18/11/11

Photo Of The Week N° 16 - L'Alba di un Nuovo Giorno

Bentornati cari amici di Frews.
Non so voi, ma io in questo periodo sento le settimane che mi scivolano via tra le dita. Passano veloci, a volte troppo veloci. L'inverno si avvicina e gli impegni aumentano. Se a questa impalpabile velocità del tempo aggiungiamo tutto quello che sta accadendo al nostro Paese in queste settimane, beh non c'è da stupirsi che, in certi momenti, le nostre certezze possano diminuire.
Ma fortunatamente miei cari lettori, noi una certezza assoluta l'abbiamo. Una certezza che nessun accadimento potrà privarci. E questa certezza è che, come ogni venerdì, possiamo prenderci un momento di pausa, rallentare il tempo, e trovare un po' di serenità grazie alla Foto della Settimana.
Serenità. Questo è il sentimento che più mi pervade vedendo questo scatto di Cinzia, blogger e fotografa direttamente da Treviso. Io, da grande ammiratore dei controluce, non posso che adorare questo scatto.
Ma non ho alcuna esitazione nel dire che ci troviamo di fronte a un autentico capolavoro.
Ora basta parole. E' tempo di fermare il tempo. Buona serena visione a tutti!




Autore: Cinzia
Abito in una bella cittadina, Treviso e da poco mi sono avvicinata al fantastico mondo della fotografia...così, per caso, scattando qualche foto da mettere sul mio blog...fotografare è divenuta una passione, quasi una droga...fotografare mi rilassa, mi emoziona, mi da gioia...oramai io e la mia macchina fotografica siamo divenute inseparabili!
  


Foto: l'alba di un nuovo giorno
Mi è sempre piaciuto alzarmi presto al mattino, vedere il sole alzarsi piano piano, veder nascere un nuovo giorno...e tempo fa nn ho resistito, di buon mattino, presa la mia Nikon, mi son tuffata in mezzo ad un campo di granoturco e via con gli scatti...
Di fronte ad un alba nn si hanno parole...si può solo guardare ed estasiarsi per ciò che la vita ci dona ogni giorno..

Blog:
http://pistacchioenocciola.blogpsot.com

 
 

Come partecipare
Volete che un vostro scatto sia la prossima "Photo of The Week"?
Non dovete far altro che mandare una mail a servlad90@yahoo.it con il vostro scatto, preferibilmente in alta qualità. La foto dovrà essere accompagnata da un titolo, da una breve descrizione dello scatto, del supporto che avete utilizzato e di eventuali effetti impiegati. Inoltre è gradita una vostra breve biografia, in modo che il nostro pubblico    possa conoscervi. Nel caso in cui abbiate un blog dove pubblicate le vostre foto, vi invitiamo a segnalarcelo. Buona Fotografia a tutti!
   

La web tv del Pdl: da noi in esclusiva il palinsesto

Noi di Frews abbiamo l'anteprima del Palinsesto della nuova web tv che Berlusconi ha deciso di inaugurare presto anzi prestissimo.
Ovviamente non si sa se la notizia sia vera ma il web ed i giornali (mega articolo oggi a proposito su Il Corriere della Sera) sono già impazziti in cerca di notizie, programmi, palinsesti, direttori, veline et velone e su Facebook già circolano loghi e manifesti e commenti entusiasti del popolo azzurro. I soliti ben informati giurano che alla segreteria del Pdl di via dell'Umiltà stiano anche arrivando curricula di candidati per condurre qualche programma, qualsiasi, basta esserci.
Le agenzie di stampa, solerti, anche troppo, hanno subito buttato in pasto alla grancassa mediatica la notiziona:
"Durante l'incontro con i deputati del Pdl alla Camera, all'indomani del varo del governo Monti, Silvio Berlusconi lancia l’idea di una televisione di partito che parli attraverso lo schermo e attraverso la Rete.
Berlusconi vuole una rete televisiva del Pdl, con uno spazio per lavorare che sia tutto a disposizione del partito. Il lancio sarà a Palazzo Grazioli, ha detto Berlusconi ai deputati presenti, dove c'era la tv di Massimo D'Alema, Red.  "Ci riprenderemo gli spazi che erano della tv di D'Alema, 'Red tv', e lanceremo una nostra televisione", ha detto Berlusconi ai deputati del Pdl.  Sia Berlusconi che il segretario Alfano, hanno insistito molto, durante la riunione del gruppo alla Camera, sulla necessità di sfruttare "le potenzialità di Internet".
Noi di Frews, che abbiamo frequentazioni con Piazza Grazioli (dove c'era Red Tv) siamo riusciti ad avere il palinsesto generale dei programmi della Tv della libertà che vi giriamo in anteprima assoluta!

