! Le banche infatti pensano sempre e solo al bene di noi comuni cittadini e per questo è giusto che vadano sempre e comunque aiutate con tanti bei soldini del Fondo Monetario Europeo (i famosi 1'000 miliardi).
Invece quel dannato imbianchino che non ci fa la fattura e ci chiede 200 euro in nero, perché cerca di sopravvivere in un sistema che lo obbligherebbe a versare circa il 40% di imposte (oltre poi a tutte le altre imposte indirette), deve darsi una regolata! A partire da febbraio le cose cambieranno, perché il Fisco ti farà i conti in tasca: controllerà se sei iscritto ad una palestra, se hai frequentato centri benessere, se possiedi un abbonamento SKY o Mediaset Premium, se mandi i figli ad un asilo privato, oppure se hai speso 30 euro per un volo low-cost per una piccola vacanza che non avresti potuto permetterti! Non ci sarà più scampo, caro barista, se hai fatto un paio di cappuccini senza emettere scontrino ti pescheranno subito perché dovrai poi riuscire a dimostrare come diavolo ti sei potuto permettere di comprare la nuova Fiat Freemont! Insomma con una banca che fa azzardate speculazioni miliardarie non solo si può chiudere un occhio ma bisogna dargli ulteriori aiuti perché la banca è parte fondamentale del sistema, una benefattrice che ci permette questo fantastico stile di vita. Ma con te, piccolo artigiano o commerciante, viscido evasore fiscale per natura, feccia della società, non bisogna avere più la minima pietà! Devi adeguarti e anche tu imparare ad essere solidale, caritatevole e dare quello che è giusto che tu dia: il tuo piccolo contributo per mantenere il mondo idilliaco nel quale vivi! Guarda gli ottimi servizi che ricevi dallo Stato! Pensa alla pensione che riceverai quando arriverai a 67 o 70 o 75 o 80 o 90 anni! Non si può sempre e solo pretendere, bisogna imparare anche dare! In fin dei conti non ti viene chiesto molto, ti viene chiesto solo di versare il 40% sugli utili che hai fatto, un ulteriore 5,25% di IRAP e poi su quello che ti rimane pagare sempre il 21% di IVA su tutto quello che compri, il canone per la televisione, il bollo dell'auto, le accise sul carburante (è solo poco più del 50% del costo), tassa rifiuti, autostrada, ticket sanitario e se non fumi e non bevi alcolici non devi nemmeno pagare le accise su questi articoli.
A me sembra veramente pochissimo quello che ci chiedono, confrontandolo sopratutto a tutto quello che ci danno! Per questo motivo io propongo anche di attivare un numero di telefono, come si fa per le raccolte di fondi per scopi benefici, in modo che digitando quel numero sul proprio apparecchio chi lo desidera possa donare un ulteriore euro a telefonata. Si potrebbe usare uno slogan del genere: "Save your Planet: save your bank"
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... è giunto il tempo dei forconi? La rivoluzione, Manuel, con chi la facciamo, con quelli che poi si mettono in coda la notte per l'apertura di un centro commerciale a Roma?
RispondiEliminaIo non farò mai alcuna rivoluzione! Perchè la storia insegna che le rivoluzioni hanno sempre portato ad un regime, ad uno stato di cose che alla lunga si è dimostrato peggiore del precedente! Inoltre sono convinto che con la violenza non si ottiene null'altro che ulteriore violenza! Ma purtroppo sono convinto che una sorta di "rivoluzione" è molto probabile che avvenga, purtroppo ho paura che verrà versato molto sangue...ma forse (e spero)perchè questo accada, sarà necessario attendere ancora qualche anno. Infatti la guerra la si fa quando manca veramente il pane, quando la pancia è vuota! E per ora, ringraziamo il Signore, di pane ne abbiamo ancora in abbondanza!
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