13/02/12

And I will always love you, uuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

Avrei voluto fare anche io il body guard di Whitney Houston non solo in quel film ma anche nella vita e forse ne avrebbe avuto bisogno, non di me, ma del saggio Kevin Costner che la guidasse prima dei suoi momenti di perdizione.
Il mio ricordo di Whitney è legato, e limitato, a quel film: Frews, con l'ottimo Paolo, ha già ufficialmente e puntualmente ricordato ieri la cantante.
Io ricordo quel film misto romantico e duro. La scena di Kevin che finalmente colpisce ad occhi chiusi il molestatore, scovandolo sol solo aiuto dell'udito, in quella foresta innevata, mi è tornata molto famigliare oggi con tutta questa neve attorno.
Nei karaoke di provincia tutti abbiamo provato a cantate "I will always love you" ed i più furbi si inserivano sulla "u" finale tirandola fino alla canzone successiva.
Certo, pensare che dopo che il portafoglio si gonfia a dismisura grazie al tuo talento è esso stesso a condurti alla morte per dipendenza da droga, fa molto triste e ci sono logiche che non riesco a capire neanche ad occhi chiusi nella neve, quando tutto rallenta e si può riflettere un po'.
Buttarsi via, Whitney, così: che delusione! Di un body guard, o di qualche amico vero attorno, avresti avuto più bisogno.
Che sia per te l'inizio di una nuova vita, di un buongiorgio



1 commento:

  1. Beh Giorgio, chi non lo ha amato quel film? Chi non avrebbe voluto essere portata tra le braccia del bel Kevin? Per quanto riguarda ciò che è successo nella realtà, non giudico. Non me la sento. Sta di fatto che la morte annulla sempre tutto.

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