06/12/11

Se le donne imparassero ad amarsi di Dounia Ettaib



Da secoli le donne sono sempre state protagoniste di immense sofferenze, ma tutte le donne hanno in comune un dono immenso la vita e sanno difenderla con tutte le loro forze.
Sono sempre stata convinta che in nome di questa forza ovunque siamo dobbiamo considerarci uniche.
Ieri ho visto un servizio trasmesso da Rai 5 su Hebron, città a 30 km a sud di Gerusalemme.
Questo servizio mi ha toccato profondamente, ho sempre creduto nella  libertà di Israele e nella libertà assoluta di ogni forma di vita.
Le sofferenze del popolo ebraico fanno parte purtroppo della nostra triste storia, l’olocausto è il dramma più oscuro della nostra umanità, sono convinta che tutti noi umani dobbiamo combattere con tutti i nostri mezzi ogni forma di oppressione umana, ma questo non giustifica nessuna forma di oppressione e soprusi ingiusti.
Comprendo a fondo la paura degli ebrei, comprendo benissimo la voglia di difendere la propria storia, ma non comprendo perché la storia si debba ripetere?
Ho sempre creduto che sono gli uomini a generare le guerre, ho sempre creduto che sono gli uomini a voler dominare il mondo, ieri per la prima volta in vita mia, mi sono dovuta ricredere, vedere una donna ebrea picchiare una donna palestinese solo perché è palestinese, una donna ebrea che insegna l’odio ai suoi bambini verso gli arabi è terribile.
Le donne devono essere ponti di pace, sono  portatrici di vita, come può una donna pensare che un’altra donna sia inferiore di lei solo perché non è ebrea?
Come può essere una donna ad insegnare ai suoi figli l’odio?
Chi ha subito l’odio, come può generare altro odio?
Se le donne si amassero quanti ponti avrebbe il mondo.
L’estremismo porta solo ad altro estremismo, le vere vittime dell’estremismo sono sempre le donne, sono sempre loro a piangere i loro cari, i loro mariti e i loro figlia, le donne piangono sia che sono ebree o arabe.

Dounia Ettaib

3 commenti:

  1. Non so che dire Dounia, anzi lo so e te lo dico. Ho lavorato per un periodo "sotto" una donna come capo, in politica: da allora non ci lavoro più e penso che se ci fossero al governo "solo le donne" sarebbe peggio, molto peggio di adesso! L'ho detto!

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  2. Beh Giorgio...ma non tutte le donne sono uguali...un pò di speranza. Che ici?

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  3. Io sono andata in Israele a Tel Aviv, nel 1999, la situazione era più tranquilla. purtroppo si avvertiva nell'aria la paura di essere attaccati, anche chi come me veniva da terra di pace, si lasciava avvolgere da questa timore perpetuo, alla fine anche io incominciavo a diffidare di pacchi lasciati soli, a non sedere su panchine non totalmente aperte..... La paura perenne che ha sempre accompagnato il popolo di Israele lo ha segnato profondamente , perchè purtroppo, troppo spesso, le loro paure si sono rivelate fondate. Sarebbe auspicabile che dopo , tanti anni di guerra , Palestina ed Israele, sedessero ad un tavolo e, ove fosse possibile, cancellassero da entrambi le parti gli errori commessi e scrivessero la parola CONVIVENZA, magari prima di pura convenienza, poi magari di tolleranza. in fondo COSTA molto meno vivere in pace!

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