02/12/11

Donne musulmane... In difesa dell'islam accuso l'uomo di cecità



Si parla spesso della situazione delle donne nell'islam e sembra che tutti vogliano dire la propria a tutti i costi. E' difficile non parlare per stereotipi o per luoghi comuni quando si trattano argomenti inerenti la cultura islamica e questo è sicuramente conseguenza della grande ignoranza che aleggia nel nostro paese ( e non solo) per tutto ciò che concerne la religione islamica e le culture dei paesi islamici, prime tra tutte quella araba. Sembra che l'islam sia la prigione delle donne ma chi conosce in modo approfondito la materia può assicurare il contrario. " Islam" significa sottomettersi volontariamente a Dio. Le donne musulmane sono felicemente e volontariamente sottomesse a Dio, credono e sono devote all'islam e ai suoi precetti. Aisha, la moglie favorita di Maometto, racconta, secondo il Mishkat al-Masabih, che Maometto disse: "Il migliore di voi è chi è migliore verso sua moglie, e io sono il migliore verso le mie mogli". Allah disdegna la violenza ed ogni sorta di maltrattamento,che sia contro uomini o animali, lo stesso Maometto entrò in Paradiso dopo aver dato da bere ad un cane assetato. Troppo spesso l'islam viene accumunato con il terrorismo, con la violenza, con l'assenza di libertà, con l'odio contro gli infedeli. Chiunque visiti un paese islamico, escludendo il turismo nei grandi alberghi, fa subito esperienza del contrario, dell'ospitalità che è sacra in questa religione, dell'accoglienza e del rispetto per lo straniero. La brutta fama dell'islam in occidente è figlia dell'ignoranza, della mancata esperienza e conoscenza dell'altro. Ma allora perchè quotidianamente assistiamo a fatti di cronaca sconcertanti che raccontano delle innumerevoli sofferenze e atrocità subite dalle donne musulmane? Come dimenticare Ilham, la bambina yemenita di 13 anni morta nel 2010 in seguito ad un'emorragia causata dal primo rapporto con il suo nuovo marito 30enne? Come spieghiamo che in alcuni paesi, come ad esempio il Libano, così liberale e aperto, le donne sciite non possono divorziare dai mariti se non al prezzo di perdere i figli e la dignità? Potrei fare altri innumerevoli esempi ma credo non sia utile in questa sede. Nella " Sura delle Donne", la numero 4, al versetto 34 si legge che " gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché essi spendono i loro beni a favore di queste. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande." Potrebbe essere questo il versetto che giustifica le violenze contro le donne nell'islam. Il Corano è però un libro in cui i versetti sono raccolti e ordinati in modo non cronologico e spesso ci sono versetti che ne contraddicono altri o di cui ignoriamo il contesto della rivelazione. E' soltanto dalla lettura integrale del testo che si può ricavare il senso profondo della parola di Allah. La prima parola che Allah disse a Maometto fu Iqra' ( Leggi! ) Finchè l'uomo continuerà a non saper leggere e a non comprendere che la parola di Dio deve essere letta con il cuore, con il buon senso e senza alcun tentativo di strumentalizzarla, ci saranno sempre guerre, scontri e violenze in nome di Dio. Le donne che Dio ama così tanto continueranno a subire le conseguenze piu' atroci della cecità umana davanti alla parola di Dio. Finchè la colpa delle violenze sulle donne musulmane sarà dell'islam e non dell'egoismo umano continueremo a mettere in croce i nostri profeti e a non fare alcun passo avanti verso l'amore di Dio.

12 commenti:

  1. E' vero che nei paesi islamici "moderati" ci si accorge che la religione islamica è tutt'altra cosa di quella che ci propongono qua. Una cosa però. Io credo che non tutti siano integralisti...ma alla fine una sorta di estremismo alla fine esce sempre. Spesso mi sono trovata a discutere di religione cristiana e islamica. Alla fine il risultato era che l'Islam inglobava anche il cristianesimo in quanto ha come uno dei profeti Gesù. E per parlare di donne...beh, alla fine sono sempre chi più chi meno "possesso" dell'uomo. E' vero che non bisogna fare di un erba un fascio...ma è anche vero che in alcuni paesi la donna vale ancora meno di zero. Perchè, dunque se c'è tutta questa tolleranza e quest'amore verso il sesso femminile?

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  2. tolleranza ed amore...espresse nelle varie sure coraniche chiaramente...!!!

