08/10/11

La chiesa non fa governi e non li manda a casa


“La Chiesa non fa governi e non li manda a casa” con queste parole il segretario generale della Cei, Monsignor Crociato, ha voluto ribadire l’ovvio sentendo la necessità di farlo visto il gran fumo alzatosi attorno alle parole del Cardinale Bagnasco.
"Si scrivono molte cose, debbo ribadire che da parte nostra non c'è iniziativa volta a proporre partiti: non abbiamo partiti da promuovere o organizzare". Lo ha detto il Segretario Generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, nella conferenza stampa di chiusura dei lavori del Consiglio episcopale permanente, rispondendo ai giornalisti in merito all'appello del cardinale Bagnasco a un rinnovato impegno dei cattolici in campo sociale e politico. "Partiamo - ha detto Crociata - dalla nostra responsabilità di cattolici presenti nel nostro Paese, una presenza attiva, partecipe e corresponsabile in questa fase della vita non solo nazionale che vede in atto una crisi globale, mentre assistiamo a una evoluzione sociale convulsa e accelerata". La prolusione, dunque, "invita a una rinnovata presa di coscienza di questa responsabilità, a rivitalizzare cioè il giacimento culturale dei cattolici, quel patrimonio di valori diffuso che deve essere risvegliato e reinvestito per il bene del Paese".
Monsignor Crociata si è poi spinto ancora oltre ben consapevole delle domande pronte sui taccuini dei giornalisti.
"Non abbiamo da esprimere giudizi nemmeno sulla maggiore o minore vicinanza di sensibilità di un Governo, piuttosto che di un altro, rispetto a quella della Cei: questo ci porterebbe su un terreno politico. Per nostra vocazione e come istituzione dobbiamo esprimere una valutazione laddove sono in gioco valori essenziali come la persona e la vita. Riteniamo – ha proseguito - di dover esprimere una valutazione, indirizzi, suggerimenti, in riferimento ai temi, alle questioni che toccano il senso stesso della missione della Chiesa, cioè sull'identità e la vita delle persone nella società".
Per Crociata, "è importante tale distinzione, perchè la Chiesa non ha soltanto il diritto ma anche il dovere di rapportarsi all'istituzione Governo che ha una legittimazione che viene dal popolo e dal Paese, ma solo nel merito dei problemi, e questo deve farlo quando entra in gioco la sua missione, qualunque sia il Governo in carica".
Crociata è tornato anche sul tema dei "valori non negoziabili", altro tema importante che però la grancassa mediatica ha snobato, dicendo che "non rappresentano un vestito stagionale che si mette secondo le mode e l'atmosfera della giornata".
Infine, tanto per rimanere nel campo del ribadire l’ovvio, il Segretario Generale della Cei ha confermato che la prolusione è stata pubblicata come sempre dall'Osservatore Romano e “…delle questioni di cui si tratta il cardinale Bagnasco ha parlato previamente e personalmente, come di prassi, con il Papa".
Come di prassi: repetita iuvant.

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