29/09/11

Champions 2° giornata, 3 di coppe

Dopo l'Inter e il Napoli, anche il Milan vince in Champions, battendo il Viktoria Plzen. I rossoneri ritrovano Ibra, in coppia con Cassano, e si spartiscono un gol a testa. Rossoneri in testa al girone insieme a Barcellona che passeggia sul campo del Bate Borisov, segnando 5 reti.

Nel girone E Bayer Leverkusen vittorioso sul Genk, mentre il big match tra Valencia e Chelsea finisce 1-1, con vantaggio degli ospiti ottenuto da Lampard e pareggio spagnolo di Soldado quando mancavano pochi minuti alla fine della partita.

Nel girone F vittoria dell'Arsenal in casa contro l'Olimpiakos: doppio vantaggio dei Gunners, poi i greci accorciano per il finale di 2-1. Marsiglia travolgente, vince contro il Borussia Dortmund per 3-0.

L'Apoel Nicosia - girone G - resiste in testa al girone grazie al punticino strappato in casa dello Shaktar Donetz: turchi in vantaggio, poi i ciprioti riescono a pareggiare. Lo Zenith di Spalletti invece si rifa della brutta prova della prima giornata, battendo il Porto vincitore dell'Europa League.

Addio al re del fumetto


Un tributo a Sergio Bonelli, protagonista essenziale nel mondo della popular culture
di Andrea Menegotto
29 settembre 2011
Il 26 settembre è morto a Monza, all’età di 79 anni, dopo una breve malattia, Sergio Bonelli, editore di celebri albi di fumetti: da Tex a Dylan Dog, da Mister No a Zagor, passando per Dampyr, Julia, Legs Weaver, Napoleone, Nick Raider, Martin Mystère, Nathan Never, Magico Vento….
Nato il 2 dicembre del 1932 a Milano, figlio di Gian Luigi Bonelli (1908-2001) – creatore del famosissimo Tex Willer –, sotto la sua guida è nato il personaggio di Dylan Dog, creato da Tiziano Sclavi, divenuto nel tempo il personaggio di maggior successo della Sergio Bonelli Editore, superando anche lo stesso Tex e giungendo oltre il mezzo milione di copie mensili vendute nelle edicole.
Bonelli è giustamente considerato il principale artefice italiano del passaggio del fumetto da semplice intrattenimento popolare a prodotto di dignità culturale, rappresentando all’interno delle sue serie un mondo denso, talora complesso ed estremamente profondo, non cedendo alle lusinghe del marketing realizzato attraverso gadget, ma puntando unicamente sul fascino e sulla pregnanza delle storie illustrate e narrate dai suoi autori.
Bonelli intende quindi il fumetto come arte popolare e, infatti, il fumetto è inquadrabile nel contesto che alcuni studiosi indicano con il termine popular culture, non certo per anglofilia o per manie americaneggianti, piuttosto perché l’italiano «cultura popolare» – grazie anche a una scuola di studiosi rispettati in tutto il mondo – indica immediatamente un patrimonio di tradizioni che fa riferimento anzitutto al folklore. Invece, l’inglese popular culture ha mantenuto anche in italiano il senso diverso di una cultura «di massa», nata con l’irruzione in Occidente dell’alfabetizzazione di un gran numero di persone che, avendo imparato a leggere, volevano delle letture semplici, attraenti e di effetto immediato. Da questo punto di vista, la popular culture risponde alla domanda su «che cosa far leggere» a queste persone scoprendo che è più facile leggere tutto quanto è seriale, ritorna con gli stessi personaggi e con la stessa ambientazione periodicamente settimana dopo settimana o mese dopo mese. I mezzi di cui la popular culture si esprime sono prima il feuilleton o romanzo d’appendice, poi il romanzo a fascicoli, in seguito il fumetto o comics – appunto – e infine la serie o fiction televisiva. Così, oggi con la terminologia in questione intendiamo l’insieme delle espressioni della cultura di massa e di largo consumo, in particolare nei settori dei romanzi, dei periodici, dei fumetti, dei film e telefilm (e della musica a essi collegata) e della produzione di materiale effimero.