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  3. Condivido tutto! Non solo la storia dell'Islam, ma anche quella del Cristianesimo, è piena zeppa di uomini che hanno "letto" i testi sacri in chiave del tutto strumentale, interpretandoli ed utilizzandoli "ad usum delphini", cioè in ordine alle loro esigenze ed ai loro personali fini, quasi sempre meschini ed abietti. Quante ingiustizie ed atrocità commesse dal genere umano sono state e sono tuttora spacciate come ispirate dalla parola di Dio! Si pensi, per esempio, alla "Santa" Inquisizione od alle Crociate, come pure alle odierne stragi terroristiche! Il male non viene certo da Dio e dalla sua parola, ma dall'ignorante e perverso uso che di quest'ultima fanno certi uomini, oggi come ieri. Non è certo quindi l'Islam (come il cristianesimo in tempi meno recenti) che fa violenza alle donne, ma sono gli uomini indegni di questo nome.

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  4. Condivido la tua risposta in toto. Però questa distorsione è troppo evidente e le donne sono le prime che ne pagano le conseguenze.

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  5. Credo proprio che anche Frews possa, nel suo piccolo, che è grande, dare un contributo alla conoscenza o lettura. Orientiamoci verso questo indirizzo e grazie a tutti

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  6. Rispondendo a Laura: Per i musulmani Maometto è il sigillo dei profeti ossia l'ultimo messaggero di Dio. Per i musulmani Gesù è un profeta come lo è Mosè ( Musa in arabo)e dunque spesso lamentano il fatto che i cristiani e gli ebrei non si "sono aggiornati" ossia non hanno riconosciuto l'ultimo profeta. Purtroppo il mondo è ancora troppo maschilista ovunque e le donne sono costrette a lottare quotidianamente contro questa realtà. La subordinazione della donna rispetto all'uomo è evidente in tutte e tre le religioni monoteistiche: Islam, Cristianesimo ed Ebraismo. Ci sono molti detti del profeta Maometto in cui è evidente l'amore di Dio e dell'islam per la donna, ma il punto sta nel fatto che secondo me è ridicolo giustificare attraverso i testi sacri qualsiasi sorta di violenza. Grazie a tutti per i commenti.

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  7. il problema non sono le sure del corano e della loro interpretazione ma la legge islamica che è basata sugli atti ed i detti del profeta e della "sua" interpretazione del corano(le sunne da cui sunnita)la sharia, la legge islamica è chiarissima, prima di parlare di islam, approfondite i concetti di taqweeya, dhimmitudine, jizha,la modestia e la pudicità della donna islamica e non(nei paesi islamici esiste un corpo di polizia apposita), la jihad ecc., perchè i mussulmani radicali basano le loro certezze sù ciò che disse e fece il profeta e non sull'interpretazione individuale del corano, altrimenti i mussulmani non si chiamerebbero sunniti ma coranici

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  8. Caro anonimo, ti pregherei di approfondire a tua volta la dottrina islamica visto che da come ti esprimi e dai termini che utilizzi emerge una conoscenza dubbia e superficiale in materia. Ti pregherei di evitare storpiature lessicali ( n.d.r orribili oltre che errate) quali " mussulmani", "Dhimmitudine" (?... Semmai Dhimma), " le sunne" ( sunnita deriva da Sunna che significa tradizione, esiste una sunna e non varie sunne, il plurale di sunna non ha senso e non è utilizzato in arabo) " Taqweya" ( semmai al-Taqwa, ossia il " timor di Dio"), "Jizha" ( scritto così non significa niente, forse intendevi "al-Jazà", ossia la ricompensa divina. Inoltre ti sbagli a dire che in tutti i paesi islamici esiste la polizia religiosa infatti soltanto in pochi di questi esiste questo organismo di polizia: Iran, Arabia Saudita, Pakistan, Afghanistan, Indonesia. "La Jihad" ( si dovrebbe dire il Jihad). Ti pregherei davvero di non dire agli altri di approfondire alcuni concetti della dottrina islamica, per di più citandone a caso alcuni per celare la tua scarsa conoscenza in materia, senza prima farti un esame di coscienza circa le tue conoscenze in materia. Per il resto sono pronto al dialogo, a mettere in dubbio anche le mie conoscenze in materia e a rivedere le mie posizioni. Edoardo Scordamaglia

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  9. Al di là di alcune storpiature evidenti (ma in italiano "mussulmani", anche se suona male, è corretto tanto quanto "musulmani"), il commentatore anonimo solleva alcune osservazioni che credo meritino comunque una qualche riflessione.

    In particolare, è vero quanto afferma sul fatto che molti musulmani "radicali" (integralisti, fondamentalisti, ecc...: sappiamo tutti di cosa parliamo, ma ogni termine appare inadeguato) basino la propria azione soprattutto sugli ahadith, sulla giurisprudenza, ecc... E' anche vero che tale mole di "tradizioni" è tutt'altro che univoca e monolitica, ma spesso dice tutto e il contrario di tutto. Tanto è vero che, se il commentatore afferma che "la legge islamica è chiarissima", scopriamo che tale presunta chiarezza si traduce in una incredibile pluralità interpretativa. Non a caso, allora, alcuni musulmani rifiutano di considerare la Sunna come fonte di precetti divini, anche perché l'unica parola divina è il Corano - e il Corano afferma di bastare a sé stesso! "A me va bene che qualcuno desideri utilizzare queste storie come fonte di ispirazione, basta che non cerchino di usarle come prove quando contraddicono l'essenza del messaggio coranico" afferma, ad esempio, l'imam Daayiee Abdullah.

