06/12/11

Due centesimi di euro, in India, possono valere una vita


Due centesimi di euro: quella moneta,in Europa ed in Italia,s’è addirittura pensato di abolirla;sono in molti,trovandosela nelle tasche o nel portamonete,a trovare quel piccolo pezzo color rame fastidioso e,quando si può,si trova a darlo via o si rifiuta di prenderlo come resto. Una moneta di due centesimi,in India,corrisponderebbe a una rubia. Fatte queste doverose premesse,credo concorderete nel trovare duro da digerire il titolo di giornale pubblicato,qualche mese fa,da molte testate:”Non ha una rupia per la merenda:si uccide a dodici anni”. La storia raccontata è quella della Sania,piccola abitante del villaggio di Malda,nei pressi di Calcutta;la sua casa,come molte delle storie che,ahimè,giungono da quelle regioni,era una tenda di juta concessa dal governo del West Bengala(la regione che ha,come capitale,la città di Madre Teresa),e Sania ci viveva con la mamma,Janiab.Suo papà è morto,per cui la mamma provava a mantenere sua figlia e lei lavorando a servizio presso una casa privata:un lavoro da,al massimo,12-13 dollari(o euro,siamo lì)al mese per comprare il cibo. Quel giorno,però,non c’era nemmeno una moneta:una rubia,appunto,per comprare il riso soffiato e i biscotti che Sania aveva visto mangiare da alcuni compagni di scuola. Così,stanca della povertà,dal desiderio di qualcosa di più,dagli stenti,ha fatto finta di andare a scuola e ha scelto la maniera più tragica per mettere fine alle sue sofferenze. E’sempre difficile mettere a confronto realtà,economie e stili di vita diversi senza scadere nel luogo comune,nella frase fatta. Ma esempi come questo riescono,in maniera immediata quanto efficace,a porre in luce le difficoltà che certe popolazioni si trovano a vivere. Un modo anche per capire come certi sprechi,certe superficialità del nostro mondo potrebbero essere evitate e, magari, convogliate nell’aiuto all’altro, a chi, anche con quel poco che noi, spesso, sottovalutiamo o disprezziamo, potrebbe trovare nuovi stimoli per vivere e maggiore felicità.

Luca Bondi Presidente di Semi di Pace

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