13/11/11

Napolitano e Monti pensateci voi ma gli altri tutti a casa

Allora, se così stanno le cose, ovvero che da oggi forse ci governerà uno che non ha preso un voto (Mario Monti) sostenuto da una coalizione che ha perso le elezioni di tre anni fa (un po' come quelli che si vedono aggiudicati gli scudetti senza vincerli, insomma), voglio proprio dirla tutta, come si conviene in questi momenti drammatici di solidarietà nazionale.
Caro Presidente Napolitano e Premier in pectore Monti: che ve ne fate di 12 ministri e 1000 parlamentari? Mandateli tutti a casa i parlamentari così risparmiamo sui loro stipendi e quei 350 al primo mandato, e che sperano nel vitalizio, non lo riceveranno mai permettendoci altri risparmi.
Napolitano e Monti a che vi servono 12 ministri? Siete mica Gesù che aveva bisogno di 12 apostoli: voi potete e dovete farcela da soli.
Per mettere in pratica quello che c'è scritto nella lettera della BCE quanta gente serve?
Pensateci voi due e basta!
Commissariate l'Italia per un anno, due, quello che vi serve, tanto state dimostrando che la Politica non serve a niente ed i politici men che meno.
Tutti a casa a cominciare da Fini per finire all'ultimo dei deputati e parlamentari.
Giorgio e Mario pensateci voi. Così almeno il progetto antidemocratico avrebbe più senso e più completezza.

Dove sono i soldi degli italiani, dove li possiamo trovare?

Siamo nel bel mezzo di una crisi economica globale.
In Europa tirano venti che vorrebbero attribuire la colpa all'Euro.
In Italia,al governo Berlusconi.
E se fosse anche colpa di noi italiani?!
Ecco dove sono finiti parte dei soldi che ci mancano:
a nutrire l'orgoglio di genitori che,pur avendo messo al mondo creature scolasticamente negate,che finiscono col minimo dei voti o,peggio ancora con 6-7-addirittura 8 anni il quinquennio di scuola superiore di secondo grado,acconsentono o costringono i figli ad andare all'università a ripetere 3-4 volte lo stesso esame fino a centrare l'obiettivo del fatidico 18,per poi conseguire una laurea in ignoranza ed incompetenza che,salvo prepotente calcio nel sedere di qualcuno che conta,servirà a ben poco(giustamente);
a far trascorrere ai nostri poveri giovani(cioè individui di ambo i sessi che hanno dai 25 ai 45 anni circa)dei week-end di ristoro prima di ricominciare una massacrante settimana lavorativa:quindi ci vogliono 5-6 caffé al bar,almeno 2 aperitivi,almeno 7-8 drink alcolici,percorrere per andare a fare shopping e"serata"circa 200km in due giorni per un costo complessivo di circa 150 euro che per i quattro fine settimana mensili,sono 600 euro;
nei sempre affollati centri estetici e nelle parrucchierie perché al giorno d'oggi dove va una donna se non si fa la ricostruzione delle unghie e non ha o i colpi di sole o la tanto di moda colorazione rosso fuoco in testa?
nelle concessionarie,anche,perché qui dalle mie parti per le strade si vedono parecchie auto con targhe che iniziano per D o per E;
nelle colazioni al bar perché quando al mattino faccio i miei giri,dalle 7 alle 10 li vedo quasi tutti pieni e mi chiedo:è letale fare colazione a casa coi frollini o le fette biscottate?perché pagare 0,05 litri di latte quasi il doppio di un litro?
Ed il bello è che ci si lamenta di"fior di laureati"a spasso;di giovani che non possono fare famiglia perché la vita è troppo cara;del costo troppo alto della benzina;del dover scegliere se comprare pane o pasta al supermercato.
Italiani,siamo meno bugiardi e prendiamoci le nostre colpe.
Non è colpa degli altri se ci piace un life-style pesante per le nostre tasche!

Cafonaggine vs Volgarità

Martedì scorso,al Roma Film Festival,l'onorevole La Russa è stato fischiato.
A suo dire,ad aizzare la folla,sarebbe stato l'attore Claudio Amendola,"quello che fischiava più di tutti".
E il Ministro della Difesa ha attribuito ad Amendola un epiteto non troppo garbato,offesa per la quale il comico romano pretende scuse formali al più presto pena un'azione legale contro il parlamentare siciliano.
La Russa ha tirato in ballo il contratto milionario che lega Amendola a Mediaset,quindi ha accusato quest'ultimo,come il comico Iacchetti,presentatore di"Striscia la notizia",di sputare nel piatto in cui mangia.
(Ma perché non diciamo"sputa nel piatto da cui mangia"?)
Essere legato a qualcuno da un rapporto di lavoro,non significa però doverne condividere l'agire ed il pensare.
Inoltre,le tendenze politiche di Amendola non sono una novità.
Diverso è il caso di Iacchetti che prima di adesso non si era mai esposto su un certo fronte.
Non ho particolare simpatia per il protagonista della celeberrima fiction"I Cesaroni"e non mi suscita ammirazione neanche sul piano artistico,ma trovo grave la reazione dell'onorevole La Russa.
E'grave anche che Amendola abbia scelto una forma di contestazione come il fischiare.
Personalmente trovo fischi,ole,insulti verbali e cori,volgari allo stadio,figurarsi in altri contesti.
Cartellino non giallo ma rosso per entrambi.
Mala tempora currunt.
Ieri,come ho scritto in un commento,ero a cena in un centro commerciale mentre Berlusconi andava a dimettersi dal suo incarico di Premier;un uomo seduto con la moglie vicino al mio tavolo fa:-Era ora che se ne andava.
E subito dopo,rivolto alla consorte:-Andiamo che devo c.....
Dentro di me ho riflettuto che Berlusconi è pure troppo per"governare"cafoni come lui.