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  10. Gentile Pier, hai ragione nel dire che mussulmani non puo' considerarsi un errore in lingua italiana in quanto è presente nei vocabolari ma tale dicitura è sempre meno usata e lontana dall'etimologia del termine: la parola deriva dall`arabo Muslim che è il participio presente del verbo Aslama ( sottomettersi all'islam). In lingua araba, come nelle altre lingue semitiche risulta fondamentale la radice dei vocaboli: in questo caso la radice è S L M. Il raddoppiamento della s in mussulmano è perciò fuorviante e risulta cacofonico agli arabisti. Sono d'accordo con te al cento per cento per quanto riguarda la complessità e la pluralità interpretativa della dottrina islamica e dei suoi canoni. Proprio per questo ti pregherei di non parlare sempre e soltanto di musulmani integralisti, radicali o fondamentalisti. Proprio perchè l'islam è una realtà complessa e tutt'altro che unitaria è davvero un peccato parlare sempre per luoghi comuni. Lo scopo dell'articolo era quello di stimolare l'approfondimento di alcune tematiche inerenti alla cultura islamica. I fondamentalisti sono una minoranza davvero irrilevante rispetto all'enorme e variegato mondo islamico. Esistono fondamentalismi in tutte le religioni e in molte altre cose. Parliamo di islam e non dei soliti pochi radicali ottusi che non rappresentano affatto un bel niente se non la loro stessa ignoranza e chiusura mentale. Grazie del tuo intervento! Edoardo Scordamaglia

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  11. Ciao Edoardo
    Mi sembri ben preparato sulla cultura araba ed islamica in generale.

    Senza voler generalizzare e pur cercando di rimanere nel rispetto delle tradizioni altrui devo putroppo aggiungere che dopo aver viaggiato e lavorato in molti paesi del mondo islamico
    (Marocco, Algeria, Libia, Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Iran, Nord del Kenia, Malesia, e ... non mi ricordo adesso quali altri ...)
    La condizione delle donne, che ho visto con i miei occhi, non e' per nulla invidiabile.

    Una domanda sorge spontanea .
    Come mai questo accade cosi' spesso e perche' sopratutto nei paesi Islamici?
    (bada ho scritto "sopratutto" e non "solo")

    Ti faccio poi notare che la situazione e' generalmente peggiorata nell'ultimo secolo.
    Vi sono addirittura esempi storici (l'Iran ne é l'esempio piu' lamapante) di paesi che dopo avere vissuto una lunghissima epoca progressista sono ... ritornatai al medio evo.

    Questo e' sempre avvenuto quando politica ed Islam si sono legati.
    Credo di poter affermare che voler ignorare questa realta' sia pura e semplice cecita'.

    Non ho abbastanza conoscenza per descrivere o denunciare specifiche dottrine o insegnamenti dell'Islam anche se li considero quanto meno anacronistici (anacronismi che per altro si potrebbero comunque ritrovare anche in un attenta lettura del "nostro" nuovo testamento).

    Desidero semplicemente testimoniare l'autentico dramma che deriva dal connubio Islam/Potere Politico, cosa che ha esaltato e trasformato un legittimo sentimento religioso (con tutte le sue contraddizioni) sino a farlo diventare quello che oggi e' sotto i nostri occhi, vale a dire una aberrazione mediovale fuorviante.

    Francesco

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    1. Sono cristiana e ho sposato un islamico ed è stata una vera e propria ricchezza.Mi ha avvicinato alla conoscenza dei testi sacri miei e suoi.Ringrazio sempre Dio di avermelo fatto conoscere e di avermi fatto cambiare idea sull'Islam.Riguardo poi alle donne, come mai tanti paesi occidentali( come il nostro ad es.) che si battono per le pari opportunità non hanno mai avuto un presidente donna o un primo ministro donna?E perchè poi ci fa tanta impressione la violenza sulle donne nell'Islam mentre sembra che restiamo indifferenti quando si parla di bambini messi dentro le lavatrici, dentro i cassonetti,vittime della pedofilia, stupri di bimbi e non, senza parlare poi delle innumerevoli vittime delle guerre (morti-invalidi-stupri) da noi stessi volute nei vari paesi islamici?
      Gesù stesso nei vangeli ricorda la fine che giustamente si meritano gli ipocriti...

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