18/11/11

Il copia ed incolla della Polverini per la nuova discarica

Da tanti anni vivo nel Lazio, ormai, e da quando sono qui sento parlare in modo strano della discarica di Roma (Malagrotta) e spesso ho sentito anche dire che qui, nella Capitale, manca veramente poco per ridurci come Napoli, ovvero essere sommersi da sacchi di spazzatura tra un monumento e l'altro.
Non ci ho mai creduto forse per paura di vedere questa città che adoro, Roma, nascosta dietro sacchi neri di plastica.
La discarica principale, come detto, si trova a Malagrotta (proprietario un certo Cerroni), periferia ovest di Roma, proprio vicino alla Pisana, sede del Consiglio Regionale. Ho lavorato lì e, a dire la verità, quando tira vento dal mare ci si ricorda di essere vicini alla discarica. Da anni, per la situazione sopra descritta, so che si sta cercando una alternativa e tra le aree individuate dal prefetto Giuseppe Pecoraro, nominato dal governo commissario straordinario per i rifiuti del Lazio, una si trova a Riano e appartiene allo stesso Cerroni.
Proprio su quest’area si è aperto un giallo come racconta l'Espresso
"Nel 2009 Cerroni la propose alla Regione come nuova discarica con uno studio della sua società Colari, ma la Regione bocciò l’idea perché la zona era vincolata. Dopo due anni ecco un sorprendente lasciapassare, proprio grazie al parere positivo fornito da uno studio uscito dagli uffici della Polverini. Che però, ci fa sapere Angelo Bonelli coordinatore dei Verdi, riprende «ampie parti dello studio Colari» di Cerroni, «facendo un copia-incolla di frasi e paragrafi con gli stessi errori di battitura».
I dettagli della scopiazzatura sono elencati nell’interpellanza che lo stesso Bonelli ha presentato alla presidente Polverini e che ha poi trasmesso alla procura della Repubblica. Qualche perla tra i tanti copia-incolla denunciati da l leader dei Verdi: a pagina 24 dello studio della Regione e a pagina 9 dello studio Colari, «si indicano le stesse distanze sbagliate dalle abitazioni: 2,5 km che in realtà sono 700 metri»; a pagina 24 dello studio della Regione e a pagina 9 dello studio Colari si ritrovano gli stessi errori di battitura; sempre a pagina 24 del documenta regionale e a pagina 131 del documento Colari si ritrova lo stesso paragrafo.
I sospetti di Bonelli sono pesanti. E senza tanti giri di parole li mette nero su bianco nella stessa interpellanza alla Polverini, nella quale, non senza una punta di ironia, chiede alla governatrice se non ritiene che «la procedura adottata per la redazione dello studio preliminare della Regione «possa aver procurato vantaggi economici a società riconducibili a determinati imprtenditori operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti». Cioè, Cerroni"
L'ho sempre detto che sono fortunato e che continuerò a lavorare come giornalista a lungo perchè se la concorrenza mi arriva da questi giovani addetti stampa che sanno fare solo copia ed incolla, beh, io sono molto più originale e creativo. 
Cara Polverini, a questi tuoi collaboratori lo so che sarebbe troppo mandarli a studiare, a fare una ricerca, a misurare col metro sul campo, ma almeno toglili il mouse e che ricomincino ad usare, se non altro, la tastiera!



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