Caro Silvio ti scrivo...di Assuntina Morresi

Caro Silvio Berlusconi,
sono una qualsiasi dei milioni dei tuoi elettori.
Ho visto le immagini di stasera: quattro scalmanati cresciuti a odio e Santoro, che non riuscendo mai a vincere le elezioni ( e chi li vota?) si sono ridotti a festeggiare le dimissioni di una persona che invece le ha vinte tante volte. Quattro scalmanati che salutano come salvatore della patria un banchiere mai votato da nessuno (Monti), indicato da un comunista mai pentito di aver sostenuto le peggiori dittature del secolo scorso (Napolitano).
Allora ho deciso di scriverti, per ringraziarti, invece, dei vent’anni di libertà che ci hai regalato.
Ti ringrazio, perché scendendo in campo nel ’94 ci hai salvato dalla “gioiosa macchina da guerra” che avrebbe voluto fare dell’Italia un paese governato da alcune procure. Le stesse che ti hanno perseguitato per vent’anni, e se adesso quei poteri sembrano aver vinto, sappi che non potranno avere la meglio come sarebbe stato vent’anni fa, perché nel frattempo le tue incredibili vicende ci hanno aperto gli occhi. Non praevalebunt.
Ti ringrazio, perché ci hai liberato dagli inciuci della Prima Repubblica, e ci hai fatto vedere che noi cittadini possiamo scegliere il nostro premier, e anche la coalizione che ci governa. E se ci stanno riprovando, le stesse facce di allora, a ripetere la storia – figliocci della “parte oscura” della DC – adesso siamo consapevoli del fatto che quella non è l’unica politica possibile.
Ti ringrazio perché ci hai fatto vedere che quelli del cosiddetto salotto buono del paese – a partire dai direttori del Corriere, di Repubblica, insieme a tanti sussiegosi e vuoti editorialisti, incapaci di costruire alcunché nella loro vita, e insieme a vili servi dei potenti, assoldati come giornalisti “anticasta” (ma la loro è la vera casta) – ecco, quelli del cosiddetto salotto buono sono solo vogliosi di potere, sprezzanti del popolo, e per loro è insopportabile che gente al di fuori della loro cerchia possa avere accesso alle istituzioni.
Per questo non ti hanno mai tollerato: tu non sei mai stato asservito a loro, non sei uno di loro, non sei quello che ha le parole giuste, le amicizie giuste, i vestiti giusti, i modi giusti, insomma, tutto giusto al posto giusto. Tu parli come uno di noi, e, paradossalmente, pur immensamente ricco, sei uno di noi. Per questo non ti tollerano.
Ti ringrazio perché hai cercato di salvare Eluana Englaro, con un coraggio che pure certi illustri prelati se lo sognano. Chi salva una vita, o cerca di salvarla, salva il mondo intero, e Dio te ne renderà merito. Solo tu avresti potuto farlo, quel tentativo disperato, e sta’ certo che comunque in tanti non lo dimenticheremo mai, come non dimenticheremo il vile timore di tanti che sono pronti a riempirsi la bocca di parole in difesa della vita, e che allora, invece, erano atterriti dallo scontro con il compagno Napolitano.
Un grande cardinale ha spiegato che è meglio essere contestati che irrilevanti. Te lo voglio ripetere, in questa sera amara e dura, non per consolarti ma perché questa è la sorte di chi nella storia ci entra con tutti e due i piedi, e ci mette la sua faccia, sbagliando pure, e magari pure sbagliando tanto, ma mettendo in gioco tutto se stesso, come hai fatto tu, che di tanto puoi essere accusato ma non certo di irrilevanza.
In questi tre anni per fermarti hanno fatto di tutto, approfittando certo anche di tuoi errori, ma non è questo il punto: sei stato alla mercè delle procure, ti hanno origliato come neanche in Unione Sovietica, coperto di fango e svillaneggiato, poteri forti e circuiti mediatici e giudiziari che pur di farti fuori hanno messo in seria difficoltà il paese, e adesso, gli stessi, dicono di volere un altro governo per il bene dell’Italia. Quell’Italia che loro, e non tu, hanno gettato nel ridicolo agli occhi del mondo.
Voglio ringraziarti perché ti sei battuto come un leone, fino alla fine.
Abbiamo assistito obtorto collo ad un golpe. Non avresti potuto fare diversamente: saresti stato il capro espiatorio dello spread, dei mercati, e di tutte le altre diavolerie che hanno lanciato contro l’Italia per farti fuori, e farci fuori. Votare adesso, subito, avrebbe significato votare sotto le bombe, col terrorismo mediatico sul paese che sprofondava, e tutta la colpa sarebbe stata tua. La democrazia è stata momentaneamente sospesa.
Ma non finisce qua. Adesso comincia. Noi, intanto, teniamo gli occhi ben aperti, su Monti & C..
Per ora, un grande, grandissimo e affettuoso abbraccio: siamo in piedi sulle sedie, in tanti, a salutarti “o capitano mio capitano”, ma a questo film, stavolta, un seguito ci sarà.
Assuntina Morresi