Scorrendo le pagine di questo libro, ho pensato a quanto lavoro, quanto impegno, quante iniziative abbiamo realizzato in tutti questi anni, allo scopo di portare alla conoscenza di tutti i cittadini i nostri progetti di cambiamento per l’Italia.
Mi sono tornate alla mente tante notti insonni, in solitudine o con i miei collaboratori, spese per pensare, scrivere, correggere, studiare, provare, valutare quali proposte realizzare e quali scartare, per non parlare delle volte in cui abbiamo dovuto modificare all’ultimo momento quanto avevamo preparato perché erano intervenuti fatti nuovi che imponevano di cambiare. È stato un lavoro imponente, che solo in parte è possibile rendere nelle pagine di un libro. Sono stati anni di vita e di fatica, che ci hanno consentito di realizzare un lavoro senza precedenti nel nostro Paese, dove prima di Forza Italia la comunicazione diretta con i cittadini veniva guardata con fastidio e sospetto dai protagonisti della vecchia politica, abituati a usare un linguaggio oscuro, da addetti ai lavori, fatto per non far capire niente ai cittadini.
Una impresa resa ancora più difficile dal fatto che la sinistra, spaventata dalla nostra capacità di entrare in sintonia con i cittadini, anziché confrontarsi liberamente sul piano delle idee e dei contenuti ha preferito limitare gli spazi di comunicazione con la famigerata “legge bavaglio”, salvo poi copiare tutte le nostre iniziative: dalle convention all’uso dei grandi manifesti, da Internet alle lettere ai cittadini, dai gadget all’uso comunicativo dei sondaggi e via dicendo.
Tutto ciò è oramai storia. Per questo motivo mi auguro che dalla lettura di questo libro tutte le persone di buona volontà e in particolare i ragazzi che vogliono occuparsi di comunicazione e di politica possano trarre utili insegnamenti e, soprattutto, cogliere lo spirito che ha animato e anima la nostra fatica di comunicatori per la libertà. Uno spirito libero, forte, concreto, deciso, ironico, capace di sopportare fatica, derisione, a volte anche disprezzo, pur di realizzare ciò in cui crede. Infine un ringraziamento agli autori, Antonio Palmieri, Gianni Comolli, Cesare Priori, Massimo Piana, per aver pensato e realizzato questa pubblicazione. Loro hanno condiviso con me le fatiche della realizzazione di molte delle cose qui illustrate e assieme a loro colgo l’occasione per ringraziare anche tutte le altre persone che dall’estate del 1993 hanno lavorato con me per realizzare l’avventura politica e comunicativa di Forza Italia e del Popolo della Libertà.
Senza il loro impegno e la loro lealtà, non ce l’avremmo fatta a fare tante cose buone e giuste per tutti e a raccontarle agli italiani, affinché potessero decidere del proprio futuro nel modo più consapevole possibile perchè in questo consiste una democrazia forte e moderna.
Ne abbiamo pensate e realizzate tante e, come dimostra la nuova, grande avventura del Popolo della Libertà, non intendiamo fermarci qui…
Mi sono tornate alla mente tante notti insonni, in solitudine o con i miei collaboratori, spese per pensare, scrivere, correggere, studiare, provare, valutare quali proposte realizzare e quali scartare, per non parlare delle volte in cui abbiamo dovuto modificare all’ultimo momento quanto avevamo preparato perché erano intervenuti fatti nuovi che imponevano di cambiare. È stato un lavoro imponente, che solo in parte è possibile rendere nelle pagine di un libro. Sono stati anni di vita e di fatica, che ci hanno consentito di realizzare un lavoro senza precedenti nel nostro Paese, dove prima di Forza Italia la comunicazione diretta con i cittadini veniva guardata con fastidio e sospetto dai protagonisti della vecchia politica, abituati a usare un linguaggio oscuro, da addetti ai lavori, fatto per non far capire niente ai cittadini.
Una impresa resa ancora più difficile dal fatto che la sinistra, spaventata dalla nostra capacità di entrare in sintonia con i cittadini, anziché confrontarsi liberamente sul piano delle idee e dei contenuti ha preferito limitare gli spazi di comunicazione con la famigerata “legge bavaglio”, salvo poi copiare tutte le nostre iniziative: dalle convention all’uso dei grandi manifesti, da Internet alle lettere ai cittadini, dai gadget all’uso comunicativo dei sondaggi e via dicendo.
Tutto ciò è oramai storia. Per questo motivo mi auguro che dalla lettura di questo libro tutte le persone di buona volontà e in particolare i ragazzi che vogliono occuparsi di comunicazione e di politica possano trarre utili insegnamenti e, soprattutto, cogliere lo spirito che ha animato e anima la nostra fatica di comunicatori per la libertà. Uno spirito libero, forte, concreto, deciso, ironico, capace di sopportare fatica, derisione, a volte anche disprezzo, pur di realizzare ciò in cui crede. Infine un ringraziamento agli autori, Antonio Palmieri, Gianni Comolli, Cesare Priori, Massimo Piana, per aver pensato e realizzato questa pubblicazione. Loro hanno condiviso con me le fatiche della realizzazione di molte delle cose qui illustrate e assieme a loro colgo l’occasione per ringraziare anche tutte le altre persone che dall’estate del 1993 hanno lavorato con me per realizzare l’avventura politica e comunicativa di Forza Italia e del Popolo della Libertà.
Senza il loro impegno e la loro lealtà, non ce l’avremmo fatta a fare tante cose buone e giuste per tutti e a raccontarle agli italiani, affinché potessero decidere del proprio futuro nel modo più consapevole possibile perchè in questo consiste una democrazia forte e moderna.
Ne abbiamo pensate e realizzate tante e, come dimostra la nuova, grande avventura del Popolo della Libertà, non intendiamo fermarci qui…
E meno male che Frews è libero! Perchè se non lo fosse caro Silvio mi chiedo cos'altro avresti potuto pubblicare !!!!! Il concetto di libertà resta ancora qualcosa che tu non vuoi accettare!
RispondiEliminaLa democrazia poi...in Italia...ma dove l' hai vista?
Ti chiedo solo un favore...se non vuoi ancora fermarti almeno non passare da casa mia.
Silvio,a casa mia la porta è aperta per tutti,invece!Sono laureata in Scienze politiche,posso mandarLe il C.V.?ihihihihihihi
RispondiEliminaFrews sarebbe non-libero il giorno che venisse censurato un post di qualcuno di sinistra.Se venisse fatto,fatelo presente.La libertà d'espressione è per tutti,anche per Berlusconi.
RispondiEliminaE questo non lo dico io ma anche se può non piacere,lo dice la nostra Costituzione
Ma smettila!
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