22/11/11

I linguaggi ed i contenuti pro Silvio Berlusconi


Nelle due ore pomeridiane in cui mia figlia sta coi nonni, mi"appoggio"al davanzale di Internet,che è un pò la mia finestra sul mondo. Non mi soffermo sulle notizie in se per sé, ma vado a"casaccio"qua e là poi medito un pò. Perché per me l'importante è capire,raggiungere una qualche verità,sennò rimangono tutte chiacchiere.
In un lampo su"Youtube"finisco a farmi due risate con Elio in parrucca che con la sua band, sulle note di noti brani, riadattando i testi, le cantava a Berlusconi.
Poi c'è anche la Littizzetto"furiosa", più per i contenuti spinti che per i toni,che erano divertiti.
Vauro,che,non me ne voglia nessuno,campione di cultura non è stato mai e concludeva"Annozero"con vignette piccanti,mordaci.
Ah,all'inizio di ogni puntata invece,c'era il Don Chisciotte Travaglio che cercava di ironizzare,ma era incazzato e più che altro a me restava impresso per lo sguardo espressivo più di quello dell'accorato Di Caprio in Titanic,quando si immola per la sua Rose.
Ora,a me persone competenti hanno consigliato di educare mia figlia,quando va per conto suo,con contenuti chiari e tono fermo,pacato,ma fermo.
Nelle critiche a Berlusconi, non c'è mai stato nulla di ciò.
I politici avversari scarseggiavano di contenuti,tranne forse l'agguerrito Di Pietro,del quale però sfido chiunque a coglierli,'sti cavolo di contenuti!
I media anti-berlusconiani e la satira,ce l'hanno,a mio avviso,reso più simpatico,più famigliare,per quanto volessimo avercela con lui.
Figurarsi,come avercela con un ricchissimo e potentissimo signore di 75 anni perché se la spassa con le donne quando,stando alle statistiche,7 italiani su 10 hanno l'amante?
Io non riesco ad essere arrabbiata con l'ex premier.
Passati i miei rigurgiti giovanili,ho preso atto che non possiamo cambiare il mondo,possiamo migliorare un pò noi stessi,ma quanto ci lavoriamo su questo?
Eticamente,non c'è differenza tra chi vuole passare avanti alla coda dell'ufficio postale e Silvio Berlusconi,ma non ci piace accettarlo.
Eticamente,reitero perché non mi si dica che non è la stessa cosa,questo lo so.
Se abbiamo avuto per 17 anni lui a decidere per noi,è perché nessuno ha mai voluto davvero che se ne andasse.
Né Travaglio,né Vauro,nemmeno Santoro,né noi italiani.
Non abbiamo la voglia di pensare e protestare di altri popoli.
Non ci chiediamo cosa sia giusto e cosa non lo sia.
Solo che se possiamo lavare la macchina 3 sabati su 4,ci girano le scatole.
Certi tagli non vanno neanche ipotizzati!
Francesca




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