Dalla sua fondazione, il 31 maggio 2005, presiedo il CESPOC (Centro Studi sulla Popular Culture, con sede a Torino), che è diretto da Massimo Introvigne – noto studioso e collezionista a livello internazionale – e comprende studiosi, docenti, ricercatori ed altre persone interessate a titolo scientifico e culturale allo studio della popular culture intesa nell’accezione sopra specificata; fra questi J. Gordon Melton, Distinguished Professor of American Religious History presso la Baylor University di Waco, in Texas e, di fatto, la massima autorità in materia di vampiri nella popular culture. Il campo di indagini e lo scopo del CESPOC riguardano la raccolta di materiali e documenti e lo studio della popular culture attraverso la selezione, in un campo per definizione sterminato, di specifiche aree e progetti di ricerca.
Da questa postazione privilegiata di osservazione, abbiamo potuto notare come due temi peculiari attraversano tutta la popular culture a prescindere dal mezzo con cui questa si estrinseca o in passato si è espressa: il detective privato e il tema dell’horror, laddove la figura principale è quello del vampiro a cui, non a caso, abbiamo dedicato ampia attenzione e studi (per chi fosse interessato alla tematica rimando a una mia relazione a un convegno, di carattere introduttivo).
Nella produzione italiana in genere e in quella relativa al vampiro a fumetti in particolare spicca, da decenni, sia per quantità che per qualità, la casa editrice Bonelli e ciò grazie all’intuito di Sergio, il quale, con ampio anticipo rispetto agli Stati Uniti – cosa di per sé generalmente rara – aveva ben presto capito che stava tornando di moda l’horror: mostri, lupi mannari e, soprattutto, vampiri.
Così, ancor oggi particolarmente popolare fra gli appassionati dell’eroe ideato da Guido Nolitta (pseudonimo dello stesso Sergio Bonelli) e da Gallieno Ferri è la storia di Zagor contro il vampiro, del 1972, dove Zagor, in un’ambientazione western, incontra il barone Rakosi.
A partire dall’aprile 2000, l’editore dà anche il via ad una nuova serie di racconti dedicati integralmente alla figura e al mito del vampiro, rivisitato – pur nella ripresa di molti elementi tradizionali – in maniera originale e, spesso, innovativa. È infatti dell’aprile 2000 il primo numero («Il figlio del diavolo») della serie Dampyr, preceduto e annunciato dal numero zero, pubblicato in occasione della Comiconvention di Milano del 18-19 settembre 1999. Il nuovo personaggio (che ha avuto ed ha fortuna fra il pubblico delle edicole italiane, dove i prodotti della Sergio Bonelli Editore sono ottimamente e minuziosamente distribuiti) è stato creato da Mauro Boselli e da Maurizio Colombo. Come ha notato Introvigne, Dampyr si avvia a diventare il più longevo fumetto di vampiri del mondo; tuttavia, anche dopo più di un decennio è un prodotto nuovo sotto molti punti di vista e il suo pregio sta effettivamente proprio in questo, visto che quello dell’horror è un settore dove creare la novità è sempre difficile, tanto più se ci si confronta con figure e miti quali quello del vampiro, che hanno una grande tradizione alle spalle.
Anche Dylan Dog incontra più volte i «non-morti», rivisitando in storie appassionanti il mito del vampiro in contesti inusuali e il più delle volte estrapolandolo dagli ambiti classici, ma anche rileggendo la figura stessa in chiave metaforica (ad esempio, i vampiri come metafora dei «poteri forti» o delle lobby), tanto da poter addirittura lanciare qualche spunto di riflessione che dal fantastico dell’horror si avvicini alla vita quotidiana.
«Peste!» avrebbe esclamato Tex alla notizia della morte del suo editore; noi auguriamo a Sergio Bonelli di passare dai «misteri» spesso indagati dai suoi personaggi, che ci hanno appassionato e coinvolto sino all’ultima pagina di ogni fascicolo, alla dimensione più grande del Mistero in cui è racchiusa la chiave di tutto.

