01/06/12

All'inizio ero un pallino che si è evoluto in una donna

Mi chiamo M. La mia storia è particolare ma non diversa probabilmente da tante altre: dopo qualche giorno di doloretti strani decido di fare un controllo medico, e con mia enorme incredulità scopro di essere incinta. 
Immediata è la reazione di rifiuto, tant'è che non volevo dirlo a nessuno e abortire il prima possibile: io non mi sono mai vista madre, non ho un istinto materno e soprattutto non reggerei alle modificazioni del mio corpo; per non parlare delle difficoltà che ci sono al giorno d'oggi nel crescere un figlio. 
E i miei genitori poi cosa avrebbero detto? Loro che mi hanno sempre giudicata incapace, che mi considerano ancora una bambina nonostante abbia più di 30 anni e un compagno da molti anni col quale convivo.  Poi col passare dei giorni queste paure si rafforzavano e trovavo molti motivi per rinforzarle: io e lui abbiamo una casa, ma è piccola, due lavori a tempo indeterminato ma gli stipendi bastano a mala pena per le spese: io e lui siamo insieme da molti molti anni, ma conviviamo solo da pochi mesi, dobbiamo conoscerci, i miei genitori, come pensavo, hanno reagito molto male alla notizia. 

E poi io avevo altri progetti: il lavoro, continuare gli studi, evolvere. NO, UN FIGLIO ADESSO E PROBABILMENTE ANCHE IN FUTURO NON CI STA PROPRIO! Però mentre aspettavo di fare altri accertamenti e capire che fare, altre sensazioni pervadevano la mia mente e la mia anima, e mi sono scoperta ad adottare comportamenti protettivi nei confronti di quel "pallino" che avevo visto sulla prima ecografia e che non riuscivo nemmeno a chiamare "figlio". In me si è insinuato il dubbio e ho iniziato a parlare con le amiche più fidate e con persone esperte per capire a cosa sarei andata incontro scegliendo un aborto volontario. 

Fortunatamente la ginecologa, non so se per strategia o cos’altro, mi ha dato appuntamento circa una settimana dopo dicendomi di stare tranquilla perché innanzitutto avrebbe dovuto verificare se la gravidanza stava procedendo o meno e che probabilmente dato che non era riuscita a rilevare il battito, si sarebbe interrotta spontaneamente: questo mi tranquillizzò molto e mi diede modo di “respirare” e iniziare a considerare la cosa da diversi punti di vista. 

Tra tutte le mie amiche più care, ho trovato accoglienza e rassicurazione: da alcune, poi, anche competenza in merito ad una sindrome, che si chiama post abortiva, e che colpisce tutte le donne che abortiscono, volontariamente o spontaneamente, con effetti psicologici disastrosi. Io valutavo solo le difficoltà intrinseche al diventare genitori, vedevo solo la mia vita cambiare radicalmente, ma non riuscivo a vedere l'immensa gioia che può dare lo sguardo innocente e il sorriso fiducioso di un bimbo che è il tuo. Inoltre non pensavo, pur lavorando nel sociale e avendo una formazione umanistica, che una scelta così, potesse avere conseguenze psicologiche così devastanti dalle quali è molto difficile uscire. In particolare la cosa che mi ha colpito di più è che la maggior parte delle volte questa non è una scelta libera, ma condizionata da stimoli esterni che nulla hanno a che fare con la volontà intima della donna, e soprattutto è una scelta dalla quale non si può tornare indietro e i cui effetti ricadono prima su una vita innocente e poi solo sulla donna che ne porta il peso per tutta la vita. 

Ho iniziato ad ascoltarmi, ad isolare gli stimoli esterni che nulla dovevano avere a che fare con la mia scelta e a valutare ciò che avevo letto personalmente sulla sindrome e ciò che le amiche, con disinteressato amore, mi avevano detto. Piano piano ho cambiato idea, ho deciso di parlarne col mio compagno nel quale ho trovato, come immaginavo, accoglienza e gioia per la notizia: anche i miei genitori, col passare dei giorni si sono tranquillizzati e mi ha stupito mia madre: ha iniziato a parlarmi di quando, prima di avere me, ha abortito spontaneamente e di quanto quell’esperienza l’abbia segnata: mi ha detto che sarebbe stato faticoso allevare un bambino ma anche di quanto sia doloroso subire una perdita a causa di un aborto spontaneo...figuriamoci per uno volontario! 

Sono arrivata all’ ecografia successiva con maggiore consapevolezza e fiducia anche se mi riservavo di scegliere solo dopo aver parlato con la ginecologa: abbiamo guardato attentamente il video, abbiamo sentito battere il cuore e abbiamo chiesto molte cose alla ginecologa: mi sono sentita investire da una moltitudine di emozioni ma non ho pensato neanche per un secondo a non tenerlo; i miei pensieri erano rivolti solo al futuro, vedevo già i pannolini, i bavaglini, il lettino e quel fagotto in braccio a me o al mio compagno…La decisione era presa e con mia grande sorpresa era stato così naturale e molto più facile di quello che pensavo. 

Oggi la mia bambina ha 10 mesi, sta bene, è vivace e una mangiona: la fatica è stata ed è tanta, ho patito il parto, le notti senza dormire e il cambiamento radicale che ha avuto la mia vita ma… sono davvero contenta di non aver dato ascolto alle prime sensazioni che ho avuto, alla paura e alle convinzioni che avevo circa quelli che erano i miei diritti di donna .E’ difficile non scadere nella retorica, perché mi rendo conto che in queste situazioni si dicono sempre le stesse cose: sono felice, la fatica passa quando mi sorride e vedo i suoi progressi ma vi assicuro che è proprio così. Ho paura del futuro, credo di avere tutte le paure di ogni genitore ma sono contenta di aver fatto quella che col tempo si è rivelata la scelta giusta.

4 commenti:

  1. This is a great inspiring article. I am pretty much pleased with your good work. Please share good post on List Of Best Schools In Sharjah also Keep it up. Keep blogging. Looking to reading your next post.

    RispondiElimina
  2. This is a great inspiring article. I am pretty much pleased with your good work. Please share good post on British Curriculum Schools In Dubai also Keep it up. Keep blogging. Looking to reading your next post.

    RispondiElimina
  3. This is really an amazing article. Your article is really good. Please share something on Cell Wash Centrifuge as your article has always good content with informative information.

    RispondiElimina