07/12/11

Ici e Chiesa: è necessario chiarire alcuni punti

A volte ritornano…anche oggi è emersa da parte di alcuni colleghi la proposta di far pagare l’IMU (cioè l’ICI) alla Chiesa. Chiariamo allora alcuni punti:
1. Non esiste alcuna norma che preveda esenzioni fiscali esclusivamente per la Chiesa. L’esenzione Ici per gli immobili riguarda tutti, assolutamente tutti gli enti senza scopo di lucro, purché utilizzati per alcune attività di rilevanza sociale. Non solo quelli religiosi, dunque tutti gli enti non commerciali che svolgono non profit attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive
2. La Chiesa paga già l’Ici per gli immobili dati in affitto e le strutture alberghiere. Quindi chi vuole cambiare vuol far pagare l’Ici alle mense Caritas, agli oratori, alle sacrestie, ai monasteri, ecc.
3. Completiamo l’informazione: la riduzione del 50% sull’imposta sul reddito delle società (Ires) si applica agli enti religiosi in quanto questi sono equiparati agli enti aventi fine di beneficenza e di istruzione, e la riduzione non vale per le attività commerciali.
4. Inoltre, all’8 per mille concorrono altre sette confessioni religiose diverse e pure lo Stato, non soltanto la Chiesa cattolica, che riceve quanto i contribuenti italiani le destinano. Se i contribuenti non firmassero più per lei non riceverebbe niente.
Antonio Palmieriwww.antoniopalmieri.it

OSCE: «Convenzione internazionale per proteggere i luoghi di culto»


In questi giorni si è tenuto a Vilnius, in Lituania, il vertice dei 56 ministri degli Esteri dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), che ha visto come elemento di richiamo mediatico la schermaglia fra Hillary Clinton e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov circa le irregolarità delle elezioni in Russia; presente anche il neo-ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi.
Tuttavia, non sono mancati i riferimenti alla libertà

Crisi anche in casa Pirelli: per il Calendario 2012 tagliati i vestiti

La notizia è di quelle raccapriccianti e segue di poche ore le lacrime della Fornero, le "cacate" in diretta di Benigni, e l'annuncio della nostra lenta tortura ad opera del plotone di esecuzione (tecnico) guidato da Mario Monti, anzi dal professore Mario Monti.
Tutti i siti dei più grandi media nazionali, e non, ieri, poco prima dell'imbrunire hanno rilanciato la notizia che mai ci saremmo aspettati, ovvero che causa la crisi in corso "il calendario Pirelli 2012 torna al nudo" ed ho subito pensato a quelle povere modelle costrette a posare, per 25 scatti, senza vestiti.
Certo, fa un po' pena tutto questo ma anche noi di Frews dobbiamo avere il coraggio di affrontare l'argomento crisi da questo punto di vista.
Peccato non poter avere il calendario perché vengo inoltre a sapere che, sempre causa crisi, saranno stampate pochissime copie e distribuite solo ad amici del gruppo Pirelli: la carta costa, il suo prezzo varia in base al prezzo del petrolio quindi è alle stelle e cosippure stampare a colori oggi ha un costo elevato. Io lo so bene quanto costa fare un calendario: ho provato a farne uno di 12 mesi con i miei figli ma vi ho rinunciato causa altissimo prezzo singolo di stampa quindi, caro signor Pirelli, la comprendo bene, eccome, ed ha la mia solidarietà.
Dicevo peccato non poter avere il calendario perchè avendolo in casa ogni mese ci avrebbe ricordato, con le sue modelle povere senza vestiti, il periodo di crisi che stiamo vivendo: valga per tutto il 2012 questo mio monito!
Caro signor Pirelli (ma è quello del grattacielo?) grazie per l'esempio di sobrietà che ha voluto lanciare per tutti noi non vergognandosi di far posare le sue modelle senza vestiti, con "una mano davanti ed una dietro" (o forse no?), in pratica come stiamo riducendoci tutti noi!
Se poi per caso le avanza un calendario lo invii pure in redazione così ogni mese ne potremo parlare....
Giorgio Gibertini Jolly

foto: la stampa.it

La ricetta per arrivare a 112 anni: tre uova al giorno ed un bicchiere di grappa

"Sono contenta della vita che ho fatto - dice al giornalista de La Stampa che la intervista - Il periodo più bello è  stato la giovinezza: niente di particolare, ma andavo a ballare il valzer, ed ero felice così. Adesso sono tranquilla, le gambe un po’ molli, ma non prendo una medicina. Mangio tre uova al giorno e per digerire bevo la grappa che mi preparo io: la metto in un vasetto con sette foglie di salvia, un mazzetto di erba ruta e un po’ di uva. Poi la bevo con il cucchiaino".
Ed ha 112 anni, è nata nel 1899 sotto re Umbero I, ha vissuto le due guerre, è diventata maggiorenne col governo Giolitti ed è andata in pensione nel 1954 quando in Italia è arrivata la televisione. Vive a Pallanza. Ho sempre saputo che quello che mangiamo è determinante per la nostra salute, per la nostra vita o morte. Tre uova ed un goccio di grappa e siamo a 112. Auguri e.... buon cicchetto a tutti.

Chi sono i rifugiati, dove sono i rifugiati, mi chiede un bambino


Mi chiedeva un bambino qualche giorno fa del mio lavoro, mi domandava chi fossero i rifugiati e dove si trovassero. “ Dov’è
il loro rifugio?” – chiedeva- “ Perché hanno così tanta paura?”. Non è stato facile evitare di rispondere alla prima domanda e passare alla seconda visto che un bambino quando ci chiede qualcosa si accorge subito se cerchiamo di
nascondergli la risposta anche se nella maggior parte dei casi fa finta di niente.