Ore 8.00 I FATTI DEL GIORNO – A cura di Daniele Capezzone
Ore 9.00 i RIFATTI DEL GIORNO – A cura di Daniela Santanchè
Ore 10.00 LEGGIAMO E MEDITIAMO IL MATTUTINO DI RAVASI – a cura di Sandro Bondi
Ore 12. 00 IL PIATTO DEL GIORNO – A cura di Ignazio La Russa
Ore 12.30 TELEGIORNALE conduce Emilio Fede
Ore 13.30  POMERIGGIO SUL WEB conducono i tre coordinatori
Ore 17.00 VITA DA CANI – conduce MV Brambilla
Ore 18.00 CARTONI ANIMATI – La Storia di Berlusconi a Fumetti
Ore 20.00 TG SERA Conduce Emilio Fede
 Ore 21 IL GRANDE BORDELLO sempre in diretta da Piazza Grazioli….fino alle 8 del giorno dopo!


Onorevoli ma non troppo: viva il professore Monti ed i signori deputati


Mi sto già ricredendo su molte cose e soprattutto mi sta piacendo Mario Monti al primo impatto, anche se rimango non d'accordo su come è stato "imposto" questo Governo, però ormai c'è e bisogna andare avanti: pensiamo al futuro!
Stile sobrio, battutina presente, linguaggio chiaro, riconoscenza verso chi l'ha preceduto e chi l'ha messo lì: magari davvero siamo davanti ad un cambiamento.

