A loro Madonna a noi Celentano: la differenza con gli Usa

La mia collega mi dice "Stasera inizia Sanremo!". La guardo e le rispondo: "Prenderò un permesso per andarmene a casa prima ad assicurarmi che in tutta la zona sia sabotato il digitale terrestre e nessuno possa vedere Sanremo". Eppure Sanremo inizia domani! Mannaggia come siamo informati ed interessati all'evento.

E dire che ne hanno parlato a lungo in questi, i grandi media, quelli che che riescono a riempire le pagine con i silenzi di Celentano. Noi su Frews, grazie all'ottima Sarah, abbiamo fatto una scelta diversa: parlare di Sanremo History, fatti e curiosità accadute in questi anni. Penso che i Jalice di una volta, anche loro da soli, potrebbero far arrossire i vincitori di oggi nati nei talent show.
Comunque ho deciso che anche quest'anno non guarderò lo spettacolo nazional popolare perché non ci trovo niente di interessante.
E ve lo dice uno che è un fan esagerato di Adriano, ma quello di una volta, quello di Joan Lui per intendersi. Ultimamente mi ha un po' scocciato.
Poi questa storia della beneficenza coi soldi del mio canone mi fa ribrezzo: potevo benissimo io decidere a chi dare quei 120 euro quest'anno, e vi assicuro che ne conosco di gente bisognosa: basta aprire la porta di casa.
Madonna, da manager seria, ha accettato di partecipare gratis all'evento del  Superbowl sapendo che miglior lancio pubblicitario per il suo nuovo disco non poteva esserci.
Celentano ha chiesto 700 mila euro di ingaggio e poi, subissato dalle critiche, ha deciso di pagarci sopra le tasse e devolvere metà dell'incasso ad Emergency (altro motivo per cui non sopporto più Celentano) e l'altra metà a famiglie bisognose di alcuni comuni d'Italia.
Beneficenza coi soldi nostri, con la tivu nostra e magari con tanti momenti lacrimosi e lacrimevoli e lacrimosceni proprio in prima serata.
Meno male che questa settimana c'è una partita di calcio tutti i giorni!