"Se potessi avere, cinque mila euro al mese....". Dalle intercettazioni ambientali della Guardia di Finanza, e sotto il fruscio delle paperelle nella vasca da bagno, è emerso che questa fosse la canzone preferita di Renzo e Riccardo Bossi mentre il papà Umberto porgeva loro la spugna per sciacquarsi la schiena. E pare che il generoso Senatur abbia esaudito i desideri dei propri figli.
D'altro canto, in periodo di crisi, il "deca" di una volta, quello con cui si riusciva a tirare tutta settimana, week end compreso, non basta più e, 5000 euro al mese, mi sembra una cifra più che adeguata per due giovani nulla tenenti e quasi nulla facenti.
D'altro canto, in periodo di crisi, il "deca" di una volta, quello con cui si riusciva a tirare tutta settimana, week end compreso, non basta più e, 5000 euro al mese, mi sembra una cifra più che adeguata per due giovani nulla tenenti e quasi nulla facenti.
Quindi dalla canzone in vasca da bagno si è passati ai fatti e, dalle indagini della Procura di Milano, pare che il tutto sia iniziato nel 2008. E' proprio vero che per alcune persone la crisi è sempre quella degli altri. A volte verrebbe proprio voglia di tirarla quell'acqua e far "andare via" tutto e tutti, visto che a quella paghetta" abbiamo contribuito tutti noi cittadini italiani con i nostri sacrifici. Ora la Procura farà le sue indagini e speriamo che, se si confermerà la truffa ai danni dello Stato, prima di mille e lunghi processi perditempo, vengano confiscati e restituiti i soldi.
Ringraziamo il cielo che di figli Bossi ne ha solo due: non perché sono contro la vita, giammai, ma altrimenti la paghetta sarebbe stata più consistente....ed al posto della vasca da bagno ci sarebbe voluta una piscina.
Buongiorgio.....
0 commenti:
Posta un commento