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04/02/12
BUONA DOMENICA/10. Neve, benedetta neve!
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il giorno primo e l'ottavo
Pubblicato da
don alberto
IL GIORNO PRIMO E L’OTTAVO/10. Neve, benedetta neve!
Nel momento in cui stiamo per arrivare alla domenica, colgo dagli eventi della settimana un motivo per una riflessione. E questo motivo è il fatto dell’abbattersi sull’Italia e sull’Europa di una vera e propria ondata di “maltempo”. Credo che questa settimana ne abbiamo sentite di tutti i colori e di alcune mi sono davvero meravigliato: basti pensare a tutta la querelle ...
che c’è stata sulle partite prima previste e poi rinviate, con conseguente sofferenza dei giocatori che sono dovuti rientrare a casa con un niente di fatto e il loro allenatore che aveva faticato tanto a caricarli.
Mi ha colpito il modo in cui ancora una volta si è vissuto questa situazione, come tante altre. Sì, perché non c’è volta che accada un fatto insolito al giorno d’oggi e subito ci si stupisce fondamentalmente di due cose: primo, del fatto che accadano fatti insoliti e fatti drammatici; e, secondo, del fatto che l’uomo, di solito le Istituzioni e comunque sempre “degli altri”, non si sia attrezzato per prevenire tali eventi o renderne inefficaci le potenziali cariche di sciagura.
Quando capitano eventi che si sottraggono alla normale, comoda e soffice abitudine, lo stupore entra in noi. Quando tali eventi sono belli a vedersi e portano gioia e bene, un bene facile da cogliere e gustare, ce ne rallegriamo e sentiamo che la vita è buone con noi. Quando provocano difficoltà, rallentamento, caos, rovina dei programmi, andiamo su tutte le furie e ci stupiamo, negativamente, della nostra incapacità di fronteggiare le situazioni. Quando addirittura capita la tragedia, per cui l’evento è pure causa di distruzione e morte di persone, ecco che il dolore ci prende con una escalation ben maggiore: e allora, oltre allo strazio, rischiano di cadere tutte le certezze che abbiamo.
Io, qui, mi rendo conto di quanto sia diverso avere deciso di abbracciare una fede dall’aver rifiutato questa soluzione. Parlo della fede come una visione, una idea sul mondo, un sistema che permette di attrarre tutti i fatti che accadono e di metterli in ordine, di darvi un senso. Parlo della fede cristiana, quella autentica: quella che dice che Dio ha in mano i destini delle nostre vite per una ragione buona e che, da qualsiasi situazione che ci accade, ha già previsto la possibilità di farci arrivare a un traguardo superiore: sia esso una gioia nuova, una conversione che ci rimette in carreggiata, la possibilità di recuperare una idea più reale e meno presuntuosa sull’esistenza, o la possibilità di donare la vita senza fine. Ecco, la fede cristiana offre questo: l’annuncio che Dio è buono, sempre, e che se lo crediamo cattivo è perché si è da molto ottenebrata la nostra immagine di Lui.
Miopia. Vedere solo fino alla punta del naso: è una delle grandi malattie del nostro tempo.
Vi ricordate Francesco d’Assisi, santo? È il santo simpatico a moltissimi, anche tra coloro che dicon di aver abbandonato la fede, perché vedono in lui, in lui sì!, uno che fu capace di vivere il Vangelo più della Chiesa corrotta del suo tempo. Cattivoni, papi e vescovi e preti, e santo lui, Francesco! Lo ammirate tanto anche voi? Vorrei rifarmi a lui per un’altra cosa, che non so quanto siete disposti ad abbracciare. Scrisse il Cantico di Frate sole, detto di solito “delle creature”. Lodava Dio per ogni cosa: sole, acqua, aria, terra, i quattro elementi. A un certo punto, udite udite, osò dire:”Laudato si’, mio Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo po’ skappare! Guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no’l farrà male”.
Avete letto bene? La Morte chiamata come una sorella; la distinzione tra una prima e una seconda morte, corporale la prima e spirituale la seconda, questa sì davvero terribile; lode a Dio per la morte, con l’invito a farci trovare nella santa volontà di Dio. L’ha detto Francesco. Allora, dato che lui ha dimenticato un pezzo, vorrei aggiungere un’altra litania:
“Laudato sii, mio Signore, per il gelo e la neve. Perché anche quest’anno hai scombussolato i nostri Google-calendar e ci hai fatto fare la coda, o bagnare le scarpe: volevi vedere se eravamo capaci di stupore e di pregare anche nelle difficoltà, o se abbiamo il cuore solo pieno di fretta, rabbia ed egoismo. Ti affidiamo quelli che sono morti in Italia, in Ucraina e nelle altre nazioni a causa del freddo: abbi misericordia di loro, se non erano pronti a questo passaggio. E aiuta noi a pensare che non siamo padroni della vita; che varrebbe la pena cercare di viverla un po’ meglio, sempre. Se, grazie a una nevicata, ci puoi far fare così tante riflessioni, mandacene tanta, ancora, di neve, a tutti: e infischiatene delle previsioni meteo, buon Signore, e facci una bella sorpresa! Soprattutto per i bimbi che stanno a casa da scuola!”
Don Alberto
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Stupenda la preghiera finale Don!
RispondiElimina"Laudato sii perchè hai scombussolato i nostri Google-calendar"! hahaha
Veramente simpatica...ma anche Vera, sentita, profonda! Complimenti ancora don per la tua capità di vedere oltre a superficie delle cose e per aiutare anche noi a farlo!
Uuuuuuuhhhhhhhhh Don Alberto!!!Se quasi tutta la penisola se la sta vedendo con la neve,io devo fare i conti pure con il compagno con quasi 40 di febbre,malato da giorni,le mie stesse condizioni di salute non proprio rosee,la mancanza totale della pace che richiederebbero i nostri malanni fisici perché,contro ogni mia aspettativa,anche fuori da casa mia,a pochi passi dalla spiaggia,è tutto innevato e i miei non sono potuti venire qui a prendere per qualche ora la(terribile)nipotina affinché potessimo riposare.Mi terrorizza sapere che domani sarà peggio,si prevede ancora più neve e quindi questo diavoletto soffrirà ulteriormente la forzata permanenza in casa.Anch'io riflettevo sul fatto che la neve ci paralizza,che siamo del tutto impreparati;come faranno in Scandinavia,nella Russia Siberiana,in Alaska,in Canada??Tra influenze e neve ho riflettuto,su quanto mi manchi non vedere i miei per poco tempo,su quanto finisca col sentirmi persa quando non ho accanto il mio compagno nelle nostre attività quotidiane e...e tante cose!E grazie per quei versi del"Cantico di Frate Sole",caspita,avevo solo 16 anni!"Altissimu,onnipotente,bon Signore,tue so'le laude,la gloria....."spero di aver ricordato bene.Buon bianco week-end a tutti!
RispondiEliminaFrancesca che aspetta le 21 così Jennifer va a letto!
Siete sempre carinissimi,voi due!! Buona domenica..e spero stiate meglio, famiglie comprese!
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