Trentasei vite in attesa di permesso di soggiorno


Arrivo ad agosto, appena oltre la metà. L'attesa è palpabile come il caldo che si attenua appena tra le mura spesse della casa che le accoglie. Sono trentasei le persone, le storie d'Africa che cercano una ripartenza da questo quadrato di pareti, da questo paese incastonato nelle alti Valli di Lanzo, in un progetto curato dal Consorzio Connecting People.
Alberto, il direttore, mi presenta due signore congolesi che hanno acconsentito all'intervista.
“Al centro va tutto bene,” mi dicono. “Ma siamo arrabbiate con il direttore.” “E perché mai?” chiedo io. La donna più magra sorride, e non sembra faccenda usuale per lei. “Gli chiediamo tutti i giorni se gli hanno comunicato la data di incontro con la commissione. Lui ci dice di no e allora nous nous fâchons, noi ci arrabbiamo.” “Stiamo benissimo qui,” dichiara l'altra donna. “E Alberto è bravissimo, però è con lui che ce la prendiamo, anche se sappiamo che non è colpa sua.”
Appena ottenuto il permesso, dovranno lavorare, mi spiegano: sono due donne sole, e da sole dovranno crescere i loro bambini. In Libia avevano un lavoro: una è maestra elementare e l'altra assistente sociale.
“In Congo c'è tanta sofferenza. C'è la guerra,” aggiungono. “Siamo dovute fuggire anche dalla Libia. Gheddafi ha spedito in Italia tutti gli stranieri, soprattutto i neri. Non abbiamo dovuto pagare un solo franco. Ucciderà tutti quelli che restano,” spiegano.
Mentre le signore salutano, Alberto mi chiede se desidero la traduzione. Decido di cavarmela con il francese e l'inglese che mastico; nel caso qualche parola sfugga, mi darà una mano lui. Dal corridoio proviene un certo tramestio. La porta socchiusa rivela due coppie con bambini. Le donne sono entrambe incinte.
La prima coppia si siede. Lui è un ingegnere, lei una parrucchiera. “Faccio le treccine anche alle bianche,” dichiara. “So fare unghie, capelli, preparare le spose: questo è il mio mestiere e vorrei farlo anche qui in Italia.”
L'inizio della loro fuga verso il Nord è recente e comincia da una violenza subita dalla signora da parte dei ribelli ugandesi durante la guerra in Congo. “Io mi trovavo al lavoro,” racconta il marito. La signora mi spiega di non essersi del tutto rimessa. “In un ospedale del Ciad, ho ricevuto le prime cure. Qui in Italia, vorrei continuare a curarmi.” E la cura desiderata sembra andare oltre la dimensione medica.
Dopo il Ciad, la famiglia si ferma in Libia, dove l'uomo trova lavoro come elettricista. L'Italia non era nei progetti.
Oltre al bimbo in arrivo, la coppia ha due figli qui in Italia, una di un anno e mezzo e uno di tre, e altri tre più grandi, lasciati con una zia in Congo. Non hanno più contatti con loro da quando sono arrivati qui in Italia.
“Il mio più grande desiderio,” dichiara l'uomo, “è di riunire la mia famiglia.”
Qui a Lemie? “Ovunque sarà, andrà bene,” dicono entrambi, prima di salutare.
L'altra coppia in attesa è formata da due giovani. L'uomo ha lasciato il Camerun nel 2005. E' un muratore, ma anche un calciatore che ha giocato in seconda divisione. “Non avrei voluto venire in Europa come immigrato,” racconta. “Avrei voluto avere un documento prima di partire per la Libia. Ma non ho fatto in tempo.”
Chiedo loro di raccontarmi come si sono conosciuti. “It was a difficult moment for me,” dice lui. Lei dichiara sorridendo di sentirsi molto fortunata e racconta, in un inglese molto ricco, la storia di una ragazza molto giovane costretta dopo la morte del padre a sposarsi con un amico ultracinquantenne del vecchio zio. La ragazza però aveva un unico desiderio per il futuro: proseguire gli studi oltre la maturità. Decide allora di fuggire dal proprio paese, dalla propria famiglia.
“Per convincermi,” dice, “lo zio mi promise che avrebbe pagato i miei studi. Ma se non avessi acconsentito, mi avrebbe buttato fuori di casa. Non avevo altra scelta che fuggire.” conclude semplicemente. “Mia madre? Le donne non contano niente in Camerun. Lo zio le ha detto di restarne fuori.”
“E in Italia continuerai a studiare?” le chiedo.
“No, preferisco lavorare adesso. Ho già una figlia e ne aspetto un'altra, che nascerà a settembre. Sono troppo vecchia, ormai,” dice. Non c'è l'ombra di un rimpianto nella sua voce.
In Libia insegnava l'inglese ai bambini in una scuola privata. Qui in Italia, vorrebbe fare la commessa.
“E oltre il lavoro, quali sono i tuoi sogni per la tua vita qui in Italia?” domando ancora.
La ragazza sembra interdetta. Poi dichiara: “Tutti i sogni si accompagnano al lavoro. Come si realizzano altrimenti?”
Le chiedo uno sforzo di immaginazione, che forse le pare un salto nel vuoto, o forse solo un volo infantile. Comunque, non subito, risponde: “Mi piacerebbe tanto visitare Roma.”
Serena Naldini 

Il copia ed incolla della Polverini per la nuova discarica

Da tanti anni vivo nel Lazio, ormai, e da quando sono qui sento parlare in modo strano della discarica di Roma (Malagrotta) e spesso ho sentito anche dire che qui, nella Capitale, manca veramente poco per ridurci come Napoli, ovvero essere sommersi da sacchi di spazzatura tra un monumento e l'altro.

Visita pastorale del Papa in Benin

Papa Benedetto XVI è partito oggi per il Benin, nel suo secondo viaggio apostolico in Africa, dopo quello in Angola e Camerun del 2009. L'airbus A330 dell'Alitalia, con a bordo il pontefice è decollato alle 9.13 dall'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino. L'arrivo all'aeroporto internazionale Cardinale Bernardin Gantin di Cotonou è previsto per le 15. Sono molti i prelati originari del continente africano che accompagnano Benedetto XVI e il segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone. Assieme a loro viaggiano tre cardinali: Francis Arinze, nigeriano, prefetto emerito della congregazione per il culto, Robert Sarah, della Guinea Conakry, presidente del pontificio consiglio Cor Unum e Peter Turkson, ghanese, presidente del pontificio consiglio Giustizia e Pace.
Prima che si chiudesse il portellone dell'aereo, Benedetto XVI, dalla scaletta, ha rivolto un saluto con la mano a tutti i presenti. Con il presidente del Consiglio, Mario Monti, sulla pista, c'erano tra gli altri il presidente di Aeroporti di Roma, Palenzona con l'ad Lorenzo Lo Presti, l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, il presidente dell'Atac, Vitaliano Turrà, il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini.

