Ci accomodiamo per andare a fare un giro in centro.
Appena partito il treno ecco che dalla carrozza vicina giunge una voce al microfono "Buongiorno". Mi sporgo. Una zingara ben vestita attacca l'amplificatore ed il sottofondo musicale e comincia a cantare "Besame mucho". Di fronte a lei una bambina, una zingarella, di rosa vestita, i capelli ben raccolti, profumata e pulita, accompagna solo il ritornello e tiene stretto in mano un bicchiere di carta con qualche spiccio.
E' una situazione tipica di quasi tutte le giornate romane e, penso, in qualsiasi città.
A volte fa anche piacere sentirsi una lieve canzone cantata bene, è il caso di oggi. Altre volte più che altro è il rumore a farla da padrone ed a mischiarsi con quello delle rotaie e delle gallerie.
"Besame mucho" canta la bimba e sorride ed è veramente bella: allungo qualche spiccio, quei pochi che la manovra finanziaria mi ha lasciato e, prima di lunedi, quindi gli ultimi.
Altre volte ci sono violinisti che sono più abili a stare in equilibrio che a suonare ma sempre i loro figli hanno lo sguardo ammirato.
Certo, non ho mai capito perchè questi bambini non vanno a scuola e perchè nessuno interviene: sono sicuro che se mi mettessi a fare il cantante da metropolitana io accorrerebbero subito gli assistenti sociali sia con la camicia di forza per me sia per portare i miei figli in orfanotrofio.
Per questi bambini, per la loro istruzione non viene mai fatto nulla. Perchè?
Non do mai niente sia perchè le mie tasche contengono solo fazzoletti ed una catenina del Rosario, sia perchè non voglio alimentare questo mercato dello sfruttamente.
Eppure oggi "besame mucho" mi ha sorpreso: sarà stato per quella bambina pulita, sorridente, coi capelli raccolti e di rosa vestita.
Giorgio Gibertini Jolly
Quando mi capita e quando posso, qualche spicciolo lo do sempre. Anche io non vorrei contribuire ad alimentare questo mercato..ma in fondo i bambini non ne hanno colpa... Per questo, quando li trovo al distributore, gli faccio scegliere qualcosa, la compro io ...in modo che il beneficio vada al piccolo e non al genitore.
RispondiEliminaComunque quando non chiedono con insistenza invadente o almeno si sforzano di offrire in cambio anche il pacchetto di fazzolettini , o un calendario o quello che è..aiuto volentieri anche gli adulti, almeno fanno qualcosa anzichè elemosinare solamente. Mi arrabbio molto quando sento qualcuno che dice: '' Ma perchè non vanno a lavorare''...e rispondo dicendo: '' Tu, li assumeresti?''... E' già così difficile per noi italiani trovare un lavoro, e ci facciamo mille problemi per come presentarci ad un colloquio...e come ci vanno loro? Scalzi?
Concordo con Artemisia...è dura oggigiorno..e ovunque ti giri...un disperato che che ha bisogno d'aiuto...m'è accaduto al bar...avevo i soldi per un tramezzino e un bicchiere d'acqua...li ho offerti alla ragazza che mi chiedeva i soldi...le ho dato il mio pranzo...poi , il giorno seguente. la incrocio di nuovo e mi chiede nuovamente un euro..la guardo negli occhi, e lei mi guarda di rimando, ma nemmeno mi riconosce...eppure ha mangiato il mio pranzo il giorno precedente..ci son rimasta male sinceramente.
RispondiEliminaDandelìon
Si concordo con voi. Quandi è possibile è meglio invitarli a prendere un panino assieme poi... a volte c'è la non riconoscenza ma Madre Teresa di Calcutta diceva: fai del bene e scordatene!
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