In un recente articolo ci siamo già occupati della questione Cara (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Foggia ma la querelle che vede coinvolti Croce Rossa Italiana e Consorzio Connecting People continua ancora e la sfida è a colpi di comunicati stampa.
Al suddetto articolo ha dapprima replicato Cri: "La sentenza del Consiglio di Stato sul CARA (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Foggia ha sancito e cristallizzato che l'offerta della Connecting People era anomala con particolare riferimento ai costi del lavoro e ad alcuni costi dei servizi offerti ai migranti. Questa argomentazione suoni tombale rispetto a ricostruzioni diffamatorie e piene di illazioni. Sotto il profilo del nostro operato sotto il profilo umanitario e di aiuto ai più vulnerabili, non accettiamo di farci dare lezioni da nessuno, visto che la Croce Rossa è la più grande organizzazione umanitaria in Italia e al Mondo e i nostri operatori intervengono in tempo di pace e in tempo di guerra ovunque ce ne sia bisogno, seguendo gli standard imposti da Ginevra e i Sette Principi della Croce Rossa"
E' proprio quel "farci dare lezione da nessuno" che ha provocato la piccata risposta dei responsabili di Connecting People: " Noi di Connecting People lezioni le prendiamo, è uno dei modi più economici per imparare. Se in Italia le organizzazioni e i loro rappresentanti imparassero dalle lezioni che offrono verità scomode, il nostro Paese sarebbe migliore. Chiunque sia entrato nel Cara di Foggia due anni fa, sa che Connecting People non fa illazioni. Ringraziamo tutti coloro che in questi anni ci hanno permesso di rendere possibile un modo nuovo di offrire accoglienza. Se dovremo lasciare il CARA, speriamo per i nostri ospiti che la più grande organizzazione umanitaria si dimostri all’altezza della situazione, come in altre parti d'Italia e del mondo, capace di essere migliore di quanto non sia stata a Foggia nel recente passato. Il Cda di Connecting People "
Alla prossima puntata!
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