ll progetto "Don Orione for Marsabit": vincere la carestia e la siccità in Somalia

Don Flavio Peloso, Superiore generale della Piccola Opera della Divina  Provvidenza, è a Nairobi per "toccare con mano" la situazione delle Diocesi locali strette nella morsa della grave siccità e crisi alimentare che sta sterminando migliaia di persone. Con la concretezza solita degli Orionini, don Flavio ha attivato subito un ponte di solidarietà e concretezza con la famiglia orionina sparsa nel mondo ed ovviamente anche con tutte le persone di buona volontà. "Vi scrivo dal Kenya, dalla nostra comunità di Langata – Nairobi - scrive don
Flavio sul sito ufficiale www.donorione.org -  Da circa un mese premeva nel cuore la volontà di invitare la Congregazione ad aiutare le popolazioni del “Corno d’Africa” (Somalia, Etiopia, Kenya Nord Est) colpite dalla grave siccità  e crisi alimentare che sta sterminando migliaia di persone. Assieme al Delegato per le Missioni di lingua inglese, Fr. Malcolm Dyer, abbiamo preso contatto con il vescovo della Diocesi di Marsabit, Kariuki Peter Kihara.  Il Vescovo ha accolto la nostra intenzione di dare un aiuto alla Diocesi come una vera Provvidenza. Ha indicato vari tipi di intervento in favore delle fasce più deboli.  Marsabit è la Diocesi nella regione a Nord Est del Kenya, colpita dalla siccità in modo drammatico. Inoltre, quella zona del Kenya deve far fronte anche a una massa enorme di profughi che scappano dalla vicina Etiopia  sperando in sorte migliore. A Dadaab, città ai confini con la Somalia, accoglie attualmente il più grande complesso di campi profughi. Secondo le stime dell'agenzia ONU, i vari campi di Dadaab accolgono circa 440.000 rifugiati somali."
IL PROGETTO “DON ORIONE FOR MARSABIT”
 Insieme con Don Eldo Musso, consigliere per le opere di carità, Fr Malcolm, delegato per la missione del Kenya, e Don Alessio Cappelli, responsabile della Fondazione Don Orione, e con i Confratelli del Kenya, abbiamo elaborato un progetto denominato “DON ORIONE FOR MARSABIT”, per aiutare la gente e soprattutto i bambini della Diocesi di Marsabit. La Madre generale Suor Maria Mabel ha dato la disponibilità anche delle Piccole Suore Missionarie della Carità per partecipare a questo progetto, mediante le comunità presenti in Kenya. Sarà un’occasione per rinnovare la sensibilità verso le persone colpite da calamità, già manifestata da Don Orione e da tanti Confratelli nella storia antica e recente della Congregazione. Sarà anche occasione per far sentire alla giovane Famiglia orionina in Kenya che c’è una grande Famiglia solidale, la
Congregazione, pronta all’aiuto.
IL NOSTRO INTERVENTO
Ci occuperemo soprattutto di aiuto alimentare a bambini e ragazzi portando il cibo direttamente nelle scuole e nei dispensari sanitari sparsi nel territorio. I ragazzi non vanno a scuola a causa di mancanza di soldi e anche a causa dello stile di vita pastorale familiare. Ci hanno indicato che la cosa migliore è aiutare i ragazzi non dando cibo o soldi per loro nelle famiglie (andrebbero poi ad altri) ma portando cibo e aiuti direttamente alle scuole. Cosi le famiglie saranno invogliate a mandare i figli a scuola perché possono mangiare. Similmente aiuti nutrizionali e medicinali per i piccoli non saranno distribuiti nelle famiglie, ma dati nei dispensari sanitari sparsi nel territorio per essere sicuri che vadano direttamente ai bambini.
SERVONO PERSONE VOLONTARIE
Ci hanno chiesto che possibilmente ci siano dei volontari che, con un proprio mezzo, provvedano alla distribuzione di alimenti e medicine nelle scuole e nei presidi sanitari. Faremo una base operativa a Nairobi-Langata, presso la nostra casa, e una a Meru, presso la casa delle PSMC, che è più vicina, a 300 km da Marsabit.Coordinatore generale dell’intera operazione è Don Alessio Cappelli e la Fondazione Don Orione. Coordinatore in Kenya è P. Paul Mboche Mwangi con la collaborazione del Ch. Ian Kiprotich Katah e del postulante Anthony Gachau. Volontari: servono piccole équipe di volontari laici che vengano in Kenya per
circa un mese e fra di essi almeno uno che sappia bene l’inglese. Sarebbe ottima anche la presenza di qualche nostro religioso che conosca inglese.
 SERVE DENARO
Direzione generale: ha già destinato una prima quota per iniziare il progetto DON ORIONE FOR MARSABIT ed ha aperto una sottoscrizione di denaro da inviare direttamente all’Economato generale specificando la causale DON ORIONE FOR MARSABIT oppure, per chi desidera la ricevuta fiscale, da inviare alla Fondazione Don Orione.Ogni Provincia e comunità: promuova quanto prima iniziative per far conoscere il progetto, invitando a pregare e a offrire denaro per il progetto.Acquisto di cibo, alimenti pediatrici e medicinali si farà in Kenya, con depositi a Nairobi e a Meru. Tra gli acquisti indispensabili ci sarà anche quello di una robusta auto cabinata, adatta a portare gli aiuti nei villaggi sparsi nel territorio dove non ci sono strade asfaltate. a raccolta di denaro avverrà mediante una colletta promossa in Congregazione,
soprattutto in ottobre, mese missionario. Ci sono fondate speranze in un finanziamento anche da parte della Conferenza Episcopale italiana.
"Mettiamoci in quest’opera di bene con semplicità e fede - ha concluso don Flavio - per renderci strumenti della Provvidenza di Dio per persone particolarmente svantaggiate e in emergenza. Attendo quanto prima disponibilità di persone e anche di denaro da destinare a DON ORIONE FOR MARSABIT. Don Orione
benedica dal Cielo quanti collaborano a porre questo segno della paternità di Dio e della maternità della Chiesa."


PER INFORMAZIONI
Don Eldo Musso e Don Alessio Cappelli
Via Etruria 6 00183 ROMA
Tel. [0039]06.7726781; Cell. 334.3691339;
Mail: eldo@pcn.net e a.cappelli@fondazionedonorione.org

PER INVIO DI DENARO
Direzione Generale Opera Don Orione, Via Etruria 6, 00183 Roma.
Conto Corrente Postale n° 919019 con causale: MARSABIT
BANCA NUOVA - IBAN: IT 22 P051 3203 2058 5357 0114 971 con causale: MARSABIT

Fondazione Don Orione Onlus, Via Cavour 238, 00184 Roma
Conto Corrente Postale n°88787080 con causale: MARSABIT
BANCA PROSSIMA - IBAN: IT 04 W033 5901 6001 0000 0001 484 con causale: MARSABIT