Martedì scorso,al Roma Film Festival,l'onorevole La Russa è stato fischiato.
A suo dire,ad aizzare la folla,sarebbe stato l'attore Claudio Amendola,"quello che fischiava più di tutti".
E il Ministro della Difesa ha attribuito ad Amendola un epiteto non troppo garbato,offesa per la quale il comico romano pretende scuse formali al più presto pena un'azione legale contro il parlamentare siciliano.
La Russa ha tirato in ballo il contratto milionario che lega Amendola a Mediaset,quindi ha accusato quest'ultimo,come il comico Iacchetti,presentatore di"Striscia la notizia",di sputare nel piatto in cui mangia.
(Ma perché non diciamo"sputa nel piatto da cui mangia"?)
Essere legato a qualcuno da un rapporto di lavoro,non significa però doverne condividere l'agire ed il pensare.
Inoltre,le tendenze politiche di Amendola non sono una novità.
Diverso è il caso di Iacchetti che prima di adesso non si era mai esposto su un certo fronte.
Non ho particolare simpatia per il protagonista della celeberrima fiction"I Cesaroni"e non mi suscita ammirazione neanche sul piano artistico,ma trovo grave la reazione dell'onorevole La Russa.
E'grave anche che Amendola abbia scelto una forma di contestazione come il fischiare.
Personalmente trovo fischi,ole,insulti verbali e cori,volgari allo stadio,figurarsi in altri contesti.
Cartellino non giallo ma rosso per entrambi.
Mala tempora currunt.
Ieri,come ho scritto in un commento,ero a cena in un centro commerciale mentre Berlusconi andava a dimettersi dal suo incarico di Premier;un uomo seduto con la moglie vicino al mio tavolo fa:-Era ora che se ne andava.
E subito dopo,rivolto alla consorte:-Andiamo che devo c.....
Dentro di me ho riflettuto che Berlusconi è pure troppo per"governare"cafoni come lui.
0 commenti:
Posta un commento