Il Papa e Monti assieme a Fiumicino

Il Papa è in viaggio per il Benin, visita apostolica in programma in terra d'Africa, ma giunto all'aereoporto di Fiumicino col suo elicottero ha trovato ad attenderlo, per augurargli buon viaggio, il presidente del Consiglio Mario Monti ed un sacco di altra gente.
Il Papa e Monti hanno chiacchierato a lungo sulla pista di imbarco ma non si sono avvicinati troppo con la faccia per non permettere ai fotografi di riprenderli in stile Benetton.
Che cosa si siano detti non si sa, ovviamente. Vedremo se, tra pochi minuti, quando Monti parlerà alla Camera vi sarà qualche differenza col suo discorso tenuto ieri al Senato o se concluderà semplicemente con un "Amen": così si potrà riprendere a parlare dell'ingerenza della Chiesa nelle questioni italiane.
Jolly

Perché Berlusconi è uno di noi



1994:Berlusconi si candida come Premier per la prima volta. 2011:Berlusconi si dimette dall'incarico di Premier. Esordisce,in questa seconda circostanza,con l'incipit del discorso con cui si era presentato come uomo politico 17 anni prima.
Le sue parole vanno ancora bene,andrebbero bene in qualsiasi epoca,sono senza tempo,forse perfino senza contesto,cita valori in cui un pò tutti crediamo:sono SEMPRE attuali,oltre se stesse,oltre chi le pronuncia.
Come il contenuto delle tragedie Shakespeariane.
Ecco perché dopo 5 secoli vengono ancora rappresentate e ritenute geniali.
Il suo cavallo di battaglia,da imprenditore,da uomo politico,da caricatore delle folle,è la lotta al comunismo.
Qual è,secondo le teorie del filosofo tedesco Karl Marx,il mezzo attraverso il quale diviene facile l'attuazione del capitalismo?
L'alienazione. Dell'operaio quindi dell'uomo,ampliando volgarmente il raggio.
Bene,Silvio prende saldamente a cuore il concetto dell'alienazione e,grazie alle ricchezze di cui dispone,la rende per il suo popolo suadente e conturbante come il canto delle sirene dell'Odissea e,sublime!straordinario!ne fa incessante fonte di crescita delle sue medesime proprietà.
Berlusconi,strenuamente attaccato dagli avversari mediatici prima che politici per la sua condotta personale,non spia mai dal buco della serratura le vite degli altri;quando Piero Marrazzo,governatore del Lazio,viene scoperto al centro di uno scandalo ben più disgustoso del Bunga Bunga,non critica,non condanna,è il più comprensivo di tutti,non cede alla facile e stupidamente suicida tentazione di dire:-Vedete,gli uomini di sinistra....
Perciò,siamo una nazione di voyeurs,di criticoni,di giudici,di rosiconi e LUI NO.
Lui capisce le debolezze umane,non ha il cinismo di infierire su un uomo piegato(qui sono scoppiata a ridere.Sono una persona molto ilare).
In seguito alla separazione dalla moglie,c'è un pò di incomprensione con la prima figlia avuta dal secondo matrimonio,l'impulsiva Barbara che critica apertamente il genitore,che arriva a dire che i suoi bambini non vedono i programmi Mediaset.
Quasi fa passare questo messaggio:io ai miei figli proibisco di accettare le caramelle del nonno.
Roba da diseredarla.
Invece no. E'un padre buono,sa che la ragazza è frastornata,ferita e che fa?
Come a Piersilvio ha affidato Mediaset,a Marina Mondadori,alla giovane mamma bella come una Barbie e istruita e pronta a bacchettare come una prof.consegna le redini di un'altra sua preziosissima creatura:il Milan.
Barbara incontra così anche un nuovo amore ed è impegnata professionalmente e sentimentalmente,ha di meglio da fare che impicciarsi in normalissime piccole diatribe tra ex coniugi.
Berlusconi ha la genialità di essere umano e cristiano.
Umano perché alla mercé delle pulsioni che fanno parte di ognuno di noi e non se ne vergogna.
Cristiano perché ha un'umanità per certi versi paragonabile a quella di Sant'Agostino,una combattività simile,per altri,a quella di Giovanna D'Arco.
Sa che ogni cosa non ha mai un solo risvolto:nella sconfitta c'è anche la vittoria,tutto sta nel trovarla.
Allora,si copre con un telo nero la grande sconfitta e si orna di merletti,belletti,gioielli l'esile vittoria.
Su che si soffermerà lo sguardo del pubblico?
E'tutto un trucco di scena,ma è meraviglioso.
Andate a dire a un bambino che assiste a uno spettacolo di prestigio che non è vero niente.
Non vi crederà.
E in fondo,lo sappiamo:è solo un gioco,ma non tutti sappiamo fare i prestigiatori.

