09/03/12

Grilli, a Ballarò, conferma: IVA al 23% a partire dal 1 Ottobre

Un paio di sere fa a Ballarò, il vice ministro dell'economia, Vittorio Grilli, ha confermato che dal primo di ottobre l'aliquota IVA verrà innalzata al 23%.

Ce l'avevano anticipato, nessuna sorpresa quindi, tanto meno per chi mi legge qui su Frews, sono infatti mesi (per non dire anni) che continuo a lamentarmi di questa inadeguata politica economica basata sul "tamponare" e "raschiare" ad oltranza! Il problema è che più si va avanti e più la situazione diventa preoccupante! Infatti credo che non occorra essere professori della Bocconi per capire che è come un cane che si morde la coda! Infatti più "raschi" (ad esempio aumentando l'IVA) più sono soldi che entrano nelle casse dello Stato (anzi no, sono soldi che servono per pagare i debiti dello Stato e quindi entrano nelle casse delle banche e delle finanziarie) e più sono soldi che NON entrano nell'economia reale! Pertanto in una situazione di recessione e di contrazione economica non produrranno altro che ulteriore contrazione e recessione! Ma più l'economia reale si contrae, più i soldi che entreranno nelle casse dello Stato saranno meno e quindi lo Stato dovrà ulteriormente "raschiare"! Io non vedo uscita da questo tremendo circolo vizioso! E non vedo come possa essere favorita la "ripresa", la "crescita" tanto acclamata dal nostro attuale presidente del consiglio.
Infatti dopo un 2011 che si è concluso in recessione, i dati di gennaio non sono certo confortanti, infatti la nostra produzione industriale in gennaio ha subito un -2,5% (mese su mese) e un -5% (variazione anno su anno) rispetto alle previsioni che erano decisamente più ottimistiche: rispettivamente +1,2% e -1,8%.

Io vedo, sempre e solo, un voler trovare espedienti per tamponare il problema e guadagnare ulteriore tempo...ma poi?
E ben chiaro che non si può andare avanti all'infinito a tamponare per guadagnare tempo e più il tempo passa più la situazione diventa sempre più pericolosa con conseguenze che possono essere sempre più tragiche.

manuel

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