E finalmente è Breaking Dawn!

"L' infanzia non va dalla nascita a una certa età, quella in cui il bambino è cresciuto e mette da parte le cose infantili. L' infanzia è il regno in cui nessuno muore." [Introduzione I Libro-Edna St.Vincent Millay]
Con questa citazione si apre la tanto attesa prima parte dell’ultimo capitolo della saga di Stephanie Meyer, iniziata con Twilight, New Moon, Eclipse ed in ultimo Breaking Dawn.
Jake, licantropo-uomo dai muscoli ben allenati riceve sotto una pioggia scrosciante l’invito a matrimonio tra Isabella Swan (Bella) ed Edward Cullen ultimo figlio adottivo della famiglia vampiresca vegetariana del dott. Cullen. E da qui riparte tutto. Jacob arrabbiato se ne va. Non ne vuole sapere. Lui che da sempre è stato innamorato della sua Bella riceve quello che segnerà, forse, la fine del triangolo amoroso. I preparativi del matrimonio sono concitati e fastosi…I Cullen non vogliono proprio farsi mancare nulla! Piante di glicini bianchi che sovrastano le teste degli invitati…petali bianchi di rosa, insomma un vero e proprio sogno in cui la protagonista Bella, si trova goffamente ad essere protagonista. Solo che la nostra protagonista, l’attrice Kristen Stewart, sembra sempre avere la stessa espressione. Più che al suo matrimonio sembrava stesse andando al funerale di qualcuno…e su Bella almeno in questo frangente potevi darci qualche soddisfazione espressiva in più.
Simpaticissima la scena in cui parlano tutti al microfono durante il magnifico ricevimento! Tutta da vedere!
E poi la sorpresa del viaggio di nozze. Dove porterà il bell’Edward la sua Bella? Il Cristo del Brasile si staglia imponente sullo schermo cinematografico…la musica delle strade di Rio coinvolge i due protagonisti finchè Edward gira la chiave di un motoscafo e via, di notte (sì perché solo i vampiri guidano i motoscafi la notte in un mare pressocchè deserto) verso l’isola di famiglia ( eh già tutte le fortune di essere Cullen-vampiro).
L’isola è stupenda, un sogno. E sull’isola si consumerà il matrimonio. Tra tramonti, bagni notturni, splendidi scenari la nostra Bella in un batter d’occhio, dopo appena 14 giorni dalle nozze, rimarrà incinta. Ehmbè si sa, i vampiri sono così tutto alla svelta e subito. Questo evento porterà un cambio di registro nella narrazione. Bella tornerà dai Cullen già con il pancione, Jacob andrà a vedere la situazione, Edward sarà in apprensione, il Dott. Cullen non riuscirà a studiare questa particolare gravidanza…insomma tutto è andato a gambe per aria. Il feto che Bella sta portando in grembo, rifiutandosi di abortire, la sta piano piano uccidendo. Non è un essere umano, le fa male e cresce velocissimo. Jacob ed Edward si ritrovano di nuovo in ballo insieme, uniti e disuniti per salvare la vita della loro Bella.
Bella, bevendo sangue per nutrire il bambino che si porta dentro, sembra riprendersi…quando le urla sembrano squarciare tutto. Sta per partorire, sta per morire. Renesmee (la bimba) nascerà ma Bella rischierà di morire. L’unico modo che avrà Edward per mantenerla in vita, sarà quello di trasformare Bella (alleluja cosa dovevamo aspettare ancora?) in vampiro. E mica un solo morso per trasformarla eh?! Morsi dappertutto e paletti conficcati nel cuore con il veleno vampiro.Insomma, in barba a tutti quelli che dicevano che questa parte era troppo smielata! E con questa scena, vi lascio con finale a sopresa, con dettagli ancora da scoprire, per chi ha atteso tanto l’uscita di questa ultima parte che dire? Andate a vederla, gli ingredienti che ci aspettavamo ci sono proprio tutti.
Buona Visione!
Laura M.